Diploannessione [clan dell'artiglio] Esplorazione Trabzatk

wezard78

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Con il nuovo anno la regina delle alate convoca Qualxai per una missione diplomatica nelle terre di Trabzatk. "generale Qualxai la regione di Trabzatk ha un importanza strategica importante per il clan, mi auguro che questa volta torniate con qualcosa in mano e non solo con qualche ciuffo di pelo, ma sono certa che farete il possibile per non fallire nell'impresa che vi sto assegnando un'altra volta" parla la regina con tono tranquillo ma molto autoritario quasi minaccioso. Il generale Qualxai ascolta in silenzio mentre osserva la mappa osservando la regione inesplorata "certo mia regina non vi deluderò" battendosi il pugno sul petto in segno di rispetto per poi partire verso terre ignote assieme ad un piccolo gruppo di milizia
 

Silen

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Ennesima regione stepposa appartenente a quella vasta immensità che nel mondo conosciuto veniva chiamata "il mare di erba", la provincia di Trabzakt, un tempof acente parte dei territori di Ambir, forniva davvero poche attrattive al di là delle considerazioni strategiche e del regolamento dei rapporti di forza fra le nascenti nazioni di Ea. In realtà più ci si spingeva verso est più il terreno appariva vuoto e spoglio e ilt erritorio selvaggio; quelle regioni potevano anche essere sfuggite agli effetti peggiori della contaminazione magica ma non erano certo ospitali.
 

wezard78

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ennesima regione stepposa, ma purtroppo nella sua zona erano tutte cosi, il generale non poteva permettersi un altro fallimento come quello dei lupi dello scorso anno, con il suo piccolo gruppo di miliziane alate vola attorno alla zona che anche se non colpita dalla contaminazione era lo stesso inospitale, ma non si arrende continuando a girare e cercare qualche forma di vita anche se il territorio era molto selvaggio.
 

Silen

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Per quanto Qalxai e il suo gruppo si prodigassero nella loro esplorazione sembrava che non ci fosse segno alcuno di civiltà sedentaria nè nomade; in effetti anche la presenza animale sembrava alquanto ridotta. L'unica cosa che si innalzava sopra il piattume generale era costituito da una sorta di tumuli terrosi che a intervalli irregolari costellavano la regione.
 

wezard78

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Qalxai osserva quei tumuli, sapeva che nascondevano qualcosa, la prima cosa che fa è lanciare una raffica di frecce su quei tumuli, giusto per vedere se sotto di essi c'era qualcosa, poi se questo non avesse sortito nessun effetto, manderà alcune arpie in basso verso i tumuli armati di spade per verificare che cosa contenessero mentre le altre alata e con archi pronti a rafficare in caso uscisse qualcosa che potesse mettere in pericolo le loro sorelle.
 

Silen

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La scarica di frecce non ebbe alcun risultato se non quello di conficcarsi sul terreno; se davvero qualcosa si nascondeva sotto quei tumuli era sufficientemente protetto da non soffrire alcun danno. Quando scesero a terra, circospette, le esplroatrici videro immediatamente che quei tumuli non sembravano essere delle costruzioni artificiali ma al tempo stesso nemmeno delle formazioni naturali. La ipotesi più probabile era che fossero state scavate da qualche grande animale. Ma cosa poteva essere così grande da scavare mucchi di terra come quelli?
 

wezard78

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Non sapeva chi avesse scavato quei tumulti di terra così grossi, ma avrebbe cercato di seguirli., come delle impronte pe capire se quella creatura o qualsiasi cosa avesse scavato qui tumulti magari gli dava modo di scoprirlo.
 

