Diplomazia Ali oscure, oscure parole

Silen

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In effetti Saska guardò la strega con una certa blanda curiosità ma nulla più. Seguendo il suggerimento della drow, l'Arpia aprì il cofanetto e lesse rapidamente il documento, poi annuì e lo rimise al suo posto.
"Comprendo le tue intenzioni e le apprezzo Afya Sreen. Purtroppo i trascorsi fra le nostre nazioni rendono necessari lasciapassare come questo, almeno per il momento, ma ritengo che qui, oggi, abbiamo posto le basi per un miglioramento della situazione. Sono certa che la mia Prima sarà soddisfatta almeno di questo." Saska inclinò il capo da un lato "Purtroppo non abbiamo fatto molti passi avanti nell'individuare chi sia il ladro ma se non altro abbiamo una idea abbastanza precisa di come ha agito. E' una conoscenza tutt'altro che disprezzabile. La mia Prima farà tesoro di queste informazioni e agirà di conseguenza. Credo avremo ancora modo di rivederci e discutere, di questa ed altre faccende".
Dopo aver pronunciato queste parole l'Alata accennò col capo un breve cenno di saluto e si accinse a prendere la lunga strada per ritornare in patria.
 

Silen

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Con l'arrivo della primavera la visita di una inviata dal lontano meridione si rinnova, e nuovamente l'arpia Saska compare nei pressi del forte di superficie costruito in corrispondenza della sotterranea città di Kalassia. Questa volta però la visita è assai meno inaspettata, in effetti si sarebbe potuto dire che era già implicita nella conclusione del colloquio di un anno prima. Materializzatasi dal nulla nei cieli sorpa il forte (sicuramente grazie a un incantesimo di teletrasporto individuale) l'Alata rpese terra poco dopo e porse alle guardie drow subito accorse il lasciapassare datole da Afya Sreen, lasciando poi che fossero gli elfi scuri a occuparsi del resto.

@Enichaos
 

Enichaos

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Il lasciapassare fece il suo lavoro, e le guardie accompagnarono l'alata entro le mura del forte, dove sotto un gazebo era stato approntato un seggio pensato per l'anatomia della visitatrice; se fosse sufficientemente comodo, sarebbe stata lei a giudicarlo.
Davanti al seggio, un tavolo, e dall'altra parte una normale sedia. Dopo pochi minuti dall'invito ad attendere, Afya emerse dall'edificio contenente il pozzo di discesa, assieme ad un paio di servitori che portavano un vassoio e vari oggetti.
"Lady Saska, avete di nuovo intrapreso un lungo viaggio per venire a farci visita... Cosa ve ne pare dell'ideazione dei nostri artigiani? Per ora esiste un solo seggio con questa foggia, ma se sarà adatto, ne faremo costruire altri per Belaern."
I servitori posarono sul tavolo il vassoio, che presentava come il precedente diversi cubetti di carne rosata ed una selezione di formaggi, assieme a diverse piccole ciotoline contenenti miele, marmellate e mostarde; ed una piccola forchetta, solo per la strega.
A completare la presentazione, un vino rosso fermo e dolce, ma più leggero di quello dell'anno precedente, e due calici in cui essere versato. "Dopo un viaggio simile, immagino sarete affamata. Inoltre, discutere davanti ad un buon pasto è decisamente più piacevole che senza..."
Si mise quindi a sedere, attendendo che l'alata presentasse l'argomento di discussione dell'incontro... i toni erano amichevoli e pacati, il sorriso sul volto dell'incantatrice sincero, ma era chiaramente una visita di lavoro e non di piacere.
 

