GDR Così il toro sbuffò

senzanome.exe

Novice Spammer
L'ambasciata verso l'Unione Commerciale era stata foriera di interessanti punti di vista, e molti erano i pensieri su cui le due delegate ufficiali potevano riflettere mentre viaggiavano per tornare in patria. La permanenza era stata breve, giusto il tempo necessario, ma molti fra le guardie erano rimasti piacevolmente stupiti o incuriositi. Con qualche altro sforzo forse l'Unione avrebbe potuto del tutto appianare le differenze ideologiche con l'Awt-Nyota - anche se certo, quel loro credere nel MIkanikotrio... Magari il Panteismo? No? Oppure la fiducia nei Titani? La religione non sembrava un punto facile da conciliare, ma c'era molto altro prima di cui occuparsi. E non tutti, dopotutto, avevano la stessa visione delle alte teste di stato. Non che ad Astarte una cosa simile interessasse, invero. Come lei tanti altri. Fra questi c'era Ponto, che ancora una volta aveva accompagnato Asax l'anziana mercante nei suoi viaggi richiesti (o volontari) del governo.
- Hey, Ponto, che pensi dei mercanti, quindi, eh? Che pensi? - Fece, accanto a lui, uno dei grossi gnoll che componeva la parte più forte della scorta delle delegate. Era un tipo un po' arrogante, e non aiutava il fatto che Ponto fosse un halfling. Fra gnoll e halfling non correva troppa buona considerazione.
- Penso che non sono affari miei, Rhuatia, che sono un soldato e non un governatore. Tu invece che ne pensi, brutto muso? -
- Hah! Sempre indifferente, ma scommetto che te lo sei goduto quel bel pranzo. Ci sei mai stato in guerra? In battaglia? - L'uomo-iena arricciò il naso come a schernirlo. - Bah, che te lo chiedo a fare. Secondo me vogliono solo far soldi. Non sembrano nemmeno lealisti. Ma neanche ribelli. Non mi fido di loro. Quel mezzuomo grassoccio vale qualcosa solo perché gli altri non hanno il fegato di mettergli una lama alla gola per prendersi quel che ha.
- Può essere, Rhuatia, può essere. Non tutti hanno il pensiero da gnoll in cui la lotta prevale su tutto, lo sai.
- A volte mi chiedo perché voi mezzuomini riusciate anche solo a esistere. - Grugnì. - Piccoli e deboli. Perché combatti? Sei una barzelletta di te stesso.
Ponto sospirò. Lo gnoll lo provocava da tutto il viaggio, ma non gli importava né gli dava credito. A stare in un territorio come era stata Feana, dove gli gnoll erano tanti, a quel genere di scherno ci aveva fatto l'abitudine, così come lo scherno alla sua scelta di fare il soldato. - Combatto perché non sempre la forza è nell'essere grossi e muscolosi... Combatto perché la forza è anche altro, Rhuatia. Ma non mi aspetto tu lo capisca.
Lo gnoll stava per ribattere qualcos'altro, quando un altro aviano della scorta fece cenno a tutti di fare silenzio. Aegeas, sentendo l'avviso, mandò in avanscoperta la propria brezza magica, e dopo pochi istanti riferì a voce grave: - Sono tutto attorno, signori. Piccoli ma numerosi-
E in un lampo dalle sterpaglie del sentiero di foresta tutto attorno iniziarono a sciamare un branco di coboldi armati di lunghe lance acuminate e pelli spesse e robuste a proteggerne il corpo. Uno che sembrava il capo della combriccola, con in testa un teschio che sembrava di alligatore esclamò a gran voce sibilante: - PER IL DOMINIO, TUTTO CIO' CHE PASSA NELLE NOSTRE TERRE E' NOSTRA PREDA!
Le guardie del gruppo, vedendo i piccoli nemici, inizialmente si slanciarono in un assalto - specialmente Rhuatia - ma le lunghe ed affilatissime lance dei loro assalitori li tenevano a distanza e impedivano loro di colpire con efficienza, altrimenti avrebbero trafitto anche le loro armature: erano piccoli avversari, ma molto astuti. Gli gnoll si trovarono messi alle strette, e l'inferiorità numerica fece vacillare lo spirito di tutti gli altri componenti.
