Alea Iacta Est

[Il bizantino]

Dyon Spartzis si alzò di fronte all'assemblea del Consiglio degli Illuminati, la situazione era tesa e precaria. La sconfitta col drago e la povera figura fatta con l'esercito dei goblinoidi aveva di fatto reso la sua posizione indebolita, a dispetto anche del successo diplomatico con il Ducato di Sylvania.


Signori del Consiglio, sono qui ad esporvi la situazione sullo stato della Teocrazia come è dovere del nostro ufficio. Siamo tutti consci della situazione precaria nella quale versiamo ebbene io vi dico che i colpevoli di questa situazione presto saranno puniti nel nome di Astera. Coloro che minano il suo buon nome non meritano di vivere oltre nella nostra meravigliosa Teocrazia, dono di Astera, e guida illuminata per ogni regno umano al cui sentir pronunciare il suo nome, deve tremare e chiedere pietà! Pertanto abbiamo deciso di stabilire nuove iniziative per poter meglio frenare la degenerazione alla quale la nostra teocrazia si sta avvicinando. Keios Paskoulis, il generale che aveva il compito di uccidere il drago ha miseramente fallito. Noi, sebbene faccia parte della nostra fazione, non possiamo chiudere gli occhi di fronte a tale atto di viltà e disonore che ha portato alla Teocrazia tutta: quindi annunciamo pubblicamente la sua destituzione e il suo processo per codardia e Alto tradimento dei principi di Astera; la cui pena voi sapete è la morte. Ma come la notte si avvicina, Astera pubblicamente ci ha dato segno delle cose giuste da fare. Abbiamo visto con quale onore e quale valore le Guardie del Tempio si siano battute contro l'immonda creatura di Tiamat ed è pertanto con grande piacere che nomino il suo comandante, Tassos Peratastes, generale e membro del Consiglio. Nonostante esso non sia della mia fazione, nonostante di certo non approverà le nostre guide di condotta, Astera ha chiaramente dato segno che egli sia colui che guiderà il nostro nuovo esercito contro il Drago. E noi, come umili figli di Astera non possiamo che approvare e non,invece, chiudere gli occhi in vano segno d'egoismo. In secondo luogo proponiamo di formare una speciale commissione che si occupi di valutare la condotta dei generali in guerra e che possa porli sotto giudizio e rimozione nel caso di condotte disdicevoli. Noi vogliamo che questa commissione sia formata da 2/3 di bellatores e 1/3 di Oratores e che possa avere nella figura del Presidente pieni poteri di giudizio e di condotta. Terzo punto: la questione delle sette ereticali. E su questo io pretenderò unità e chiedo ufficialmente all'assemblea tutta di condannare ogni attività ereticale nel nostro dominio. Non tollereremo oltre sfide al potere e all'autorità di Astera, la nostra commissione ha evidenziato numerose eresie presenti nella nostra beamata Teocrazia e vista la situazione precaria proclamiamo quanto segue: che chiunque di questo sacro consiglio non condannerà le loro azioni o non si unirà a noi per questo atto santo e giusto sia allontanato dall'assemblea e processato in quanto nemico della Fede e nemico di Astera. La commissione presente nel territorio verrà fortemente potenziata attraverso nuovi finanziamenti affinchè finalmente si ponga fine a questo scempio del nome di Astera e si ritorni finalmente alla retta via. In ultimo la questione goblinoide: Kasterius Deodatus, Noi, Dyon Spartzis, Magister Asteris vi conferiamo ufficialmente l'incarico di spazzare via la specie dannata dalla faccia di questo mondo. Io, Dyon Spartzis nel nome di Astera proclamo ufficialmente la GUERRA SANTA nei confronti della razza dannata di Tiamat.

Terminò così uno dei discorsi più inferociti e passionali da parte del Magister della Teocrazia. Sedendosi Dyon commentò a bassa voce: alea iacta est, mentre attendeva le reazioni del consiglio.

