GDR Caduto in un Abisso senza fondo...

Monitor_Dundee

Spam Master
Un anno prima, tra i monti dell'Oriente...

Il Principe Kairos era sempre stato attento agli avvenimenti più singolari e moderni, alle impossibilità sempre più frequenti che costringevano Ea a progredire e l'Impero a interessarsi a Ea. Ma in questi anni la sua presenza era meno evidente, il suo interesse meno affamato, e non per mancanza di argomenti: Nuove, meravigliose cose impossibili erano accadute. Un nuovo continente era stato scoperto oltre l'oceano, e nuove terre da esplorare oltre le sabbie e le steppe.
Ma per l'impero erano stati anche anni difficili: Vaste estensioni di terreno restavano incolte, molte città abbandonate e l'economia in pezzi. L'ennesima guerra contro i Caduti aveva portato Arpie selvagge a stabilirsi all'interno dei confini, e nemici secolari come Umani e Drow a combattere fianco a fianco. Erano tempi in cui sarebbe stato facile, per chi avesse intenzione e mezzi, trovare una vasta area disabitata, circondata da alte montagne e difficile da raggiungere, in cui portare avanti esperimenti che a palazzo sarebbe stato impossibile tentare.

E finalmente, una notizia che nuovamente era riuscita ad attirare l'attenzione del principe era arrivata.
Un Caduto era stato sconfitto e, per la terza volta nella Storia, catturato e messo in catene. L'occasione era troppo seducente per non essere colta.

Come spesso era successo in quel suo esilio illuminato, Kairos si librava tra le cime innevate, protetto e tenuto in volo dalla sua magia, mentre al suo fianco si librava senza sforzo Tamano No Mae, la sua consorte divina e immortale. Nella valle sotto di loro, un vasto spiazzo era stato spianato, operai scavavano trincee e allievi dell'Accademia di Magia tracciavano glifi di protezione in vaste geometrie arcane. Fortificazioni che nulla avevano da invidiare ad un campo militare, e misure di contenimento magico che ricordavano il giorno in cui l'Altrove fu per la prima volta contattato, circondavano una serie di profonde fosse, gabbie dalle spesse sbarre, grandi sfere di vetro e altre misure contenitive. In alcune di queste varie carceri si muovevano figure quasi umane, altre erano ancora vuote.


Rune si illuminarono sulla spianata di pietra, e una colonna di roccia si alzò dal terreno. La sommità, avvolta in scudi magici, si aprì come un sepolcro, e un oggetto lungo tre palmi, avvolto di ombre così fitte da negare la luce solare attorno ad esso, ne emerse sospeso a mezz'aria.
"Quello è un corno di Syrad Amon, e da solo contiene più magia caotica e energia negativa di quella che serve per rianimare lo scheletro di un Drago come Non Morto…
...Da quanto abbiamo capito finora, la riserva di potere di un Caduto è finita e sempre in flusso. Se ne bruciamo uno, a parte una mano ad esempio, quella mano diventa il fulcro di tutto il suo potere, ed esso può riemergere. Ora, parte della volontà di Syrad Amon è ancora presente in quel corno, se parte di esso dovesse essere distrutto, il suo potere non ne sarebbe diminuito... Ciò che ho intenzione di fare è mandare metà del corno nell'Altrove. Se il potere di questa scheggia aumenterà, sapremo che il potere di Tiamat può tornare. Se resterà uguale, sapremo che è intrappolato. Se tu potrai confermarmelo, gettando uno sguardo dall'altra parte, sapremo che è stato distrutto"...


La realtà si ripiegò su sè stessa: quando l'effetto visivo della distorsione scomparve la sezione del corno era del pari sparita ma Kairos registrò un aumento del potere divino contenuto nella parte rimasta. Apparentemente l'energia divina aveva abbandonato la parte di corno trasferita nell'altrove ed era tornata al suo legittimo proprietario.
Naturalmente rimaneva l'incognita di cosa sarebbe successo se *tutto* Syrad Amon fosse stato trasferito nell'Altrove. Era ancora possibile che in questo caso il potere divino lo avrebbe semplicemente abbandonato lasciandolo inerme nell'Altro Luogo.

"Anche se il potere del Caduto tornasse a Tiamat al cento per cento, ci sarebbe comunque un orrore in meno con cui avere a che fare. L'importante è essere sicuri che anche un'essere potente come un Caduto, se intrappolato nell'Altrove, non possa sopravvivere a lungo. O trovare la strada di casa. Ma se il regno degli Spiriti è feroce come lo descrivi, non dovrebbe esserci dubbio."
Tamano scrollò le spalle "Senza il potere di Tiamat a sostenerlo Tamano dubita che un essere di questa realtà possa sopravvivere per molto tempo nell'Altro Luogo nè tanto meno trovare la strada per poter tornare. Come Kairos sa, neanche Tamano sarebbe potuta entrare in Ea senza un aiuto dall'altra parte. Se anche uno di loro dovesse riuscire a sorpavvivere rimarrebbe bloccato, di questo Tamano è certa...”

