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Straordinario: i Jamaila Rogues campioni all'ultimo respiro!
Sconfitti con un punteggio di 17 a 14 in una epica finale gli Istar Cowboys, che avevano eliminato i favoriti Tampa Bay Buccaneers.
12 agosto, 21:28
EZRA, ISTAR - Con travolgente touchdown del capitano Adelei Niska allo scadere, in una confusa mischia macchiata da un contestatissimo fallo di difesa imputato a Badger Ondinia, pivot grande dei Cowboys, i Rogues tornano alla vittoria dopo ben sedici anni dall'ultimo Broler Bronze, e a dieci dall'ultima finale. La squadra di Sinona diventa così la seconda a potersi fregiare della terza barra sopra lo stemma sociale, dopo gli Oakland '49ners.
LA CRONACA - La gara sembrava essersi incanalata in una direzione univoca nel primo dei cinque tempi, con gli Istar a segno due volte con un touchdown di Saffron O'Hara e con un tapter di Ondina, in grande spolvero nel bloccare un azione offensiva di O'Malley a metà tempo. 7 a 0, e col cambio campo e l'attivazione della regola dei sei destri, i Rogues erigevano un vero e proprio muro davanti alla propria linea, respingendo anche un tentativo di drop di O'Hara. Tuttavia la manovra offensiva appariva confusa, con un clamoroso errore di Chamal "World" Johnsson nel 25 avversarie che mancava una facile presa su passaggio del quarterback Oleg Denekin. Il terzo tempo si apre con un fuga in solitaria di O'Hara, che con un preciso jab stendeva l'incolore Kevin Sandusky e si infilava in endzone, per l'esultanza dei tifosi radunatesi al Petrovich Stadium: 13 punti di vantaggio, un risultato che denotava una certa sicurezza sull'andamento della partita. Ma coach Steve Spagnuolo non è tipo da tirarsi indietro davanti alle difficoltà, e tirava fuori dal cilindro i suoi trucchi migliori: il quarto tempo si apriva con ribaltamento dell'inerzia della partita, l'ingresso di Deion Sanders al posto di Johnsson e di Miguel Alvaro Sanchez per Sandusky dava al centrocampo cattiveria e centimetri, rapidamente trasformati in un incredibile uno due: touchdown su corsa di Denekin, drop di Sanchez e il punteggio diventava un ben più aperto 13-10. A questo punto i Cowboys reagivano, con un travolgente Flozell Adams capace di portare un tapter su Sanchez veramente ai limiti del regolamento, tanto che il poveraccio è costretto ad abbandonare il campo, con l'ingresso della giovane Nandi Burgess come kicker/striker: 14-10, ma l'azione di O'Malley successiva al punto dei Cowboys accorcia nuovamente le distanze, grazie ad un magistrale safety sul quarterback Vince Petaline all'interno della sua endzone.
QUINTO TEMPO - L'atmosfera è elettrica, il pubblico ammutolito: l'equilibrio mostrato in campo e la grande prova di alcuni solisti ha portato la partita ad un livello mai visto durante il campionato, e chiunque può capire che il minimo errore può valere la vittoria.
Palla ai Rogues, che con O'Malley provano una penetrazione centrale: niente da fare, Ondine blocca e a niente serve l'azione di copertura di Sanders: respinti indietro di sei braccia, la squadra di Jamaila tenta una schermaglia centrale, con un ottima prova di Burgess nel contrastare O'Hara, ma nuovamente non si passa. Denekin è costretto ad un passaggio lungo su O'Malley, vista la copertura su Sanders, ma Petaline tocca quel che basta per deviare il pallone e mandarlo fuori campo. Inutile il tentativo di Niska di colpire il qb avversario, la palla passa ai Cowboys, che cercano di gestire il tempo: con uno schema trucco palla a Annio, che tenta uno sfondamento su Hirazashi, ma viene sorpreso dal recupero di Lee: guadagnate due braccia, e palla di nuovo in movimento. Kruger, un centro trasformato in quarterback, tenta a sua volta una penetrazione centrale, coperto da Ondine e Meier in un tentativo di Freccia: la difesa dei Rogue è in affanno, ma da terra e trattenuto da Annio Scannafossi inventa un tackle da applausi, che blocca la progressione, dando il tempo a Burgess di recuperare e fermando nuovamente l'avanzata dei Cowboys: quattro braccia, ne mancano ancora sei per chiudere un nuovo rush, con un solo tentativo a disposizione. La squadra di Istar si consulta con Coach Peluka, e scende in campo con un inedita 4-1: l'intenzione è quella di menare, e Jamaila mangia la foglia. Alla 4-1 si contrappone una dime profonda, con il solo Butler in copertura sul lato cieco: snap, e via, volano colpi veramente al limite, ma Kruger non riesce a passare, bloccato da Niska. C'è inoltre un fallo di Dejemble su Sanders, con un colpo al collo veramente rude. Palla ai Rogues, con meno di due minuti sul cronometro. Il primo tentativo è di Sensabaugh, che con una corsa centrale e un paio di jab ben assestati si apre strada per oltre dodici braccia, prima che Lewis lo stenda da dietro. Il cronometro corre, da Denekin a Butler, flip su Pachencho, che viene travolto da un Adams stellare. Solo tredici secondi, e i cori dei tifosi dei Cowboys fanno tremare l'arena.
