GDR A ravens' nest / Atletico La Barriera

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Mentre al SOHotel si calma la tempesta suscitata dallo scontro dialettico tra l'Atletico e la Dinamo Degrado*, presso il Castello Nero il Presidente Mormont e il nuovo allenatore, José Aureliano Sciacca discutono, davanti all'immenso camino, di pallone e di vita, sorseggiando un bicchierino di liquorino argentino (d'annata superba), di cui il Presocratico ha regalato al Vecchio Orso due dozzine di casse.

Ecco un frammento del loro discorso:

- In difesa e in copertura ci vuole una capacità di sacrificio ferrea, ma davanti serve leggerezza: accanto all'abnegazione e alla disciplina è necessario liberare la fantasia, la sfrontatezza, la fanciullezza e l'incanto. i nostri giocatori devono essere come dei bambini, ma dei bambini-soldato, se mi permette la trista analogia.
- Bene, Sciacca, bene. Stasera, a cena, porti con sé anche il ragazzo, desidero conoscerlo.



*Marcomanni, sospeso dall'incarico societario e squalificato dalla Lega, è rinchiuso nelle segrete del castello è tornato a Roma, dalla moglie e i figli, per scontare la sua pena in famiglia fino al mese di gennaio. Non è stato possibile ottenere dichiarazioni da parte sua.

Gli-equilibristi-backstage-ufficiale-e-Valerio-Mastandrea-premiato-a-Roma.jpg
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Nella persona del direttore sportivo Samuele Tarli, l'Atletico La Barriera ha il piacere di annunciare l'acquisto delle prestazioni sportive dei seguenti calciatori:

Magnus Carsten, CC
Umberto Storioni, CC
Riccardo Gagliardo, DIF
Jumanji Ayawo, DIF

che si aggiungono all'acquisto di Angelo "Giovane" Corelli, ATT, dall'US Marciano.

"Sono i giocatori che ci ha chiesto Sciacca" dice Tarli, "manca ancora qualcosa ma siamo a buon punto". Raggiunto al Castello Nero, dove sta cominciando a preparare la stagione col suo staff, il Presocrático si esprime così: "Sono molto contento degli acquisti e ringrazio Tarli e il Presidente Mormont. Non vedo l'ora di prendere in mano la squadra, c'è molto lavoro da fare, anzitutto a livello mentale, e sono sicuro che la presenza di un giocatore vincente e carismatico come Carsten sarà una spinta in più per tutti".
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
"Signor Tarli è stata dura portare a casa Carsten, ma certo siete stati favoriti dal fatto che le grandi squadre non lo hanno proprio cercato. Perché secondo lei?"

"Storioni è un acquisto solido per il futuro, pensate che possa diventare il "nuovo Cami"?"


"Maggior rimpianto?"

"Murray è stato venduto per una cifra congrua e anzi superiore alle aspettative nonostante la situazione particolare. Come ci siete riusciti?"

"Morrison svenduto. Era in pratica un "allegato" all'affare-Murray?"
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
"Signor Tarli è stata dura portare a casa Carsten, ma certo siete stati favoriti dal fatto che le grandi squadre non lo hanno proprio cercato. Perché secondo lei?"

probabilmente le grandi hanno pensato di non aver bisogno di un carsten, forse anche perché negli occhi avevano ancora il carsten predicatore nel deserto dell'anno scorso, che ha finito per perdere fiducia e capacità di coprire il centrocampo a 360%. ma noi sappiamo che il vero carsten deve solo ritrovare fiducia e costanza, per tornare ad essere il miglior centrocampista della lega. sciacca e lo staff tecnico stanno già lavorando su quest'aspetto, essenziale per tutto il gruppo.

"Storioni è un acquisto solido per il futuro, pensate che possa diventare il "nuovo Cami"?"

Siamo molto contenti dell'arrivo di Umberto, che con noi avrà tempo e occasioni per crescere, imparare, migliorare. accanto a cami, zamo e gli altri, sono sicuro che saprà trovare il suo spazio. la personalità c'è già tutta.

"Maggior rimpianto?"

Il mercato è ancora aperto, è presto per i rimpianti. *fa l'occhiolino*

"Murray è stato venduto per una cifra congrua e anzi superiore alle aspettative nonostante la situazione particolare. Come ci siete riusciti?"

