Quest A Fool's Errand (ovvero Sette Spose per Sette Fratelli)

[Silen]

Negli ultimi anni la diplomazia scandiana, reduce da alcuni grandi successi fra cui l'aver convinto le driadi isolazioniste dell'arcipelago di Gunn Utgoar nonchè l'aver convinto le Arpie di una regione a nord a non ammazzare i delegati inviati nella regione (può non sembrare, ma si tratta di un risultato notevole visto il carattere selvaggio delle interlocutrici) sembrava aver trovato un osso troppo durod a rodere persino per i loro migliori ambasciatori.
La radice del dilemma consisteva in una faida di lunga data fra i clan nanici delle regioni di White Peaks ed Eren Urnin, faida nata quando sette nani appartnenti alla prima regione rapirono sette nane della seconda. L'episodio, passato alla storia come "Il Ratto delle Nane" era il motivo principale di una faida che durava ormai da diverse centinaia di anni e nella quale Scandia sie ra incautamente infilata dopo aver preso contatto con i nani di White Peaks e avere sottoscritto con loro una alleanza, fatto che li autoniminava nemici del clan di Ered Urnin. Numerose ambascerie andate avanti e indietro da uno all'altro clan di nani non aveva ottenuto il minimo risultato: nessuno dei due era disposto nè ad ammettere di essere in torto nè tantomeno a perdonare l'altro.
Infine, dopo innumerevoli mal di testa (dovuti soprattutto alla birra nanica che scorreva a fiumi durante i colloqui) il clan della regione di Ered Urnin si disse dispsoto a cancellare la faida a condizione che il clan di White Peaks o i loro alleati fossero disponibili a recuperare e donare loro la Corona dell'Alto Re di Mithlond...una preziosa reliquia di un regno nanico di Aman scomparso molti millenni or sono, leggendaria per il suo valore intrinseco oltre che storico essendo stata forgiata da alcuni dei più celebri artigiani nanici.
Gli ambasciatoris candiani ovviamente compresero al volo che sit rattava del classico "fool's errand": un gioiello perduto di una nazione scomparsa...trovarla sarebbe stata tutto fuorchè facile.

@Arminio
Eccoti quà la quest nuova di zecca che mi avevi cheisto tempo fa...al solito passo a te la palla per l'eventuale reclutamento dato che la quest è sponsorizzata da Scandia ^__^

 

[Arminio]

Tre figure a cavallo trottavano lungo il sentiero che conduceva alle sale del clan di Ered Urnin.

La prima della fila era una donna giovane, alta e dai capelli biondi.
Portava con se un bastone e una spada sul fianco, e indossava un pastrano marrone sul suo corpetto di pellame.

Era seguita da un uomo sulla trentina, dai capelli lunghi e disordinati, e con un enorme paio di occhiaie che adornavano gli occhi scuri.

A chiudere la fila un enorme uomo, ricoperto da una armatura pesante, armato di martello, ed evidentemente piuttosto scazzato

"NON CAPISCO. Mi trascinate con forza da NIFELHEIM per andare in cerca di qualche artefatto perduto sperso in qualche MONTAGNA?"
"Io stavo BENISSIMO nel mio tempio giù dai worgen. Dannato me che devo UBBIDIRE agli ordini del Patriarca, AH!" fece Herman Ingebor, sacerdote della Chiesa di Tyr.

L'uomo, chiamato Javi Nottson, lo squadrò in silenzio, senza dire una parola.
Uno sbuffo partì dalla donna: "Herman, la vuoi smettere di rivolgerti nei confronti del TUO capo religioso in questi termini? Numi, in Chiesa ti insegnano a lamentarti prima di pregare?"
"AH HEDVIG, quasi quasi è così!" disse ridendo il chierico.

"Comunque, siamo arrivati. Mi raccomando, non offendete i padroni di casa. Abbiamo un obiettivo importante da portare a termine."
Il gruppo quindi decise di farsi notare dai nani.

@Silen

 

[Silen]

Il bizzarro terzetto venne infine avvistato da una delle pattuglie del clan di ered urnin che sorvegliava il proprio territorio. Il capo pattuglia squadrò i tre dall'alto in basso prendendo nota del loro aspetto come di ogni dettaglio del loro equipaggiamento.
"Scandiani, vero?" disse dopo aver terminato quel silenzioso esame "ho già incontrato un paio di volte il vostro ambasciatore...un bizzarro ometto. Simpatico ma non regge l'alcol" commentò scuotendo il testone "ebbene, cosa vi porta nelle nostre terre?"

