Monitor_Dundee
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Un anno prima, tra i monti dell'Oriente...
Il Principe Kairos era sempre stato attento agli avvenimenti più singolari e moderni, alle impossibilità sempre più frequenti che costringevano Ea a progredire e l'Impero a interessarsi a Ea. Ma in questi anni la sua presenza era meno evidente, il suo interesse meno affamato, e non per mancanza di argomenti: Nuove, meravigliose cose impossibili erano accadute. Un nuovo continente era stato scoperto oltre l'oceano, e nuove terre da esplorare oltre le sabbie e le steppe.
Ma per l'impero erano stati anche anni difficili: Vaste estensioni di terreno restavano incolte, molte città abbandonate e l'economia in pezzi. L'ennesima guerra contro i Caduti aveva portato Arpie selvagge a stabilirsi all'interno dei confini, e nemici secolari come Umani e Drow a combattere fianco a fianco. Erano tempi in cui sarebbe stato facile, per chi avesse intenzione e mezzi, trovare una vasta area disabitata, circondata da alte montagne e difficile da raggiungere, in cui portare avanti esperimenti che a palazzo sarebbe stato impossibile tentare.
E finalmente, una notizia che nuovamente era riuscita ad attirare l'attenzione del principe era arrivata.
Un Caduto era stato sconfitto e, per la terza volta nella Storia, catturato e messo in catene. L'occasione era troppo seducente per non essere colta.
Come spesso era successo in quel suo esilio illuminato, Kairos si librava tra le cime innevate, protetto e tenuto in volo dalla sua magia, mentre al suo fianco si librava senza sforzo Tamano No Mae, la sua consorte divina e immortale. Nella valle sotto di loro, un vasto spiazzo era stato spianato, operai scavavano trincee e allievi dell'Accademia di Magia tracciavano glifi di protezione in vaste geometrie arcane. Fortificazioni che nulla avevano da invidiare ad un campo militare, e misure di contenimento magico che ricordavano il giorno in cui l'Altrove fu per la prima volta contattato, circondavano una serie di profonde fosse, gabbie dalle spesse sbarre, grandi sfere di vetro e altre misure contenitive. In alcune di queste varie carceri si muovevano figure quasi umane, altre erano ancora vuote.
Rune si illuminarono sulla spianata di pietra, e una colonna di roccia si alzò dal terreno. La sommità, avvolta in scudi magici, si aprì come un sepolcro, e un oggetto lungo tre palmi, avvolto di ombre così fitte da negare la luce solare attorno ad esso, ne emerse sospeso a mezz'aria.
"Quello è un corno di Syrad Amon, e da solo contiene più magia caotica e energia negativa di quella che serve per rianimare lo scheletro di un Drago come Non Morto…
...Da quanto abbiamo capito finora, la riserva di potere di un Caduto è finita e sempre in flusso. Se ne bruciamo uno, a parte una mano ad esempio, quella mano diventa il fulcro di tutto il suo potere, ed esso può riemergere. Ora, parte della volontà di Syrad Amon è ancora presente in quel corno, se parte di esso dovesse essere distrutto, il suo potere non ne sarebbe diminuito... Ciò che ho intenzione di fare è mandare metà del corno nell'Altrove. Se il potere di questa scheggia aumenterà, sapremo che il potere di Tiamat può tornare. Se resterà uguale, sapremo che è intrappolato. Se tu potrai confermarmelo, gettando uno sguardo dall'altra parte, sapremo che è stato distrutto"...
La realtà si ripiegò su sè stessa: quando l'effetto visivo della distorsione scomparve la sezione del corno era del pari sparita ma Kairos registrò un aumento del potere divino contenuto nella parte rimasta. Apparentemente l'energia divina aveva abbandonato la parte di corno trasferita nell'altrove ed era tornata al suo legittimo proprietario.
Naturalmente rimaneva l'incognita di cosa sarebbe successo se *tutto* Syrad Amon fosse stato trasferito nell'Altrove. Era ancora possibile che in questo caso il potere divino lo avrebbe semplicemente abbandonato lasciandolo inerme nell'Altro Luogo.
"Anche se il potere del Caduto tornasse a Tiamat al cento per cento, ci sarebbe comunque un orrore in meno con cui avere a che fare. L'importante è essere sicuri che anche un'essere potente come un Caduto, se intrappolato nell'Altrove, non possa sopravvivere a lungo. O trovare la strada di casa. Ma se il regno degli Spiriti è feroce come lo descrivi, non dovrebbe esserci dubbio."
Tamano scrollò le spalle "Senza il potere di Tiamat a sostenerlo Tamano dubita che un essere di questa realtà possa sopravvivere per molto tempo nell'Altro Luogo nè tanto meno trovare la strada per poter tornare. Come Kairos sa, neanche Tamano sarebbe potuta entrare in Ea senza un aiuto dall'altra parte. Se anche uno di loro dovesse riuscire a sorpavvivere rimarrebbe bloccato, di questo Tamano è certa...”
"Appena sarà pronto il trasferimento qui della gabbia del Caduto, e di tutti i pezzi raccolti sul campo di battaglia, potremo officiare il rito di trasferimento….”