"Appena sarà pronto il trasferimento qui della gabbia del Caduto, e di tutti i pezzi raccolti sul campo di battaglia, potremo officiare il rito di trasferimento….”

Ho inserito stralci della conversazione privata con @Silen per dare un contesto alla faccenda
 

Monitor_Dundee

Spam Master
La valle nascosta tra i monti di Syradamoxa ferveva di attività. Sparite erano le gabbie piene di Non Morti minori, tutti inceneriti per non dare possibilità di aiuto al Caduto in catene. La spianata di roccia sterile era solcata da cerchi concentrici di mura e trincee, per metà fortezza e per metà colossale cerchio runico. Glifi luminosi solcavano la superficie della roccia, bracieri alzavano al cielo le fiamme azzurre dei cristalli e i fumi dell'incenso. Sui passaggi tra barriere e fosse si affollavano maghi e soldati, gli ultimi pronti a contenere una crisi con mezzi tradizionali, i primi al lavoro dall'alba per innalzare barriere di contenimento e zone avverse alla non morte.

A fianco dei maghi Sauriani, paludati in tonache di vari colori, corpulenti sacerdoti Troll tornavano a intonare le cantilene che anni prima avevano aperto le porte dell'Altrove in maniera sicura.
Chierici della Teocrazia illuminavano l'aria tra le barriere magiche con benedizioni atte a consumare i cadaveri ambulanti, mentre alcuni Sciamani Minotauri offrivano preghiere agli spiriti delle montagne attorno per la loro protezione. Vicino al palco delle autorità, si potevano distinguere le scure sagome di alcune streghe Drow. Ospite di eccezione, l'Arpia Shiver e il suo seguito assisteva alle operazioni in qualità di celebrata maga e corrispondente diplomatico.

@Andros @Enichaos @Tzasstan @Wally87 vi dò il posto in prima fila e vi ringrazio per l'appoggio in guerra e pace per spaccare le corna a questo figlio di puttana. Sentitevi liberi di intervenire o di dissociarvi, io intanto vi cito

Al culmine di questo edificio di luce e magia, una piattaforma sospesa in aria sosteneva Kairos e Tamano No Mae, pronti a dare inizio al rito. Barriti primordiali risuonarono nell'aria tersa, quando otto Urutops emersero da una galleria, trascinando un oscuro carico. Assicurato ai gioghi con catene di ferro nero, muovendosi lento su ruote larghe e spesse, un cubo di pietra nera fece il suo ingresso, procedendo lento lungo una rampa.
La pietra era rinforzata da staffe metalliche, rune brillavano azzurre, verdi e viola sulla sua superficie. Sigilli d'oro e di osso, sacri e profani, arcani e pagani, tenevano imprigionato il Caduto che un tempo era stato un Minotauro. Dalle viscere della terra emerse il plinto che conteneva il corno di Syrad Amon, mentre vari dischi di luce magica trasportavano casse magicamente sigillate con altre reliquie profane del Caduto, le sue armi, la sua armatura, la terra dove il suo sangue nero era stato versato. Ogni cosa che irradiasse energia caotica e necromantica trovata sui campi di battaglia della campagna intrapresa contro Syrad Amon era stata raccolta e catalogata, e ora tutto convergeva al centro dell'immane circolo di protezione per essere espulso dalla realtà stessa.

"Tamano, mia sola ispirazione, chiarore che annuncia l'alba, il momento esiziale si approssima. Quando tutti i resti di Syrad Amon saranno raccolti al centro del cerchio di protezione magica, il destino sarà in attesa di un cenno della tua mano"
 
Ultima modifica:

Wally87

Spam Master
Molto sciamani troll erano presenti all'evento, provenienti da varie regioni e vari clan. Lo si poteva capire dalle differenti tonache indossate per celebrare l'imponente rituale.
Ma il Trollheim oveva offerto più di quanto non fece in passato col rituale a Litania. Oltre ai giganteschi pelleverde era presenti anche i piccoli goblin, una decina di sciamani dell'ultimo clan neoaggiunto al regno. Incredibilmente svettavano in mezzo ai figli di Mork anche i duri visi di ben due maghi Duergar provenienti da Grimhold, regione in cui i dissaporti tra le razze stavano venendo lasciate perdere in favore di un futuro più florido.
Talanjoo aveva accolto di buon grado l'idea di defenestrare oltre la soglia della realtà quell'empia e meschina creatura di Syrad Amon. Anche se l'idea di usare il suo grande martello da guerra per ridurre in poltiglia subatomica il caduto era ancora allettante. Soprattutto per la parola Subatomica, qualsiasi cosa avesse voluto dire.
Il Re aveva anche chiesto che, al momento di portare nella zona designata le parti del Necro-tauro, Rast'akk'ek coi suoi uomini fossero messi di supporto alla comitiva.
Dopo tutto quei ragazzoni tontoloni erano tornati tutti sani e salvi dopo la più pazza e mai vista spedizione nei domini dei non morti. Certo erano andato a fracassare la non-anima al caduto sbagliato, ma dopo tutto se l'erano cavata molto bene. Soprattutto nel momento della moltiplicazione dell'ancore.
Mentre a Xentimo era stato dato l'onere e l'onore di guidare gli incantatori del regno per essere di supporto ai sauri e ai loro amici. Ma una parte di lui avrebbe voluto essere al fianco del principe, ma un po' meno alla sua ultraterrena consorte.

è qui la festa gentaglia? :ghgh:
 
Ultima modifica:

Silen

Get a life
Dal suo palco Shiver osservava con grande curiosità le attività preparatorie dei maghi sauriani e pelleverde. Conoscendo Kairos da lungo tempo si rendeva conto che parte di quei preparativi erano volti soltanto ad accrescere la teatralità dell'evento e un mezzo sogghigno le si disegnò sul viso al pensiero. In effetti l'Alata aveva imparato ad apprezzare il principe rahonavide e i rapporti fra i due erano quanto di più simile all'amicizia ci potesse essere nonostante le difficoltà che entrambi avevano alle volte capire la mentalità dell'altro. Lo sguardo che Shiver diresse a Tamano-no-mae d'altro canto era colorato di sentimenti assai diversi. La maga alata non aveva difficoltà alcuna a percepire il potere arcano che pulsava nella kitsune e ne era spaventata: nessuna creatura nativa di Ea oltre forse a un Caduto era depositaria di tanto accecante potere. Shiver faceva parte di una razza nella quale la paura generava automaticamente rabbia e desiderio di uccidere...una arpia non fuggiva da ciò che le faceva paura, la attaccava e la annientava: un meccanismo psicologico che avrebbe spiegato la ragione di alcune distruzioni operate dalla alate in guerra e che le altre specie trovavano sanguinarie e insensate, se qualcuno fosse mai riuscito ad arrivare a comprenderlo.
Ne conseguiva che se Shiver avesse dovuto seguire il suo istinto avrebbe volentieri cancellato dalla faccia della terra Tamano-no-mae...cosa che però, sfortunatamente era assai al di là delle sue forze e l'Alata ne era dolorosamente cosciente. Si rendeva conto anche che Tamano costituiva una occasione unica, la possibilità di imparare da una creatura che manipolava l'energia arcana con la stessa facilità con cui respirava l'aria di Ea, un tipo di magia unico e sconosciuto e che la affascinava. I suoi sentimenti verso Tamano di conseguenza erano alquanto ambivalenti, a dir poco.

* * * * * *

Sul palco, Tamano-no-mae stava aspettando che il rito arrivasse al culmine per sovraintendere alla apertura della Porta attraverso la quale Syrad Amon sarebbe stato scaraventato nell'Altrove. Oziosamente, la kitsune scandagliò le menti attorno a sè, in cerca di qualcosa di interessante: come Kairos aveva scoperto tempo prima, Tamano era in grado, fra le altre cose, di leggere il pensiero di chi le stava vicino con irrisoria facilità. Percepì senza difficoltà l'agitarsi dei pensieri della maga Alata sul palco e sogghignò dietro il suo onnipresente ventaglio. A Tamano piacevano i pensieri di Shiver, anche i più oscuri, anche quando la maga alata immaginava di poterla usare, o ingannare, o persino uccidere. Sarebbe rimasta molto stupita, l'Arpia, se l'avesse saputo! Si trattenne dallo stiracchiarsi voluttuosamente fra sè come avrebbe fatto se fosse stata nel suo posto preferito, il pergolato in mezzo ai guardini. Ah, com'era splendido quel mondo, come erano meravigliose tutte quelle creature con i loro piccoli sogni e ambizioni e bramosie! Tamano non le giudicava, al contrario al suo sguardo erano tutte meravigliose, tutte affascinanti. Un infinito, splendido teatro su cui si alternavamo migliaia di personaggi quali nemmeno la penna del migliore drammaturgo avrebbe saputo immaginare, su cui recitare tragedie e avventure e sentimento secondo il suo capriccio! Un intero universo, no, una intera realtà con cui lei poteva giocare!