 

[Arminio]

I tre cavalieri si fermarono dinnanzi alla pattuglia.

"Siamo stati inviati dal Re per aiutare il vostro Clan nella ricerca dell'artefatto perduto" fece Hedvig, emettendo vapore dalla bocca, a causa del freddo e della neve.
"Chiediamo quindi ospitalità e un incontro per chiedere più informazioni possibili, prima della partenza" disse, mordendosi le labbra.

@Silen

 

[Silen]

"Ma certo, non sia mai detto che i nani di Ered Urnin siano men che cortesi con chi cerca di essere di aiuto, sebbnene lasciate che ve lo dica, vi siete beccati una bella gatta da pelare cercando di trovare un modo per chiudere la faida con quei puzzoni di White Peaks. In effetti il capo del clan attendeva il vostro arrivo e ha ordinato che veniste subito condotti da lui. Venite! Vi farò strada".
Così dicendo il nano guidò i tre fino alla presenza del thane del clan di Ered Urnin, in effetti nella stessa sala dove era stato accolto Tikkson alcuni mesi prima.

 

[Arminio]

Il trio, smontati da cavallo, entrò nella sala del Thane del Clan, scortati dalle guardie naniche.

Raggiunsero il trono del Thane, per poi inginocchiarsi.

"Siamo gli inviati dell'Unione di Scandia. Io sono Hedvig Akkton, e i miei compagni sono Javi Nottson, agente dei Servizi, e Herman Ingebor della Chiesa di Scandia" disse la maga.
"Siamo stati chiamati per prendere parte alla Quest... recuperare la Corona dell'Alto Re di Mithlond, così come ci avete chiesto".

"Mio Thane, ci dia tutte le informazioni necessarie, e noi agiremo."

@Silen

 

[Silen]

"Ebbene non c'è molto da dire" disse il thane dei nani di Ered Urnin "molto tempo fa nel complesso montuoso a ovest della nsotra posizione, di cui questi picchi sono solo la propaggine orientale, fioriva un potente regno nanico, il mitico regno di Mithlond. Durante le lunghe guerre contro i non morti quando ancora gli Antichi Draghi non erano giunti in massa da est, il Caduto Harvas attaccò Mithlond a capo di una orda innumerevole di non morti deciso a travolgere i nostri avi e da li procedere a una vera e propria invasione in grande stile del nord. Il re di Mithlond combattè a testa dei propri guerrieri Harvas e i suoi non morti in un conflitto che, se le leggende dicono il vero, durò per oltre vent'anni; alla fine purtroppo Mithlond venne travolto e il suo re cadde in battaglia ma Harvas non ne ebbe alcun beneficio: le sue forze erano state decimate e i regni vicini avevano mobilitato le proprie truppe per venire in aiuto del Mithlond avendo avuto notizia delle sue difficoltà. Arrivarono troppo tardi per salvare il regno ma l'orda di Harvas, decimata dai nani, venne disfatta e il Caduto fuggì nuovamente verso nord. Da allora l'antica corona dei re di Mithlond è andata perduta; con ogni probabilità è ancora da qualche parte nelle aule sotterranee ora abbandonate sulla testa del cadavere del suo ultimo proprietario. Il vostro compito è trovarla e riportarcela."

 

[Arminio]

"AH, DANNATI NON MORTI, SEMPRE LORO!" urlò Herman Ingebor in sala.

"Le prometto, mio Thane, che la Chiesa di Tyr farà quello che ha sempre fatto, AIUTARE i popoli liberi nella loro missione per VENDICARCI contro i Caduti!"
"PRENDENDOLI A MARTELLATE IN BOCCA" concluse il Chierico, soddisfatto.

I due compagni lo squadrarono.

"Mio Thane" fece Javi Nottson, facendosi avanti "ci dica dove sono e come entrare nelle aule sotterranee dei vostri Antenati, e il sottoscritto agirà."

