Se la candidatura a Suffeta di Magone Barca riesce a vincere senza troppi problemi, e Giscone Annone viene riconfermato come collega suffeta, la carica di Primo Mercante è duramente contesa tra Gisgo, governatore della Spagna, e Amilcare Giscone, appoggiato dagli Annoni. Alla fine, a causa delle umili origini di Gisgo, figlio bastardo di Imilcone Barca, a spuntarla è quest'ultimo lasciando a Gisgo il governatorato della Spagna.
Altresì, la candidatura di Magone Barca a Governatore della Cisalpina, la nuova regione, è rifiutata e vetata dal Concilio dei 104 a causa di una possibile pericolosa deriva autoritaria nell'accentramento delle cariche. La carica viene così affidata dall'assemblea popolare al vecchio e popolare Annone il Vecchio, marinaio veterano al servizio dei Barcidi. Si dice che il Concilio abbia approvato tale scelta dell'assemblea popolare poichè, consapevole degli interessi dei Barcidi in Liguria e delle loro clientele, ha voluto affidare ad un uomo dei Barcidi tale governatorato ma non dandolo direttamente alla loro procura.
La candidatura al posto di Strategos vacante, infine, crea grande scandalo a Cartagine per la scelta dei barcidi di appoggiare il greco Orfeo. Tuttavia la fedeltà dimostrata da Orfeo, nonchè la sua indubbia capacità militare, fanno propendere il Concilio dei 104 per approvare tale candidatura. Per gli Annoni non c'è niente da fare e Orfeo può essere eletto nuovo strategos pur nel fastidio malcelato di molti cartaginesi.
Infine i Magoni riescono a mantenere, grazie all'appoggio dei Barcidi, la carica di Primo Economo riconfermando Imilcone.