Dopo la convincente vittoria contro i rivali per lo scudetto del Cerberus, mister Lukàcs ha concesso una giornata di riposo alla squadra. Il martedì sono già cominciati i lavori di defaticamento e una prima infarinatura di allenamento tattico, anche grazie ai droni che l'allenatore ungherese ha richiesto alla società tedesca. Obbiettivo studiare i movimenti difensivi, soprattutto dopo l'ottima prestazione dietro della difesa a 3 contro il Cerberus. La settimana prosegue tranquilla, i tifosi hanno potuto assistere all'allenamento del giovedì dove si sono esaltati grazie ad un elastico di Ylmaz, il Ronaldinho del Bosforo, e ad uno splendido lancio di prima di Van Leken che grazie al suo piede fatato regala sempre grandi perle durante gli allenamenti.
E' così che mister Lukàcs si presenta alla conferenza pre-partita, il solito aplomb, al suo fianco il D.S. Goethe, occhi di ghiaccio, impassibili i due osservano i volti dei giornalisti e fotografi assiepati nella sala stampa.
Comincia il mister, parlando del Cerberus e dell'ultima partita. "L'esperimento della difesa a tre ha dato i frutti che speravo, decisamente migliori rispetto alla nostra prima uscita a tre dietro durante la partita di coppa contro lo Sporting. Il doppio mediano ha creato un discreto muro in grado di bloccare il gioco, mentre l'inserimento di Yamamoto ha permesso di non soffrire troppo la mancanza dei terzini grazie alla sua maggiore propensione, rispetto a Piastrella, al primo passaggio in grado di far partire l'azione. Certamente, però, non è una soluzione che potrò attuare tutte le domeniche. Il modulo usato mi ha convinto, ma in rosa abbiamo tre ragazzi che sulla fascia si sanno muovere ed è compito mio cercare loro una collocazione adatta. Come ho sempre detto questa rosa è stata costruita per poter affrontare più evenienze e poter giocare anche in due modi estremamente diversi, prendete un giocatore come Van Leken che per noi diventa fondamentale quando vogliamo giocare cercando più la giocata sull'asse centrocampo unica punta, piuttosto che sul gioco di squadra a 360 gradi."
"Il mister mi aveva fatto richieste precise e devo dire che ci ha visto lungo, la rosa è decisamente attrezzata." interviene Goethe. "Ora dobbiamo continuare a guardare avanti, mancano quattro partite alla fine e una semifinali di ritorno di coppa. A questo punto dobbiamo puntare a tutto, i nostri tifosi ce lo chiedono. Il principe mi ha chiamato proprio l'altra sera e abbiamo concordato che sarebbe un peccato dare delle priorità proprio nella stagione in cui possiamo puntare al "doble" tanto cercato da anni."
Riprende poi Lukàcs tornando sul match contro l'Atletico. "Per la prossima partita ci saranno un paio di cambi, un paio di giocatori li ho visti stanchi ad inizio settimana e preferisco non rischiarli in vista dello scontro diretto con la Lokomotiv. Ora concentrati contro l'Atletica, all'andata ci ha sorpresi, nonostante un pizzico di sfortuna, ma io dico ai miei giocatori di non prendere mai alibi. Per ogni palo preso avrebbero dovuto segnare altrettanti gol, per ogni supposto favore all'altra squadra, avremmo dovuto impegnarci tre volte tanto per rubare un pallone o bloccare la galoppata sulla fascia di un avversario. Mai cadere nell'auto-indulgenza, auto-critica e duro lavoro. Nella mia squadra non c'è spazio per chi piange per una partita sfortunata, io voglio 11 giocatori in grado di tirarsi uno schiaffo da soli se questo dovesse servire a riprendersi più in fretta da una situazione sfortunata." Incalzato sulla formazione Lukàcs è costretto a dichiarare qualcosa a riguardo. "Se sono pentito per non aver creduto in Bordino sin dall'inizio del campionato? Assolutamente no, Bragationi e Bordino sono due giocatori differenti e che sanno essere utili alla squadra in partite e situazioni diverse. Tra i due non c'è nessuna competizione, entrambi sanno come la penso. Ad inizio campionato Bragationi faceva più comodo al nostro gioco, ma nel corso della stagione abbiamo imparato a dimostrarci più vari e imprevedibili e Bordino è un giocatore eccezionale dal momento che sa ricoprire tre fasi di gioco in maniera eccellente."
La conferenza si chiude con altre domande dei giornalisti.