@Silen

 

[Silen]

Il thane tossicchiò apparentemente imbarazzato "in realtà non è dai non morti che viene il pericolo maggiore delle aule perdute di Mithlond. Il Caduto e i suoi servi sono stati ricacciati da molto tempo ma la guerra e le carogne hanno attirato...bestie. Si, bestie è il nome più calzante. Voi che abitate la superficie non avete mai visto creature del genere...non sono senzienti, almeno non danno nessuna prova di esserlo, non costruiscono, non usano utensili e Wotan sa che non parlano e che se parlassero, sarebbe solo di sangue e massacri. Deformi, tutte artigli e zanne, brutte come demoni." il thane sospirò, non gli piaceva affatto parlare di quegli esseri: i nani non ne parlavano mai con estranei. Ma non intendeva nemmeno spedire quei tre scandiani allo sbaraglio lasciandoli all'oscuro di quanto li attendeva "dovete capire...nessuno dei clan che vivono in queste terre si è mai azzardato a tentare di penetrare nelle aule di Mithlond per via di quelle creature. Sono feroci e territoriali e non si potrebbe liberare quelle caverne senza combattere metro per metro. Voi siete umani e gli umani non scendono mai così in profondità quindi forse le creature non vi individueranno subito e la vostra speranza stà in questo. Entrate silenziosamente e silenziosamente uscite. E per tutti i vostri dei non lasciate mai che una di quelle cose lanci il suo richiamo o ve le troverete tutte addosso in men che non si dica."

 

[Arminio]

Il silenzio calò nella Sala.

Hedvig Akkton deglutì, pensando freneticamente a cosa diavolo fossero quelle creature, e soprattutto come.
"Mio Thane, a prescindere dalla presenza di queste bestie, la nostra missione riuscirà" continuò Nottson.
"Ci muoveremo immediatamente verso le Sale, entreremo, e scopriremo tutto ciò che c'è da scoprire."

Il terzetto quindi chiese le esatte indicazioni, per poi congedarsi.


(le sale perdute in che provincia si trovano esattamente? @Silen )

 

[Silen]

Il thane fornì una mappa della regione confinante, direttamente a ovest. Non della superficie, come ci si sarebbe potuto aspettare, ma del sottosuolo: e con essa alcune spiegazioni su come accedere alle grotte sotterranee.
"Solitamente non parliamo di queste cose con le altre razze di Ea" disse il sovrano nanico "se lof acciamo in questo caso è soltanto perchè Mithlond è ormai scomparsa da molto tempo e comunque non conosciamo le rune che aprivano gli ingressi principali. Ma attraverso questa miniera abbandonata dovreste riuscire ad accedere alle rovine sotterranee; o almeno cosi riferiscono i nostri esploratori. Da li in poi dovrete procedere a orecchio."

Qualche tempo dopo la partenza degli stranieri i consiglieri del clan sit rattennero a colloquio col Thane.
"Forse avete detto loro troppo, capo del clan. Nessuno aveva parlato prima dei Chruul a degli abitanti della superficie..."
"Ho detto loro quanto l'onore richeideva fosse detto" ribattè il thane cupo "saranno anche alleati ai puzzolenti ladri di White Peaks ma hanno del coraggio...chi avrebbe mai detto che avrebbero accettato di andare a cercare la corona perduta? Non potevamo lasciare andassero allo sbaraglio contro quei tizzoni d'inferno. Se torneranno vivi avranno imparato fin troppo su quelle bestie e se non torneranno..." il nano scrollò le spalle in maniera eloquente "In entrambi i casi ciò che hanno appreso da me avrà alla fine poca importanza, non trovate?"

 

[Arminio]

Il gruppo partì dalle sale del Clan subito dopo, dirigendosi verso ovest.

Dopo una dozzina di giorni di cammino, entrarono nel passo che segnava il confine tra le terre di Eren Urnin e le montagne ad ovest. Al di là di questa ultima catena montuosa erano presenti le terre dei dragonidi.
Avendo superato il passo, salirono per una tortuosa strada battuta abbandonata, che correva lungo le rive di un forte torrente. Ad un certo punto la strada iniziava a seguire il torrente verso il basso. La destinazione, secondo la mappa, era una piccola insenatura tra le montagne, dove il torrente concludeva il suo cammino e si riversava nel fiume.