 

[Silen]

Il discorso del Magister Astrum ha l'effetto di una vera e propria bomba; non tanto per la destituzione del generale comandante il disastroso scontro avvenuto con il mostro di Tiamat nella provincia di Drakenlort, nè per l'istituzione di una commissione di inchiesta per processare i comandanti indegni: a suscitare le proteste indignate di una buona parte dell'assemblea è la proposta di escludere dall'assemblea tutti coloro che non dovessero essere d'accordo con le posizioni del Magister. Uno dopo l'altro si susseguono discorsi infuocati di rappresentanti della Voce di Astera e dei Nobili Figli, e il turbamento dell'assemblea aumenta sempre di più ad ogni infuocato discorso finchè persino Kasterius Deodatus comincia a dare segni di nervosismo.

L'intervento più acceso è comunque quello del portavoce della azione denominata Voce di Astera.
"Dyon Spatzis non è affatto interessato a mantenere la purezza della fede in Astera!" afferma in un durissimo discorso Alledon Tassetis "Ciò che vuole veramente è trasformare questo nostro concilio in una monarchia assoluta, eleggendo sè stesso a nostro sovrano e giudice; quello che vuole veramente è cacciare da questo augusto concilio chiunque non sia d'accordo con lui. Consiglieri, guardate bene il vostro Magister! Sembra più interessato a fare la guerra contro i suoi fratelli in Astera, piuttosto che contro i mostri di Tiamat! Io non concordo con il nostro Magister su molte cose...devo dunque essere cacciato da questo consiglio e trattato come un eretico? Consiglieri, siete a un bivio: in chi deponete la vostra fede? Credete voi in Astera o in Dyon Spatzisì"

Dopo questa frase il consiglio diventa una bolgia: volano insulti accusa di eresia da entrambe le parti, alcuni rappresentanti dei Prediletti di Astera , della Voce di Astera e dei Nobili Figli vengono addirittura alle mani.

Più volte Kasterius Deodatos e altri rappresentanti minori dei Prediletti di Astera e dei colti Seguaci tentano di prendere la parola, senza riuscirci: il consiglio è precipitato nel caos più completo. Alla fine la riunione viene sciolta senza che sia stato possibile esprimere un voto sulla questione delle sette ereticali.

[Riassumendo:

- Rimozione del generale sconfitto col drago: approvata a grande maggioranza
- Istituzione di una commissione di inchiesta: approvata a grande maggioranza
- Questione delle sette ereticali : il consiglio si è sciolto senza che sia stato possibile esprimere un voto
- Guerra Santa contro i Goblin : non discusso

]

 

[Il bizantino]

La seduta del Concilio venne rapidamente riconvocata con la motivazione che essendo stata interrotta da schiamazzi e diatribe l'assemblea non era mai stata formalmente sciolta. Gli Scholares sotto Oduleion rapidamente certificarono questa linea interpretativa nonostante le proteste della voce di Astera. Dyon Spartzis prese nuovamente la parola.


