Letteratura Cosa state leggendo?

Ostrègone

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Fantacalciaro
Infine ho terminato "La luna e i falò", dopo averlo dovuto mettere da parte per un po'. Una grande opera, con una scrittura molto interessante (su cui si sofferma buona parte dell'introduzione di Gian Luigi Beccaria in questa recente edizione einaudi) Pavese narra la ricerca del proprio io a contatto con i luoghi natii, un percorso che difficilmente può lasciare indifferenti.

Ricordo che grosso modo a tre quarti del libro ho pianto.
Sì in effetti la parte dell'adolescenza, quella alla Mora, ha dei momenti davvero toccanti, specialmente nel rapporto tra il protagonista e le due ragazze. Ti capisco Ogh.

Adesso proseguo sempre nelle Langhe col buon Fenoglio e il suo "Una questione privata".
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Non state più leggendo in questo periodo? Male male. :asd:

A distanza di anni mi sto rileggendo "Il viaggio sentimentale" di Sterne ed è un piacere ritrovare la sua scrittura, briosa quanto elaborata nella costruzione del periodo. Il caro Laurence era davvero avanti.

@Decius Mi son preso un lettore di libri elettronico, appena posso m'inizio Frankie Machine in tuo onore. :riot:
Che hai letto in questi mesi?
 

Taramir

SoHead Hero
Fantacalciaro
io ho da poco finito Fossi in te insisterei di Carlo Gabardini (Olmo di Camera Cafè, per capirci) che mi è piaciuto molto :sisilaitorn:
 

Taramir

SoHead Hero
Fantacalciaro
Ah ricordo che avevi scritto d'averlo comprato; ma è uno scritto autobiografico?

abbastanza, sì
è una lettera al padre, morto quando il figlio aveva circa vent'anni, e ripercorre un po' tutta la sua vita e il suo rapporto con (la mancanza del) padre, in particolare dal momento in cui è stato il primo attore italiano a fare pubblicamente coming out in avanti
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Come è? La (penso parziale) trasposizione animata del figlio di Miyazaki non m'aveva convinto del tutto. Merita come saga fantasy?
Con il film animato di Miyazaki figlio centra pochissimo, tant'è che cercando in giro si legge che è "liberamente ispirato" alla saga. Diciamo che di base i concetti sono quelli, ma nel film vengo raggruppati i primi 4 libri in un potpourri totale mischiando un pò di cose e inventandone delle altre.
Il "core" comunque è quello.

Com'è la saga? Beh, sinceramente dai commenti che avevo letto in giro ("la migliore saga fantasy della storia", "altro che il signore degli anelli e le cronache del ghiaccio e del fuoco, questo è vero fantasy") e commenti vari dei fan, quando ho trovato per la prima volta un edizione Mondadori che racchiudeva in un unico volume tutti e 6 i libri l'ho preso al volo. Dopo averne letti 4 (quelli su cui è basato il film dell studio ghibli) penso che o i fan del fantasy non capiscono un cazzo, o che su internet fa troppo figo fare quello controcorrente. Ursula Le Guin a Martin e Tolkien gli può solo spicciare casa.
Il bg del mondo e l'idea di base non è neanche male, il concetto c'è, l'idea è buona, ma è lo svolgimento che è veramente debole. Storie, personaggi, eventi, sono veramente poco caratterizzati, poco entusiasmanti, vuoti. Manca l'epico, ma manca anche il "normale". Non c'è niente. Ci sono solo tante mezze frasi dette per far sembrare figo e saggio il personaggio principale (Sparviere), ma che son talmente scritte male e nel momento sbagliato che suonano vuote e noiose. Si cerca di rendere interessante il mondo inserendo i racconti di anni passati, personaggi leggendari antichi e cose così, ma son storie raccontate male, che non danno interesse. Per fare un esempio, prendendo un discorso che si sta facendo su Cinema & TV su GOT, Martin con mezza pagina sullo scontro sotto la torre della gioa ha creato un personaggio bellissimo, Arthur Dayne, che con 2 parole sparse qua e la nel libro diventa un figo della madonna, un personaggio che sembra quasi averne letto un POV, averlo conosciuto nelle sue gesta e nel suo valore, eppure in 5000 pagine solo 1 sarà dedicata a lui. Qui invece in 4 libri si parla spessissimo di personaggi passati, con l'intento di renderli leggendari, ma senza riuscirci minimamente. Parlo di Erreth-Akbe, un mago leggendario, uccisore del drago più potente, che ha salvato con la sua uccisione il mondo bla bla bla...ma niente...passa così...in sordina. O Monred, ultimo re di Terramare bla bla bla....anche questo...niente...non ha interesse per il lettore...
Tralascio poi la tecnica di scrittura, veramente "brutta", inutilmente complessa in alcuni punti, ma su questo punto ho paura che sia un problema dovuto alla traduzione, quindi non mi sento di dargli una colpa non avendolo letto in lingua originale.
Sinceramente poteva essere fatto di meglio, imho, ma sarei curioso di leggere un parere di qualcun altro che conosco per capire se sono io troppo critico che non c'ha capito un cazzo, o se davvero siamo di fronte a una saga eccessivamente sopravvalutata, quindi ve lo consiglio, compratelo :bluwesome:
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Magari in futuro provo a darle una lettura. :sisi: D'altronde è da tanto che non leggo una saga fantasy.