"Tamano, mia sola ispirazione, chiarore che annuncia l'alba, il momento esiziale si approssima. Quando tutti i resti di Syrad Amon saranno raccolti al centro del cerchio di protezione magica, il destino sarà in attesa di un cenno della tua mano"

Le parole di Kairos riscossero Tamano dai suoi pensieri gongolanti: era venuto il tempo di un'altra recita, la messa in atto di un nuovo dramma. Con un brivido nascosto che era di puro piacere Tmano si mosse con la maestria di un attore kabuki che interpreti un copione ben studiato "Invero il momento è ormai prossimo, amor mio, il tempo di scacciare da questo mondo un cancro che per troppo tempo lo ha divorato costando innumerevoli vite e sofferenza senza fine. Tamano prega di non deludere le speranze del suo dolce sposo e che questo giorno sia una nuova alba di speranza per lui, per il suo popolo e per tutti i popoli di Ea."
Se Kairos avesse guardato gli occhi di Tamano in quel momento li avrebbe visti scintillare di divertimento. Ah, come adorava quel piccolo sauriano, tanto diverso dal noioso tenno che l'aveva evocata tanto tempo prima. Con quel sauriano così amante della teatralità e delle recite, Tamano trovava infiniti modi di divertimento. In un impeto di benevolenza, la kitsune pensò che sperava davvero che l'idea del piumato mago della piccola Ea si rivelasse giusta e che il Caduto rimanesse per sempre imprigionato nell'Altrove. Altrimenti, avrebbe dovuto pensare a un'alternativa per aiutare Kairos in qualche altro modo.

Non poteva certo permettere che quegli stupidi non morti rovinassero il suo divertimento.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Le difese magiche erano pronte, rune e glifi di ogni colore e aure luminose e oscure. I reparti di soldati Sauriani e Pelleverde erano in posizione dietro a spalti e trincee. Anche gli incantesimi apparentemente senza valore difensivo, quelli messi in opera per verificare dove sarebbe andata l'energia necromantica del caduto, a breve e a lunga distanza, erano stati lanciati con successo.

Separato dalle bestie da soma e dal carro, il sarcofago di Syrad amon restava silente al centro della strana piazza, circondato da altre gabbie, casse e reliquiari arcani.

L'ululato del vento tra le cime si tacque, e si spensero gli echi delle formule e delle cantilene.

Era il momento.
 

Wally87

Spam Master
Per gli incantatori pelleverde l'apice delle loro litanie era quasi come una preghiera a Mork e a stento non urlarno il suo più sacro verbo.
Ma riuscirono a trattenere quella frenesia vibrante. Ah! essere partecipi dell'esilio del caduto, sarebbe stato forse il momento più alto della loro intera carriera. Sempre ammesso che il tutto si completasse con successo. In caso contrario niente stemma commemorativo e dipinti del rituale. Il mondo avrebbe semplicemente dimenticato quella giornata. Forse qualche traccia verrebbe lasciata in uno di quei tomi polverosi che non vedono mai la luce in una biblioteca, uno di quei tomi di cui nemmeno il bibliotecario era consapevole dell'esistenza.

Ma bisogna essere positivi e pensare sempre al lato positivo delle cose. Come faceva il generale Troll che sia l'esilio rendesse Ea libera dal Caduto, sia il Necro-tauro si liberasse avrebbe quel che vuole. In quel caso sarebbero botte, botte da orbi!!
Chissà se Tamano è mai stata toccata dai pensieri dei troll, chissà come appare la loro mente ai suoi occhi. Ma prima di tutto dovrebbero avere la levatura di pensiero per formulare un curiosità simile.
 

Silen

Get a life
Con un gesto regale, Tamano aggiunse il suo potere a quello dei maghi e dei sacerdoti presenti, i quali poterono sentire letteralmente il tessuto della realtà fendersi mentre il potere accumulato nell'area del circolo di protezione coalesceva in un portale, assai più grande di quello che aveva aperto Kairos con l'aiuto dei troll molti anni prima. Attraverso la nebbia delle energie vorticanti talora si poteva intravedere qualche scorcio di panorami impossibili...grandi isole galleggianti in cielo senza fine, distese bruilicanti di cose che parevano piante ma si muovevano su una miriade di rami brancolanti, immense forgie e fucine che forgiavano ininterrottamente non armie armature ma esseri viventi...e altre cose ancora troppo aliene perchè l'occhio le traducesse con qualcosa di diverso da un vortice di forme e colori senza significato. Una porta verso un luogo senza ritorno...
"La Porta è aperta, mio dolce sposo. Presto, invia il Caduto al di là della soglia prima che sia tardi! Egli ha percepito l'aprirsi del varco e già raduna il suo potere per opporvisi."
 