Silen

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Saska studiò con aria incuriosita il seggio bizzarramente foggiato: nell'Impero lo stile in uso era molto semplicemente di mantenere la struttura delle sedie adatte agli umani mantenendo solamente una decina di centimetri di schienale o poco più laddove quel seggio sembrava essere stato costruito con una maggiore attenzione alle caratteristiche anatomiche proprie delle Alate il cui fisico, per quanto umanoide, aveva molte sottili differenze se paragonato alla anatomia di un essere umano. Teminato il suo esame Saska si accomodò con aria soddisfatta.
"Apprezzo molto la tua premura, Afya Sreen. E' decisamente più comoda di quanto mi aspettassi" l'arpia sogghignò "Temo che noi non ci siamo mai curate di spendere tempo ed energie per far costruire seggi migliori ai nostri artigiani Senzali. Buffo se una ci riflette. E ammetto di gradire molto questo piccolo rinfresco che hai preparato." così dicendo Saska infilzò con l'artiglio dell'indice uno dei cubetti di carne, lo annusò per un istante e poi lo calò nella ciotolina che conteneva la salsa più piccante fra quelle servite in tavola, masticando poi lentamente e con gusto "Delizioso" commentò.
"La mia Prima ha molto apprezzato i vostri doni, Afya Sreen. Ella indossa il vostro gioiello da quando glielo ho recato, giusto sotto la catenina della Lacrima. La mia Prima mi ha chiesto di portarvi il suo ringraziamento e un...invito." Saska fece una piccola pausa, scrutando la drow con quei suoi occhi neri come giaietto, una pausa evidentemente studiata per avere il maggiore effetto, poi continuò "Per quanto abbiamo memoria, nessun drow ha mai veduto Kyrne Lamiya. La mia Prima invita te, e ogni altro inviato la vostra Matriarca vorrà mandare, nella nostra città. La mia Prima è ansiosa di incontrarti...personalmente."
Sganciato con la massima nonchalance quel proiettile ai cristalli sovraccarichi di mana, l'Arpia si dedicò al cibo, divorando in rapida successione due bocconi di formaggio, uno intinto nel miele e uno nella stessa salsa piccante di prima, seguiti da un sorso di vino, che mostrò di apprezzare maggiormente rispetto a quello dell'annata precedente. Eppure qualcosa nell'atteggiamento di Saska lasciava credere che l'Alata stesse unendo l'utile al dilettevole, rifocillandosi e lasciando tempo alla drow per digerire l'informazione prima di continuare il discorso che si era prefissa. Dopo qualche aver sorseggiato il vino l'Arpia infatti aggiunse ancora qualche parola, quasi che le fosse venuta in mente una ultima questione da trattare.

"La mia Prima mi ha chiesto anche di portarti questo piccolo dono, come segno del suo apprezzamento per la tua gentilezza verso le Sorelle. Si tratta di un oggettino, un pensiero come lo definirebbero gli umani del nostro Impero, ma spero che lo potrai apprezzare." l'Arpia tese la mano verso Afya, mano nella quale faceva bella mostra di sè una rilucente spilla di argento finemente lavorato, modellata sullo stemma di Kalassia.
 
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Afya sorrise, più rilassata dell'anno precedente "Vi avevo accennato che stiamo cercando un'apertura verso il resto di Ea... fare in modo che gli ospiti siano a loro agio fa parte del processo.
Per i nostri vicini Rahonavydi ad esempio, sappiamo ora che i bicchieri sono completamente inadatti ed è meglio presentare delle fiaschette più adatte a chi è senza labbra, tanto per fare un esempio."

Mangiò anche lei qualche pezzetto di carne e formaggio, ascoltando le parole dell'alata con interesse "Mi fa piacere che abbia gradito il dono, e non mancherò di ricambiare la vostra visita appena possibile.
Dovrò solo avere l'autorizzazione della Matriarca, non dovrebbe avere nulla in contrario."
la Strega allungò la mano, prendendo la spilla, ed osservandola minuziosamente "Un pensiero davvero gradito...
Ed una curiosa coincidenza"
aggiunse, estraendo da una piega del vestito una pergamena arrotolata e sigillata "Immaginando il vostro ritorno, ho fatto preparare una prova di reciproca amicizia..."
La allungò all'alata, attendendo che la prendesse "Ovviamente una riproduzione fatta dai nostri migliori artisti, ma comunque identica a quella firmata da Mord'ters Brondic, un nobile molto celebre nella capitale...
Solo, nonostante la potenza visiva che possiede quest'opera, non siamo certi di quanto sarebbe apprezzata sullo scenario internazionale: alcuni potrebbero avere pessime reazioni ai temi trattati..."
Un sorso al bicchiere di vino, attendendo un commento della corvina all'arte presentatale... Era certa che sarebbe stata apprezzata almeno da loro, e chissà, avrebbe potuto suggerire altri amanti dell'arte a cui sottoporla...
 
