Diplomazia Brezza di Pace; Vento di Guerra

Last Century

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La presenza di Brezza di Valle era stata un piacevole interludio tra il periodo di pace e quello di conflitto che aveva sconquassato il Regno Silvano. Titania, lontana e troppo isolata per poter essere al centro degli interessi del nord, rappresentava una situazione interessante da analizzare e scoprire per i delegati del trono arboreo, affamati di conoscenza sui come e sui perché lo stato Anapsi riuscisse a reggere schiacciato tra deserto e impero. Poi era arrivata la guerra, e con essa tanto si era estinto d'interesse, dacché ogni oncia di genio s'era spostata sul risolvere l'impasse con Albione.
Finyla, oramai nei suoi ultimi giorni di reggenza, dato l'imminente ritorno di Gwenniel dal nord, aveva approfittato per disquisire con lo stesso Brezza di Valle, oramai avvisato dell'importanza di un suo ritorno alla terra patria. L'incolumità non era più possibile garantirla in una situazione del genere, a dispetto delle credenze e delle raccomandazioni di Earwen, che vedeva il conflitto come un qualcosa da portare ad Albione, e non viceversa. Così, sull'iniziare della primavera, quando la strada era più calda e la neve sciolta, la Dama Reggente di Tor Ithil si era recata nei quartieri assegnati a Brezza di Valle per conferire con lui un'ultima volta prima di lasciarlo andare.

Bussò all'uscio con gentilezza, due volte. «Disturbo, Brezza di Valle?» domandò.
«Sono Finyla, sono venuta ad augurarvi un buon ritorno a casa e a discutere dei recenti avvenimenti. Credo sia importante che riportiate a Titania le vicissitudini che stiamo affrontando.» disse, per poi attendere.

@leafshield eccolo qui, per il turno cinco. Andiamo pure con calma, abbiamo assay tempo.
 

leafshield

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Brezza di Valle si stava preparando a partire: il suo soggiorno a Ysil era stato lungo e soddisfacente, aveva appreso molto delle sue radici e visto cose che mai avrebbe mai sognato se fosse rimasto a sud del Grande Fiume, ma era giunto il momento di tornare a Titania affrontando il lungo viaggio di ritorno per riferire tutto ciò che aveva scoperto e appreso all'Augure e alla Curia.
Stava rimuginando su tutto questo quando dei rumori lo riscossero dal torpore, si affrettò a raggiungere la porta e ad aprirla facendo entrare la sua consimile "Salute a voi, dama Finyla! Nessun disturbo e anzi vi ringrazio per la gentilezza vostra e di tutto il regno silvano che mi hanno ospitato così garbatamente e così a lungo." accennò un inchino mentre il suo volto si fece più cupo ripensando alle azioni di Acton e allo scoppio della guerra "Sono profondamente addolorato da quanto è accaduto al vostro popolo e che sia necessario riprende in mano le armi e spargere nuovo sangue così presto, per quanto io non possa far nulla di concreto posso quantomeno portare sino a sud un dettagliato resoconto dell'incompetenza e della malvagità di Acton! Se desiderate appuntare qualcosa di specifico o che porti anche altri messaggi non fatevi il minimo scrupolo." sorrise mestamente attendendo la risposta della donna.
 

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L'elfa sorrise, amaramente. Non si pentiva di quello che aveva fatto e detto con i concordati riguardo ad Albione, ma era giusto che Brezza di Valle riportasse le cose per come erano andate veramente, non per semplice sentito dire. Lo avrebbe trovato a dir poco fazioso e parziale, due termini che mal si sposavano con la spontaneità e onestà d'intenti del regno silvano.
«Avrei preferito le circostanze fossero migliori ed i messaggi più lieti, ma i miei desideri e la realtà dei fatti sono discordanti.» ammise, tristemente. «Acton ha fatto una vera e propria dichiarazione di guerra, ed è noto a tutti, ma ho avuto modo di parlare con Asterios e i suoi lacchè, ottenendo come unico risultato un impasse che ha scontentato entrambe le parti. Asterios pretendeva di essere trattato da pari e non da aggressore, quando a conti fatti è solo una appendice di Albione tanto quanto Acton. Avevamo proposto di chiudere il confine agli imperiali sino alla Baia di Ysil, prendendo anche le altre due regioni che separano Conorshire dal mare, ma la proposta non è andata in porto.» disse, stringendosi nelle spalle. «Se posso essere franca, non ho mai visto nessuno così convinto di avere ragione come l'inviato che è arrivato da Peinrith. A quanto pare quelle due regioni ed il voler restare incistati nel nostro giardino di casa era più importante di non avere problemi con noi ed espandersi liberamente a sud, senza impicci. Non v'è limite alla stupidità umana.» ed in quello specifico caso sì, era un commento schiettamente razzista fatto con perfetta cognizione di causa. Dopotutto chi meglio di lei, che aveva servito sotto l'impero, poteva riconoscere un inetto quando lo vedeva?

