La bandiera pirata di Verdesca, ora bandiera nazionale
NOME FAZIONE: Triangolo dei Basilischi Nefasti
RAZZE: Basilischi (100%)
FORMA DI GOVERNO: Monarchia retta da Consiglio tribale
STORIA: Durante gli ultimi anni dell'Apocalisse di Tiamat, un culto dedicato alla dea particolarmente potente, ma ormai fiaccato dalla scomparsa della stessa e dall'incalzare delle altre fazioni, si insediò su alcuni isolotti ed atolli sperduti, nella speranza di sfuggire alla persecuzione. I folli, nell'ultimo, disperato tentativo di liberare Tiamat dalla barriera, organizzarono un rituale che coinvolgeva una fetta triangolare di mare, i cui vertici erano costituiti da roccaforti arroccate su tre isole rocciose. Ovviamente non vi riuscirono, ma la potenza della magia nera corruppe inevitabilmente quella zona dell'oceano, in cui tutt'ora accadono strani fenomeni, e che è conosciuta con il nome di Triangolo Nefasto. Nel corso dei pochi anni in cui i cultisti agirono, questi sottomisero la specie senziente autoctona, quella dei Basilischi, un popolo lucertoloide dedito alla pesca e, in misura minore, alla pirateria. Quando un esercito di templari di Astera eradicò ciò che rimase del culto, i Basilischi, che aiutarono i crociati durante la lotta, furono lasciati liberi di riprendersi le loro terre, anche perché la presenza della magia nera, che aveva corrotto mari, terre e l'aria stessa, rendeva il posto disturbante per i cavalieri. L'influenza del culto fu però determinante per l'evolversi di questa specie: i Basilischi cominciarono ad adorare una nuova divinità, Moloch, sulla base di ciò che avevano appreso dai cultisti; alla magia naturale degli sciamani, basata sugli elementi della natura, si affiancò la necromanzia e il voodoo. In parte corrotti anch'essi dall'influsso negativo, entrarono in sintonia con le creature mutate che ora abitano i mari, veri e propri mostri marini per gli altri, ma preziosi alleati per i Basilischi, dato che i mari burrascosi e le improvvise quanto inspiegabili tempeste rendono la navigazione su nave quantomai difficile, specie a largo delle coste. Forti di una nuova identità, e disprezzati dalla gran parte delle specie senzienti, le tribù di Basilischi, sparse nei vari atolli ed isolotti, si riunirono sotto la figura di un potente pirata, Verdesca il Serpentino, che da parecchi decenni controlla la zona del Triangolo Nefasto con il titolo di "Re Scalogna".
Tipico Basilisco della tribù dei Malacostei, da molti ritenuta la più "pura" dal punto di vista genetico.
ASPETTO: l'aspetto dei Basilischi varia molto da isola ad isola, da tribù a tribù, ma tutto sommato tutti hanno in comune questi tratti: sono alti dai 160 ai 230 cm, hanno un aspetto rettiliforme, ma hanno alcuni tratti che li rendono simili agli squali e che evidenziano le loro origini acquatiche: occhi molto in alto, protuberanze ossee su schiena, arti e coda che aumentano l'idrodinamicità, un paio di branchie rudimentali che permette ai Basilischi di restare in apnea per alcune ore. Un altro interessante aspetto evolutivo che li caratterizza è la capacità di bere acqua marina, il cui sale viene poi spruzzato con veemenza dalle narici: nella stragrande maggioranza dei loro territori, infatti, non vi sono presenti corsi d'acqua dolce. I Basilischi, dopo l'accoppiamento, depongono poche uova dure, che non han bisogno di essere covate grazie alle alte temperature dell'arcipelago, e che schiudono dopo cinque mesi. I piccoli vengono dichiarati adulti dopo la quindicesima muta (essa avviene una volta ogni nove mesi circa); essi non smettono mai di aumentare di dimensioni, ma dopo la quindicesima il loro ritmo di crescita rallenta bruscamente (si parla di pochi centimetri ogni cinque anni). Un basilisco di cent'anni è considerato vecchio, ma queste creature conservano la loro forma fisica fino alla fine dei loro giorni. Nel corso degli anni, a causa degli incroci tra le varie tribù, e dell'influenza corruttrice del Triangolo, i loro tratti sono divenuti più rudi e "minacciosi", almeno per un'estetica umana: denti più lunghi ed affilati, scaglie più prominenti, dita più ricurve, sguardi più torvi. Risulta inquietante l'occhio completamente nero, dominato dalle cornee bianche.