@Silen

@Silen

 

[Silen]

La starda era, come c'era da aspettarsi, in pessime condizioni abbandonata da molti anni o molti secoli. Il territorio tutto attorno era spoglio e desolato e sembrava davvero difficile che qualcuno, chiunque, avesse mai voluto abitare in quella regione aspra. D'altro canto se c'era stato un tempo un insediamento nanico questo si trovava nel sottosuolo e quindi almeno in parte riparato dalle asprezze del clima e da altri pericoli fossero essi non morti o belve feroci. La mappa avuta dal thane era comunque ammirevolmente precisa e a dispetto degli inevitabili cambiamenti causate dal trascorrere del tempo e delle stagioni il gruppetto non ebbe troppe difficoltà a risalire il fiume fino al punto da cui le cose avrebbero cominciato a farsiv eramente difficili.
Trovata la isnenatura nascosta da una rientranza del fiume e disceso un sentiero che per inclinazione e asperità sembrava più che altro una pista per capre, gli uomini di Scandia raggiunsero una piccola conca a ridosso di una parete roccisoa dove si spalancava il buio ingresso di una grotta, all'apparenza niente più della tana di qualche fiera.

 

[Arminio]

"E così siamo qui" disse Nottson, sgranocchiando un pezzo di knäckebröd, mentre osservava l'ingresso della grotta.
"Arrivati alla fine del mondo conosciuto per la gloria e l'onore di Scandia. Che brutta fine ho fatto."

Akkton lo squadrò con una occhiata feroce. "Javi, nel nome di cosa ti sei ritrovato a servire il paese nessuno lo sa", disse, sguainando la spada e tenendo sott'occhio l'ingresso.
"HAH, non è qualche bestia d'oltremondo che mi preoccupa! Hedvig, Javi, mostriamo a queste bestie cosa vuol dire la furia di Scandia!"
Herman Ingebor il chierico, con la mazza tra le mani, si fece avanti per entrare, primo della fila, seguito dalla maga e infine dalla spia.

@Silen il gruppo entra.

 

[Silen]

Dopo un inizio angusto la grotta si allargava sempre più e si vedevano chiaramente i segni dell'opera di mani oeprose: quel cunicolo naturale era stato alalrgato in modo da creare un posto di guardia, un avamposto a sorveglianza delle colline sorpastanti l'antico insediamento nanico. Ora la natura aveva pienamente rirpeso possesso dell'anfratto dove i guerrieri di Scandia in effetti non trovarono null'altro che ragni e pipistrelli, umidità e muffa. Nelle pareti rocciose erano state ricavate alcune stanze e quella che sembrava essere un'armeria ma non rimaneva ormai più nulla se non frammenti di legno marcio e mucchietti di ruggine: secoli di abbandono e l'umidità naturale dell'antro avevano distrutto ogni cosa.

 

[Arminio]

"Questo posto fa schifo" disse Ingebor, puntando la sua torcia accesa verso le pareti.
"Per essere manifattura nanica è ridotta molto male. Deve esser stato abbandonato da chissà quanto tempo" disse la maga, toccando con un dito lo scaffale più vicino.

"Proseguiamo? Non c'è molto da vedere qui. E dubito che chiunque sia presente sia così vicino alla superficie.

@Silen

 

[Silen]

Non ci volle molto tempo per esaminare il posto di guardia e come aveva constatato Ingbor, non c'era nulla di valore che fosse sopravvissuto all'abbandono e al passare del tempo. Al momento di proseguire però la piccola spedizione scandiana si trovò di fronte il primo serio ostacolo: il tunnell che portava ai livelli inferiori era ostruito da un crollo, difficile dire se dovuto a "cause naturali" o provocato. Qualunque fosse la causa del resto il risultato era il medesimo, dovevano trovare un modo di proseguire o la loro missione sarebbe finita prima ancora di cominciare.

 

[Arminio]

Ingebor si guardò intorno.

"Giuro su Tyr reincarnato, qualcuno qui trovi un altro passaggio. Sennò lo aprò io personalmente!" fece, toccando il suo martello.

Nottson, sospirando, diede una occhiata intorno al passaggio, mentre Akkton decise di poggiare una mano e un orecchio sulla superficie del passaggio, mormorando parole tra di sè.

@Silen

 

[Silen]

Non c'era molto da vedere in effetti, o da sentire: la volta del tunnell era crollata ostruendo il passaggio. Il crollo sembrava in apparenza piuttosto antico, almeno a giudicare dalla quantità di polvere e di ragnatele e le rocce sembravano essersi da tempo stabilizzate. Nessun rumore o vibrazione si sentiva nella roccia, tutto taceva. Aprire un varco nel modo classico, con pala e piccone, avrebbe presos ettimane se non mesi di lavoro.