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Poesia nazionale
L'anno ellenico si apre con la composizione "I Canti della Patria" del poeta Kostis Palamas. Immediatamente hanno grande diffusione per tutto il paese impegnato nella lotta per la liberazione di tutti i greci.
La guerra di liberazione
L'esercito ellenico mobilita tutte le sue riserve e procede all'occupazione dei territori turchi a nord del paese. In Macedonia però si scontra con una forza d'invasione bulgara, formalmente alleata.
I Bulgari affermano che la Macedonia è un proprio territorio nazionale promessogli dal Regno Unito, ma lo stesso affermano i Greci. I comandati sul campo non riescono a trovare un accordo e le forze turche presenti in loco riescono ad organizzare una efficace resistenza chiudendo ai greci la via per l'Albania e minacciando il paese da nord.
Un nuovo tentativo di rivolta a Rodi viene stroncato dai servizi segreti turchi che annunciano la cattura del famoso rivoluzionario, nonché ministro dell'interno, Eleftherios Venizelos.
L'espansione coloniale
Il principe Costantino di Grecia sviluppa una fitta corrispondenza con Giovanni IV d'Etiopia. Costantino prende come sua sposa Abeba, una delle innumerevoli figlie del Re etiope. Dal matrimonio nascono numerosi accordi tra i due paesi che portano le isole Hanish, in pieno mar rosso, sotto il controllo dei greci. Queste isole diventano una base commerciale dalla quale penetrare in Africa.
Riforma amministrativa
Il governo di Trikoupis si occupa di riformare l'amministrazione dei territori nazionali e di quelli occupati. Vengono create delle provincie e prefetture con ampie autonomie governate da sindaci indicati dal governo centrale.
Il sistema ferroviario
Si tenta di potenziare il sistema ferroviario con investimenti dall'estero, ma ben pochi vogliono portare il proprio capitale in un paese in guerra ed il progetto rimane unicamente su carta.
La Pace di Berlino
Con Vienna occupata e l'imperatore catturato la guerra è ormai persao. Il generale von Hulm è così costretto a recarsi a Berlino e negoziare un trattato di pace. L'Imperatore viene liberato e prende parte alle trattative.
Da queste fuoriesce un assetto nuovo dell'Europa centrale che vede Cechia, Polonia e Slovacchia indipendenti ed aggiustamenti di confine a favore della Serbia e della Romania.
L'Austria inoltre torna sotto l'ala protettiva tedesca, ritira le sue forze dalla guerra contro la Turchia ed è costretta ad accettare alcune agevolazioni presso i porti dell'Adriatico a favore di Berlino.
Trattati di Trieste
Le forze centrifughe che hanno colpito l'Impero lo rendono meno granitico. Per evitare nuove insurrezioni o peggio ancora una guerra Vienna stipula un trattato con Roma e cede Trieste e Trento in cambio di assicurazioni sulla non belligeranza dell'Italia e la non rivendicazione di Fiume e costa croata.
La riforma imperiale
Lo stato ormai non è più riconoscibile, urge quindi una riforma totale che salvaguardi quello che rimane e ricompensi i popoli che sono rimasti fedeli all'imperatore.
L'Impero così diventa un'Unione Personale di Austria, Ungheria, Slovenia e Croazia federate sotto il controllo dell'imperatore. Ai singoli stati sono concessi ampi poteri per l'amministrazione interna mentre al governo federale si assegnano principalmente i poteri di difesa ed esteri. Il nuovo stato prende il nome ufficiale di "Impero Federale dell'Europa Danubiana", più colloquilmente "Impero del Danubio".
L'Imperatore è investito del potere esecutivo a livello federale ed è il capo delle forze armate cui prestano giuramento.
Infine si da diritto al voto a tutti i maschi con più di 30 anni e si destituisce l'attuale gabinetto.
Dalle votazioni fuoriesce un parlamento a favore del partito Federalista con a capo il barone von Wien che forma un governo multinazionale garantendo rappresentanza ad ogni etnia.
Rodolfo d'Asburgo
Il figlio dell'imperatore, Rodolfo, viene arrestato con un'azione che ha dello spettacolare. Viene infatti accusato dal servizio segreto imperiale di cospirare, si dirà con l'aiuto del Santo Padre, per deporre il padre e prendere il potere poiché contrario ai trattati firmati con i paesi vicini.