Lo spettacolo a cui abbiamo assistito ieri è stato qualcosa di indegno. Mai nella storia della Teocrazia il Sacro Consiglio degli Illuminati è stato teatro di una simile offesa. Per un attimo ieri abbiamo dimenticato cosa voglia dire essere servitori dell'unico vero Dio per diventare storme di barbari e animali che si dibattevano fra di loro nella confusione e nella melma! Ebbene, oggi riprenderemo i punti non ancora affrontati. Questo consesso richiede unità di intenti e d'azione per una questione molto grave come le sette ereticali: sia coloro che professano il verbo dell'Innominabile, sia questa nuova setta che venera il drago, sia coloro che differiscono dalla purezza della parola di Astera. E' nostro preciso e sacro dovere richiedere una condanna, non come monarca a cui voi Alledon Tassetis in un vano tentativo di distogliere l'attenzione sul centro del problema mi avete accusato di essere. Ma come servo fedele di Astera, in qualità di Magister della Teocrazia non dimenticato Alledon! Io sono anche il vostro Magister, il Consiglio degli Illuminati mi ha eletto come rappresentante terreno di Astera ispirata dalla gloria del suo spirito e suggerimento. Ed è con tale umile e grave compito che oggi vi richiedo la ferma condanna di questi culti ereticali, il potenzialmento delle commissioni anti eresia e la crociata e guerra santa contro i goblin. Chiunque sia contrario ad esse è di fatto condannabile perchè significherebbe ammettere e accettare la presenza di eresie nel nostro territorio. Consigliere Tassetis e voi della Voce di Astera, questa si chiama Logica ed è la Logica che voi vi rifiutate di seguire che vi sta portando alla degenerazione dei vostri Costumi. (Poi si rivolge all'intero Consiglio) A tutto il Consiglio ora mi rivolgo! Volete voi forse che l'eresia ci dilani? Guardate cosa hanno portato le influenze negative e le degenerazioni a questo Consiglio l'altro giorno. Se davvero io avessi voluto ambire alla monarchia, come il Consigliere Tassetis e i suoi seguaci asseriscono, io avrei potuto arrestare loro e tutti quanti e cogliere l'occasione di usare l'incidente di ieri a miei precisi scopi. Ma IO SONO UN SERVO DI ASTERA e non di Tassetis o di una ipotetica corona, ed è per Astera, in Astera, CON ASTERA che io oggi vi incito di nuovo alla ferma condanna di questi atti.

La fine del discorso, uno sguardo a Deodatus d'intesa, e poi l'attesa.

 

[Silen]

Come in una recita ben congegnata Deodatua e la maggioranza dei rappresentanti dei colti Seguaci si alzarono in piedi ad applaudire entusiasticamente il discorso del magister.

Quando l'assemblea tornò ad essere quieta però Alledon Tassetis si alzò nuovamente a replicare
"Il problema con voi, Magister, sono le vostre incrollabili certezze. Non vi fermate mai a domandarvi perchè tante sette ereticali fioriscano in ogni angolo del nostro paese, non vi domandate mai perchè siano sempre più numerosi i disperati che scelgono di adorare la dea del caos o financo una delle sue creature...la vostra risposta è sempre la stessa: persecuzione ed esecuzioni sommarie.
Io invece vi chiedo, onorevoli consiglieri e Magister...possibile che non comprendiate che un figlio non si educa soltanto con punizioni e minacce? Gli uomini che sono passati a queste sette ereticali sono figli che hanno preso una direzione sbagliata, senza dubbio, ma il nostro compito deve essere ricondurli con fermezza ma con con gentilezza sulla retta via, non punirli ferocemente per impedire che altri li seguano. Io non mi illudo che voi possiate accorgervi di quanto sia errato il vostro modo di vedere e quanto contrario al vero spirito di Astera, eppure voglio darvi un avvertimento: procedendo per questa strada raccoglieremo una messe d'odio senza precedenti da parte di quelle stesse persone che componegono il gregge di cui noi siamo i pastori."

 

[Il bizantino]

Si alzò con un sorriso tronfio Oduleion Peltastis, il Protos Ton Scholarion, ovvero colui che deteneva il potere sulla commissione che vigilava sulla rettitudine del Culto di Astera. Incuriositi gli sguardi furono verso di lui, per il sorriso sarcastico che aveva in volto, ma nessuno poteva immaginare le cose che avrebbe detto all'assemblea.


