[Basilischi] Il giorno di Moloch

Oghard "El Burro" Fireburp

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Fantacalciaro
Non era poco il movimento della folla, e seguire ciò che accadeva non era affatto facile. L'unica cosa certa era che l'Aculeo di Moloch in persona, il medico-stregone che aveva accompagnato Verdesca in lungo e in largo per i mari meridionali e che ora si fregiava della più alta carica religiosa dello stato, quella di Sacrificatore, si ergeva su un risicato altare piramidale, montato alla bell'e meglio durante la notte, che gli permetteva di guardare tutti dall'alto verso il basso. A fargli bella compagnia, alcuni schiavi e prigionieri di pirateria, legati ed imbavagliati per evitare che potessero disturbare, supini su di una roccia incrostata di sangue. Gran parte degli Aspidei urlava costantemente, quasi intimava al Sacrificatore di sbavagliare le vittime, perché un sacrifizio senza urla non vale la pena di essere vissuto, anche in un giorno importante.
I grossi Gaivali che spalleggiavano l'Aculeo fecero avvertire la loro presenza sulle masse, affinché egli potesse parlare indisturbato.

"Gioite, creature, inebriatevi nell'euforia del momento! L'ora è giunta, il Dio Drago Moloch è sempre più vicino al nostro Triangolo, e di conseguenza noi siamo sempre più vicini ai Campi Elisi! Un flagello giunse nell'arcipelago, pronto a portare rovina e disgrazia, secondo i più, ma egli stesso si è rivelato un messaggero del Dio, suo fratello! La Draconica Madre Cromatica invia segnali chiari, e noi dobbiamo ubbidire, se vogliamo farci trovare pronti al momento del giudizio! Il Messaggero, il cui nome presto sarà sulla bocca di tutti, sarà latore di fama e ricchezza per i più giusti, e tutta Anemonia sarà presto sotto l'ombra protettrice delle sue ali! Poniamo oggi qui queste pietre, e le battezziamo nel sangue caldo dei senzauova, affinché si dia l'inizio alla costruzione di una dimora adatta a contenere ed esaltare lo splendore di questo colosso! O popolo, popolo, popolo tutto, del Triangolo e di altrove, fa' che la tua testa sia china quando Moloch planerà su questi mari! Fa' che ogni tuo singolo componente sia timoroso e rispettoso dei Draghi!
Che oggi sia festa, e domani ancora festa, perché uno di noi ora vale molti eserciti. O Moloch il Disgraziato, che sia tu a decidere la sorte dei capri che qui ti pongo come omaggio!"


L'Aculeo tirò fuori un pezzo da otto, e la fece roteare in aria per ogni singolo prigioniero presente sull'altare. Il verdetto fu costante per ogni lancio: il teschio.
C'era chi ipotizzava che l'Aculeo usasse una moneta truccata, perché mai a nessun prigioniero fu concessa la grazia. Altri ritenevano che fosse lui stesso ad influenzare i lanci: i più anziani tra gli Anguimorfi ben ricordavano che nella flotta di Verdesca, nessuno mai voleva giocare a dadi con l'Aculeo, forse non a torto.

Dopo che il Sacrificatore ebbe terminato la masnada di sangue col suo coltello ondulato, i corpi delle vittime non furono gettati in pasto ai più poveri (o ai più veloci) della folla, come avveniva di solito. Le masse di carne furono rapidamente messe sotto sale, occultate in sacchi e portate chissà dove. O a chissà chi.

In ogni caso, i dì di festa furono una variazione tematica piacevole per le folle. Con l'intervento al fianco di Ashran, e i rapporti sempre più incrinati con il vicino e potente Impero di Astera, c'era ben poco da scherzare, in giro.
 
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