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Silen

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Saska srotolò la pergamena e la osservò attentamente. Dopo qualche istante la riavvolse con la medesima accuratezza e si rivolse nuovamente alla drow inarcando un sopracciglio con aria lievemente ironica "Temo di non essere la persona più adatta a giudicare questa particolare forma d'arte. Ma credo che nella nostra città vi sarà più di uno che potrà apprezzarla, in ogni singola sfumatura." l'Alata si dedicò nuovamente al cibo infilzando un aaltro cubetto di carne e intingendolo a titolo sperimentale in una delle altre salse dell'assortimento "Voi elfi scuri siete una sorpresa sotto molti aspetti, Afya Sreen. Per certi versi mostrate una cortesia molto simile a quella dei vostri....quale è la parola più adatta?.....parenti, forse?....di superficie. Avevo sentito parlare molto della vostra razza, ma devo dire da ciò che ho potuto vedere di persona, che niente di ciò che ho udito corrisponde a verità." le parole di Saska, dette così come erano, lasciavano un certa libertà di interpretazione ma l'Arpia sembrava volerle intendere come un complimento "Mi piacerebbe continuare a conversare con te di arte mangiando del buon cibo" continuò con un tono di lieve rammarico "ma la mia Prima mi chiesto di discutere di alcuni temi ben precisi. In particolare la mia Prima vorrebbe sapere quali sono i vostri rapporti con le altre nazioni di Ea qui a nord, con particolare riferimento ai Senzali sauriani. Essi si sono dimostrati in varie occasioni una nazione amica e per la mia Prima sarebbe un grande sollievo sapere che fra Kalassia ei sauriani non vi è che amicizia. Un alleato è una cosa buona, ma due alleati sono una cosa migliore." concluse in tono allusivo.
 

Enichaos

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Afya annuì alle parole dell'alata, probabilmente ci sarebbe stato modo e luogo di presentare al pubblico quel particolare pezzo d'arte, più avanti. Ma non era certo quello il giorno adatto. "Dici che siamo diversi da come ci dipingono? I nostri cugini spesso fanno del loro meglio per portare avanti un'immagine di noi basata sui soli tratti negativi di ogni persona. Io ad esempio, non negherò mai di essere spietata: ho condotto la resistenza contro le armate di Lazarus con il terrore e la prepotenza. Lady Telenna è una temibile avvelenatrice ed ha fatto molte vittime nella sua scalata al potere. Mastro Xyltin vive in costante fuga dai suoi numerosi rivali. E solo Llorath sa cosa passa nella testa del Duca Vikzlade che avete conosciuto l'anno scorso. Se ascoltate quello che dicono di noi le altre razze, ognuno di noi è spietato, traditore, imprevedibile, esperto di veleni, e privo di persone fidate." Bevve un sorso di vino, scuotendo leggermente il capo "Ma che dire allora di Zundalaran, una delle persone più limpide che si possa conoscere? E prima che morisse in battaglia, il Campione Gurun era noto per essere totalmente incapace di mentire... e non nel senso che mentiva male. Ogni razza ha in se tutte le sfumature possibili, alcune sono semplicemente più diffuse di altre" concluse, prima che il discorso, per quanto già abbastanza serio, virasse su argomenti più ufficiali e spinosi "Amicizia è una parola grossa, da soppesare attentamente, Lady Saska. I Rahonavydi non sono nostri nemici. Stiamo costruendo rapporti più solidi con loro, ma per ora gli unici che mi sento di definire amici di Kalassia sono i pelleverde del Trollheim. Tendevano all'illetterato quando li abbiamo conosciuti, ma abbiamo visto un grande cambiamento nella loro cultura negli ultimi anni. Ma, confesso, avere più alleati è senz'altro un nostro obiettivo... purtroppo, la nostra nomea ci relega al momento a poter avere solo molti non nemici."
 

