Diplomazia Buon Vicinato

Wally87

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Dopo che i primi fuochi della ribellione si furono quietati i Domini cominciarono a guardarsi attorno e alla nuova scena geopolitica limitrofa.
Se da un lato gli Imperiali e il Clan Deathbleak destavano nuove preoccupazioni, dall'altra la ribellione degli Anpsi e dei Coboldi appariva come un piccolo raggio di speranza.
Quando i primi disgeli cominciarono a far capolino il Manip mandò a chiamare alcuni dei suoi esploratori, chiese loro chi volesse portare un messaggio al regno vicino di Titania. La missione per quanto banale non era privi di rischi, quindi non voleva imporre con l'autorità una tale richiesta.
Scrisse una veloce lettera in cui esprimeva la sua volontà di un incontro pacifico. Lasciava all'altra parte l'ardua decisione della scelta della locazione e del proprio interlocutore. Nello specifico se volessero voluto incontrare un delegato Cat Sidhe o un delegato Anapsi.
Quando i sentieri furono più praticabili l'emissario partì, al suo ritorno avrebbero avuto la risposta che cercavano.

 

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L'emissario raggiunse le regioni occidentali di Selva Millenaria senza problemi, qui trovò i primi funzionari di Titani che presero rapidamente contatto con il governo situato in Grande Crocevia e Cresta Rossa accolse personalmente il messaggero.
In poco tempo l'augure redasse un semplice messaggio di risposta per i Domini: ringraziando e offrendosi di ospitare un inviato per poter parlare più in dettaglio di questioni di stato, avrebbero potuto risiedere tranquillamente a Grande Crocevia e l'inviato sarebbe stato suo ospite per tutto il tempo della visita. Infine fece richiesta per l'invio del delegato anapsi con il ragionamento che sarebbe stato più semplice per lui interfacciarsi con la cultura di Titania che era profondamente influenzata da quella del fu regno di Anapsia.

Così il coboldo attese pazientemente l'arrivo del delegato di Kharabas, mentre continuava a occuparsi delle pile di documenti e delle numerose funzioni statali ed ecclesiastiche a cui doveva attendere.
 

Wally87

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Il viaggio della delegazione fu lungo e cercando di mantenere un basso profilo.
Per quanto dieci Cat-Sidhe in armatura media, alti una volta e mezzo un umano e armati di alabarde possano passare inosservati.
Il loro manto un tempo splendido era stato solcato da molte cicatrici causate dai colpi di frusta degli schiavisti imperiali.
Nel centro dello schieramento un singolo Anapsi con molte lune sul guscio.
Camminava con passo lento ma deciso sostenendosi sul suo nodoso bastone da passeggio.
Una volta arrivato al limitare del grande crocevia le guardie si farebbero indietro lasciando che il Legato si facesse avanti e chiedesse il permesso per proseguire verso Grande Crocevia.
Una volta ottenuto il consenso proseguirebbero il loro cammino fino alla loro meta, attendendo di farsi attendere dall'Augure
 

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La burocrazia per la richiesta di entrata venne processata rapidamente e la delegazione di Kharabas.
Poco dopo il loro arrivo a Grande Crocevia, un messo li informò che l'augure era disponibile ad incontrare la delegazione di Kharabas. Il gruppo venne accompagnato sino alla sala delle udienze ove Cresta Rossa stava dando le ultime istruzioni a uno scriba che congedò non appena vide arrivare gli ospiti, sorrise calorosamente e accolse la delegazione: "Benvenuti, voi dovete essere la delegazione di Kharabas suppongo? Sono felice di potervi finalmente incontrare! Ditemi è stato un viaggio faticoso, se volete posso far portare qualcosa per rifocillarvi mentre parliamo degli affari di stato."
 

Wally87

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I fanti che accompagnavano il Legato consegnarono le proprie armi al primo momento utile. Erano lì per garantire la sicurezza dell'Anapsi, non per agitare gli animi. Ma in nessun caso lo avrebbero lasciato solo in terra straniera.
Una volta arrivati dinnanzi alla sala delle udienze la delegazione fece un piccolo inchino ed entrò nella stanza.
I cat-sidhe rimasero sulle proprie lunghe zampe inferiori, mentre quelle superiori andarono dietro alla schiena. La testa ritta con lo sguardo che sembrava con una certa intensità perso nel vuoto.
Il Legato si fece avanti e cercò il promo mobilio che gli concedesse di potersi sedere in modo confortevole.
"Invero lo siamo... i Cat-Sidhe mi chiamano Kabuk’Ihale che è la loro traduzione del mio nome. Sarei lieto se voi decideste di chiamarmi Guscio Tenero e a nome di tutti i Domini di Kharabas vi ringrazio di cuore per averci concesso questa udienza" inchinando il capo in avanti in segno di rispetto.
"delle bevande e qualcosa da stuzzicare per i miei pelosi amici e dell'acqua fresca per me sarà più che sufficiente" risponderebbe cordialmente.
"Lungo ma privo di pericoli degni di nota, la ringrazio per il suo interessamento" dopo qualche minuto di quel chiacchiericcio Cresta Rossa potrà constatare che Guscio Tenero è un Anapsi di età avanzata, ma non decrepito. Dai modi pacati, ma non uno stolto.
"non vi nascondo che abbiamo appreso con un certo stupore la situazione dei vari territori che appartenevano all'Impero. Voci di folli lealisti, ribelli amichevoli con l'Imperatore, schiavisti e mangia uomini... La situazione geopolitica è quanto meno controversa" finendo così la prefazione a quel discorso e dando modo al suo ospitante di poter dar forma ai propri pensieri.
 