Lo Sporting ha dimostrato di volere il giocatore più degli altri. Ciò è avvenuto nel momento in cui abbiamo dovuto aprire la porta al mercato, allorché i canali di fiducia privilegiati fino ad allora erano venuti meno.

"Morrison svenduto. Era in pratica un "allegato" all'affare-Murray?"

Curiosamente, Morrison non aveva mercato, e al contempo Sciacca non aveva intenzione di tenere in squadra un giocatore che si era messo di traverso a causa della partenza del vecchio allenatore. La maglia viene prima di tutto, questo è il concetto che deve passare sopra ogni cosa. Stiamo costruendo una squadra su questi presupposti, Sciacca è qui per questo. Morrison poteva essere svincolato, ma lo Sporting ce lo ha chiesto e noi, anche in omaggio all'acquisto di Murray, glielo abbiamo dato al prezzo di mercato. è una questione di qualità delle relazioni umane, il calcio che gioco io si basa su questo. e sui soldi, ovviamente. buona giornata. *mima il gesto di portarsi la mano al cappello*
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Al centro sportivo Nido di Corvi la squadra al completo lavora speditamente agli ordini di Sciacca, che dirige gli allenamenti con un megafono a tracolla, intervenendo spesso con derapate in mezzo al campo per istruire i giocatori sui movimenti da compiere e sui concetti che li ispirano. Il Presocrático lavora intensamente la mente dei ragazzi, per forgiare sin dai primissimi istanti in essi lo spirito di abnegazione, collaborazione, fantasia e sacrificio assoluti, pilastri fondanti lo schema mentis del collettivo. Come sua tradizione, Sciacca ha chiesto ai giocatori di eleggere i 4 capitani, colonne portanti della squadra e "collaboratori in campo" dell'allenatore: i 25 hanno così scelto Gaetano Listelli, Arturo Zamo, Andrea Cami e Filippo Terrasina, ampiamente approvati dallo stesso Sciacca, ed incaricati di mantenere perennemente concentrati e centrati sull'obiettivo tutti i componenti della rosa, facendo da esempio permanente in campo e fuori, specie per i più giovani, i Capitani di domani.
La presidenza ha fornito a Sciacca un'ampia e confortevole dependance, nella quale il Presocratico si è trasferito, insieme alla moglie Ursula, la figlia Remedios, il cane Augenthaler e il cavallo Stalin, finalmente ricongiuntosi al padrone.
Proprio nel giardino della sua nuova casa, durante il ritiro Sciacca ha organizzato, aiutato dalla famiglia, una festicciola intima per la squadra, con carne alla brace, verdure grigliate, empanadillas, il tutto annaffiato moderatamente da vino del país.
a un certo punto spunta una chitarra, è l'istrionico Apostolakis, che canta alcuni stornelli di Salonicco dal vago sapore di rivolta. Sciacca annuisce, ha giocato in Grecia un anno, nel '74. lo racconta, in un russo convincente, ai russi Suvorov, Lazarov e Katukov, che l'allenatore ha soprannominato "La Colonna Rossa", e che lo ascoltano attentamente, pur leggermente brilli come marinai del porto di Arcangelo. anche in Russia ha giocato, Sciacca, nell'Ural di Ekaterinburg, prima di decidere di averne avuto abbastanza dell'Europa, riparando così nel campionato laotiano, dove com'è noto la sua carriera calcistica (e la sua capacità di muovere gli arti inferiori) ebbe poi fine.

Senza lasciarsi prendere dall'emozione del ricordo, Sciacca interrompe il suo racconto, chiede al Giovane Corelli di abbassare la musica, e comincia il suo discorso alla squadra:


Ragazzi, stasera siete a casa mia, che è anche casa vostra, la Casa dell'Atletico. come diceva un amico*, we're in this together. ci siamo dentro insieme. è il titolo di una canzone dei nine inch nails. a proposito, a qualcuno piacciono i nin?
- A me, mister! alza la mano un sorpreso ma convinto Gagliardo
- Bene, Riccardo, bene. i nin sono importanti. Dicevo: ci siamo dentro insieme, i nostri destini sono totalmente legati e soprattutto tra voi, ragazzi, dove finisce uno inizia l'altro, non scordatevelo. dal mio punto di vista, siete esattamente come 25 figli tutti uguali, non farò mai differenze, non avrò mai "preferiti" o cose simili, per me siete tutti e 25 titolari, e allora tutti e 25 dovrete dimostrarmi di esserlo, di volerlo essere, sempre, dovrete dimostrarmi di essere convinti delle vostre innegabili capacità, e farlo vedere a me, e a tutti, sul campo. ogni allenamento, ogni partita.
ma oltre a questo, voglio che da oggi voi ragioniate esclusivamente come una cosa sola, come un'unica entità, un unico grande albero coi suoi rami forti e le sue salde radici, un corpo unico che copre il campo, e che solo muovendosi come un corpo unico può dominare gli avversari e le partite.
Ve lo dico oggi, e so che niente e nessuno potrà mai smentirmi: voialtri, siete dei grandi giocatori. ma per essere una grande squadra dovete sottomettervi tutti al patto che stiamo qui celebrando, io per primo, e voi a seguire. tutti insieme fino alla fine. chi mi conosce sa che faccio giocare tutti, indistintamente, solo ed esclusivamente in base alla forma e all'impegno. fatemi vedere di essere pronti a spendere l'ultima goccia di sudore su quel campo, e avrete tutta la mia fiducia. se stiamo uniti e non ci disuniamo, faremo un grande campionato. e ora forza, al lavoro! no, scherzo, andate a letto, e domani mattinata libera per vedere i familiari. ma a pranzo si torna in monastero, a mangiare pasta in bianco, come Terrasina.



*riferimento a Nedo Tagliapreti, indimenticato giocatore del Marciano e grande amante dell'industrial. Solo Corelli ha colto la citazione-omaggio al verace difensore toscano, e ha annuito socchiudendo gli occhi.
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
A fine partita, Sciacca si complimenta coi giocatori, spronandoli a chiudere velocemente il capitolo e a proiettarsi immediatamente sulla prossima sfida:

Siete stati bravi, ragazzi, avete eseguito il piano partita come l'avevamo preparato. ci è andata male, la loro difesa ha retto e il loro portiere è stato all'altezza, e d'altro canto hanno saputo sfruttare gli spazi che avevamo concesso. pazienza, la prossima andrà meglio, la prepareremo meglio, la giocheremo meglio, segneremo prima e di più. adesso dobbiamo concentrarci solo sul Verticale, a testa alta e con l'uccello in mano. ora mi fumo una sigaretta, mi faccio una pisciata e poi vado a dirlo anche ai giornalisti. ci vediamo dopo.

Sciacca entra in sala stampa, saluta i conoscenti e si siede ad aspettare le eventuali domande.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
"Mister Sciacca si aspettava un Cerberus così quadrato? O è tutto merito di Saracinescu?"

"Gran serata di Biggio o la difesa è ancora da rettificare? Sono due stagioni ormai che la "Barriera" tiene molto poco."

"Carsten non è ancora pronto all'esordio?"

"Mister Sciacca questa partita le ha messo in mente qualche cambio di formazione o tattiche?"
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
"Mister Sciacca si aspettava un Cerberus così quadrato? O è tutto merito di Saracinescu?"

Saracinescu è, insieme al nostro Oblic, il miglior portiere della SFL. Sicuramente il suo contributo è stato importante, ma nel complesso loro sono stati bravi a fermarci, sfruttando al contempo gli spazi che abbiamo lasciato. peccato per l'ultima azione di Terrasina: Pippo ha fatto benissimo anche dalla panchina, un esempio di abnegazione per tutti.

"Gran serata di Biggio o la difesa è ancora da rettificare? Sono due stagioni ormai che la "Barriera" tiene molto poco."

Biggio è Biggio, ma sicuramente in difesa potevamo fare meglio. stiamo ancora integrando i nuovi, ma mi aspetto che dalla prossima i difensori in campo facciano più attenzione.

"Carsten non è ancora pronto all'esordio?"

Carsten si sta allenando bene, ma gli manca ancora qualcosa. in effetti abbiamo bisogno della sua esperienza, della sua leadership e della sua qualità. i compagni lo sanno e fanno di tutto per farlo integrare: in settimana continueremo su questa strada.

"Mister Sciacca questa partita le ha messo in mente qualche cambio di formazione o tattiche?"