Silen

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"Ah già, i grossi Senzali verdi" commentò Saska con brivido che a dispetto di tutto riuscì a sembrare un gesto più affettato che sincero "creature interessanti, grossi, forti, capacità di rigenerazione. Ottimi guerrieri nonostante los carso cervello, a quanto mi dicono. Non abbiamo alcun contatto con loro e a sud la loro specie non sembra essere rpesente...non nelle vicinanze almeno." l'Arpia pescò un altro cubetto di carne e provò un altra salsa...stavolta non di suo gradimento a giudicare dall'espressione.
"La mia Prima ama sfruttare le abilità dei nostri sudditi Senzali. Credo che sapremmo utilizzare anche i troll, alla bisogna. Ma per ora sono più interessata a voi. Non so se ne avete notizia ma proprio qualche anno fa i Rahonavidi hanno incontrato fortuitamente un piccolo gruppo delle nostre Sorelle nordiche. La mia Prima vi sarebbe molto grata se, come gesto di buona volontà, la manteneste informata di ogni eventuale incontro. Verrò personalmente a conferire con le nostre Sorelle se necessario." Saska distolse lo sguardo dal cibo e fissò direttamente la strega "Il nostro numero è andato aumentando negli anni, è vero, ma la mia Prima ritiene che tutti i gruppi sparsi delle Sorelle vadano difesi e possibilmente integrati nello Stormo del Territorio di Caccia. Non sempre questo è possibile ma la mia Prima non intende lesinare sforzi in questo senso."
Saska inclinò il capo da una parte "La mia Prima ha udito le ultime...ah, sfortunate vicende leggate alle Lacrime. La mia Prima in segno di buona fede domanda se può fare qualcosa per aiutare gli elfi scuri di Kalassia. Se è nelle nostre possibilità la mia Prima sarebbe lieta di offrire un gesto di amicizia."
 

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Afya sorrise alle parole dell'alata replicando "Hanno ancora molta strada da fare, ma i Troll hanno dimostrato un potenziale invidiabile, devo ammettere: quello che difettano in cervello lo compensano con l'impegno. Sono però stupita del fatto che non ve ne siano nelle vostre vicinanze, pensavo riuscissero a prosperare ovunque" forse il limite era stato più la carenza di cibo in alcuni territori particolarmente aridi piuttosto che il clima in se, valutò silenziosamente la maga "Conosco la situazione di cui parlate... le arpie del nord erano state scacciate dai loro territori dai Duergar durante la nostra guerra lampo, ed hanno sorvolato noi e poi l'intero Trollheim per chiedere asilo ai Rahonavidi. Non mancheremo di informarvi se troveremo altre vostre Sorelle durante le prossime esplorazioni... avere il supporto di una di voi durante eventuali trattative potrebbe essere un vantaggio per tutti..." durante la discussione, la strega continuò a mangiare solo alcuni bocconi, provando le varie salse... più una degustazione che un pasto per lei "Non so quale sia la vostra visione sulla faccenda, ma per la Matriarca la questione è chiara: il Duca ha contribuito al trafugamento di una Lacrima di sua iniziativa ed ha quindi tradito Kalassia stessa; se anche venisse reso ancora vivo, il meglio che può succedergli è di essere privato di ogni beneficio del suo rango e sottoposto ad incantesimi che lo tengano costantemente sotto controllo." Il sorriso sparirebbe dal viso, un'ombra di preoccupazione nello sguardo "Al momento ancora non sappiamo come si svilupperà la situazione, ma temiamo forti tumulti interni: sappiamo gestire uno stato, ma il malcontento è qualcosa di insito nella natura drow; questa situazione lo esacerberà, chiaramente, ma metodi e mezzi ci sono ignoti... ringraziate la vostra Prima per la sua disponibilità da parte mia e della Matriarca Driass stessa, ma l'unica cosa che potrebbe servirci ad arginare il problema sarebbe qualcuno in grado di dare una spinta nella giusta direzione alle nostre politiche interne in ruolo di mentore... pensate che sia possibile?" L'inquietudine dell'incantatrice era più che sincera, già riusciva a vedere nella sua mente rivolte e terrori notturni in tutto il regno...
 

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Saska fissò per qualche istante Afya senza rispondere. Difficile dire cosa stesse pensando: gli occhi nerissimi dell'Arpia erano morti e inespressivi come quelli di uno squalo...o di un ragno. Dopo un istante l'alata incrociò le dita "Un mentore...è una parola interessante quella che hai usato, Afya Sreen. La mia Prima mi ha chiesto di fornirvi aiuto, nei limiti delle mie possibilità ma sebbene io sappia destreggiarmi nella politica dei Senzali, dubito di comprendere appieno le sottigliezze necessarie a governare uno nazione di elfi scuri e certamente non più di quanto non li comprenda la vostra Matriarca. A meno che..." Saska inclinò leggermente il capo "...tu non abbia già un piano sul come dare la giusta spinta. Nel qual caso, potremmo aiutarci a vicenda."
L'inviata fece una pausa significativa prima di proseguire "Troppo a lungo vi abbiamo trascurati per via della lontananza e della vostra cattiva fama, Afya Sreen. La mia Prima vuole rimediare a questa mancanza e vede un grande potenziale nella voste peculiarità, esattamente come tu le vedi nei troll. Due alleati al prezzo di uno: la mia Prima ne sarebbe deliziata." con queste parole Saska schiuse le labbra in un sogghigno. Anche il suo sorriso ricordava quello di uno squalo.
 