Silen

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Un attento esame delt erreno attorno ai tumuli rivelò chiaramente la presenza di impronte di qualche animale di grosse dimensioni. Qualcosa che sarebbe stato piuttosto sgradevole incontrare, almeno a giudicare dalle dimensioni dei segni sul terreno che ricordavano quelle di un grosso formian o comunque all'incirca di quella stazza. Un esame del tumulo più vicino rivelò anche un ingresso, una buia apertura che conduceva a un tunnell che a sua volta sprofondava nel sottosuolo.
 

wezard78

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scendere nelle profondità del sottosuolo non erano la scelta preferita di Qalxai , ma non poteva tirarsi indietro ora, soprattutto non sarebbe potuto tornare indietro dalla sua regione e afferma l'ennesimo fallimento. Decide per cui di imboccare l'apertura, Qalxai e quei miliziani che si portava dietro, al momento non impugnava armi perché qualsiasi cosa avesse trovato con le armi in pugno sarebbe stato quasi un aggressione volontaria. Cammina per cui ancora in quei tunnel che conducevano sempre più in basso, mentre alcune alate si apprestavano ad accedere delle torce.
 

Silen

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Le esploratrici si trovarono in una nuda galleria scavata nel terriccio le pareti compattate tramite l'uso di qualche viscida sostanza organica. Il tunnell, privo di qualunque forma di illuminazione, sprofondava nel sottosuolo intersecandosi occasionalmente con altri. Dopo qualche tempo la galleria sboccò in una ampia camera anch'essa spoglia eccetto per una massa informe di sassi e detriti che occupavano buona parte della grotta. A naso (era il caso di dirlo, visto il fetore) le alate erano giunte in una specie di pattumiera.
 

wezard78

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Erano arrivate in quello che sembrava un grosso cestino dei rifiuti e per quanto la cosa fosse de motivante, per il generale non lo era " chi vive in queste gallerie ha una certa organizzazione, si vede da questo, una bestia per quanto grossa non si sarebbe preoccupata di fare una zona come discarica" tornano indietro e al primo bivio lascia un paio di alate giusto per evitare di perdersi nella speranza di trovare qualcosa e poi va a prendere un altra galleria
 

Silen

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Più si scendeva più i tunnell si incrociavano fra loro rendendo il percorso un vero e proprio labirinto: dopo un'altra mezzora Qualxai e le sue compagne si trovarono nei pressi di una seconda camera. Questa volta doveva trattarsi di una stanza abitata a giudicare dai rumori che provenivano dalla soglia e sbirciando dalla porta le alate videro dei formian...o meglio, degli esseri che sembravano dei formian. Questi però sembravano decisamente più grossi e il loro comportamento aveva qualcosa di strano. Intanto Qualxai non vide utensili di nessun tipo, nè sembrava esserci alcuna conversazione in corso al di là di una gran copia di stridii e ticchettii. Gli pseudo-formian erano intenti in qualche attività incomprensibile che sembrava avere a che fare con una specie di fungo che cresceva su un tappeto di foglie sminuzzate e almeno per il momento non sembravano essersi accorti della presenza delle intruse.
 

wezard78

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Non sapeva cosa fossero ma una prova doveva farla, prende tutte le razioni di cibo tranne il minimo per tornare a casa, si avvicina lasciando le sue sorelle leggermente indietro proprio per evitare che potessero in qualche modo sentirsi in un agguato, in pericolo, cercando di fare un colpo di tosse per attirare la loro attenzione mostrando loro il cibo che aveva preparato. Dietro le sorelle erano munite di torce spente ma pronte ad accendere e usarle se le cose si fossero messe male
 

Silen

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Udendo un rumore decisamente inconsueto per loro le due creature si voltarono immediatamente. Sembravano proprio due formian ma mutati, regrediti forse in uno stato più primitivo rispetto a quello della popolazione indigena di Ea. Anche il modo in cui si comportavano sembrava a compartimento stagno come mostrò il fatto che che a parte qualche occhiata e un gran agitare di antenne i due non diedero segno di voler comunicare nè attaccare l'alata che avevano davanti finchè questa non si muoveva e non compiva gesti ostili contro le creature o il fungo che stavano evidentemente coltivando.
Dopo alcuni minuti di paziente attesa uno dei due formian si avvicinò al mucchetto di cibo e prese ad esaminarlo dopodichè, evidentemente soddisfatto, raccolse tutto quel che poteva portare e scomparve in uno dei tunnell che si aprivano nella sala.
 