Ogni partita è una miniera di pretesti per riflettere, migliorare, affinare, rendere sempre più efficace e funzionale il gioco di ciascuno degli 11 giocatori, nel contesto supremo del bene comune della squadra. ovviamente una sconfitta lo è ancor più. miglioreremo l'assetto, miglioreremo il gioco: lo devo ai giocatori, loro lo devono a me.
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
I giocatori nello spogliatoio cantano cori di vittoria, inneggiando ai protagonisti e a mister Sciacca, che li lascia festeggiare, rimandando alla ripresa degli allenamenti gli appunti, le analisi, le critiche e i complimenti ai singoli e al collettivo. si presenta in sala stampa con volto sereno e deciso, saluta i presenti e comincia a parlare:

Complimenti a Zamato e ai suoi ragazzi, anche oggi abbiamo saputo creare un grande spettacolo. complimenti anche e soprattutto ai miei Corvi, che hanno giocato benissimo in fase offensiva, anche se nel secondo tempo non siamo stati troppo bravi a contenere il ritorno dei Falchi. questo è un aspetto che dobbiamo sicuramente migliorare: non possiamo ogni volta sperare che Oblic o Suvorov salvino la baracca. d'altra parte, possiamo contare su un immenso Terrasina, l'attaccante per eccellenza, l'ottimismo incarnato: per il Giovane Corelli è una benedizione poter giocare accanto a un Maestro come lui. peccato però per l'infortunio di Manstein, che mi preoccupa e che ci priva di un'arma fondamentale. avremo bisogno adesso del contributo di tutti, per superare questa dura prova del destino. con l'abnegazione, l'unione e il sacrificio, ce la potremo fare.

El Presocrático beve un sorso da una bottiglietta, aspettando le eventuali domande dei giornalisti presenti.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
"Mister, che atteggiamento avrete in Coppa? Giocherete leggeri conservando energie per il Campionato?"

"Mister Sciacca in molti si aspettavano una migliore tenuta difensiva dopo due anni piuttosto scarsi, invece continuate a subire molti goal. C'è speranza di invertire la tendenza o l'Atletico è una squadra strutturalmente inadatta alla difesa e quindi votata all'attacco?"
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
"Mister, che atteggiamento avrete in Coppa? Giocherete leggeri conservando energie per il Campionato?"

In Coppa faremo di tutto per sviluppare il nostro gioco, per vincere e per passare il turno. lo dobbiamo ai tifosi, io lo devo ai giocatori, e loro lo devono a me.

"Mister Sciacca in molti si aspettavano una migliore tenuta difensiva dopo due anni piuttosto scarsi, invece continuate a subire molti goal. C'è speranza di invertire la tendenza o l'Atletico è una squadra strutturalmente inadatta alla difesa e quindi votata all'attacco?"

Siamo ovviamente una squadra d'attacco; ma prendendo a prestito il ragionamento dal baloncesto, l'attacco nasce dalla difesa, come dimostra anche il gegenpressing di Lukács. dunque, non posso accettare l'idea di allenare una squadra "strutturalmente inadatta alla difesa" perché sarebbe come sapere di allenare una squadra di ritardati, di minorati, di bambini svantaggiati: siccome i miei giocatori non sono dei ritardati, dobbiamo semplicemente migliorare, e in fretta, perché se sistemiamo la fase difensiva, diventiamo un pericolo per chiunque.
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Al Nido dei Corvi i lavori proseguono in modo certosino in vista dell'andata dei quarti di Coppa contro la Legio.
Una sera, dopo un allenamento, mentre sta lasciando il centro sportivo per tornare alla sua dependance, Casa Sciacca, insieme a Corelli, il Presocrático nota la figura nera di Ayawo, sul ciglio del parcheggio, appoggiato con apparenza sconsolata al suv fornito dalla società.
- Vai tu, Angelo, io vi raggiungo. Dì a Ursula di aggiungere un posto a tavola, mi sa che avremo un ospite.
- Va bene, Mister.


Sciacca si avvicina allo statuario difensore ghanese, che tuttavia pare ai suoi occhi annacquati dall'età come un grosso bambino di quasi due metri.
- Ciao, Jumanji, che fai, non vuoi tornare a casa stasera?
- No, no, ora vado. Ero solo... come si dice?
- Soprappensiero?
- Penso di si.
- Qualcosa ti preoccupa, ragazzo?
- Io... si, mister, cioè... il fatto è che... non ho ancora capito cosa vuole Lei da me.
- Caray!, e tu ti angusti così tanto, per questo motivo? Vieni dai, facciamo due passi, parliamo un po'.
- Va bene.