Enichaos

Spam Master
Dalla posizione d'onore riservata loro, numerose figure incappucciate osservavano la scena, imprimendosi nella mente il rituale. Se avesse funzionato, sarebbe stata la soluzione finale, la risposta alle guerre eterne.
Nella tensione generale, una figura spiccava tra le altre: appoggiato al suo bastone, sporto in avanti più che poteva senza lasciare l'area designata alla sua gente, un drow dall'aspetto incredibilmente vecchio.
Zundalaran era affascinato da molte cose in quel momento: la maestria con cui la kitsune manipolava le energie magiche era decisamente senza precedenti; tutte quelle razze così diverse che collaboravano per il bene comune;
i troll come al solito stavano prodigando il loro massimo impegno come in qualunque attività; sarebbe stato probabilmente il primo drow a veder sparire completamente un caduto; persino le sue allieve attente ed in silenzio!
All'apertura del portale, si andò ben oltre il fascino: la mente del mago fu quasi sul punto di spegnersi di fronte all'assurdo che permeava dall'Altrove, ma la sua volontà lo mantenne vigile ed attento.
Forse non sarebbe riuscito ad agire con prontezza, ma sicuramente avrebbe fatto del suo meglio per ricordare ogni dettagli dell'evento per il resto della sua esistenza... comunque fosse andata a finire.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
All'apertura del portale, il silenzio ormai solido che aveva riempito la valle era stato infranto. Suoni lontani e deboli, ma non meno feroci e incessanti, provenivano da oltre la corte della realtà. Non erano in molti tra i presenti ad aver mantenuto il contegno e un brusio si alzava dagli spalti, le armi dei soldati tremavano come chi le portava con clangore di ferro.

Rune abbastanza grandi e luminose da squarciare la nebbia sorta attorno al varco si illuminarono, e dalla piazza si innalzò un cilindro roccioso, un vassoio su cui erano serviti il Caduto e tutte le sue spoglie e particelle.
Il titanico piatto si innalzò verso lo squarcio, fulmini di colori non descritti e a malapena percepiti ne segnavano la superficie, levando scintille di fuoco freddo.

La piattaforma e il suo contenuto navigarono oltre la barriera tra i mondi, un velo di cristallo elastico che si fecce attraversare come una cascata priva di direzione. Onde di energia si alzavano dall'empio scarcofago, l'aria attorno alle catene nere vibrava come uscisse dalla bocca di un forno. Ma inesorabilmente il circolo di granito scorreva privo di frizione nell'aria offesa dal portale alieno, più nell'altro mondo che nel nostro.

Ancora un secondo, e anche le casse più piccole avrebbero attraversato la soglia, due secondi e il portale avrebbe iniziato a chiudersi, il veicolo e il suo occupante più lontani da Ea della più remota delle stelle del cielo, per sempre separati dalle leggi della realtà e dalla furia e dalla pietà dei Numi.

Kairos inizialmente guardava ipnotizzato il passaggio solenne, impossibilitato a muoversi, ma non appena il grande sarcofago fu transitato, il suo sguardo salì alla volta celeste, ai sensori e agli incantesimi che gli davano costanti informazioni sullo stato delle energie magiche in azione. Dove sarebbe andato lo spirito del Caduto? Era possibile bandirlo del tutto?
 

Silen

Get a life
Gli incantesimi e i sensori che Kairos aveva divisato avevano segnalato un continuo aumento delle energie magiche coinvolte finchè al momento del passaggio vero e proprio gli incantesimi indicatori cominciarono a saltare uno dopo l'altro sotto il peso di un afflusso di energia magica molto più grande di quello che erano stati concepiti per misurare. Lampi di mana fuoriuscirono dal portale che vacillò e tremolò e si ingrandì dando per un attimo l'impressione che le fauci stesse dell'Altrove si stessero aprendo per inghiottire tutti i presenti.
Per un momento uno dei panorami alieni che Kairos e gli altri maghi avevano già intravisto attraverso i vortici del portale divenne chiaro e limpido: un cielo sterminato di un azzurro tanto profondo e limpido da far dolere gli occhi, illuminato a giorno eppure privo di un Sole che facesse da fonte di luce e calore, una isola, se così si poteva definire una massa di terra grande quanto una provincia o una regione, galleggiante senza peso in quella azzurra immensità, forme in lontananza che ricordavano una città ma una città quale non sie ra mai vista in nessun angolo di Ea...per un momento i presenti poterono sentire persino il soffio del vento che fuoriusciva dal portale...e poi improvvisamente, tutto finì. In un ultimo furibondo lampo di energia caotica, tanto intenso da lasciare momentaneamente accecati i presenti il portale collassò e scomparve. Syrad Amon era scomparso al di là di esso, perduto in una delle distorte realtà dell'Altro Luogo.
 