Denekin tuttavia non perde la calma, e chiama un ruolette laterale: si accende una mischia furibonda, con il contestatissimo vantaggio concesso per colpo irregolare di Ondine, che alza il ginocchio probabilmente per coprire l'inguine e finisce per colpire Russo al ventre: tuttavia la pressione è veramente eccessiva, e il quarterback è costretto a liberarsi della palla alla cieca. Una selva di mani si alza a prenderla, ma è Niska a catturla e a sprintare verso l'endzone. O'Hara tenta il recupero, ma con un gancio potentissimo Hirazashi (in campo al posto dell'intontito Sanders) la blocca, lasciando spazio al capitano per segnare, e ai Rogues per festeggiare il trentesimo Broler Bronze
Risultato finale: Jamaila Rogues 17 (Denekin TD [6' IV°] Sanchez DP [12' IV°] O'Malley SS [15' IV°] Niska TD [21' V°]) - Istar Cowboys 14 ( O'Hara TD [3' I°]; Ondine TP [8' I°]; O'Hara TD [2' III°]; Adams TP [14' IV°])
Formazioni [in corsivo i subentranti]:
Jamaila Rogues: QB 7 Denekin, 9 Sensabaugh - PVP 81 O'Malley, 16 Russo, 82 Butler - PVG 88 Johnsson, 21 Sanders, 89 Hirazashi - STR/K 11 Sandusky, 12 Sanchez, 45 Burgess - CC 90 Niska, 99 Scannafossi, 96 Lee, 92 Pachencho.
Istar Cowboys: QB 6 Petaline, 10 Heinnes, 4 Kruger - PVP 85 O'Hara, 86 Jung-He, 81 Meier - PVG 33 Ondine, 34 Rogèr, 84 Blutarski - STR/K 14 Cameroon, 15 Kitna; K 11 Baboden - CC 56 Lewis, 91 Adams, 90 Dejemble, 77 Annio.
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Il Consiglio approva lo studio iniziale sulla privatizzazione del sistema di trasporto pubblico
Numerose manifestazioni di dissenso popolare, ma il relatore Rachel T. Saavii garantisce "Non verrà smantellata l'attuale struttura"
12 agosto, 19:48
MIRANDA - Nella tardo pomeriggio le voci sono diventate ufficiali: la proposta n° 6731/AH1 passa, tra la costernazione di numerose parti politiche. Il decreto in esame prevede uno studio iniziale su modalità di cessione a capitali privati della rete di trasporto pubblico, seppure con paletti inerenti il mantenimento di determinati servizi di pubblica utilità e di protezione alle fasce più deboli. Proprio queste garanzie sembrano aver scardinato il fronte del no, convincendo la maggioranza del Consiglio ad approvare una norma che una parte delle minoranze giudica "immorale".
I FATTI - "Il sistema di trasporto pubblico, riunito sotto le sigle UTP (Trasporto unico planetario) e SSN (Servizio Spaziale Navette), incide notevolmente sul bilancio della Confederazione, pur essendo di fatto un servizio non gratuito." Con queste parole tre mesi fa la relatrice del decreto, il Reggente Saavii, illustrava la situazione alla Camera. "Con un profondo studio da parte dei tecnici del Commissariato all'Economia è stata teorizzata una cessione dal pubblico al privato in comodato di gestione, che investirà il 90% del comparto, portando ad un teoricamente moderato aumento dei prezzi a fronte della riduzione di alcuni servizi meno remunerativi, pensati per una strutturazione diversa del sistema, rivolta ad accentramenti non realizzatesi o rivelatesi antieconomici. Nei fatti il sistema migliorerà, rafforzando le linee più frequentate, tutelando quelle utilizzate e tagliando quelle improduttive."
LE CRITICHE - "Siamo convinti che questa manovra, nonostante le buone intenzioni, rischi di penalizzare le fasce più deboli della popolazione, con aumenti di fatto incontrollati dei prezzi" Con queste parole il Reggente Jaime Salzer indica la linea del Tempio di Ipatia Minore. Manifestazioni (modeste nel numero) organizzate dal Consiglio dei Pari hanno sfilato davanti alla Camera e alla sede del consiglio, sotto l'occhio vigile della polizia.
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In oltre due milioni per Jong&Sessaur
Esordio incredibile per la band rivelazione dell'estate, con la grande hit "Sober" diventata ormai un tormentone interplaneterio
12 agosto, 08:00
NEW HEAVEN, SINONA - Una folla oceanica ha assiepato l'Arena Parco Nord di New Heaven a partire da ieri pomeriggio, in attesa del concerto del quartetto di Lilac. Attesa ripagata da uno spettacolo incredibile, tre ore di musica travolgente, con grandissime hit cantate a squarciagola da tutto il pubblico presente. La formazione capitanata dal biniouista Kevin Parri, con la voce morbida di Alecia Beth Moore, le percussioni digitali di Reeun-Veyon (artista di razza Keelan) e il travolgente suono del visisonor di Magnifico Koral, ha proposto pezzi dai loro due album "Sinthesy" e "Fuori dal ciclo, stupenda sensazione".