I due prendono il cammino che costeggia il campo di allenamento, Ayawo scorre con le dita la rete metallica mentre Sciacca gli parla di sé, della squadra, dei compagni, della SFL e anche di lui stesso. Il gigante nero ascolta, ma continua a sembrare
- ...Soprappensiero.
- Si. Scusi, Mister.
- Stai pensando ai leoni?
- Ai leoni?
- Lascia stare, Juma. Era una citazione. Io si, comunque. Ma ti dirò un'altra cosa: devi trovare in te la forza per essere parte di questo gruppo, adesso sei come un bambino timido che entra in una nuova classe, con nuovi compagni. Ma tu sai come si dice: ba wanda ya bayyana Allah ya yaro*.


Ayawo spalanca la bocca sorpreso dalla perfetta pronuncia hausa di Sciacca, e al sentire la lingua natìa gli si inumidiscono gli occhi.

- Questo significa che non ti manca niente per diventare una colonna di questa squadra, che non ti serve nessun consiglio, che devi smettere di avere paura e lasciarti sommergere dallo Spirito della Barriera. Non devi aver paura: ko da kun gudu daga Allah, kai ne ko da yaushe a karkashin shi.** Io ci sarò, fino alla fine, e veglierò su di te, perché tu giunga ad esprimerti al massimo livello, al massimo livello di fiducia in te e nella squadra. ma dipende tutto da te: come si dice, dalle tue parti? the yaro wanda san wanke hannunsa ci tare da wadanda girmi shi***.

Ayawo scoppia in lacrime, cadendo in ginocchio e abbracciando la sedia di Sciacca, che gli accarezza la testa e gli dà serene pacche sulle spalle.
- Va tutto bene, va tutto bene. E' una piccola catarsi: è sempre una buona cosa.

Ayawo si asciuga le lacrime, si rialza.
- The yaro wanda san wanke hannunsa ci tare da wadanda girmi shi. Me lo diceva sempre mio padre. Mister, come fa a conoscere la mia lingua?
- He, alla fine degli anni '70 ho vissuto alcuni mesi in una comune, insieme a un collettivo di musicisti ed artisti, poco lontano da Lagos. lì ho imparato l'hausa, e la bellezza dei proverbi akan.
- Grazie, mister. Ora vado a casa, mi staranno già aspettando.
- Vai pure, Jumanji, e non ti preoccupare. andrà tutto bene. a domani.



* Nessuno rivela Dio a un bambino
** Anche se corri lontano da Dio, sei sempre sotto di lui
*** Il bambino che impara a lavarsi le mani mangia con quelli più grandi di lui

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Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Sciacca convoca una conferenza stampa in vista della gara di campionato contro la sua ex squadra, l'US Marciano.

Buongiorno a tutti. Anzitutto, vi confesso di essere molto emozionato al pensiero di tornare al Merloponte per affrontare quei giocatori che l'anno scorso erano come miei figli, e rivedere tante facce conosciute, tanti amici, oltre ai miei ex collaboratori e al mio connazionale e amico Zoroastro, che su quella panchina sta facendo molto bene e che non vedo l'ora di felicitare di persona. Tuttavia, bei ricordi a parte, il mio unico obiettivo è rientrare a casa, alla Barriera, con una vittoria: faremo di tutto per ottenerla, anche se sarà estremamente difficile, vista la qualità dell'avversario e le condizioni attuali della mia squadra.
La partita di coppa infatti è stata un'ecatombe, abbiamo perso in casa dopo essere stati avanti 2-0, yamamoto si è rotto, e suvorov che l'ha sostituito, in 15 minuti passati in campo ha accusato un affaticamento, e probabilmente resterà fuori domenica, così come altri.
abbiamo avuto molta sfortuna finora, spero che il vento cambi perché i ragazzi stanno facendo il massimo e non ho niente da rimproverare loro. sono soddisfatto del gioco e dell'abnegazione dei giocatori, anche se sono preoccupato per la fase difensiva e per questi infortuni ripetuti.
per questo motivo, dopo essermi consultato con il Presidente Mormont e con Samuele Tarli, ho deciso di chiamare al Castello Nero due miei vecchi amici e collaboratori, che da oggi entreranno a far parte del mio staff.
si tratta del professor Carles Xavi, che lascia così la sua clinica di Barcellona e da oggi integrerà l'équipe medica per apportare le sue conoscenze e le sue tecniche di recupero, tra cui la costosissima e avveniristica apparecchiatura per la crioterapia, che faremo installare al Nido dei Corvi oggi stesso, in modo da aiutare i giocatori a recuperare più velocemente;
insieme a lui, arriverà l'esperto di tattiche difensive Giandomenico Italiano, già consigliere della nazionale inglese e autore del libro "Italiano do it better", che sarà mio assistente speciale per la difesa e allenerà insieme a me i giocatori di reparto.