Economia
Con la guerra finita l'economia torna ad essere la principale preoccupazione. L'Impresa Navale Adriatica, che vede investimenti anche dall'Italia, viene aperta e gli si affida l'ampliamento del porto di Spalato.
I dazi sono diminuiti e le ferrovie liberalizzate. Con gli introiti si può inaugurare un porto fluviale sul Danubio.
Infine sono stanziati sgravi fiscali notevoli per i settori industriali e militari.
Compagnia Combustibili Persiana
Il ministro dell'economia Abaza fonda la Compagnia Combustibili Persiana approfittando del monopolio concesso da Teheran in questo settore. Una grande miniera di carbone viene aperta a Tabriz.
Il paese beneficia inoltre di una prima strada ferrata costruita dalla Russia che va a collegare Bandar Abbas con Teheran e da qui verso la Russia passando per Tabriz.
Guerra d'Asia
Le forze armate russe, di fronte alla minaccia della rivolta kazaka, mobilitano ogni riserva e militarizzano i territori dell'Asia Centrale.
E' una vera e propria invasione di decine di migliaia di soldati che creano presidi e fortezze. Da qui arrestano centinaia di migliaia, alcuni parlano di oltre un milione, di turchici e li avviano con estenuanti marce forzate verso la Siberia.
Ben pochi arriveranno nella inospitale terra dove gli viene ordinato di costruire le loro stesse prigioni a cielo aperto mentre le loro case vengono occupate da famiglie di contadini russi ed ucraini cui vengono donati vastissimi appezzamenti di terreno.
La rivolta riceve un durissimo colpo e la maggior parte del territorio torna sotto il controllo del governo russo. Altre regioni si ribellano apertamente ma è ormai chiaro che il novello Khan ha perto gran parte del suo appoggio popolare, incapace di opporsi ad una forza militare tanto vasta.
Riforme interne
Sotto pressione delle richieste popolari lo Zar concede uno statuto dei lavoratori che limita l'orario lavorativo ed assegna un minimo salariale. I cosidetti "Slavofili" sono estasiati dall'opera riformatrice dello Zar. Incontentabili i Populisti che chiedono riforme sempre più radicali.
Nemmeno la convocazione di un Duma riesce ad accontentare l'opposizione armata che chiede una reale democrazia.
La Duma intanto si riunisce e propone allo Zar l'adozione di una bandiera con i colori nazionali per avvicinare tutti i cittadini ad un comune senso di patria. La richiesta viene criticata moltissimo in fogli propagandistici che girano tra gli intellettuali: si vedono disegni di borghesi arricchiti nominati nobili dallo Zar che discutono di questioni secondarie mentre dietro una folla di contadini muore di fame.
Anche se questa è una riforma poco più di facciata i nobili rumoreggiano alle spalle dello Zar. Nessuno ha il coraggio di criticare apertamente ma i più tradizionalisti sono poco propensi ad accettare questa linea politica.
Politica estera
La nobiltà chiede unita una guerra contro l'Austria tentennante, ma lo Zar è deciso a volere la pace e si riavvicina alla Germania. La corte è costretta alla fine a piegarsi di fronte al Trattato di Berlino che assegna agli slavi molti territori. Croati e Sloveni non vengono liberati, ma per molti sono considerati obiettivi secondari poiché cattolici.
Nel quadro del Trattato ai romeni è consegnata la Moldavia secondo alcuni trattati segreti da tempo firmati.
Si segnala inoltre un intenso commercio con il Regno dei Paesi Bassi al di fuori del normale sistema dei dazi.
La politica africana
Lo Zar prende contatto con il Negus Giovanni IV e riesce ad acquistare l'arcipelago di Dahlac che viene trasformato in una base commerciale da cui penetrare in Africa.
Joannes Adamski
Joannes Adamski, governatore della polonia russa, viene ferito gravemente da un misterioso attentatore che esplode contro di lui alcuni colpi di pistola proprio di fronte al teatro di Mosca dove si sta per svolgere la prima del brano "Overture 1812". La situazione in Polonia è però tranquilla ma Tchaikovskij deve rimandare l'esibizione
L'alleanza Anglo-Statunitense
La perdita di ogni alleato sul continente europeo mette alle strette il Regno Unito che è costretto a cercare oltre l'oceano i propri alleati.
