"Ho ritenuto opportuno mettere le mani avanti, prendendomi le responsabilità per il fallimento su tutta la linea in campionato dove abbiamo fallito di fronte ad una partita abbordabile. Non mi è piaciuto il comportamento di molti dei titolari, mi è sembrato un tentativo di trincerarsi dietro ad una generica "sfortuna" quando il pareggio con lo Sporting è stato meritatissimo da loro di fronte alla nostra incapacità cronica di chiudere le partite. Credo lo dimostrino i 9 pareggi che ci hanno condannato ad un secondo posto evitabile. Dal momento che non intendevo mettere la società in una posizione difficile, di lotta tra allenatore e giocatori, ho preferito agire in questo modo. I giocatori mi hanno chiesto di rimanere è vero, e ho apprezzato il fatto che Dessen e Ylmaz, i due "capi" della rivolta, mi abbiano dedicato il gol, e non c'è stata nessuna pressione da parte di alcuno. Semplicemente sono stato chiamato per vincere tutto e non l'ho fatto, mi sembrava corretto mettere sul tavolo le mie dimissioni per rendere tutto più semplice anche alla dirigenza stessa. Principe, la scelta è vostra, dal momento che i giocatori stessi mi hanno chiesto di rimanere potrei fare un passo indietro, ma non voglio incaponirmi se lei ritiene che il nostro rapporto lavorativo debba concludersi"