- ORECCHIE, A ME! - A quel punto la voce di Ponto si fece sentire forte e squillante a tutta la squadra di combattenti. - Non buttatevi sulle loro lance, è da sciocchi! Rhuatia e gli gnoll, trinceratevi attorno al carro e difendetelo da chiunque si avvicini! Aegeas, per favore, ci servono incantesimi che possano impedir loro di mirare con precisione con le lance e i giavellotti! Gli aviani, sul tetto del carro a sparare! Tutti gli altri con me ai lati, più siete piccoli meglio vi trovate! - Il mezzuomo non perse tempo in chiacchiere, ordinando tutti gli altri: la sicurezza delle sue parole diede rinnovato coraggio ai suoi compari, che immediatamente obbedirono. Mentre Ponto infilava sul capo un importante elmo cornuto e recuperava la sua grossa sciabola (grossa per lui: per altri era una sciabola normale), si rivolse ad Asax. - Asax, a te chiedo solo di stare bene nascosta... E prega per il nostro successo! - La vecchia annuì, sorpresa dall'intraprendenza del piccolo uomo che aveva sempre visto piuttosto compassato e tendente a non farsi notare.
Rhuatia indietreggiò rispetto alla prima fila, ferito da più di una lancia, ma non abbastanza da andare verso il carro a difenderlo. - Non posso ritirarmi davanti a queste mammolette...!
- AHO'! T'HO DETTO INDIETRO! - Disse allora Ponto facendo la voce grossa e parlando più alla maniera degli gnoll. Con l'elmo in testa sembrava un toro imbufalito. - E SVELTO O FINISCI SENZA STINCHI, IENA PULCIOSA!
Rhuatia quasi ruggì contro il piccolo novello comandante, e questo gli assestò senza esitare un bel colpo d'elsa sul grugno: lui mugolò e arretrò tenendosi il muso, mentre Ponto usava il corpo stesso del grosso gnoll per darsi lo slancio e arrivare contro il nemico.
neHXika.jpg
- Colpiteli come fossero una foresta di giunchi! Restate dietro gli scudi e tagliate le lance! Oltre la punta non servono a niente, non è metallo! - Guidava i suoi compagni con prontezza e sicurezza, e in poco tempo i numerosi coboldi, chi per gli arcieri e chi per la compatta formazione di spadaccini che avanzava imperterrita, furono messi in fuga. Tutti esultarono, rincuorati dal successo in quell'inattesa piccola battaglia.
A battaglia ormai finita, il mezzuomo si rivolse agli altri. - State tutti bene? Forse dovremmo accamparci, dubito che dopo questa sonora sculacciata torneranno presto a cercarne ancora. Domani mattina potremo riprendere il viaggio. Nel mentre ci rifocilliamo e mettiamo a posto le ferite, sia mai che quei selvaggi abbiano messo del veleno sulle punte, me l'aspetterei. - La situazione non era rosea, ma avevano avuto danni minimali grazie alla sua prontezza strategica. Passarono la serata a medicare soprattutto gli gnoll - un bello smacco per il loro orgoglio guerriero, ma contro quelle lance avevano avuto di che aver paura - e, per somma delizia di Ponto, a gustarsi una zuppa calda di verdure e carne essiccata preparata da Asax come ricompensa per l'ottimo lavoro svolto da tutti. C'erano grandi peripezie, eppure tutti avevano fiducia che nessun pericolo fosse così grande in quel momento, anche se erano in così pochi di numero. Perfino ebbero la cortesia di mandare un piccolo messaggero magico - cortesia della maga cieca - verso l'Unione, per avvisarli del possibile pericolo nei territori vicini.

GDR di reclutamento per Ponto Took @Enichaos
 
Alto