Provo a evocare @Silen , tu l'hai mai letta la saga di Terramare?
 

Silen

Get a life
Letta, e in gran parte il mio giudizio ricalca quello di shaka. Ho anche letto altri libri della Le Guin e posso dirvi che è proprio il suo stile di scrittura ad essere ponderoso, non è un problema di traduzione XD
In particolare ho letto "Quelli di Anarres" (in italia meglio conosciuto come "I reietti dell'altro pianeta") e pur avendolo apprezzato ho fatto una fatica della madonna ad arrivare fino in fondo. E' proprio l suo modo di scrivere che grava sul lettore rendendo in certi passaggi la lettura dei suoi romanzi difficile.

La saga di terramare...mah, a mio parere ha alti e bassi. Io in particolare ho apprezzato moltissimo "Le Tombe di Atuan" ma altri capitoli della saga, gli ultimi in particolare, li ho trovati sotto la media anzi penosi :asd:
Come ha sottolineato Shaka, un difetto grave è che l'epicità manca totalmente, la Le Guin proprio non è capace dir enderla. Nel migliore dei casi la trama è interessante ma in modo astratto, privo di mordente. Nel peggiore dei casi è noiosa e non c'è niente di peggio di un romanzo noioso.
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Letta, e in gran parte il mio giudizio ricalca quello di shaka. Ho anche letto altri libri della Le Guin e posso dirvi che è proprio il suo stile di scrittura ad essere ponderoso, non è un problema di traduzione XD
In particolare ho letto "Quelli di Anarres" (in italia meglio conosciuto come "I reietti dell'altro pianeta") e pur avendolo apprezzato ho fatto una fatica della madonna ad arrivare fino in fondo. E' proprio l suo modo di scrivere che grava sul lettore rendendo in certi passaggi la lettura dei suoi romanzi difficile.

La saga di terramare...mah, a mio parere ha alti e bassi. Io in particolare ho apprezzato moltissimo "Le Tombe di Atuan" ma altri capitoli della saga, gli ultimi in particolare, li ho trovati sotto la media anzi penosi :asd:
Come ha sottolineato Shaka, un difetto grave è che l'epicità manca totalmente, la Le Guin proprio non è capace dir enderla. Nel migliore dei casi la trama è interessante ma in modo astratto, privo di mordente. Nel peggiore dei casi è noiosa e non c'è niente di peggio di un romanzo noioso.
D'accordissimo
L'unico "personaggio" interessante è Kalessin, un drago che quando parla nel libro neanche si sa quello che dice (parla il vero idioma, una lingua andata persa che conoscono solo i maghi) e compare un paio di volte per pochissimi minuti, e solo per lui è riuscita a esprimerne in poche righe la sua grandezza.
 

camarillo

Chosen one
Fantacalciaro
Piace lo stile? : awesome:

non male anche se penso che per l'epoca risultò sicuramente una anomalia per il mix di linguaggi e di registri, compreso l'uso del francese
sin dalle prime pagine tratteggia bene l'italia del ventennio ed una certa roma borghese degli anni 20-30
ci ritrovo dentro nella descrizione di quella roma i racconti sui miei bisnonni materni che abitavano tra termini e san giovanni

Gadda è un vecchio volpone come il commissario Ingravallo
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
non male anche se penso che per l'epoca risultò sicuramente una anomalia per il mix di linguaggi e di registri, compreso l'uso del francese
sin dalle prime pagine tratteggia bene l'italia del ventennio ed una certa roma borghese degli anni 20-30
ci ritrovo dentro nella descrizione di quella roma i racconti sui miei bisnonni materni che abitavano tra termini e san giovanni

Gadda è un vecchio volpone come il commissario Ingravallo
Mi mancava che nel miscuglio ci fosse anche il francese. :aranciata:
Be' sì lo stile di Gadda colpì molto i lettori, sia della sua generazione che di quella successiva (e faccio un nome solo, Pasolini). Se sei incuriosito, un ritratto della figura lo puoi trovare qui, te lo consiglio.

Comunque volevo proprio chiederti se l'immagine di Roma che dà corrisponda al vero e mi hai risposto in anticipo. :asd: Curioso il fatto che riuscì a cogliere una certa immagine di Roma pur essendo lui milanese.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
Curioso il fatto che riuscì a cogliere una certa immagine di Roma pur essendo lui milanese.

non ricordo dove né quando, ma una volta lessi una cosa interessante a questo proposito; qualcuno rifletteva proprio sul fatto che Roma sia stata spesso descritta nel modo più efficace ed evocativo da non romani, come il milanese Gadda, il romagnolo Fellini, il friulano Pasolini, il napoletano Sorrentino. si parlava anche della possibile difficoltà dei romani a raccontare Roma e dunque se stessi, e di come invece il distacco e l'attrazione, che si mescolano nel forestiero, possano alimentare lo sguardo e farlo più profondo, preciso, penetrante.
 
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