Wally87

Spam Master
Nel vedere il pilastro di luce il generale Troll sembró quasi che gli altri mondi di portassero via una sua preda. Non aveva contribuito in alcun modo al cattura e alla sconfitta del caduto, ma aveva sperato un pochetto che si liberasse e giù di mazzate. Dopo l'orrore d'ossa il caduto sarebbe stato una buona portata o una buona morte.
Di altro avviso era il cerchio ristretto di maghi, tutti un po' sfiniti dal rituale, dalle visioni delle altre realtà. Ma l'esperienza è stata sicuramente istruttiva e la notizia metterà in guardia i nemici a nord.
" Potremmo sparare nell'altrove anche le piante carnivore?" Chiederebbe un goblin al capo mago Troll
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Così è"
Kairos lasciò cadere le braccia, accorgendosi solo in quel momento della tensione che vi si era accumulata.
"Tamano, mia atmosfera e mio nucleo, è come sembra? Il Caduto è completamente passato al di là? E in quale plaga dell'Altrove abbiamo inviato tale nefando carico?"
Si rivolse poi alla folla attorno, attendendo che le risposte di Tamano completassero, nella sua mente, il discorso.
"Maghi e stregoni dell'Impero e di Ea, e tutti gli altri valorosi combattenti della mente e della lama: ognuno di voi può aiutarmi a verificarlo con tutti i mezzi magici a disposizione, ma sembra che l'impresa sia risultata in un trionfo. Per la prima volta un Caduto, animato direttamente dall'empia volontà di Tiamat, è stato escisso dal tessuto della creazione. Voglio estendere a tutti voi il mio ringraziamento."
 

Silen

Get a life
Al fianco di Kairos, la kitsune sedeva immobile, con la sola eccezione delle nove code che ondeggiavano lievemente, un gesto che il sauriano aveva ormai imparato a interpretare come segno di inquietudine.
"E' andato." confermò Tamano dopo un momento di riflessione "Fino all'ultimo ha cercato di opporsi e per poco il suo potere non ha destabilizzato le energie del portale, ma è andato ed ironicamente è lo stesso potere divino che gli dà forza ad impedirgli di ritornare poichè gli dei stessi hanno sigillato le vie che dall'Altrove permettevano di entrare nella vostra realtà. Soltanto da questo lato si può aprire un passaggio." Tamano tacque per qualche momento poi riprese a parlare "Tuttavia non tutto è andato come speravamo, mio dolce sposo. Sembra che abbiamo un'ospite".
Con queste parole la kitsune alzò la destra e puntò un dito affusolato a indicare lo spiazzo là dove fino a poco prima si apriva il portale e dove ora una figura umanoide, china in ginocchio, si stava proprio in quel momento rialzando in piedi. Seguendo la direzione indicata da Tamano, Kairos vide quella che avrebbe potuto tranquillamente passare per una donna umana, nonostante l'abbigliamento bizzarro e la statura notevole (ora che si era rimessa in piedi doveva essere alta oltre 1,90 m) e i tratti esotici se non fosse che...beh in nessuna parte di Ea esistevano umani dalla pelle blu. I capelli, nerissimi, erano raccolti a formare una coda che arrivava a metà della schiena. Anche gli abiti che indossava erano di foggia sconosciuta, una specie di pantaloncini cortissimi molto aderenti e delle fasce di tessuto che coprivano il petto e si intrecciavano dietro le spalle. Era scalza ma alle caviglie come anche ai polsi portava dei cerchietti di metallo, evidentemente ornamentali anche se da quella distanza non era facile dire di che materiale fossero. La nuova venuta si stava guardando intorno con aria per metà affascinata e metà incredula.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Non ho colto la citazione (non voglio nemmeno pensare tu ti possa abbassare al peggiore dei due Avatar) ma sono grato che i varchi si aprano sempre nel settore Fanservice dell'Abisso e non in quello Orrori Lovecraftiani
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Oh.
Questo complicava le cose. Tamano fino ad ora era l'unico Spirito passato da un portale di quelle dimensioni....
"... E' una tua conterranea? Voglio dire, è uno Spirito dell'Altrove? Sai di che tipo?"
Kairos fece cenno alla folla di incantatori di rimettersi al lavoro per innalzare altre difese magiche. La giornata non era ancora finita.
"Forse è meglio andare ad accogliere la nuova arrivata prima che qualcuno agisca in maniera avventata"
 

Silen

Get a life
In realtà in saccoccia ho anche diversi orrori lovecraftiani, ma ogni volta che tiro il dado per vedere cosa esce dall'Altrove vi va di culo e al posto di un mostro orrendo vi trovate una umanoide più o meno piacevole da guardare. Prima o poi uscirà anche il mostro orrendo eh, alla fine è solo questione di tempo...
Comunque no, Avatar non c'entra una fava, le radici dei personaggi che vi faccio apparire sono sempre fantasy spinto, magari con mescolanze e licenze poetiche ma no non è affatto una felina spaziale infatti se noti, niente coda ahahahah. E no, non è neanche Puffetta :asd: Cosa è di preciso te lo dirà Tamano fra poco.