L'ex colonia degli Stati Uniti d'America diventa così principale partner di Londra.
L'alleanza non piace a molti poiché si rivela immediatamente estremamente costosa. Un terzo del Canada viene ceduto così come lo Yemen. Si aprono però prospettive economiche interessanti.
Il Regno infatti può attingere alle vaste risorse americane grazie ad accordi favorevoli che legano a doppio filo le due economie. La crescita economica, in particolare nel settore militare è così altissima.
Guerra anglo-tedesca
La crisi attorno alla Turchia e l'alleanza tra questa e la Germania provoca di fatto una situazione di conflitto aperto.
Numerose navi battente bandiera tedescano vengono sequestrate mentre sono attraccate in porti britannici provocando un bel danno alla marina mercantile di Berlino.
Al Parlamento il governo riferisce delle misure e vengono votate numerose iniziative volte a contenere la Germania.
In molti vedono nel paese tedesco un pericolo all'egemonia globale britannica che ha dimostrato di non essere così granitica come in molti pensavano. Meglio quindi strozzare nella culla questo pericolo piuttosto che rischiare di vederlo accrescere.
La famiglia Krupp, che aveva rilevato il debito turco nei confonti del Regno Unito, decide di smettere di pagare i debiti veso la banca centrale di Londra a causa di questo stato di guerra.
Proprio mente questo accade una flotta britannica attacca la colonia tedesca di Kaiserburg in Madagascar. Le navi bombardano il porto fino a polverizzarlo dopodiché sbarcano una forza di terra che prende possesso del dominio tedesco.
La flotta del Mediterraneo invece si ritira dal teatro e si dirige verso la madrepatria dove si unisce con la Home Fleet. La grande flotta così composta si dirige verso il mar Baltico ma di fronte agli stretti di Danimarca trova, in posizioni strategiche, navi danesi e tedesche come se fossero vere e proprie fortezze.
Si assiste così alla battaglia dell'Orensund, gli stretti non permettono alcun spazio di manovra. La gran quantità di navi britanniche, alcune delle quali molto pesanti, si rivela uno svantaggio più che un vantaggio. Batterie marine cannoneggiano pesantemente le colonne navali britanniche che rispondono al fuoco. In poche ore è un vero e proprio inferno e decade qualsiasi ordine gerarchico. Le navi si limitano a sparare a qualsiasi cosa sia a portata di tiro.
La flotta tedesca e danese viene affondata totalmente e ridotta al silenzio, ma ad un gravissimo prezzo. Copenhagen è stata letteralmente polverizzata durante la battaglia e viene dato l'annuncio della morte di Re Cristiano IX, padre della Zarina di Russia e di Giorgio I di Grecia.
Costretta la Danimarca a cadere sulle sue ginocchia la flotta britannica procede ed entra nel Baltico. Qui con le ultime forze rimaste bombarda senza troppo impegno il porto di Kiel, ma ormai tutte le forze sono esaurite e le navi sopravvissute alla carneficina tornano a casa.
Sionismo
Approfittando della tensione con la Turchia viene fondata a Londra l'organizzazione "Rishon LeZion" (Primi a Sion). L'associazione ha lo scopo di riportare gli ebrei in Palestina e riformare lo stato d'Israele.
L'alleanza Anglo-Statunitense
Il Regno Unito si rivolge agli USA in cerca di un alleato in vista della crisi in Europa.
Gli accordi prevedono un ingresso britannico nel settore primario statunitense al fine di procacciarsi le risorse per la propria industrializzazione.
Washington in cambio riceve la Columbia che mette in comunicazione i territori nazionali con l'Alaska e lo Yemen che viene occupato dai turchi prima che possa avvenire il passaggio di consegne.
La cessione di questa colonia viene vista come una mossa infida da parte della maggioranza dei Repubblicani. E' chiaro l'intento della provocazione britannica nel tentare di provocare una guerra tra Stati Uniti e Turchia. Il Senato così comunica l'intenzione di far saltare ogni accordo con il Regno Unito se si procederà su questi binari ribadendo le posizioni neutraliste del partito Repubblicano.
Canale di Panama
Blaire, segretario di Stato, si reca in Colombia e qui riesce a firmare un trattato per la costruzione di un canale lungo l'istmo di Panamà. Si cercano investitori internazionali ma per ora, complice la crisi in Europa, non si trovano abbastanza fondi.