questi due innesti serviranno a me per aiutare al meglio la squadra ad esprimersi, sono sicuro che i ragazzi apprezzeranno: finora hanno fatto un buon lavoro, dobbiamo solo ottimizzare i risultati.

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Professor Carles Xavi ------ Giandomenico Italiano
 

Decius

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Fantacalciaro
Mister ha avuto modo di guardare Verticale Marciano? Cosa ne pensa della partita dei vostri prossimi avversari? Come crede che affronteranno la partita?
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Ho visto la partita ed è stata avvincente, faccio i miei complimenti ad entrambe le squadre e ai loro tecnici.
Il Marciano quest'anno temo che dovrà ancora lottare per la salvezza, ma possono contare su un centrocampo tra i più forti della SFL, qualitativamente inferiore a nessuno, e sulla tenuta tattico-mentale tipica di Buscaglione. E' un allenatore con la schiena dritta, capace di inventarsi diverse diavolerie tattiche: sto preparando la squadra a molteplici eventualità.
dal canto nostro, siamo in emergenza ma affamati: cercheremo la vittoria con ogni mezzo necessario.
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Durante un allenamento, Sciacca si avvicina a Storioni. Il giovane centrocampista nativo di Cecina è intento a rifocillarsi dopo un esercizio di corsa.

- Umberto, ho saputo che sei un grande appassionato di cinema.
- Deh, si, Mister, grandissimo!
- Cosa ti piace di più?
- Deh mi piace tutto, ma soprattutto... mi piace il lavoro del regista.
- Ci avrei scommesso. Conosci Kubrick?
- Deh ma, certo!
- Bene. Kubrick è importante. E li hai visti tutti, i suoi film?
- Deh, no, però ho visto Full Metal Jacket, Shining, e Arancia Meccanica.
- Cioè, non hai visto 2001?
- Deh, no.
- Ho capito. Sei ancora allo stato di burino, come direbbe Sergio Leone. C'è ancora molto da lavorare. Vieni stasera a Casa Sciacca, cominceremo dai movimenti di carrellata all'indietro nelle trincee di Orizzonti di gloria, 1957. Porta un quaderno.
- Deh grazie, mister.
- Mi ringrazierai a fine anno. Adesso torna coi tuoi compagni. Corri!
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Al Nido di corvi gli allenamenti proseguono con la regolare costanza imposta dagli esercizi atletici e spirituali di Sciacca, che veglia 24/24 sul corretto funzionamento fisico e morale dei giocatori.
A margine di una furiosa sessione di gioco nello stretto, il Presocrático chiama a sé i Giovani Stondi, Storioni e Corelli.


- Venite a me, figlioli. Ecco, sedetevi qui, riposatevi all'ombra. Adesso voglio che riflettiate un attimo insieme a me su due semplici concetti della vita: l'ottimismo e il pessimismo. Essi sono sentimenti importanti, che fanno parte dell'esistenza, e quindi anche del calcio. Per tutti noi, l'ottimismo è necessario per affrontare ogni sfida con il piglio giusto per vincerla, ma se per caso avviene che noi esageriamo con l'ottimismo, e non diamo il giusto valore alle sfide successive, allora le sfide le perdiamo, perché non siamo più capaci di misurare il pericolo, ed impiegare le forze al momento e nel modo giusto per respingerlo. Dunque, l'ottimismo è necessario, ma serve nutrirlo con una sana dose di realismo e, addirittura, di pessimismo. Il pessimismo permette di riconoscere e temere l'emergenza, esso consiste nel disporre la mente alla possibilità della disfatta, e permette di fiutare il rischio, al fine di evitarlo.

