Stavo guardando la voce "consumo civile base" nella tabella "gestione prodotti finiti" e mi sono accorto di una cosa.
Ovvero che il consumo dei PF è dettato solo dal fatto se si è pop urbana (+consumo) o pop rurale (-consumo).
Fin qui tutto ok, però manca un dato, credo, fondamentale.
Non c'è infatti alcun legame tra il consumo e la tassazione.
Quindi un pop tassato al massimo consuma tanti PF quanti un pop con tasse bassissime
Ed è bene ricordare che la parola "consumo" non indica la necessità di PF (che sarà giustamente uguale indifferentemente dalle tasse) ma quanto è realmente venduto (e quindi sottratto alla produzione nazionale).
Risulta quindi difficile comprendere come un pop molto tassato possa permettersi tanti PF quanti se ne può permettere un pop poco tassato.
Dovrebbe a rigor di logica consumare più PF un pop poco tassato.
Considerati i cambiamenti in atto in merito all'inflazione e al commercio più in generale penso potrebbe essere una buona idea correggere anche questo valore .
Ovvero che il consumo dei PF è dettato solo dal fatto se si è pop urbana (+consumo) o pop rurale (-consumo).
Fin qui tutto ok, però manca un dato, credo, fondamentale.
Non c'è infatti alcun legame tra il consumo e la tassazione.
Quindi un pop tassato al massimo consuma tanti PF quanti un pop con tasse bassissime
Ed è bene ricordare che la parola "consumo" non indica la necessità di PF (che sarà giustamente uguale indifferentemente dalle tasse) ma quanto è realmente venduto (e quindi sottratto alla produzione nazionale).
Risulta quindi difficile comprendere come un pop molto tassato possa permettersi tanti PF quanti se ne può permettere un pop poco tassato.
Dovrebbe a rigor di logica consumare più PF un pop poco tassato.
Considerati i cambiamenti in atto in merito all'inflazione e al commercio più in generale penso potrebbe essere una buona idea correggere anche questo valore .