SOCIETA': popolo di pescatori, la società basilisca è di stampo prettamente marinaresco: son pochissimi gli insediamenti che non si trovano sul mare. La popolazione è divisa in grosse tribù, tutte più o meno specializzate in un compito. Le quattro tribù più importanti sono:
- I GAIVALI; sono i Basilischi più grossi, alti tutti oltre i due metri e pesanti oltre i 150 kg,tendono ad abitare le grosse isole, e sono i meno avvezzi ad intraprendere la carriera marina. Le loro fattezze li rendono i guerrieri ideali tra i Basilischi, sono infatti i custodi del sapere militare della nazione. Tra di loro ci sono condottieri, maestri d'arme, ma anche abili ingegneri e costruttori. La nuova città di Verdesca è stata per l'appunto costruita dai migliori Gaivali, per resistere agli assedi.
-GLI ANGUIMORFI; sono i più snelli tra i Basilischi, ed i più adatti alla vita marina. Sono la tribù più presente in tutto il territorio: sono abili pescatori e navigatori, e costituiscono il grosso dell'equipaggio delle varie flotte al servizio di Verdesca. Sono i più astuti tra i Basilischi, e fungono anche da ottime spie e consiglieri.
-I FURCìFERI; sono la tribù che per prima fu soggiogata dai cultisti, e ne hanno assorbito più di tutti le usanze e le conoscenze. La maggior parte dei Furcìferi è composta da sciamani, studiosi e necromanti. Verdesca li tiene in gran considerazione, in quanto sono gli unici Basilischi che sono avvezzi alle arti magiche, ad eccezione degli Aspidei più importanti, e costituiscono la classe religiosa per eccellenza.
-GLI ASPIDEI; sono la tribù da cui proviene Verdesca, e costituiscono l'attuale élite del popolo. Fieri, altezzosi e spregiudicati, probabilmente i più corrotti dal rituale nefasto (la loro isola originaria si trova proprio al centro del triangolo), si dice che gli Aspidei abbiano la lingua velenosa, sia letteralmente che in senso lato. La maggior parte di essi è costituita da pirati, o adesso, ammiragli. Sono diventati i più potenti grazie alle loro arti di domesticazione dei mostri marini, che cavalcano fieramente in battaglia, ed al loro superiore senso tattico sul mare, con il quale guidano le flotte di Verdesca alla vittoria. Risiedono quasi tutti su Anemonia, l'isola su cui sorge l'omonima città, capitale del regno e roccaforte di Verdesca.
Queste quattro tribù hanno accesso a numerosi seggi nel Consiglio Tribale, l'organo che controlla e veglia sull'operato di Verdesca, con una netta prevalenza degli Aspidei, seguiti da Furcìferi, Gaivali ed Anguimorfi. Tutte le altre tribù hanno solo uno o due seggi, a seconda del loro numero, pertanto questi rappresentanti tendono a votare compatti per favorire i propri interessi, e si può dire che costituiscano un corpo unico nel Consiglio. La carica di "Re Scalogna" di Verdesca per il momento è "ad vitam", e non si sa chi ne prenderà il posto una volta morto. Il Serpentino sembra comunque abbastanza amato dal suo popolo, anche perchè molti temono le rappresaglie delle Chelidre (il corpo d'élite di Verdesca) nei villaggi rivoltosi. La società è comunque parecchio stabile, e la scalata sociale quasi impossibile: è molto difficile che chi nasce in una tribù possa assumere un ruolo diverso da quello per cui è destinato, ma alla maggior parte dei Basilischi va bene così, almeno fin quando c'è da mangiare per tutti.
RAPPORTI ESTERNI: a causa della difficoltà nel raggiungere il Triangolo, dovuto ai mari sempre burrascosi, i rapporti con altre società sono scarsi, quasi inesistenti, limitati a qualche rapporto di importazione di legno per la costruzione di navi. Quasi tutti gli altri senzienti si sentono istintivamente a disagio in presenza di un Basilisco, e i prodotti locali non hanno mercato, a causa della loro (più o meno immotivata) fama: c'è chi dice che il legno, la terra e quant'altro presenti nell'arcipelago siano maledetti, e che ogni Basilisco porti sfortuna. Non si sa quanto di questo sia vero, e solo i mercanti più coraggiosi (o più avidi) sono stati in grado di sorpassare queste superstizioni. La loro tendenza a pirateggiare nei dintorni del Triangolo, e le loro nefaste tradizioni magiche non contribuiscono a renderli amichevoli agli occhi degli altri senzienti. Forse gli unici che potrebbero trovarsi a loro agio con i Nefasti sono le nazioni di non-morti, ma non si conoscono rapporti avuti con queste nazioni.