Flotta statunitense
Il segretario alla guerra, Lincoln, si occupa di varare quattro nuove squadriglie di navi. Il programma fa indebitare di molto il governo, cosa contraria alle posizioni repubblicane ma il voto al Congresso passa lo stesso a causa della situazione tesa in Europa. Si rumoreggia comunque contro il presidente che diventa vittima di durissimi attacchi dal suo stesso partito.
Poteri federali
Il tentativo di aumentare i poteri federali effettuato dal presidente Garfield finisce in un nulla di fatto. Nemmeno il prestigio accumulato grazie all'accordo per il Canada gli fa guadagnare il consenso del suo partito che vota in massa contro le proprie posizioni. Il presidente diventa oggetto di satira che lo indica come un "agente dei Democratici infiltrato".
Toro Seduto
Il governo federale tenta di stanare Toro Seduto prima che il suo ritorno possa portare i nativi americani alla rivolta. Un'armata viene inviata per stanarlo ma prima che possa essere catturato si arrende ai federali. La notizia della sua resa viene comunicata in lungo ed in largo.
Il complotto
Verso la fine dell'anno un domestico di casa Garfield viene trovato morto avvelenato dopo aver assaggiato un piatto che doveva giungere sulla tavola del presidente. E' un messaggio politico chiaro e questi dovrà rivedere di molto le sue politiche, pena la morte.
Manhattan
Manhattan diviene la prima zona urbana del mondo dotata di illuminazione elettrica pubblica. Grazie agli investimenti privati a favore di Thomas Edison inizia infatti una nuova era.
La guerra anglo-turca
Le forze di occupazione britanniche una volta occupato Istanbul hanno preso possesso dei principali centri di potere della città. Questo però non significa che sono in grado di amministrare una delle più grandi città del Mediterraneo.
Gira presto in modo incontrollato una voce terribile: i greci con i loro sporchi alleati starebbero già iniziando a preparare i lavori per trasformare le moschee della città in cattedrali ortodosse. Una manifestazione contro tale progetto viene dispersa con qualche colpo di arma da fuoco. Da qui si scatena una spirale di violenza che in dieci giorni portano alla rivolta della città.
Magazzini pieni di armi, abilmente nascosti durante la fuga, vengono svuotati da funzionari imperiali in incognito. Armi ed esplosivi consegnati alla popolazione. Il "tiro all'inglese" diviene immediatamente uno degli sport più in voga mentre assassini sono in azione in tutta la città colpendo in ogni modo ufficiali della coalizione che cadono a decine.
Le opzioni per i comandati sono due: abbandonare la città o raderla al suolo rischiando una battaglia campale durissima contro una forza di guerriglia consistente. I ricordi della campagna di Spagna e della sconfitta di Napoleone sono ancora impressi nella mente di molti e dopo venti giorni di continue battaglie la città viene abbandonata. Giunge la notizia che una grande armata del Califfo sta per giungere da Damasco per scacciare gli infedeli.
Intanto in Macedonia i greci sono sconfitti e la via per l'Albania viene bloccata. Da qui si può minacciare sia Sofia che Atene il che, assieme al ritiro da Istanbul, potrebbe significare che la guerra giunge alla sua conclusione.
Comando inter-alleato
Un gran numero di alti ufficiali tedeschi si reca, nel quadro dell'alleanza tra i due paesi, presso la corte califfale a Damasco. Qui Hamid viene consigliato sulle migliori strategie da intraprendere per modernizzare l'esercito turco che, seppur numeroso e per ora vittorioso in Macedonia, è tecnologicamente inferiore a quello britannico.
Mediterraneo
Un tentativo di colpire la flotta britannica nel Mediterraneo si rivela un flop totale a causa del ritiro di questa dalla regione. Un bombardamento viene effettuato contro il porto di Atene ma oltre l'impatto psicologico i danni non sono molti.
Guerra luso-brasiliana
La crisi in Brasile porta il governo di Lisbona ad unirsi in gran segreto all'alleanza di Santiago.
Il portogallo mai aveva accettato di buon cuore la secessione del Brasile e nel paese era noto il sentimento riunificatorio, un'occasione del genere non poteva sfuggire a Re.
