Astana 2026

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Il vertice annuale dell'UCA si apre ad Astana, capitale del Kazakistan.
A differenza dell'anno precedente dove, a Mosca, intenzione principale del Presidente Russo Kozlov era onorare il decennale dell'organizzazione, ad Astana la Russia fa il suo ingresso ostentando forza e possanza, infatti da almeno due settimane prima dell'arrivo della delegazione russa, l'intera città è stata "invasa" da circa duecento Spetznaz, si dice inoltre che un intero reggimento di forze speciali sia stanziato poco fuori la capitale pronto ad intervenire per qualsiasi evenienza.

La delegazione Russa è molto grande, il Presidente Kozlov è accompagnato dal Ministro degli Esteri Sorokin, dal Ministro dell'Economia Evdokimov e da una lunga schiera di generali e alti ufficiali delle forze armate.

E' chiaro che la scaletta della riunione sia cambiata drasticamente in seguito agli avvenimenti internazionali, deviando i punti principali da quelli economici a quelli della difesa.

Tutto è pronto per l'inizio del vertice, il primo ad intervenire sarà lo stesso Kozlov.
 

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Il Presidente Kozlov prende la parola esponendo i punti di maggiore interesse per la Federazione Russa.

- Economia

Benchè non direttamente coinvolta nel progetto, il Presidente Kozlov, sottolinea i benefici che comporterà all'UCA la scelta Russa di far attraversare i territori di Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan dall'ormai nota "transasiatica".

L'Unione Centro Asiatica diverrà uno snodo principale della grande arteria commerciale che percorrerà tutta l'Asia, portando un sicuro giovamento alle economie dell'intera area, da sempre penalizzate dalle posizioni decentrate dalle grandi vie di comunicazioni e di commercio asiatiche.
Kozlov annuncia, inoltre, la volontà di unire, in un prossimo futuro, tutte le capitali delle nazioni aderenti, all'unione all'arteria principale della Transiatica tramite un progetto comunitario.

- Difesa

La Russia dà grande enfasi ed importanza al tema della difesa, ponendolo come principale questione del summit.

Esperti delle forze armate russe sono convinti della necessità di dover assicurare l'Unione dalla difficile situazione geo-politica in atto in Asia.
La mancanza di una potenza egemone Euroasiatica, viene evidenziata come causa dell'attuale instabilità che coinvolge l'intero continente, è che è sfociata nel conflitto Sino-Pakistano e nei test nucleari Israeliani.
Questo "vuoto" consente agli "Attori" principali di spingersi in pericolose e intimidatorie prove di forza o di dare il via a vere e proprie azioni di guerra su vasta scala verso entità nazionali più piccole.

Secondo gli analisti di Mosca l'attuale situazione, esclusi improbabili grandi sconvolgimenti, è destinata a durare per almeno un decennio o più, a causa dei nuovi equilibri di forza venutosi a creare nella decade appena trascorsa nel turbolento panorama asiatico.

Mosca intende garantire le sovranità degli stati aderenti all'UCA proponendo l'integrazione di un alleanza militare allo carta dell'Unione.

La Russia si impegnerebbe a:
1) Garantire l'indipendenza e la libertà delle nazioni aderenti all'UCA tramite l'impiego delle proprie forze armate in caso di attacco convenzionale;
2) Garantire la risposta nucleare tramite il proprio deterrente, in caso di attacco con armi atomiche a qualsiasi nazione aderente all'UCA.

- Crisi georgiana

Quasi inaspettatamente, probabilmente a causa del continuo degenerarsi delle condizioni diplomatiche nel Caucaso, il Presidente Kozlov porta la "questione georgiana" sui tavoli dell'Unione.

La Russia ritiene inaccettabile il coinvolgimento attivo statunitense nel territorio georgiano tramite la vendita di moderno materiale bellico, usato dallo Stato della Georgia per militarizzare i confini settentrionali e aumentare la già altissima tensione.

La continua ingerenza statunitense e la politica atta a destabilizzare la situazione tramite il netto schieramento nella contesa, è ritenuto da Mosca inaccettabile al giorno d'oggi, ove gli Stati Uniti d'America sono ben lunghi da essere considerati nel panorama asiatico una presenza super-partes o garanzia di stabilità.

La Federazione Russa chiede quindi ai membri dell'UCA una ferma condanna alle provocazioni Georgiane e Statunitensi.

L'UCA viene inoltre invitata a prendere in considerazione eventuali sanzioni sulle materie prime e sugli idrocarburi verso gli Stati Uniti d'America, se questi dovesse continuare l'attuale opera di sostegno militare alla Georgia.
 

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IL PARTITO TI OSSERVA
I delegati si alzano a più riprese per ribadire le proprie posizioni che sono però del tutto fumose su ogni argomento. L'unico delegato chiaro nel totale appoggio alla Russia è quello del Kazakhstan, paese che delinea una forta vicinanza a Mosca.

Infatti solo dal governo di Astana giungerà una chiara protesta contro la Georgia.
 
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