CAPITALE: Anemonia, situata sull'omonima isola rocciosa, al centro del Triangolo. È essenzialmente una roccaforte situata a strapiombo sul mare, con una serie infinita di scale e scalette che la collegano al sottostante porto. È la sede del Governo e del Consiglio Tribale, gli abitanti sono in gran parte Aspidei, più altri membri di altre tribù che offrono servizi.
LINGUA UFFICIALE: Nefastico, la lingua dei Basilischi. I Furcìferi, e gli Anguimorfi entrati in politica, parlano anche la lingua degli umani, è probabile che si abbiano conoscenze di lingue oscure, dimenticate da tempo, custodite dai sapienti.
RELIGIONE E AFFINI: in tutte le isole è presente il culto di Moloch, divinità draconica della malasorte, da molti ritenuta un aspetto di Tiamat, se non un suo nuovo figlio. È probabile che in realtà Moloch non abbia nessun legame con Tiamat, ma sia semplicemente il frutto della corruzione della religione compiuta dai cultisti. I Furcìferi hanno un santuario su ogni isolotto, al quale gli abitanti pagano un tributo in cibo o danaro. Non sono rari i sacrifici di creature senzienti, prigionieri catturati da pirati o Basilischi condannati a morte per crimini contro il popolo. Offrire una vittima in sacrificio è fonte di grande prestigio agli occhi dei potenti delle isole, e spesso i capitribù han mantenuto saldo il loro potere offrendo ai sacerdoti la propria progenie. I sacrificati vengono di solito tramutati in zombie, che lavorano al servizio della comunità.
ATTITUDINE VERSO LE ALTRE RAZZE: i Basilischi non hanno molti problemi ad interagire con le altre razze, semmai è il contrario. Resta il fatto che molti di loro non vengono mai a contatto con altri senzienti nel corso della loro vita, e provano una lieve diffidenza in ciò che non ha le scaglie. Gli Aspidei sembrano apprezzare il fatto di suscitare paura e repulsione negli altri senzienti.
ATTITUDINE VERSO LA MAGIA: la magia è abbastanza diffusa all'interno del Triangolo, inevitabilmente influenzata dal culto di Moloch. Come detto precedentemente, è la tribù dei Furcìferi ad avere in mano le scuole d'Arte. I Basilischi sono specializzati in Necromanzia e Voodoo, cioé l'arte di infliggere maledizioni e punizioni dalla distanza. Sembrano molto abili anche nel manipolare il flusso delle probabilità: in un certo senso, possono portare molta sfortuna, ed alcuni coraggiosi avventurieri si sono recati in queste terre per ottenere l'"assistenza" di potenti stregoni Nefasti contro nemici potenti. Non è raro il caso in cui dei necromanti si facciano accompagnare da un manipolo di non morti, dei quali esiste addirittura un mercato di vendita: si tratta perlopiù di creature innocue, utili per svolgere mansioni faticose, ma si dice che Verdesca nasconda un esercito di sauri scheletrici pronti al combattimento nelle segrete della sua roccaforte. Resta ancora forte una magia "naturale", di matrice sciamanica, che sfrutta la forza di elementi naturali: si dice che alcuni sciamani siano in grado di causare tempeste marine, di far chiudere le foreste di piante carnivore su interi eserciti, o addirittura di far sorgere nuovi atolli dall'oceano. Probabilmente questa magia sciamanica è alla base dell'abilità degli Aspidei di infatuare ed affabulare le bestie marine che popolano il mare del Triangolo.
ATTITUDINE VERSO LA NATURA: la natura del triangolo è irrimediabilmente corrotta dalla magia nera: le varie bestie che lo popolano sono ormai mutanti mostruosi, ricchi di tentacoli, zanne e spuntoni, che li rendono terrificanti agli occhi degli altri senzienti, le foreste tropicali sono infestate da insetti velenosi e mastodontiche piante carnivore, anche il pesce pescato risulta tossico per le altre specie umanoidi. Nonostante ciò, i Basilischi prosperano in questo ambiente ostile, perché ne fanno parte e sono nati con esso, e forse sono gli unici a comprenderlo e sfruttarlo: lo dimostrano le varie abilità magiche che hanno a che fare con le forze della natura, e la capacità quasi innata di ottenere i favori delle bestie immonde che popolano la zona. Un'intera flotta di Chelidre, grosse tartarughe marine a tre teste dall'aspetto draconico, è a disposizione del Re Scalogna e dei suoi sottoposti, pronta a smentire chi sostiene che questi luoghi non hanno più nulla di naturale.