Il Giovane Stondi ascolta con vivo interesse, Storioni ripensa alla scena di Arancia Meccanica in cui Alex sviene sugli spaghetti dopo aver fatto condiviso con il politico paralitico il suo recente pessimismo cosmico, Corelli socchiude gli occhi come Toki. Sciacca continua:

Ora, ciascuno di voi ragazzi svolge un ruolo, in questa nostra squadra. Vi mostrerò come per ciascuno, il pessimismo e l'ottimismo debbano avere significati diversi.
Tu, Angelo, figlio mio, sei un attaccante: il tuo ruolo è di segnare gol, i quali gol sono l'unico e il solo modo per vincere. Dunque tu sei fondamentale, sei la nostra arma più preziosa, sei come lo spermatozoo che feconda l'uovo, e come lo spermatozoo, non appena l'arbitro fischia l'inizio della partita, e finché non ha fischiato la fine, tu devi correre in avanti con il solo obiettivo di sfondare la rete. Come diceva quello scrittore latinoamericano, l'attaccante è il prototipo dell'ottimista: per lui ogni azione, ogni istante, ogni filo d'erba del campo sono quelli buoni, per raggiungere il pallone e scaraventarlo dentro la porta. Prendi ad esempio Pippo Terrasina: la sua partita è un continuo, incessante movimento votato al gol, con ogni mezzo necessario. Come hai fatto splendidamente tu stesso domenica, contro lo Sporting! Ti sei avventato sulla respinta del portiere, e ci hai regalato un punto fondamentale, per cui i tuoi compagni, la società e i tifosi ti hanno giustamente ringraziato. Ora, parliamo proprio di questo: tu hai fatto quel movimento perché hai creduto di poter prendere il pallone, hai immaginato un "futuro migliore", hai sperato e sperando hai compiuto il gesto che ti ha portato ad impattare la sfera, e spedirla in rete. Questo è l'ottimismo dell'attaccante, e così tu devi essere, sempre: il gol, tuo o di un tuo compagno, è la tua gioia suprema, e la tua esistenza dev'essere votata esclusivamente a ciò. Ti consiglio di leggere "L'esistenzialismo è un umanismo" di Sartre: ti sarà utile, anche per la tua tesi.
Ricorda, Angelo: tu sarai sempre giovane, "forever young", sei la nostra avanguardia, che occupa l'area avversaria, e che aspetta, con sguardo perennemente luminoso e fiero, il momento giusto per mettere la palla in rete. Fino alla fine, con ogni mezzo necessario. Studiaci sopra.


Corelli annuisce e abbassa il capo, meditativo. Sciacca si rivolge a Stondi:

- Ora veniamo a te, Leonardo, mio giovane difensore centrale: il discorso che ho appena fatto non ti riguarda, ma è importante che tu lo capisca, perché all'ottimismo senza tregua dell'attaccante, deve corrispondere il tuo estremo radicamento nella realtà, il tuo materialismo, il tuo pessimismo. Se Corelli è lo spermatozoo, tu devi essere l'imene, ma un imene di kevlar, che non si spacca mai, che preserva fino in fondo la verginità della squadra, evitando di prendere gol. Per te, il pessimismo consiste nel non sottovalutare mai i movimenti degli avversari, nel non abbassare mai la concentrazione, nel non perdere mai il polso della squadra, del nemico e dell'intera partita: insomma, devi essere sempre in paranoia, una paranoia ossessiva che però ti permette, proprio perché ossessiva, di essere ovunque, in anticipo sul tuo avversario, di entrare nella testa dell'attaccante e murare i suoi tentativi di sfondare la porta, di sapere prima di lui cosa lui stesso sta per fare. Per fare ciò, devi essere perennemente sintonizzato sulla paura, sul pericolo e sulla catastrofe: ora, so che sei un amante dei Radiohead.
- Si, mister, sono troppo i migliori! Ora, poi, dovrebbe uscire il disco nuovo! Hype!
- Ottimo, ottimo, sei un pezzo avanti sulla strada della paranoia. Ma ti consiglio soprattutto i Joy Division. Per un difensore, sono il massimo. Ma mi raccomando, questo non significa che devi deprimerti e ventilare l'ipotesi del suicidio: prendi a modello Listelli, altro Capitano. Gaetano ha una splendida moglie e 4 figli, eppure è il modello perfetto del difensore pessimista. In campo e nella vita, Listelli sa come comportarsi per il bene della sua famiglia, lui è il pilastro su cui si regge la casa e la squadra, senza di lui non si va da nessuna parte. Così devi essere tu: come gli eroi, tu conosci il male, e prendi su di te il peso dell'esistenza di tutti, sacrificando la tua felicità per la salvezza, ovvero per evitare che ci facciamo gol. La tua felicità, del resto, sta solo in quell'istante, fugace, in cui momentaneamente sei riuscito ad allontanare il pericolo, ma sparirà immediatamente, sostituita da una nuova paranoia. E così di seguito, per 90', fino al fischio finale. Solo a fine partita, potrai tornare con la mente ai giochi spensierati dell'infanzia, ma non appena tornerai in campo, paranoia! Solo così diventerai un grande difensore, pilastro dell'Atletico di domani. Io credo in te, so che hai le spalle abbastanza larghe per assumere questo compito ingrato. Ma qualcuno deve pur farlo, e io so che tu sei abbastanza serio e responsabile per essere un Padre di famiglia, come richiede il tuo ruolo.