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"Piacere Guscio Tenero, potete tranquillamente chiamarmi Cresta Rossa o augure se preferite" disse il coboldo chinando anch'egli il capo verso l'anapsi.
Cresta Rossa annuì alle richieste fatte dagli ospiti ed emise un breve sibilo, un rintocco di campanello fu l'unica risposta "A breve dovrebbe arrivare tutto" in pochi minuti apparve un valletto lossodonte con un vassoio: lasciò con deferenza una brocca d'acqua e due calici per i diplomatici mentre offrì boccali di sidro per i Cat-Sidhe e un paio di terrine di grilli fritti e gamberi arrostiti.

"Sì, la situazione è sfuggita al controllo dell'autorità centrale e in molti hanno deciso di ribellarsi o di ribadire la loro lealtà all'Impero. E per quanto i ribelli siano variegati per approccio e per intento, io penso che in molti casi valga comunque la pena di provare a intavolare una conversazione e riportare almeno un po' di stabilità su queste terre tormentate. Sono dell'opinione che gioverebbe rinforzare i legami fra i nostri stati, portando sicurezza e prosperità alle terre del sud; avete progetti di espandere la vostra zona d'influenza verso oriente? Sarebbe utile poter condividere un confine..."
 

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Ascolterebbe le parole dell'Augure con molto interesse "in voi rivedo molto della saggezza che i miei avi mi hanno narrato del glorioso regno di Anapsia. E concordo con voi che i ribelli debbano cercare di superare le proprie differenze e fare fronte comune. Questo potrebbe portare alla pace dopo anni molto tristi o almeno lo spero." andando a sorseggiare l'acqua che gli era stata portata.
"I Domini desiderano con tutto il cuore un pacifico e genuino legame di amicizia con Titania e le sue genti." per poi cercare una piccola mappa abbozzata su una tela.
"si, ma non molto invero... Il Manip negli ultimi mesi ha ponderato molto sull'attuale condizione dei territori non ancora reclamati da nessuno se non dagli abitanti locali. Sulla vostra posizione in particolare, teme che l'espansione delle Aracne possa lasciarvi compressi tra noi e loro. La sua proposta è quella di lasciare a voi il diritto di reclamare i territori fra di noi ad eccezione di quelli immediatamente adiacenti alla regione di Kaijir. Sempre che questo possa essere accettabile per voi" aspettando quindi la risposta di cresta Rossa
 

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"Il tempo di Anapsia è passato ma la sua eredità vive ancora in noi e in tutta la conoscenza che ci ha lasciato." esordì l'augure con un filo di malinconia nella voce "La proposta del Manip mi sembra più che accettabile venerabile Guscio Tenero. L'unico problema in tutto ciò è che impiegheremo del tempo per poter far confinare i nostri stati, purtroppo convincere la diplomazia non è una pratica né rapida né semplice ma questo non ci impedirà necessariamente di coltivare l'amicizia fra i nostri paesi, spero."
 

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Sorrise a quelle benevole parole.
"Il Manip è un giovane davvero straordinario, da cucciolo abitava con la madre vicino alla mia abitazione. La sua natura di mezzo sangue gli ha riempito il cammino di difficoltà, per questo ha a cuore le condizioni di tutti gli altri. Non vi preoccupate Augure, l'amicizia tra i nostri paesi diverrà più salda di anno in anno" andando ad appoggiare una mano sulla spalla dell'altro, sempre che questo non lo scansi.
Poi alzerebbe una mano come se una cosa avesse fatto capolino nella sua mente. "mi stavo dimenticando un paio di cose che il nostro mercante mi ha chiesto di portare avanti prima di partire per il paese degli Skaven. Per prima cosa voleva che sapeste che proverà a far riavere la libertà agli Anapsi schiavi in quelle terre, se ve ne sono. Mentre vorrebbe organizzare degli scambi commerciali dalla nostra città di Sintrash."
 

