Sui media giapponesi la capitolazione dei nazionalisti cinesi viene salutata come una grande vittoria con tanto di fanfare sulla radio nazionale. Il discorso dell'ammiraglio Togo alla notizia della capitolazione è particolarmente violento "Il popolo del Giappone saluta oggi la caduta del regime codardo e traditore del criminale di guerra Chiang Kai-Shek. Mentre il popolo cinese sotto la guida del suo vero capo Mao Tse Tung lottava per liberarsi dalla schiavitù delle potenze colonialiste e razziste, il cosiddetto generalissimo, viscido come un serpente strisciante, vendeva il suo stesso popolo agli Stati Uniti d'America, presso i quali ora fugge da quel vigliacco che è, carico di bottino pagato col sangue dei cinesi. Infido con gli amici, sleale con i nemici, nessuno sentirà mai la mancanza di quest'uomo senza onore."
Parole ben diverse vengono indirizzate al governo maoista "l'unico vero legittimo governo della Cina. Ogni giapponese sà nel profondo del cuore quanto il nostro paese è legato alla Cina, fin dai tempi più antichi essa e la sua civiltà ci sono stati di esempio. Nella lunga ascesa, durata oltre duemila anni di storia, la Cina è stata al nostro fianco come esempio e faro. Oggi le parti si sono invertite e tocca al popolo giapponese porgere una mano fraterna alla Cina nella sua lotta per liberarsi dai relitti di un vetusto passato poichè si possa insieme percorrere la strada della grandezza".