wezard78

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Le alate rimasero in silenzio notando che i formian non sembravano ostili ma non sembrano capaci di comunicare almeno non nel modo tradizionale che conoscevano le alate ma almeno non erano ostili. Dopo qualche minuto che sembrava un eternità per le alate, uno dei due formian si avvicinò, prese il cibo, capendo che era cibo e scomparve in una delle galleria. Il generale aveva sentito parlare di questa razza, non ne aveva mai vista una, ma sapeva che in qualche modo riuscivano a comunicare, sicutamente la loro regina, sapeva della loro presenza, attese ancora qualche minuto per cspire se fosse tornata la formica per poi incamminarsi verso il tunnel preso dal primo formian, quello che era andato via, senza disturbare il lavoro dell'altra o avvicinarsi al fungo.

silen le alate ovviamente per non perdersi rimangono in quella sala, l'unica che avanza é il generale che ha dato il cibo, così da non dare l'impressione di essere aggressivi
 

Silen

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La galleria imboccata dallo pseudo-formian si tuffava nelle profondità del sottosuolo fino a portare a una vasta caverna sotterranea dove una enorme creatura rigonfia, lunga forse sei o sette metri sembrava trascinarsi faticosamente assistita da almeno una dozzina di droni. Proprio mentre la generalessa alata entrava nella stanza un uovo venne espulso dell'addome rigonfio e subito afferrato da uno dei droni pseudo-formian mentr eun altro prendeva il suo posto per cercare di facilitare i movimenti della massiccia creatura. Lo pseudo-formian che l''Alata aveva pedinato invece puntò dritto verso la testa della regina con la palese intenzione di nutrirla col cibo che aveva portato con sè. L'intera scena sembrava tratta da un comune formicaio le cui dimensioni erano state aumentate un milione di volte.
 

wezard78

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l'alata non aveva mai visto un formian, peggio ancora non aveva visto un formian mutato, ne rimane quasi affascinata quando vede come funziona tutto questo, non sembrano ostili, nemmeno ora che stava davanti alla loro regina, mentre nota anche che le viene portato il cibo che poco tempo prima lei glia aveva donato. Aspetta che la regina finisca il suo pasto o di covare uova, almeno ci prova ma se la cosa dovesse allungarsi, cercherà con un colpo di tosse di attirare l'attenzione della reagina nella speranza che almeno lei sia propensa al linguaggio "ehm salve" sperando che lei capisca qualcosa
 

Silen

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Rapidamente clicchettando muovendo freneticamente le antenne gli pseudo-formian formarono una barriera fra l'alata e la gigantesca regina. Questa da parte sua voltò lentamente il massiccio corpo verso l'intrusa fissandola con uno sguardo da sfinge, o meglio da insetto. La situazione sembrava estremamente precaria.
 

wezard78

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lei non aveva intwenzioni ostili e rimase a debita distanza, uno per avere modo di fuggire velocemente nel caso le cose si fossero messe male, due per mostrare alla regina formica di non avere intenzioni ostili, mentre un gruppo di pseudo-formian vanno a formare una barriera tra l'intrusa e la regina, non sapeva come comunicare con lei, poi prende il cibo che gli era rimasto, lo stesso cibo che avevano dato alla regina, gli lo mostra per fargli capire forse che quel cibo gli lo ha dato lei alla formica "cibo, noi amici" mentre si china per mostrare ancora di più di non essere ostile ma pronta a scattare al minimo cenno di ostilità "cibo" lo allunga con le mani e lo posa in terra era poco perchè parte gli lo aveva gia dato "noi porta cibo a te , se tu amica noi" cerca di parlare piano in modo da mostrare le sue intenzioni amichevoli, ma rimane ferma, i movimenti sono lenti, niente di improvvisato o che loro potessero interpretare come aggressivo, ma come detto in precedenza i muscoli sono tesi pronta a schizzare via
 
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