Consigliere Tassetis, apprezziamo noi come Scholares le vostre parole riguardo a come la Fede dovrebbe essere insegnata alle masse. Purtuttavia, e lo sapete meglio di me, questo è compito degli Scholares, ovvero di coloro che studiano il verbo di Astera di disporre delle parole del nostro Unici e Supremo creatore e di interpretarle al meglio. Nel vostro discorso rilevo tre errori: il primo è che non avete menzionato affatto il fatto che Astera si sia già rivelato all'uomo e come tale abbia già espresso in maniera chiara quale sia la giusta via da seguire. Vi ricordo che il nostro sacro progenitore Tarask Possetis il cui nome sempre sia lodato e la sua gloria espressa in terra, ci riportò e ci creò come unica Teocrazia attraverso ANCHE il martello, la spada e il sangue. Poichè Astera, santo sempre il suo nome, demanda sacrifico. Il secondo errore è nel metodo: le vostre teorie non sono MAI e ripeto MAI state approvate dal consiglio degli Scholares come lecite e giuste, questo consesso non ha MAI ricevuto nessuna modifica del modo di delegare la questione dei deviati come voi avete espresso in parole. Si sono teorie personali, ma esse CESSANO di essere tali nel momento in cui voi le esprimete in questo SACRO consesso di ILLUMINATI. E arriviamo finalmente al terzo errore: il sacro Magister non vi ha chiesto di esprimere la vostra opinione sulle modalità in cui NOI, Teocrazia e Santa espressione di Astera deleghiamo con gli eretici. VI HA CHIESTO LA LORO CONDANNA. Ed è per questo che io mi rivolgo nuovamente a Voi: CONDANNATE O NON CONDANNATE NEL NOME DI ASTERA, SACRO NOSTRO SIGNORE, LE ERESIE CHE CONTAMINO IL NOSTRO LUOGO OPPURE NON LO VOLETE FARE E VE NE ASSUMERETE TUTTA LA RESPONSABILITA'?

Chiuse Oduleion con un lieve sorriso, mettere spalle al muro quei bastardi della voce di Astera era divenuto una delle sue priorità, che finalmente ora sembrava possibile.

 

[Silen]

"Noi non condividiamo la vostra convinzione che Astera abbia limitato il suo messaggio ai soli esseri umani, come voi sapete benissimo. Astera si è rivelato a noi per primi perchè spargessimo il Suo messaggio nel mondo...ma non è il momento di discutere di Teologia, consigliere, anche se sono disponibilissimo a parlarne con voi quando lo vorrete. Noi della Voce di Astera non possiamo approvare l'eresia che stravolge il messaggio di Astera, ma del pari non possiamo approvare metodi che implichino la persecuzione in qualunque sua forma. Vi ricordo consigliere, che Tiamat era usa perseguitare e uccidere coloro che non si assoggettavano alla sua volontà. Voglio sperare che mai noi illuminati, che illuminati dovremmo essere, non ci abbasseremo ad adottare per combattere il caos gli stessi metodi usati dai suoi servi."

 

[Silen]

Prende la parola Kasterius Deodatos dei colti Seguaci
"In tutta sincerità, consigliere Tassetis, noi riteniamo che i vostri scrupoli di coscienza vi facciano onore." esordisce l'esponente più in vista dei Colti Seguaci suscitando un brusio di conversazioni nell'assemblea "Vi fanno onore poichè essi esprimono la preoccupazione di un padre per i propri figli, così come dovrebbe sempre essere: poichè noi qui, tutti gli Illuminati, sono da considerarsi i padri del nostro popolo, il popolo eletto da Astera per diffondere la sua Verità."
Applausi dagli esponenti dei Colti Seguaci e quà e là da altri consiglieri, la maggior parte rimane però in attento ascolto.
"Ora, un padre eccessivamente severo, spesso non è un buon padre. Ma un padre che chiude gli occhi sugli errori dei figli non è certamente un buon padre. Non può esserlo! Voi stesso avete ammesso che non possiamo esimerci dal condannare l'eresia e questo è il punto fondamentale fratelli consiglieri. Possiamo discutere del come, possiamo discutere dei mezzi da adottare, possiamo discutere della sorte degli eretici...e qui io affermo chiaramente che un buon padre non può che accogliere nuovamente nella sua casa il figlio pentito dei suoi errori, se è veramente e sinceramente pentito...
Abbiamo una grande responsabilità nelle nostre mani, ma non possiamo e non dobbiamo esitare per timidezza: al contrario dobbiamo dare un esempio di unità al nostro popolo, unità per Astera, con Astera e in Astera."
Il discorso sembra aver avvinto i consiglieri e convinto anche gli indecisi: un lungo applauso accoglie il ritorno di Deodatos sul suo scranno fra le pacche sulle spalle e i complimenti dei suoi vicini e compagni di fazione.