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Lo sguardo di Saska non creò difficoltà alcuna alla strega, ben abituata a fissare occhi inespressivi e contemporaneamente ben conscia di quanto innaturali fossero i propri "Io purtroppo come ho detto pocanzi sono particolarmente pratica" per quanto il termine che aveva usato per definirsi era spietata, qualcuno avrebbe potuto dire che la linea di separazione era particolarmente sottile "se qualcuno va spronato, per me il modo migliore è mostrargli cosa succederà se non dovesse eseguire quanto comandato. Ma so anche che non si possono minacciare conseguenze su una scala così ampia senza un imminente pericolo esterno: quando Lazarus era arrivato alle nostre porte sono bastate poche dimostrazioni di forza a smuovere l'intera popolazione della città... qui però parliamo di un intero regno, e non posso far piovere fulmini su un territorio tanto ampio; e se anche potessi, farlo equivarrebbe ad invitare assassini di ogni potenza straniera alle porte per la mia testa." Scosse il capo, non voleva nemmeno immaginare quanta energia le poteva costare un'impresa del genere, tanto più che l'ultima volta aveva sfruttato più le energie dei cristalli della volta della caverna che le proprie, e nel regno non tutti i territori erano sotterranei "voi invece, avete un Impero dove, pur non avendo schiavi, la vostra gente domina efficacemente sui Senzali senza essere continuamente sull'orlo dell'anarchia. E la mia domanda, come anche di diversi nobili, è sempre la stessa: come? Sono certa che sia qualcosa a cui possiamo arrivare da soli con sufficiente impegno, ma un aiuto da chi ne ha già esperienza può aiutarci a trovare la giusta direzione..." Il sorriso dell'arpia venne ricambiato con uno meno ampio, probabilmente dovuto alla consapevolezza delle mancanze proprie e del regno "Siamo lieti che la vostra Prima veda un futuro in cui siamo coinvolti... ed avete ragione, la nostra alleanza con il Trollheim è abbastanza stretta da farci muovere assieme... fintanto che non si debba finire in contrasto con i Rahonavydi" concluse l'incantatrice... non che ci si potesse aspettare altrimenti, l'alleanza tra troll e sauri risaliva quasi a prima che gli elfi oscuri si ripresentassero sulla superficie; e d'altra parte, per i drow potevano rappresentare una minaccia molto più diretta delle arpie in caso di contrasti tra i due estesi Imperi...
 

Silen

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"Non tutte le Sorelle la pensano allo stesso modo sulla questione del govenro dei Senzali, Afya Sreen. La mia Prima ritiene che essi vadano guidati e non costretti; è più semplice regnare su una mandria di umani quando sono tranquilli e soddisfatti." disse Saska con un tono che sembrava stesse parlando del tempo e altre minuzie e non di un problema che arrovellava più di una testa coronata degli stati del Mondo Conosciuto come di Aman "personalmente non credo di potere essere in grado di aiutarti, non sono questi i compiti che la mia Prima mi chiede di svolgere. Ma questo non vuol dire che le Sorelle non possano aiutare te e la tua Matriarca. Nel Territorio di Caccia si trovano molti talenti e certamente potremo trovare qualcuno in grado di illustrarti i nostri metodi, sia essa una Sorella o una Ein'keth" proseguì con una scrollata le spalle.
"Quanto agli schiavi, sono stati gli stessi Senzali a scegliere di rinunciarvi, quando si sono resi conto che sotto il nostro governo la loro esistenza implicava più svantaggi che vantaggi." Saska tacque per qualche istante, come riflettendo prima di aggiungere qualche altra parola "Alcuni sostengono che le Sorelle guardino dall'alto in basso tutte le razze di Ea. Ebbene, è difficile non farlo quando una Sorella è in volo mentre gli altri arrancano sulla terra. Ma questo non significa che le Sorelle non concepiscano un ruolo per le altre razze nell'ordinamento del mondo. La mia Prima vede chiaramente che noi abbiamo bisogno delle molteplici razze dei Senzali: grazie alle loro diverse abilità, che noi abbiamo saputo sfruttare e guidare, noi prosperiamo come mai è accaduto nella storia della nostra specie. In cambio abbiamo portato loro pace, sicurezza, benessere: tutto ciò che essi bramavano ma che da soli non sarebbero mai stati in grado di ottenere divisi e litigiosi come sono. Questo è ciò che offre la mia Prima: Pace, Sicurezza, Supremazia; e tutto ciò che chiede in cambio è semplicemente il vostro aiuto, le vostre abilità, ciò che fa di voi quello che siete. Non è molto in realtà. "
 