Tamano ridacchiò e si fece aria col ventaglio, ma le sue code continuarono a ondeggiare "'Conterranea' è una parola ingannevole, mio dolce sposo. Siamo molto diverse, ma la riconosco, si. Anche lei viene da un Altro Luogo, da un Altro Quando" Tamano si voltò a guardare Kairos "Tamano non sa se Kairos conosce la sua specie. In un lontano passato alcuni chiamarono quelli come lei, Djinn o Demoni del Desiderio. Tamano però non ti consiglia di chiamarla così, Tamano pensa che sarebbe scortese. Rivolgiti a lei come 'Sovrana dei Desideri', se proprio devi. E...." la kitsune tacque con aria indecisa come se non sapesse per certo cosa dire "Sii cauto."
 

Monitor_Dundee

Spam Master
FENOMENALI POTERI COSMICI in un minuscolo spazio vitale

"Il nome non mi è nuovo, mi ricorda alcuni passaggi sulle leggende dei popoli umani che abitano quello che ora è l'Impero dell'Arpia.... Anche gli Ogri del Grande Oriente parlavano di creature simili, ma con più corna, fuoco e fiamme..."
Le mani del Sauriano tremavano mentre tracciava nell'aria l'incantesimo di volo per scendere fino alla creatura azzurra.
Essere il maggiore esperto su Ea di primi contatti con i Demoni dell'Altrove non era difficile, quando eri essenzialmente il solo ad averlo mai fatto.
D'altra parte, essere sempre presente e, nelle aspettative di tutti, capace di prendere in mano la situazione ogni volta che la realtà smetteva di funzionare rendeva l'esistenza decisamente stressante.

Toccò terra a una certa distanza dalla nuova arrivata, e considerò lo spirito mentre si avvicinava con circospezione. Una Spennata, alta come e più di una guerriera Aliurai, ma non molto diversa da una delle donne degli umani, non fosse stato per il fatto che sembrava scolpita nel lapislazzuli. C'era qualcosa di tremendamente strano nel colore dell'incarnato dello Spirito, come se quel blu profondo fosse la tinta naturale della tela su cui veniva dipinto il resto della realtà.
Ho appena deciso che Djinn = elementali del greenscreen/bluescreen. Non sto bene.

Allargando le braccia in un gesto quanto possibile lento, misurato e soprattutto pacifico, Kairos chinò il capo all'indirizzo dello Spirito azzurro.
"Signora dei Desideri, Cerulea visitatrice, siete giunta nel piano Materiale, la terra chiamata Ea. Il mio nome è Kairos dei Rahonavidi, fautore del vostro viaggio accidentale, e sono onorato nel darvi il benvenuto nel nostro mondo"
 

Silen

Get a life
La djinn osservò il sauriano con aria spassionata, dando l'impressione di stare studiando un pezzo di carne più che un essere senziente poi fece un passo avanti, facendo tintinnare i monili che portava alle caviglie, piazzandosi direttamente al mago e torreggiando su di lui di parecchi centimetri...si, decisamente superava il metro e novanta e neanche di poco...ora che la osservava da vicino Kairos notò che la djinn si muoveva con la fluida grazia di una danzatrice...o di un'animale da preda. Gli occhi, anch'essi neri scrutarono Kairos ancora per un istante poi la nuova venuta sorrise, mettendo in mostra una abbagliante chiostra di denti bianchissimi, stranamente incongrua in quel volto azzurro, denti del tutto umani. Tanto epr cambiare, niente dentini appuntiti nè zanne tigresche. Era un cambiamento positivo rispetto allo standard a cui Kairos era abituato.
"Shukraan jazilaan, Kairos" disse con una voce melodiosa da contralto "ana saied biwujudiin una..." si interruppe bruscamente, si accigliò poi riprese a parlare questa volta in un comune comprensibile anche se con un accento straniero, indefinibile "Ora dovresti comprendermi. Si, vedo che ora capisci quel che dico. Sono già stata in questo mondo, credo, o in uno simile" si guardò intorno, con aria perplessa "Era diverso però. Più caldo...ma non importa" tornò a voltarsi verso Kairos "Molto bene, Kairos dei Rahonavidi. Cosa desidera il tuo cuore? Potere? Ricchezza? Conoscenza?...Si, vedo che sei un mago...io posso donarti conoscenze arcane, posso soddisfare ogni tua curiosità. Posso darti conoscenze che ti renderanno impareggiabile nella manipolazione del mana, come ricostruire per te la storia del tuo mondo risalendo fino a quando fu tratto dal nulla dalla volontà dei tuoi dei. O se sei il tipo che preferisce invece la ricchezza posso facilmente darti tesori oltre la tua immaginazione più sfrenata. Sappi che io posso soddisfare qualunque tuo desiderio. Anche quelli che non osi esprimere a voce alta...Qualunque cosa tu voglia. Avanti, non essere timido...esprimi un desiderio e io lo esaudirò."
 