Mobilitate le forze armate e riunita la flotta lusitana a quella argentina le coste di Rio de Jainero vedono un rapido sbarco. La capitale imperiale viene occupata velocemente ma la famiglia imperiale ed il governo riescono a fuggire verso Belem che diviene temporanea capitale imperiale.
Mentre lo stato crolla su se stesso le forze argentine risalgono lungo la costa per incontrarsi con quelle portoghesi ed attendere l'inevitabile contraccolpo brasiliano. Durante l'avanzata la borghesia di San Paolo e di Bahia insorgono e dichiarano due distinte repubbliche. Nel Mato Grosso soldati disertori si riuniscono attorno al generale da Fonseca che dichiara a sua volta una repubblica brasiliana unitaria con l'intento di scacciare dal paese portghesi ed argentini.
L'Impero brasiliano è de facto disciolto al sud ma il nord del paese è saldamente nelle mani di Pietro II che comunque comunica l'intenzione di voler capitalore e cercare un accordo di pace.
Guerra anglo-zanzibariana
La creazione della colonia del Mozambico rende i rapporti tra Lisbona e Zanzibar estremamente tesi. Soldati vengono sbarcati nella colonia dell'Africa orientale poiché gli avamposti subiscono un gran numero di incursioni dai territori del sultanato.
Dall'isola il governo locale nega qualsiasi coinvolgimento negli attacchi subiti dai portoghesi ma questi ritengono l'affronto troppo grande e decidono di agire.
Navi da guerra portoghesi bombardano l'isola colpendo le piccole fortezze ed anche il palazzo del sultano. Sfruttando la copertura dell'artiglieria navale truppe sbarcano ed occupano in poche ore il sultanato.
Barghash bin Said è posto agli arresti e viene messo sul trono il fratello Khalifah che è costretto a firmare un trattato che pone il sultanato sotto il controllo portoghese. Caduto lo stato le regioni continentali diventano di fatto indipendenti.
Mozambico
Mentre le forze armate invadono Zanzibar i rinforzi giunti in Mozambico procedono la loro marcia verso ovest. Qui conquistano con una breve guerra la regione del lago Malawi che viene rinominato lago Luis, in onore del sovrano portoghese.
Nazionalizzazione risorse
Il comparto delle risorse naturali minerarie viene nazionalizzato. Lo sfruttamento però non può avvenire senza grandi investimenti da parte dello stato tranne in Namibia dove il ministero dell'economia si occupa di aprire numerose miniere.
Programma d'armamento
Il governo si occupa di modernizzare le vecchie divisioni di milizie imperiali trasformandole in un esercito competente e disciplinato.
Oltre al programma relativo all'esercito si mettono in cantiere diverse navi.
La richiesta di materiale bellico fa crescere l'industria legata al settore ma il programma è estremamente costoso e solo grazie al credito delle banche statunitensi si riesce a finanziarlo.
Economia in crescita
Nonostante l'elevato debito l'economia cresce a dismisura così come i redditi.
Una legge privatizza molti terreni che vengono dati in concessioni ad una nuova classe di imprenditori che può usufruire inoltre di un fondo per l'acquisto di mezzi moderni. La crescita agricola conosce così un grande aumento ed il Giappone riesce ad esportare per la prima volta in molti anni derrate alimentari.
Il tentativo di attrarre capitali dall'estero per l'ammodernamento dei porti si rivela un flop a causa delle dure condizioni imposte agli imprenditori, ma il settore ferroviario continua ad attrarre investitori statunitensi ed in minore misura britannici. Tutto il territorio nazionale a fine anno è coperta da una rete ferroviaria, seppur non modernissima.
Nonostante l'aumento delle tasse i redditi crescono grazie alla diminuzione dei dazi in importazione che abbassa il prezzo di alcuni prodotti fondamentali per la popolazione.
Congo
L'avanzata sulle regioni costiere dell'ex Regno del Congo provocano sconvolgimenti notevoli nel fragile equilibrio etnico regionale.
Nel cosidetto Regno di Tippu-Tip l'etnia Kundu si rivolta contro lo schiavista swahili e si pone sotto la protezione del governatore belga.
L'irritazione di Tippu arriva fino a Bruxelles, ma la distruzione del sultanato di Zanzibar da parte dei portoghesi non gli permette di reagire in alcun modo all'avanzata belga.