Il Principe Kairos era sempre stato attento agli avvenimenti più singolari e moderni, alle impossibilità sempre più frequenti che costringevano Ea a progredire e l'Impero a interessarsi a Ea. Ma in questi anni la sua presenza era meno evidente, il suo interesse meno affamato, e non per mancanza di argomenti: Nuove, meravigliose cose impossibili erano accadute. Un nuovo continente era stato scoperto oltre l'oceano, e nuove terre da esplorare oltre le sabbie e le steppe.
Ma per l'impero erano stati anche anni difficili: Vaste estensioni di terreno restavano incolte, molte città abbandonate e l'economia in pezzi. L'ennesima guerra contro i Caduti aveva portato Arpie selvagge a stabilirsi all'interno dei confini, e nemici secolari come Umani e Drow a combattere fianco a fianco. Erano tempi in cui sarebbe stato facile, per chi avesse intenzione e mezzi, trovare una vasta area disabitata, circondata da alte montagne e difficile da raggiungere, in cui portare avanti esperimenti che a palazzo sarebbe stato impossibile tentare.
E finalmente, una notizia che nuovamente era riuscita ad attirare l'attenzione del principe era arrivata.
Un Caduto era stato sconfitto e, per la terza volta nella Storia, catturato e messo in catene. L'occasione era troppo seducente per non essere colta.
Come spesso era successo in quel suo esilio illuminato, Kairos si librava tra le cime innevate, protetto e tenuto in volo dalla sua magia, mentre al suo fianco si librava senza sforzo Tamano No Mae, la sua consorte divina e immortale. Nella valle sotto di loro, un vasto spiazzo era stato spianato, operai scavavano trincee e allievi dell'Accademia di Magia tracciavano glifi di protezione in vaste geometrie arcane. Fortificazioni che nulla avevano da invidiare ad un campo militare, e misure di contenimento magico che ricordavano il giorno in cui l'Altrove fu per la prima volta contattato, circondavano una serie di profonde fosse, gabbie dalle spesse sbarre, grandi sfere di vetro e altre misure contenitive. In alcune di queste varie carceri si muovevano figure quasi umane, altre erano ancora vuote.
Rune si illuminarono sulla spianata di pietra, e una colonna di roccia si alzò dal terreno. La sommità, avvolta in scudi magici, si aprì come un sepolcro, e un oggetto lungo tre palmi, avvolto di ombre così fitte da negare la luce solare attorno ad esso, ne emerse sospeso a mezz'aria.
"Quello è un corno di Syrad Amon, e da solo contiene più magia caotica e energia negativa di quella che serve per rianimare lo scheletro di un Drago come Non Morto…
...Da quanto abbiamo capito finora, la riserva di potere di un Caduto è finita e sempre in flusso. Se ne bruciamo uno, a parte una mano ad esempio, quella mano diventa il fulcro di tutto il suo potere, ed esso può riemergere. Ora, parte della volontà di Syrad Amon è ancora presente in quel corno, se parte di esso dovesse essere distrutto, il suo potere non ne sarebbe diminuito... Ciò che ho intenzione di fare è mandare metà del corno nell'Altrove. Se il potere di questa scheggia aumenterà, sapremo che il potere di Tiamat può tornare. Se resterà uguale, sapremo che è intrappolato. Se tu potrai confermarmelo, gettando uno sguardo dall'altra parte, sapremo che è stato distrutto"...
La realtà si ripiegò su sè stessa: quando l'effetto visivo della distorsione scomparve la sezione del corno era del pari sparita ma Kairos registrò un aumento del potere divino contenuto nella parte rimasta. Apparentemente l'energia divina aveva abbandonato la parte di corno trasferita nell'altrove ed era tornata al suo legittimo proprietario.
Naturalmente rimaneva l'incognita di cosa sarebbe successo se *tutto* Syrad Amon fosse stato trasferito nell'Altrove. Era ancora possibile che in questo caso il potere divino lo avrebbe semplicemente abbandonato lasciandolo inerme nell'Altro Luogo.
"Anche se il potere del Caduto tornasse a Tiamat al cento per cento, ci sarebbe comunque un orrore in meno con cui avere a che fare. L'importante è essere sicuri che anche un'essere potente come un Caduto, se intrappolato nell'Altrove, non possa sopravvivere a lungo. O trovare la strada di casa. Ma se il regno degli Spiriti è feroce come lo descrivi, non dovrebbe esserci dubbio."
Tamano scrollò le spalle "Senza il potere di Tiamat a sostenerlo Tamano dubita che un essere di questa realtà possa sopravvivere per molto tempo nell'Altro Luogo nè tanto meno trovare la strada per poter tornare. Come Kairos sa, neanche Tamano sarebbe potuta entrare in Ea senza un aiuto dall'altra parte. Se anche uno di loro dovesse riuscire a sorpavvivere rimarrebbe bloccato, di questo Tamano è certa...”
"Appena sarà pronto il trasferimento qui della gabbia del Caduto, e di tutti i pezzi raccolti sul campo di battaglia, potremo officiare il rito di trasferimento….”
Ho inserito stralci della conversazione privata con @Silen per dare un contesto alla faccenda