Sangue e onore:
Forze in campo: esercito della tribù longobarda contro esercito della tribù rugia.
Claffo I aveva deciso di portare i suoi armati a nord per ridare speranza al popolo longobardo, la speranza di un regno forte e valoroso come era stato al tempo di Lamissone.
Una serie di giornate fredde ma limpide avevano dato la speranza di una conquista facile per i diecimila armati longobardi ma i rugi, nonostante disponessero praticamente di metà dell'esercito, non erano assolutamente intenzionati a sparire restando in silenzio.
Dopo assersi posizionati in difesa scavando una serie di trincee, i rugi erano pronti a combattere fino alla fine.
La battaglia:
La superiorità numerica dei longobardi fece ben sperare Claffo che comandò una carica a cuneo di 2000 fanti pesanti, la cui spinta venne supportata dalle bande da guerra.
I rugi misero alcuni reparti di lancieri alle ali, tentando di evitare possibili cariche della cavalleria nemica, quindi usarono i propri tiratori per sfoltire la carica nemica, con un risultato inizialmente modesto.
Ulteriori salve non migliorarono la situazione e si giunse ben presto allo scontro corpo a corpo. La carica della fanteria longobarda riuscì fin da subito a spezzare il cordone dei fanti pesanti nemici. I rugi dovettero far ripiegare i lancieri e tappare il buco con le bande da guerra, questa volta l'azione ebbe un discreto effetto e l'avanzata nemica fu fermata.
L'arrivo delle donne guerriere longboarde non servì a molto e i rugi parevano aver ripreso forza, unendosi in un unico ma fortissimo blocco che non si riusciva più a sfaldare.
Claffo tentò allora una carica della cavalleria leggera che fu però intercettata da un forte reazione dei lancieri nemici, che causarono oltre 300 perdite.
La stanchezza dei raid precedenti si faceva sentire per i longobardi, che ora stavano passando in posizione di svantaggio. Fallita una controcarica laterale dovettero indietreggiare e chiamare i tiratori per ottenere supporto.
Per fortuna l'esiguità dei rugi si faceva sentire e nonostante i rinforzi longobardi non diedero un grande contributo, ormai le fila dei difensori erano decimate e la linea del fronte si sfaldò in un colpo solo.
Esito:
Vittoria di misura dei Longobardi
I longobardi lasciano sul campo: circa 4000 uomini
I rugi lasciano sul campo: circa 4000 uomini.
Forze in campo: esercito della tribù longobarda contro esercito della tribù rugia.
Claffo I aveva deciso di portare i suoi armati a nord per ridare speranza al popolo longobardo, la speranza di un regno forte e valoroso come era stato al tempo di Lamissone.
Una serie di giornate fredde ma limpide avevano dato la speranza di una conquista facile per i diecimila armati longobardi ma i rugi, nonostante disponessero praticamente di metà dell'esercito, non erano assolutamente intenzionati a sparire restando in silenzio.
Dopo assersi posizionati in difesa scavando una serie di trincee, i rugi erano pronti a combattere fino alla fine.
La battaglia:
La superiorità numerica dei longobardi fece ben sperare Claffo che comandò una carica a cuneo di 2000 fanti pesanti, la cui spinta venne supportata dalle bande da guerra.
I rugi misero alcuni reparti di lancieri alle ali, tentando di evitare possibili cariche della cavalleria nemica, quindi usarono i propri tiratori per sfoltire la carica nemica, con un risultato inizialmente modesto.
Ulteriori salve non migliorarono la situazione e si giunse ben presto allo scontro corpo a corpo. La carica della fanteria longobarda riuscì fin da subito a spezzare il cordone dei fanti pesanti nemici. I rugi dovettero far ripiegare i lancieri e tappare il buco con le bande da guerra, questa volta l'azione ebbe un discreto effetto e l'avanzata nemica fu fermata.
L'arrivo delle donne guerriere longboarde non servì a molto e i rugi parevano aver ripreso forza, unendosi in un unico ma fortissimo blocco che non si riusciva più a sfaldare.
Claffo tentò allora una carica della cavalleria leggera che fu però intercettata da un forte reazione dei lancieri nemici, che causarono oltre 300 perdite.
La stanchezza dei raid precedenti si faceva sentire per i longobardi, che ora stavano passando in posizione di svantaggio. Fallita una controcarica laterale dovettero indietreggiare e chiamare i tiratori per ottenere supporto.
Per fortuna l'esiguità dei rugi si faceva sentire e nonostante i rinforzi longobardi non diedero un grande contributo, ormai le fila dei difensori erano decimate e la linea del fronte si sfaldò in un colpo solo.
Esito:
Vittoria di misura dei Longobardi
I longobardi lasciano sul campo: circa 4000 uomini
I rugi lasciano sul campo: circa 4000 uomini.