La consolidazione della nuova colonia passa anche per l'esplorazione delle terre vicine e l'esploratore Stanley raggiunge le rive del Lago Chad che nomina Lago Leopoldo mettendosi inoltre in contatto con il Re del Bornu.
Infine si segnala la militarizzazione del Congo e un'opera di rastrellamento in cerca di dissidenti tra i nuovi sudditi della corona. Un lavoro di divisioni etniche è effettuato che garantisce il controllo totale del territorio grazie ad elementi collaborazionisti.
Economia
Grazie all'enorme bacino di risorse congolese l'industria belga può crescere ad ottimi ritmi. La situazione economica attira un gran numero di immigrati di fronte ad uno dei più alti PIL pro-capite del mondo.
Si segnala inoltre la Liegi-Bruxelles, che può essere considerata la più moderna ed efficiente ferrovia del mondo. In questo campo il Belgio diviene l'avanguardia globale e riesce a superare il Regno Unito.
Economia
Il sistema ferroviario spagnolo viene liberalizzato ad un 40% con la fondazione della Compagnia Ferroviaria Spagnola. Con il ricavato si procede a creare la linea Madrid-Valencia.
Il ministro dell'economia de Caberra presenta inoltre un ambizioso piano economico-industriale che pone le basi per un'economia moderna. Con l'applicazione di queste misure la Spagna può entrare nel novero dei paesi industrializzati.
La popolazione di basso reddito vede le tasse praticamente azzerate per bilanciare un aumento dei dazi in importazione su alcuni prodotti industriali. Dazi imposti per favorire la crescita interna.
Guerriglia cubana
Durante tutto l'anno piccoli commando armati attaccano le guarnigioni spagnole disseminate lungo il territorio cubano. La lotta non è particolarmente sanguinosa e si contano poche decine di morti. E' però il segno che il locale movimento indipendentista sta cercando un salto di qualità.
Politica coloniale
Approfittando della crisi in Europa Madrid continua la sua espansione coloniale. In concerto con Parigi viene effettuata dall'esploratore Moreno un'esplorazione dell'area del cosidetto "Grande Marocco" mentre nell'Africa orientale invece si assiste all'occupazione pacifica della regione di Obock.
Nel Sahara spagnolo si importano lavoratori specializzati e si sfrutta la manodopera locale per modernizzare i pozzi ed i canali di irrigazioni al fine di importare la coltivazione di alcune sementi dalle colonie americane. Il progetto porta ad una breve guerra di pochi mesi con alcune tribù locali che rivendicano il controllo tribale dei pozzi così come stabilito in millenni di leggi consuetudinarie. L'esercito spagnolo ha però ragione di loro dopo qualche scontro in cui non subisce grandi perdite ed alla fine la resistanza è piegata al programma economico.
Un trattato è inoltre firmato con il sultano delle Maldive che pone la sua nazione sotto la protezione spagnola in cambio di un flusso costante di denaro.
Infine nel Pacifico si segnala l'occupazione delle isole Spratley e Paracelso che vengono annesse alla coloniale delle Filippine.
L'Unione Liberale
Il partito di Rochussen, grazie al grande successo incassato con la garanzia sulle repubbliche boere, riesce a farsi rieleggere per altri quattro anni.
Guerra dell'Aceh
La tensione con il sultanato dell'Aceh è alta da molto tempo. Ai primi di marzo la tensione sale in modo vertiginoso, l'impossibilità del sultano di controllare le sue milizie provoca alcuni scontri con le pattuglie anglo-olandesi. Il casus belli si ha quando una di queste bande cattura alcuni mercanti olandesi e chiede un riscatto. In risposta la forza congiunta invade il paese ed in poche settimane riesce ad imporre il suo dominio annettendo la regione alle indie orientali nederlesi.
Tutto il territorio è rastrellato in cerca di potenziali oppositori, individuati tra gli ulema che predicano la guerra santa contro gli occupanti. A centinaia vengono arrestati e deportati in Suriname.
La guerra però sembra appena iniziata, è chiaro fin da subito che la popolazione locale non si piegherà facilmente.
Esibizione coloniale
Il governo indice un'esibizione coloniale per il prossimo anno da tenersi ad Amsterdam. Lo scopo è mostrare prodotti esotici ed i successi sociali e politici di ogni paese che vorrà aprire un padiglione.