«E così ci siamo lasciati con una dichiarazione di guerra in divenire. Dopotutto Asterios è già apertamente in guerra con il nostro Regno, tutto sta nel vedere se riusciremo prima noi o prima lui ad addentrarci nel cuore di Albione. Da parte nostra non c'è interesse nel prendere i terreni di Asterios, ma vogliamo arrivare alla Baia di Ysil. Non possiamo più permetterci di abbassare la guardia e non tutelare i nostri cittadini.» fece una piccola pausa. «Sì, anche gli umani. Perché se anche la maggior parte degli umani s'è buttata sulla follia del Theofonias, non sono davvero tutti così imbecilli. Anche se a volte ce lo si dimentica, visto e considerato tutto.» arricciò il naso, sbuffando appena.

«Inoltre la nostra gente ha iniziato ad avere profonda sfiducia verso l'impero e ci ne è affine. Non potevamo accettare quell'accordo pasticciato. Senza contare che il Marchesato ed i nani di Re Euan non avrebbero affatto gradito, visto che abbiamo concordato con loro di non stringere alcun accordo che vada a vantaggio di non indipendentisti.» spiegò, brevemente, facendo una summa rapida di quanto detto alla Dieta.
«Era quasi inevitabile, ma se avessero accettato un accordo più equo e giusto avremmo anche potuto chiedere ai nostri alleati il nulla osta, come cortesia. A questo livello ci sembrava un insulto anche solo concepire di chiedere una cosa simile.» sbuffò, un pochino irritata.

«Se non altro una delegazione della Tela è venuta a trovarci, immagino lo sappiate, ed è andata piuttosto bene.» cambiò infine discorso, cercando di alleggerire la pesantezza di quella lunga dissertazione. «Ed è anche venuto un delegato dell'Unione... una tale Canace. Ci ho parlato io stessa, lontano da orecchie indiscrete. Avevo paura che qualcuno potesse rifarsi su di loro per quanto avvenuto con Acton. Anche loro sono concordi nell'eliminare Albione dalla faccia di Ipeiros, tra le altre cose. Spero solo che una crisi come qui al nord non si verifichi anche a Sud.»

Cambiato colore a Finyla, così non ci confondiamo ahaha
 

leafshield

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Brezza ascoltò l'intera storia di Finyla, e rimase esterrefatto, sapeva ch le circostanze fossero gravi ma non così gravi "Sono addolorato dal sentire tutto ciò: non riesco a concepire cosa possa aver generato una situazione, se non che i potenti di Albione sono tanto avidi quanto sciocchi" scosse la testa "vorrei potervi aiutare in maniera concreta ma in questo momento non posso promettervi nulla se non augurarvi che tutto possa andarvi per il meglio. Concordo con voi che un accordo simile era completamente folle avete fatto bene a passare oltre."
A quanto pare anche altre vecchie conoscenze avevano preso contatti con Ysil in quel periodo "Ah, la Tela e l'Unione sono entrambe arrivate sin qui? I loro inviati vi hanno fatto una buona impressione spero." si incupì leggermente alla menzione del sud "Paradossalmente la situazione è così tesa a casa che dubito che qualcuno possa permettersi anche solo di pensare di fare stupidaggini come quelle di Albione, appiccherebbe fuoco più velocemente della savana nella stagione secca. Tra l'altro, attualmente le tensioni più importanti sono proprio fra Tela e Unione, sono certo che Canace vi avrà quantomeno accennato la questione anche se non ho idea se la Tela vi possa aver detto nulla."
 
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