Comics Crossed

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"Se state leggendo queste righe, non avete mai sentito parlare di Crossed, ma per qualche motivo avete provato l’impulso di prendere in mano questo primo volume per capire di cosa si tratta, oppure ne avete sentito parlare e credete di sapere cosa vi aspetta. Comunque sia, siete fregati. Nel primo caso state per leggere una delle storie a fumetti più brutali e visivamente scioccanti che siano mai state realizzate. Il bollino “per un pubblico maturo” parla chiaro: non siete pronti per la dose elefantesca di ultraviolenza delle pagine che seguono. [...]Finora [...] Ennis ha sempre calcato la mano sull’aspetto grottesco della violenza, esasperando le situazioni per ottenere risultati che spaziano dal sarcasmo allo humor nero. Strumenti adatti a demolire i cliché del fumetto stesso (come in The Boys e The Pro) e a portare avanti trame e temi altrimenti troppo oscuri per i canali di massa. In Crossed, invece, non c’è niente da ridere. È tutto terribilmente, spaventosamente serio. Nessuna speranza, nessuna salvezza. Ma c’è di più. Esaltate dallo stile crudo di Burrows e da alcune sapienti scelte di fotografia, le scene illustrate rappresentano solo a un livello più superficiale un omaggio al genere del survival horror dei Romero, dei Kirkman, dei Mikami."

La prefazione del fumetto.

Jacen Burrows illustra in maniera magistrale l'horror scritto da Garth Ennis: un misterioso virus, che si trasmette in maniera rapida grazie ai fluidi corporei (quali saliva e sangue), colpisce il genere umano, rendendo le persone infettate delle bestie senza troppo cervello, pronte ad uccidere e sodomizzare (in senso letterale) i propri simili; il simbolo del contagio è una croce che appare, come un marchio indelebile e quasi blasfemo, sul volto degli sventurati malati.

Letto ieri, davvero una lettura perversa ed interessante.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
L'ho letto, la trama vabbè, prevede gli "zombie" quindi parlare di realismo è fuori luogo. Buona tensione, ma non mi ha coinvolto granché. Truculento, si, ma secondo me dà il meglio quando l'orrore non è sparato in faccia e spalmato su tutta la pagina.
 
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