Rivolta di Danzica
Gli operai dei cantieri navali di Danzica iniziano una protesta che sfocia subito in una rivolta proprio pochi giorni prima della battaglia navale contro i britannici.
I rivoltosi chiedono la libertà per il Partito Socialdemocratico che è stato reso illegale da Bismarck.
Ferrovie
Viene potenziata di molto la ferrovia Berlino-Monaco che diventa la più moderna di tutta la Germania.
Europa ridisegnata
Dopo la vittoria sull'impero Austro-Ungarico la cartina dell'Europa centrale viene ridisegnata completamente. L'ostilità tra tedeschi e slavi termina finalmente con la nascita di Polonia, Cechia e Slovacchia indipendenti.
Seppure queste nazioni saranno sicuramente in futuro terreno di lotta diplomatica tra Russia e Germania pone fine a molti contrasti tra Berlino e San Pietroburgo.
A sud invece Vienna torna nella sfera d'influenza tedesca aprendo la via dell'Adriatico alle merci tedesche.
Istruzione
Il ministro Jules Ferry riesce a dotare la Repubblica di un'istruzione libera, gratuita, laica ed obbligatoria. E' il primo stato del mondo a prendere simili provvedimenti rivoluzionari.
Politica coloniale
Una importante collaborazione coloniale viene avviata con la Spagna nei pressi del Marocco che viene esplorato con una missione congiunta.
Una missione indipendente guidata da Brazzà invece supera il Sahara e giunge presso il Lago Chad dove incontra il suo vecchio rivale Stanley di nuovo al servizio belga. Nella zona accordi di amicizia sono stretti con i berberi dell'Azawad verso i quali inizia un piccolo commercio.
Riarmo navale
Di fronte alla crisi in Europa e l'occupazione totale da parte degli italiani del canale di Sicilia porta il governo a decretare un riarmo navale per proteggere e garantire i propri interessi.
Egitto
In Egitto la rivolta di Urabi sembra ormai sul punto di scemare, ma la guerra tra Regno Unito e Turchia pone in grave pericolo i cittadini britannici presenti nell'area. I soldati francesi quindi radunano la maggior parte degli occidentali ed organizzano convogli diretti a Cipro.
Il nord del paese è ormai saldamente sotto l'influenza, generalmente benigna, di Parigi che investe molto nella produzione di cotone e tabacco lungo le rive del Nilo.
L'Orensund
La battaglia dell'Orensund e la distruzione di Copenhagen provocano immenso dolore in Danimarca cui si aggiunge quello per la scomparsa del Re.
Sale al trono Federico VIII che annuncia l'intenzione di non accettare alcuna dichiarazione di guerra al Regno Unito poiché porterebbe unicamente altro, inutile, dolore.
In ogni caso fa chiudere gli stretti come misura precauzionale.
La guerra in Sud America
La guerra si mette molto male per l'Impero del Brasile.
Lo sbarco dei portoghesi e la rivolta dei repubblicani e dei secessionisti fa sciogliere de facto lo stato che mantiene il controllo solo di poche aree periferiche.
L'imperatore si rifugia a Belem e qui annuncia l'intenzione di avviare trattive di pace per salvare il salvabile.
Battaglia di La Paz
Dopo aver distrutto il Perù le inarrestabili forze militari cilene si uniscono a quelle dell'Ecuador. Le due colonne danno battaglia all'esercito boliviano che subisce una durissima sconfitta alle porte della capitale.
Il governo si rifugia a nord sperando nella protezione brasiliana ma la caduta dell'Impero fa temere per ogni speranza. In ogni caso non viene accettata la proposta di pace dell'Alleanza di Santiago e si sviluppa un timido movimento di guerriglia.
Trieste
Di fronte agli sconvolgimenti in Europa centrale il governo di Roma riesce a strappare un accordo all'Austria per la cessione di Trento e Trieste che pone fine alla secolare tensione tra i due popoli ed apre nuove inaspettate vie diplomatiche.
Tassa sul macinato
La impopolarissima tassa sul macinato viene finalmente abolita. L'obiettivo del pareggio di bilancio è ancora lontano ma la popolazione può tornare a respirare. Nonostante questo l'emigrazione dal meridione continua ma è per lo più diretta verso la Tunisia.