- Lo farò, mister, ci sto dentro.

- Bene, bene. E ora veniamo a te, Umberto, mio giovane centrocampista: se Angelo è l'ottimista, e Leonardo il pessimista, tu devi essere la sintesi dei due. Se loro sono attori, cui viene affidata una parte da "caratterista", come nel caso di Stondi, o la parte del protagonista, come Angelo, tu invece devi essere il loro regista, il loro autore, colui che assume su di sé l'onore e l'onere di condurre il gioco, dirigerlo e far sì che i compagni possano esprimersi al meglio. La tua importanza è capitale: senza una mente capace di conoscere e padroneggiare entrambi i sentimenti, l'ottimismo e il pessimismo, manca alla squadra l'occhio e la mano di un regista, di colui che sintetizza, raccoglie e ridistribuisce il talento di ciascuno. In questo senso, come Kubrick e come pochi altri (Tarantino, P.T. Anderson, per esempio) il tuo lavoro di regista dev'essere non quello di "impiegato della produzione", ma di "autore": tu sei direttamente responsabile tanto del lavoro di realizzazione del film (della partita) quanto del risultato di tale realizzazione. Se tu sei capace di controllare il gioco, e di servire gli attaccanti al momento giusto, allora faremo gol, e vinceremo le partite. Se invece non "dirigi" il lavoro dei tuoi compagni, coi tuoi movimenti e con le tue indicazioni, poi non puoi aspettarti che essi ti seguano, e che si facciano trovare dove tu ti aspetti che siano. D'altro canto, non puoi aspettare che il pallone ti arrivi tra i piedi: devi andartelo a cercare, strappandolo agli avversari, aiutando la fase difensiva, che non può lavorare senza il filtro del centrocampo. In questo senso, la tua mente deve essere doppia, funzionale, devi essere come Machiavelli. A te, Umberto, si richiede il ruolo più difficile, ma in assoluto più importante: prendi il nostro Capitano, Zamo, e come lui Cami, o Carsten: centrocampisti perfetti, capaci di fare tutto, per il bene della squadra. Se dai retta a me, tu hai le carte in regola per diventare anche più forte di loro, ed essere il futuro Capitano della Barriera. Tutti voi tre, ragazzi, siete qui per lavorare ogni santo giorno, per poter un giorno diventare i pilastri di questa squadra, così come adesso lo sono Listelli, Zamo e Terrasina. Siete qui per questo, e anch'io: come dicevo l'altra volta, we're in this together, e solo insieme raggiungeremo le più grandi soddisfazioni. questo è uno sport di squadra, ragazzi, e nella mia squadra bisogna essere dei monaci-guerrieri, dei samurai: qui non esiste l'io, esiste solo il collettivo. A proposito, Umberto, a te consiglio di guardare e studiare "I sette samurai" di Kurosawa: lì troverai la risposta che cerchi, nel samurai che accetta di difendere i contadini dai briganti, comprendendone il sacrificio e combattendo per dare loro un futuro migliore.
E ora andate, miei pargoli, e mi raccomando: lavorate sempre al massimo, io veglierò su di voi fino alla fine.
 
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