Silen
Get a life
Dopo il furto della seconda Lacrima dalla statua di Llorathh, Kalassia è letteralmente un vespaio. Le sacerdotesse della Dea Ragno sono terrorizzate e senza eccezione alcuna affermano di percepire in maniera quasi fisica la rabbia della Dea verso i ladri come anche la sua insoddisfazione verso il suo popolo che per ben due volte si è fatto sottrarre i gioielli che le erano stati dedicati. "I drow hanno perduto il favore di Llorathh" è il coro che continuano a ripetere a chiunque voglia ascoltarle (e anche a coloro che non vogliono).
In questa atmosfera millenaristica dove non esiste elfo scuro che non tremi nel timore di subire una punizione divina una inviata giunge nella capitale da uno dei luoghi più improbabili se non addirittura dall'ultimo posto da cui i drow sis arebbero aspettati un ambasciatore.
I rapporti diplomatici fra i drow e l'Impero meridionale sono sempre stati scarsi per via dalla lontananza e col tempo sono andati sempre peggiorando. Per le Arpie e il loro rigido concetto di accordo diplomatico, la spregiudicata politica degli elfi scuri è sempre stata qualcosa di spregevole e i drow sono sempre stati visti come i traditori per eccellenza; e tuttavia è proprio una Arpia a presentarsi a Kalassia in visita diplomatica. Si trattava di una Alata di statura media (circa 1,66 m) dalla livrea completamente nera come anche gli abiti. Persino gli occhi che fissavano le guardie drow erano neri, neri quanto gli abissi del sottosuolo nei quali i drow gettavano i propri schiavi ribelli per disfarsene. In un certo senso l'Alata sembrava giustificare il soprannome di "cornacchie" che alcune razze affibbiavano alla sua specie ma tanta ostentazione faceva in effetto credere che l'effetto fosse voluto, per qualche sua propria ragione.
"Il mio nome è Saska" disse semplicemente "la mia Prima richiede un colloquio."
@Enichaos
In questa atmosfera millenaristica dove non esiste elfo scuro che non tremi nel timore di subire una punizione divina una inviata giunge nella capitale da uno dei luoghi più improbabili se non addirittura dall'ultimo posto da cui i drow sis arebbero aspettati un ambasciatore.
I rapporti diplomatici fra i drow e l'Impero meridionale sono sempre stati scarsi per via dalla lontananza e col tempo sono andati sempre peggiorando. Per le Arpie e il loro rigido concetto di accordo diplomatico, la spregiudicata politica degli elfi scuri è sempre stata qualcosa di spregevole e i drow sono sempre stati visti come i traditori per eccellenza; e tuttavia è proprio una Arpia a presentarsi a Kalassia in visita diplomatica. Si trattava di una Alata di statura media (circa 1,66 m) dalla livrea completamente nera come anche gli abiti. Persino gli occhi che fissavano le guardie drow erano neri, neri quanto gli abissi del sottosuolo nei quali i drow gettavano i propri schiavi ribelli per disfarsene. In un certo senso l'Alata sembrava giustificare il soprannome di "cornacchie" che alcune razze affibbiavano alla sua specie ma tanta ostentazione faceva in effetto credere che l'effetto fosse voluto, per qualche sua propria ragione.
"Il mio nome è Saska" disse semplicemente "la mia Prima richiede un colloquio."
@Enichaos