leafshield
One of many
"Capisco, ammetto di aver notato tale tendenza anche negli skaven che vivono qui a Titania, anche se grazie al fatto che in questo territorio c'è sempre stata una grande popolazione cobolda, gli imperiali ci raggruppavano per comodità, le nostre razze avevano necessità e capacità non troppo differenti ai loro occhi. Una volta ottenuta la libertà la nostra comunità skaven era già avvezza a interagire con altre razze e da lì è stato tutto in discesa."
Non appena Dorai scandagliò i suoi dintorni alla ricerca di qualcosa da bere una robusta mano appoggiò delicatamente una brocca d'acqua e un calice alla destra del mercante, la mano apparteneva a un valletto lossodonte, che silenzioso com'era arrivato fece una riverenza all'inviato e tornò alle sue faccende.
"Coincidenza fortuita vuole che tempo addietro anche la delegata mandata dalla Tela mi ha chiesto di parlare loro di Kharabas" meditò per qualche momento prima di proseguire "Nel bene e nel male le aracne della Tela ricordano troppo, o almeno questa è l'impressione che ho avuto. Certamente il poter interpellare una creatura che è vissuta secoli or sono e che ricorda chiaramente gli eventi passati è una gran cosa, noi stiamo ancora cercando di desumere molto di quello che era Anapsia nel passato dalle storie tramandate oralmente e dai pochi reperti che sono rimasti nascosti sul limitare del deserto. Allo stesso tempo però quella conoscenza pone le aracne in una situazione difficile: quello che per loro è chiaro come se fosse successo ieri per altri è distante se non direttamente dimenticato e questo può essere un problema. Non so se avete avuto anche voi un colloquio con le aracne e se sì, se anche loro vi hanno chiesto di poter riportare le aracne locali nella Tela. Conoscevo questo desiderio già dall'anno scorso e ho cominciato a parlare con le aracne che vivono qui, ma molte di loro non sono interessate alla Tela, alle grandi e al passato, hanno una vita qui e per loro è abbastanza, ma la delegata aracne non ha preso molto bene la mia spiegazione... In conclusione, penso che le aracne non siano malvagie spero solo che non decidano di incatenarsi troppo al passato per dimenticare il presente ma alcune loro azioni mi fanno ben sperare."
Non appena Dorai scandagliò i suoi dintorni alla ricerca di qualcosa da bere una robusta mano appoggiò delicatamente una brocca d'acqua e un calice alla destra del mercante, la mano apparteneva a un valletto lossodonte, che silenzioso com'era arrivato fece una riverenza all'inviato e tornò alle sue faccende.
"Coincidenza fortuita vuole che tempo addietro anche la delegata mandata dalla Tela mi ha chiesto di parlare loro di Kharabas" meditò per qualche momento prima di proseguire "Nel bene e nel male le aracne della Tela ricordano troppo, o almeno questa è l'impressione che ho avuto. Certamente il poter interpellare una creatura che è vissuta secoli or sono e che ricorda chiaramente gli eventi passati è una gran cosa, noi stiamo ancora cercando di desumere molto di quello che era Anapsia nel passato dalle storie tramandate oralmente e dai pochi reperti che sono rimasti nascosti sul limitare del deserto. Allo stesso tempo però quella conoscenza pone le aracne in una situazione difficile: quello che per loro è chiaro come se fosse successo ieri per altri è distante se non direttamente dimenticato e questo può essere un problema. Non so se avete avuto anche voi un colloquio con le aracne e se sì, se anche loro vi hanno chiesto di poter riportare le aracne locali nella Tela. Conoscevo questo desiderio già dall'anno scorso e ho cominciato a parlare con le aracne che vivono qui, ma molte di loro non sono interessate alla Tela, alle grandi e al passato, hanno una vita qui e per loro è abbastanza, ma la delegata aracne non ha preso molto bene la mia spiegazione... In conclusione, penso che le aracne non siano malvagie spero solo che non decidano di incatenarsi troppo al passato per dimenticare il presente ma alcune loro azioni mi fanno ben sperare."