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Cresta Rossa accettò con gratitudine il gesto di Guscio Tenero "Sono felice di sentire questo, vi prego di mandare i miei saluti al Manip e auguro pace e prosperità a voi e al vostro popolo."
Il coboldo si incupì a sentir nominare gli schiavi "Onestamente preferirei che nessun'altro debba... No, mi perdoni era un pensiero senza importanza" gli occhi si persero a guardare qualcosa oltre l'anapsi ma presto si riscosse dicendo "Ringraziate il vostro mercante per l'interessamento e ditegli pure che saremo ben felice di dare vita a un rapporto commerciale fra Titania e Kharabas, dovrò comunque discutere i dettagli con il mio mercante ma non penso impiegheremo molto a metter giù gli ultimi dettagli!" continuò con rinnovato entusiasmo nella voce, forse un po' troppo in verità.
 

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Poggerebbe nuovamente una mano sulla spalla dell'altro nel momento in cui questo mostrerebbe pensieri cupi "un passo alla volta Augure, un passo alla volta... credo che in futuro anche il Clan possa arrivare a capire che nessuno debba vivere in catene. Ma temo che al momento l'odio li stia accecando, ci vorrà tempo per concedere loro tempo per guarire dalle ferite dell'anima"
Il volto del Legato era provato dal viaggio, molte lune erano passate dalla sua schiusa e molto avevano visto i suoi occhi.
"dovete perdonarmi, ma l'età sta avendo il sopravvento su di me... Desiderei riposare un pochino. Se lo desiderate e i vostri impegni ve lo concederanno, potremmo continuare la conversazione domani, ne sarei deliziato" e se l'augure gli concedesse il permesso si alzerebbe e si ritirerebbe per riposare.
 

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Cresta Rossa accettò nuovamente e si limitò ad annuire.
"Senza alcun dubbio amico mio, lasciate solo..." il coboldo si voltò come per cercare qualcosa e sobbalzò vistosamente all'apparizione del valletto lossodonte: la creatura non aveva emesso un singolo suono mentre si avvicinava "Cielo, Col di Piuma!" l'altro fece un gesto di scuse "Nessun problema, potresti gentilmente accompagnare Guscio Tenero e le sue guardie a delle stanze, sono nostri ospiti, inoltre ti chiedo di rimanere a loro disposizione e aiutarli a soddisfare le loro richieste." Il lossodonte annuì vigorosamente e fece cenno a tutti i presenti meno l'augure di seguirlo.
"Riposate senza timore ci risentiremo domani non appena vi sentirete meglio!"
 

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Improvvisamente il composto e socievole Anapsi levò un piccolo gridolino di spavento avvertendo all'ultimo la presenza del Lossodonte. Cosa alquanto imbarazzante, quanto fu imbarazzante la scena seguente.
Le guardie assegnate al legato fecero irruzione nella stanza temendo che fosse accaduto qualcosa al venerabile Kabuk’Ihale.
Inutile dire che la cosa gli cagionò parecchio imbarazzo, così come ai Cat sidhe che si scusarono molte volte prima di congedarsi. Detto ciò l'augure avrebbe avuto il tempo, forse, di meditare su quella reazione spontanea dei felidi e del rispetto che provavano per quel ormai non più giovane Anapsi.

@Enichaos @leafshield per questo turno mi fermerei qui se siete d'accordo
 

Wally87

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Anno 1422
La primavera al sud arrivava sicuramente in anticipo rispetto al nord. E con le prime fioriture arrivò a Titania un messaggero chiedendo un incontro tra un delegato di Titania e il primo mercante di Kharabas.

Se non ci fossero ostacoli di sorta il messaggero tornerebbe in patria e il Mercante con alcune guardie partirebbero alle volte del proprio vicino.
Una volta raggiunti i confini si presenterebbero al corpo di guardia o chiunque altro si trovasse a tiro per chiedere indicazioni per proseguire il proprio cammino

@leafshield mi sono permesso di scorciare le formalità :P
@Enichaos riprendiamo da qui per alzare i rapporti
 

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La richiesta del messaggero viene esaudita ed egli può tornare a Kharabas con la notizia che sarà l'augure a presenziare all'incontro fra i due stati.

Una chiatta attende il gruppo di viaggiatori, pronta a portarli il più rapidamente possibile verso Grande Crocevia. All'arrivo gli ospiti verranno accompagnati alle stanze in cui potranno soggiornare per il tempo in cui rimarranno in città. L'incontro con l'augure è stato fissato per il giorno dopo e avranno tutto il tempo di mangiare e riposarsi.
 

