*Una delegazione di messi dal Regno del Bosforo raggiungono la provincia della Meozia Orientale portando vino in dono ed un invito al capo-clan della provincia perchè raggiunga la parte occidentale della Meozia, la Meozia Occidentale facente parte del Regno del Bosforo*
La Meozia Occidentale aveva vissuto un quinquiennio particolarmente attivo.
La nuovissima poleis Ermete era appena stata edificata e qui Spartoco III aveva ricevuto il titolo di "Nicator" durante una grandiosa ceremonia per celebrare le vittorie contro gli sciti.
Ad accogliere il capo-clan e i suoi uomini venne incontro la bella Elena, moglie del re Spartoco III in persona, accompagnata dal Governatore Reale, dal Consigliere Locale e da una scorta di opliti nelle loro sfavillanti armature bronzee.
Tutto nella poleis era stato allestito per stupire gli ospiti appena arrivati, ospiti che furono trattati come tali con tutti gli onori nella migliore tradizione greca.
La poleis Ermete viveva un periodo particolarmente ricco e questo fu mostrato con orgoglio agli stranieri: i commercianti vendevano le merci per le strade, liberi cittadini discutevano di politica, il teatro animava la vita in città e disciplinati soldati cimmeri garantivano la sicurezza nella poleis. Al di sopra di tutto questo stendardi reali sventolavano sopra le teste dei cittadini, monito e garanzia della potenza del Regno.
La Meozia occidentale era infatti diventata la prima fornitrice di ferro al Regno del Bosforo e la recente guerra contro gli sciti non aveva fatto altro che accentuare l'importanza di questa regione per le sue forniture militari, aumentando a dismisura la ricchezza degli abitanti.
Questo fu mostrato al capo-clan dei meoti orientali, la trasformazione della vita dei loro fratelli occidentali inevitabilmente toccati dall'influenza della civilizzazione greca.
E questo veniva ora offerto a loro dalla bella Elena in persona.
La possibilità di entrare a far parte del Regno del Bosforo e di godere dei commerci e della ricchezza che ne derivano.
La possibilità di godere dei frutti della civilizzazione greca tramite l'edificazione di una nuova poleis quale impegno di Spartoco III in Meozia Orientale.
La possibilità, in breve, di raggiungere tutto quello che avevano già raggiunto i loro fratelli occidentali e di cui, per ora, i meoti orientali erano solo spettatori.
La Meozia Occidentale aveva vissuto un quinquiennio particolarmente attivo.
La nuovissima poleis Ermete era appena stata edificata e qui Spartoco III aveva ricevuto il titolo di "Nicator" durante una grandiosa ceremonia per celebrare le vittorie contro gli sciti.
Ad accogliere il capo-clan e i suoi uomini venne incontro la bella Elena, moglie del re Spartoco III in persona, accompagnata dal Governatore Reale, dal Consigliere Locale e da una scorta di opliti nelle loro sfavillanti armature bronzee.
Tutto nella poleis era stato allestito per stupire gli ospiti appena arrivati, ospiti che furono trattati come tali con tutti gli onori nella migliore tradizione greca.
La poleis Ermete viveva un periodo particolarmente ricco e questo fu mostrato con orgoglio agli stranieri: i commercianti vendevano le merci per le strade, liberi cittadini discutevano di politica, il teatro animava la vita in città e disciplinati soldati cimmeri garantivano la sicurezza nella poleis. Al di sopra di tutto questo stendardi reali sventolavano sopra le teste dei cittadini, monito e garanzia della potenza del Regno.
La Meozia occidentale era infatti diventata la prima fornitrice di ferro al Regno del Bosforo e la recente guerra contro gli sciti non aveva fatto altro che accentuare l'importanza di questa regione per le sue forniture militari, aumentando a dismisura la ricchezza degli abitanti.
Questo fu mostrato al capo-clan dei meoti orientali, la trasformazione della vita dei loro fratelli occidentali inevitabilmente toccati dall'influenza della civilizzazione greca.
E questo veniva ora offerto a loro dalla bella Elena in persona.
La possibilità di entrare a far parte del Regno del Bosforo e di godere dei commerci e della ricchezza che ne derivano.
La possibilità di godere dei frutti della civilizzazione greca tramite l'edificazione di una nuova poleis quale impegno di Spartoco III in Meozia Orientale.
La possibilità, in breve, di raggiungere tutto quello che avevano già raggiunto i loro fratelli occidentali e di cui, per ora, i meoti orientali erano solo spettatori.