Wally87

Spam Master
La delegazione Troll seguì il volo del principe Sauriano e poi videro la cosa azzurra che quasi si perdeva nel cielo farsi avanti. Più grande del principe ma decisamente meno di un Troll. Mentre la sposta ultra terrena si godeva al scena. Sia il generale che il mago di corte decisero che non era il caso di lasciare un amico da solo con chiunque fosse. Il mago poteva anche immaginare da dove fosse uscita fuori.
Quindi lunghi e sgraziati passi si fecero avanti, cercando di non aver nessun atteggiamento che potesse scatenare una reazione aggressiva.
Arrivarono quindi alle spalle del principe, che sembrava un bel biscottone piumato pronto per essere scartato.
"Salve, che bedda giornatu, veru Kairos?" disse Rast, poi si ricordò che alla famiglia reale non piaceva la parlata ancora irregolare dei Troll. Ma alzò le spalle come se la cosa fosse oltre le sue possibilità. Non era certo lui lo studiato, lui era un capo Clan.
Per quello era bastata la bravura nelle botte.
Osservata da vicino la figura "amicu Kairos, nun c'avevi dettu che avremmu avutu ospiti. Avremmu organizzatu 'na festicciola" direbbe il mago, in un maldestro tentativo di capire se il principe stesse bene e fargli presente che se le cose si fossero messe male...
Non lo avrebbero lasciato in braghe di tela, sempre che i sauri usassero la biancheria intima.
I due troll speravano che la loro struttura corporea più estesa, aiutasse ad evitare possibili attacchi - almeno fisici - al principe. Da altra parte Xentimo cercava di essere vigile e concentrato per lanciare un incantesimo protettivo.
Sentiva le energie che si muovevano nell'aria e il grande troll si sentiva un po' come un microbo sulla faccia di un mondo così vasto da far pensare che tutte le sue conoscenze non fossero nulla di più che uno scherzo da infante.

SOS TROLL: qualcuno ha bisogno di aiuto? Se non è un cavallo i nostri 4x4 Troll verranno i tuo soccorso in tempi brevissimi, salvo che nel mezzo non ci sia un cavallo! Dalla ricerca dell'istituto di ricerca Cazzoto-di-Mork, solo le migliori tecniche per il problem-solving o problem-enlarging (?)
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Nuovamente benvenuta nel nostro mondo, magnanima signora, e lasciate che prima sia io a chiederVi cosa desiderate: non è la prima volta che questo mortale incontra uno Spirito del Vasto Altrove, e so bene che apprezzate l'ospitalità del Piano Materiale. Inoltre, sarebbe oltremodo scortese approfittare della vostra generosità quando siete appena giunta presso di noi. Innanzitutto, con quale nome posso rivolgermi a voi, Celeste Signora?"
Bisognava trovare il modo di mettere a suo agio la Djinn e pensare con calma al funzionamento della sua particolare magia. Sembrava strano che una creatura dell'Altrove offrisse miracoli senza nemmeno essersi presentata: Tamano aveva richiesto la sua mano in matrimonio d'altronde, e tutte le leggende che parlavano di creature capaci di esaudire il volere dei mortali erano chiare sul fatto che ogni desiderio fosse legato ad una maledizione o a un terribile, imprevedibile prezzo da pagare.
L'arrivo improvviso dei Troll sulla scena, inoltre, non semplificava la situazione...

Kairos inviò una serie di brevi messaggi silenziosi nella mente di chi lo circondava:
- ai Pelleverde presso di lui, il Principe chiese di attendere lo sviluppo della situazione
- a Tamano, chiese se fosse il caso che la Kitsune intervenisse, o se correva cattivo sangue tra Djinn e Kitsune
- a Jace il Centauro, che comparisse il prima possibile al suo fianco, il mago ibrido sembrava il migliore tra i suoi colleghi per gestire la situazione. Era abituato a fenomeni caotici, era capace di improvvisare e, beh... era blu.
 
Alto