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Dorai Drakson era un cat sidhe bipede. Il volto simile a quello di una tigre, una spanna scarsa più alta della media dei suoi fratelli e con un gusato squisito per le vesti semplici ma eleganti. Nulla di pacchiano e nulla che scintillasse, forse per non distrarsi durante quel delicato incontro.
Si fece accompagnare nelle stanze preparate per la sua persona.
Tra se e sé valutò location e altro. Ma nessuno avrebbe mai saputo se avrebbe assegnato un bel diesci.
L'indomani mattina quando fecero strada al tigride mercante si fece avanti a petto gonfio, nel presentarsi al suo interlocutore disse:
"il mio nome è Dorai Drakson, primo mercante di Kharabas, qui per servirvi. E' un onore e un privilegio potervi incontrare" facendo un bel inchino porgendo in avanti il busto. Mano destra al cuore e mano sinistra dietro la schiena.
Di sicuro conosceva mimiche che la maggior parte dei Cat Sidhe avrebbe ritenuto superflue, ma che nelle corti in genere davano l'impressione di essere apprezzate.
O almeno lo sperava, aveva visitato solo quella degli Skaven prima di questa.
Di sicuro questa era più profumata e pulita, per il servizio voto diesci
 

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Cresta Rossa si alzò dal suo scranno e si avvicinò all'inviato accogliendolo calorosamente "Benvenuto Dorai Drakson, io sono Cresta Rossa augure di Titania e vi do il benvenuto a Titania. Spero abbiate avuto un viaggio tranquillo." invitò l'ospite a sedersi, la stanza e i mobili erano semplici e funzionali ma non per questo sciatti "Ditemi tutto, immagino avremo parecchio di cui parlare."
 

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Si sedette a distanza ravvicinata dall'augure "sicuramente molto, ma prima permettetemi di ringraziarvi della vostra ospitalità. Apprezzo molto poter soggiornare in un luogo pulito e ordinato. L'anno passato sono stato ospite del Clan Deathbleak... non posso dire che il trattamento sia stato irrispettoso, quando di qualità più bassa" cercò di dirlo senza voler dire apertamente il termine topaia.
"da quel che so un loro delegato dovrebbe essere giunto presso di voi. Siamo partiti assieme, ma io ho preferito soggiornare un paio di settimane presso Kharabas per mettermi in pari con l'andamento delle attività. Sono troppo indiscreto se vi chiedo come è andata?" direbbe mentre farebbe scivolare la mano sul tavolo con una certa soddisfazione. Un misto tra apprezzamento mercantile e soddisfazione da pulito. Non poteva certo dire che aveva passato la prima settimana a lavarsi in continuazione perché continuava a sentirsi sporco.
 

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"La ringrazio per la sua gentilezza. Sì uno dei delegati del Clan è arrivato ed è anche ripartito poco tempo fa. Sarò onesto attualmente Titania e Deathbleak non hanno molti punti in comune da cui far fiorire un rapporto, ma è più che possibile che l'anno prossimo o quello dopo ancora le cose vadano meglio. Per ora le nostre visioni su certi temi sono un po' troppo discordanti... Anche se mi ha lasciato abbastanza incuriosito il fatto che fosse così di fretta eppure così tranquillo e paziente, voi che li avete incontrati nel loro stesso stato, come vi sono sembrati?"
 

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Soppesó le parole che sta per dire con attenzione:
"Acerbi... La loro interera razza é stata guardata dall'alto in basso ben prima dell'avvento imperiale, questo credo che abbia instillato in loro un desiderio di rivalsa indiscriminato verso tutti" Sospetta che fossero vittime dei pregiudizi che abbiano finito per interiorizzare gli insulti che venivano lanciati loro. Almeno quelli del Clan Deathbleak.
"Un potenziale ancora da esplorare. Vi faccio un esempio, a Kharabas abbiamo anche una piccola comunità Skaven. Anche quando eravamo in schiavitù non andavano d'accordo con nessuno. Dopo la nostra piccola rivolta alcuni di loro non sapeva cosa fare, erano smarriti nella loro ritrovata libertà. Cosí hanno scelto di smantellare le macerie della vecchia distilleria. Un lavoro pesante, ingrato, sporco e di cui nessuno voleva occuparsi.
Dopo un anno di lontananza sono andato a controllare per la qualificazione dell'aria e l'ho trovata completamente sgomberata. Ma non finisce qui, sembra che alcuni dei giovani mezzo sangue abbiano spontaneamente deciso di aiutarli. E poi qualcuno ha deciso di aiutare loro in un circolo... Ora sono molto più integrati ai nostri usi e costumi e non sembrano avere nulla a che fare con gli skaven del Clan
" facendo una piccola pausa per cercare qualcosa per idratare la gola.
"Gli manca una base sociale solida. Ma su questo aspetto potremmo aiutarli a migliorare." Per più cambiare soggetto del gossip.
"Invece della Tela Rossa cosa ne pensate?" Ora era il suo turno di ascoltare
 
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