Quando si passa alla votazione, la mozione di condanna dei movimenti ereticali viene approvata all'unanimità, un grande trionfo personale per il Magister Dyon Spatzis.

 

[Silen]

Chiede la parola Valladorius Meastes dei Nobili figli.
"Signori, il nostro Magister si è pronunciato in favore di una Guerra Santa contro il regno goblin, per vendicare l'insuccesso di una scaramuccia di confine avvenuta lo scorso anno, ma io avrei alcuni dubbi in proposito." Valladorius percorre l'intera assemblea con lo sguardo "Il mio dubbio principale è, in tutta sincerità: ma non abbiamo cose più serie di cui preoccuparci? Certo, queste mie parole possono sembrare dure, ma il nostro Magister ha, giustamente e lo ripeto:GIUSTAMENTE attratto la nostra ttenzione sui movimenti ereticali che si espandono fra il nostro popolo corrompendone la fede. Fratelli consiglieri, questo è un problema degno della nostra attenzione...NON i Goblin."
Il consigliere armeggia con alcuni fogli che tiene davanti a sè "Mi sono permesso la libertà di chiedere un rapporto al nuovo comandante dell'esercito che affrontò il drago, un resoconto più che attendibile direi, e ve ne ho fatto portare delle copie. Il generale Peratestes afferma, come potete vedere voi stessi, che frecce e armi leggere erano praticamente inutili: ogni colpo rimbalzava sulla corazza di scaglie della belva mentre il suo respirro infuocato, la coda e gli artigli uccidevano a centinaia i soldati con protezioni leggere: solamente i soldati in armatura riuscivano a infliggere ferite e comunque le loro perdite sono state altrettanto spaventose. Il generale Peratestes afferma inoltre che il numero non ha molta importanza quando si combatte con un drago: soltanto pochi umini potevano affrontare la bestia contemporaneamente mentre il drago con ogni soffio inceneriva decine, centinaia di rbavi soldati.
Le conseguenze sono ovvie, fratelli consiglieri: il drago è un terribile pericolo e deve, ripeto, DEVE essere eliminato, da un esercito composto dalle nostre migliori truppe. Così dobbiamo impiegare i nostri, non sprecarli contro quei miserevoli pelleverde...che peraltro si stanno già macellando a vicenda con quegli altri mostri, i nani" l'espressione di Valladorius è piena di disgusto "Lasciamo che si massacrino a vicenda, abbiamo di meglio da fare...e poi, consiglieri, non prenderete mica sul serio questo Gnak che chiama sè stesso re e dio..." con una risata, che si diffonde per tutta l'assemblea, il capo dei Nobili Figli si siede e conclude.

L'esito della votazione appare incerto poichè i Colti Seguaci votano compatti per la guerra, tuttavia questa volta Dyon Spatzis è tradito dai suoi stessi compagni di fazione: mentre tutti senza eccezione sono favorevoli alla lotta all'eresia infatti, ben pochi vedono di buon occhio una guerra, preferendo di gran lunga un proseguimento della politica isolazionista. Voce di Astera e Nobili Figli sono parimenti contrari a un'avventura militare e quando lo spoglio delle schede viene terminato la mozione per una guerra santa contro il Regno Goblin è respinta per 161 voti contro 139.