Enichaos

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Afya ascoltava con attenzione le parole dell'alata... magari non era l'ambito di nessuna delle due, ma sicuramente aveva più esperienza di una situazione di stabilità nazionale... foss'anche solo per esserci vissuta, la prospettiva dell'arpia era da considerare attentamente. La questione degli schiavi era abbastanza prematura considerando l'instabilità e le abitudini di vita degli elfi oscuri, ma anch'essa era da tener di conto nelle visioni di un futuro più lontano; certamente non in un momento di crisi imminente in cui un simile cambio di abitudini avrebbe addirittura potuto portare ad un ulteriore collasso nazionale. Forse per la prima volta durante le loro discussioni, la maga ascoltò silenziosamente le parole dell'ombra senza avere nulla da ribattere o commentare. Solo dopo qualche istante di riflessione si sentì pronta a dare una risposta "Penso che diversi nobili saranno interessati a parlare con chiunque possiate mandare per darci qualche buon consiglio; per quanto concerne l'aiuto che possiamo fornirvi, siamo più che disponibili a ricambiare il favore che ci state mostrando. Dopotutto, abbiamo addirittura ricevuto un invito alla vostra corte" disse, giocando con la spilla ricevuta all'inizio della conversazione "quantomeno, ci ritroveremo a parlare di come possiamo collaborare tra meno tempo di quanto avremmo potuto immaginare qualche anno fa..." aggiunse infine, come ad intendere di voler lasciare discorsi più approfonditi all'incontro con la Prima... avrebbe dovuto parlare a lungo con la Matriarca per farsi concedere un po' più di libertà di decisione...

Ammetto che mi ero scordato di rispondere... comunque penso che per il turno 43 possiamo chiuderla qui... tanto lo sappiamo tutti e due che continuiamo nel turno 44 :asd:
Comunque, il fatto di avere nuovi colori e di non riuscire mai a beccare il colore che ho usato prima per i personaggi senza aprire photoshop per vedere l'esadecimale mi devasta :handicappato:
 

Enichaos

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E si riprende con un nuovo anno @Silen
Non c'è un modo facile per un drow di raggiungere le terre meridionali di Ea; men che meno un metodo sicuro: fino a Nagrond la situazione era pacifica, c'erano accordi e trattati a proteggere la strega in viaggio, ma dai confini meridionali del regno nanico in avanti la strada per Kyrne Lamiya era stata avvolta nella segretezza e nell'illusione, almeno fino alle regioni più settentrionali dell'Impero. Tuttavia, finalmente Afya era arrivata, sola come quando era andata ad affrontare Lazarus anni prima; fortunatamente, aveva un invito ufficiale, quindi si sentiva nonostante tutto più sicura che in quello specifico evento. La tranquillità tuttavia era ben lontana dalla sua mente, consapevole delle difficoltà che stava vivendo il suo paese... d'altro canto, le difficoltà politiche avevano facilitato notevolmente la discussione con la Matriarca per ottenere piena libertà nelle trattative con la Prima. Non che si aspettasse davvero di essere ricevuta dalla regnante in persona, probabilmente sarebbe stata accolta e reindirizzata da altri, o almeno così era convinta... Fatto stava che la città era ormai in vista, ad un orario che costringeva la strega a tenere velati gli occhi per non restare abbagliata dal sole che si stava ormai avvicinando al suo zenith.
 

