Lo Sceicco Rammul-Jabaal giunse ad Ashran accompagnato da uno stuolo di servitori, guardie del corpo e consigliere di ogni genere. Tra di essi spicca Qayye Casmìk, capo dell'ordine del Medje (i filosofi alchimisti dello Zanjee) e la bellissima Hadiya, figlia di Gurèn mes Shatima potente capo clan dell'omonima regione. Dopo aver assistito alla consacrazione del Sultano, lo Sceicco diede la propria benedizione felicitandosi della risoluzione del Concilio in termini così rapidi e di amicizia tra popoli affini.
Quindi, seguendo la tradizione in uso presso i Gare delle Sabbie Nere, introdusse Hadiya al Sultano in forma privata.
"Come la luna risplende al calar delle tenbre sconfiggendo il sole latore di morte, come le miriadi di stelle esercito della notte portano doni, io, Sceicco delle Sabbie Nere e Protettore dello Zanjee, ordino che Hadiya figlia di Gurèn mes Shatima levi il suo sguardo e osservi negli occhi quest'uomo."
Successivamente Gurèn mes Shatima, padre della donna, prese la parola e disse:
"Nel nome degli dei Gemelli, misericordiosi, clementi, dominatori dei mondi, che la lode spetti a loro, io Gurèn mes Shatima, liwìd (tutore legale della sposa secondo il matrimonio tradizionale Gare) riconosciuto per la legge dei clan, desidero offrirti in sposa mia figlia Hadiya mes Shatima secondo i precetti giusti e la qadàs (dote nuziale) tra noi stabilita."
Lo Sceicco osservava la scena non tradendo alcuna emozione, solo per un attimo alzò gli occhi e li incrociò con quelli del Sultano.
Quindi, seguendo la tradizione in uso presso i Gare delle Sabbie Nere, introdusse Hadiya al Sultano in forma privata.
"Come la luna risplende al calar delle tenbre sconfiggendo il sole latore di morte, come le miriadi di stelle esercito della notte portano doni, io, Sceicco delle Sabbie Nere e Protettore dello Zanjee, ordino che Hadiya figlia di Gurèn mes Shatima levi il suo sguardo e osservi negli occhi quest'uomo."
Successivamente Gurèn mes Shatima, padre della donna, prese la parola e disse:
"Nel nome degli dei Gemelli, misericordiosi, clementi, dominatori dei mondi, che la lode spetti a loro, io Gurèn mes Shatima, liwìd (tutore legale della sposa secondo il matrimonio tradizionale Gare) riconosciuto per la legge dei clan, desidero offrirti in sposa mia figlia Hadiya mes Shatima secondo i precetti giusti e la qadàs (dote nuziale) tra noi stabilita."
Lo Sceicco osservava la scena non tradendo alcuna emozione, solo per un attimo alzò gli occhi e li incrociò con quelli del Sultano.