Silen

Get a life
Kyrne Lamiya faceva sempre un certo effetto al visitatore che giungeva per la prima volta davanti alle sue porte. Enorme e tentacolare la città era cresciuta esponenzialmente superando di gran lunga l'intento della stessa Silene che in origine aveva voluto soprattutto creare una città che potesse convincere le sue riottose corraziali ad abbandonare le distese selvagge ed inurbarsi. Inevitabilmente la grande quantità di maestranze necessarie a costruire le grandi torri predilette dalle Alate, il formarsi di una vasta e ipertrofica burocrazia, lo svilupparsi di un potente apparato militare avevano attirato mercanti, artigiani, tavernieri, persone di ogni risma e genere innescando un circolo vizioso che aveva portato la città a crescere in maniera rapida e disordinata. Le torri delle Alate avevano cominciato a spuntare come funghi attorno alla Grande Torre di Silene e tutto attorno erano sorti i quartieri dove vivevano gli umani e le altre razze soggette.
L'impressione generale era di una città imponente e labirintica che stordiva il viandante con la sua immensità, ribollente di vita nei suoi cieli come per le sue vie di terra.

Giunta che fu dinanzi alle porte della città Afya venne squadrata con curiosità dalle guardie di stanza ai cancelli: non era cosa di tutti i giorni vedere una drow presentarsi alle porte di Kyrne Lamiya. L'invito peraltro fece miracoli: il comandante della guardia le rivolse un inchino e spiccò un messaggero pregando la strega di attendere per un poco mentre le Sovrane Alate venivano informate del suo arrivo.
Dopo una attesa sorprendentemente breve, segno certo che erano stati dati ordini precisi che la riguardavano, un'Alata atterrò nei pressi deic ancelli, dirigendosi a grandi passi verso la drow. Si trattava di una Arpia magra e slanciata dalle ali imponenti, forse persino un pò troppo grandi rispetto alr esto della sua figura; le spalle strette e la corporatura relativamente esile non la qualificavano certo come una guerriera: l'impressione generale era piuttosto di una Arpia abituata a percorrere instancabilmente grandi distanze. Il prototipo della messaggera insomma.
"Il tuo arrivo era atteso, Afya Sreen" esordì l'Alata senza preamboli "a nome della Prima e di tutte le Sorelle del Territorio di Caccia ti dò il benvenuto a Kyrne Lamiya. Mi è stato chiesto di farti da guida e in particolare di mostrarti gli alloggi che sono stati predisposti per te nella Grande Torre. Saska mi ha chiesto di riferirti che sarà felice di incontrarti di nuovo e che hai suscitato la curiosità della Prima. Appena sarà possibile, Silene desidera incontrarti di persona." poi quasi per un ripensamento, e un attimo di esitazione, come se l'Arpia si fosse dimenticata della cosa, aggiunse "Il mio nome è Aerianira."
 

EuanIronfist

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E si riprende con un nuovo anno @Silen
Non c'è un modo facile per un drow di raggiungere le terre meridionali di Ea; men che meno un metodo sicuro: fino a Nagrond la situazione era pacifica, c'erano accordi e trattati a proteggere la strega in viaggio

Veramente se passi da Nagrond e sei un mercante che commercia con Nagrond (e sei nella famosa lista di gente che commercia con il regno), oppure, se sei in missione Diplomatica per Nagrond, tutto apposto.
Altrimenti al confine vieni bloccato e per passare devi fare il tran tran dei permessi più tassa.

Non ci sono trattati o accordi di sorta tra i due regni per permettere clausole a quella legge. Ergo, o hai pagato per passare, o hai ingannato le guardie di confine in qualche modo.


@Silen questo vale per tutti gli stati che vogliono passare per Nagrond, e ti ricordo che sta legge la hai praticamente fatta te xD
 

Silen

Get a life
1) No guarda non attribuire a ME le TUE leggi xenofobe. :asd:
2) Beh mica è detto che passa per forza da nagrond
3) Vi odio quando mettete tutti questi commenti off gdr. Ma vi fa schifo scriverli nelle altre sezioni del Fantasy? :asd:
 

Enichaos

Spam Master
@EuanIronfist ho ben due rotte con te, non dovrebbe essere stato un problema entrare con una carovana di mercanti... e come detto, dal confine meridionale di Nagrond in poi segretezza e illusioni. A meno che non vogliamo obbligatoriamente complicare la situazione di una giocata diplomatica tra due altri stati solo perché narrativamente non ho voluto glissare sul percorso o scrivere che l'area veniva superata in volo con uno pterodattilo, o col teletrasporto, o chissà quale altro espediente che non preveda il passaggio fisico nelle terre nel mezzo; nel qual caso posso tranquillamente modificare e dire che faccio un percorso differente... O glissare sul percorso fatto come fa quasi chiunque altro quando va in stati non confinanti col proprio
Afya guardava con ammirazione i palazzi della città che si vedevano da tanto lontano: certo, Kalassia ne aveva di più alti, ma erano comunque ancorati sopra e sotto alla caverna, spesso anche attorno ad imponenti pilastri naturali... e non pareva proprio il caso per le struttre costruite dall'Impero; le mura stesse non avevano nulla da invidiare alle pareti di una caverna, e certo facevano impallidire le difese dei forti che i drow solevano costruire in superficie. La strega attese all'ombra che si faceva sempre più stretta delle mura, soddisfatta dall'efficienza dell'invito e dall'organizzazione delle guardie... e quasi sorpresa della velocità nella reazione da parte dei regnanti della zona. Valutò con attenzione l'aspetto dell'arpia che le si era palesata davanti: se Saska ricordava un corvo, quella che le stava parlando era più simile ad un ardeide per proporzioni. La notizia che sarebbe stata ricevuta direttamente dalla Prima non la colse davvero in contropiede, ma certo era ben lontano da quanto si era aspettata: Dryass aveva ricevuto ospiti in casi estremamente rari; tuttavia la Prima non era certo la Matriarca... non era nemmeno una drow, probabilmente non si aspettava continue pugnalate alle spalle come ogni persona con del potere a Kalassia. "Lieta di conoscervi, Lady Aerianira, vi ringrazio per l'accoglienza. Conducetemi pure agli alloggi: non nego che vorrei visitare le vie della vostra città, ma la priorità va alla vostra Prima; per le faccende personali, penso si potrà sfruttare un altro giorno..." guardò per un attimo verso terra, osservando gli abiti da viaggio che indossava "Ma prima dovrei quantomeno rendermi presentabile... e ci sono usanze di cui dovrei essere messa al corrente? Non vorrei dare adito a malintesi..." chiese, iniziando ad avviarsi a seguito dell'alata...
 

Silen

Get a life
"Si, certo, era previsto. Voglio dire non è che la Prima desideri vederti immediatamente. Pensavo che saresti stata stanca per il viaggio, Afya Sreen, dopotutto è un lungo percorso per chi è condannato a camminare sulla terra" Aerianira sembrò un pò impacciata, come se quel doppio ruolo di messaggera e diplomatica non fosse proprio il suo forte. Più messaggera che diplomatica, senza dubbio pensò Afya.
L'Arpia esitò un momento poi scrollò le spalle e fece un ampio gesto indicando la città "Se desideri visitare prima la città, ebbene perchè no? Kyrne Lamiya ha molte attrattive sia per le Sorelle che per i Senzali e la Prima mi ha chiesto di essere la tua guida. Silene non ti manderà a chiamare prima di domani e gli attendenti della torre provvederanno alle tue esigenze, rivolgiti a loro per qualsiasi cosa." Afya non poteva saperlo ma al solito Aerianira valutava cosa fare in base a quanto Silene le aveva chiesto: probabilmente se la Prima avesse detto immediatamente Aerianira la avrebbe trascinata nella sala del Trono Alato senza neanche il tempo di farle togliere la polvere dagli stivali.
La successiva domanda provocò un altro attimo di esitazione da parte dell'Arpia "Le Sorelle non hanno gerarchie simili a quelle delle società di Senzali che ho veduto" disse infine "noi seguiamo la Prima perchè abbiamo scelto di farlo. Ne consegue che ogni Sorella ha il diritto di assistere agli incontri della Prima con gli inviati dei Senzali, se lo desidera. Ci sono sempre molte Sorelle a vedere le udienze e a commentare quanto odono. Ho notato che questo mette a disagio molti Senzali, anche se non ho mai capito perchè." l'Alata guardò di sottecchi Afya Sreen come valutandola silenziosamente
"Sembri una persona dotata di discernimento." aggiunse con una seconda scrollata di spalle "Saska ha detto di apprezzare la tua sottigliezza. Dovresti cavartela bene, la Prima apprezza la conversazione arguta. "
 
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