Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
Il 15 Agosto 2023, in occasione del Giorno dell'Indipendenza, viene annunciato un discorso a reti unificate del Premier Sengupta. Alla cerimonia vengono invitati rappresentanti di tutto il mondo, ma inviti particolari vengono inviati ai maggiori esponenti dei governi ritenuti più vicini a Delhi: Stati Uniti, Iran (@Thewo ), Afghanistan, Russia (@Redual ), Filippine (@Mourinho ), Uzbekistan, Giappone (@Arminio ) e Indonesia.
Naharan Sengupta prende la parola per primo.
"Buon Giorno dell'Indipendenza a tutti.
Oggi sono qui per presentare, come sempre, altri grandi risultati conseguiti dal governo e da noi tutti. Quest'anno la nostra nazione ha superato Cina e Stati Uniti come produzione manifatturiera, e si è imposta come la vera locomotiva industriale del mondo! Questo ha avuto conseguenze negative per alcune aziende estere che si sono trovate a competere alla pari con imprese indiane che in passato sono state snobbate e ritenute antiquate. Per quanto ci dispiacciano gli effetti negativi della nostra crescita economica, non posso che augurarmi che i governi occidentali non ricorrano a misure punitive e contrarie al libero mercato: la storia insegna che misure simili sono controproducenti, e negare ai consumatori occidentali merci di buona qualità e a buon mercato è una punizione ingiusta.
Le tensioni interne ci stanno preoccupando notevolmente. E' allo studio un progetto politico di portata epocale per risolvere il problema del degrado delle periferie e delle condizioni igienico-sanitarie nelle aree più povere. Questo è un impegno solenne da parte del mio governo, ed io personalmente ci metto la faccia: nel prossimo biennio destineremo gigantesche risorse a questo scopo, che trasformeranno questo grande Paese in maniera decisiva per il bene di tutti. Purtroppo le numerose crisi che si sono succedute una dopo l'altra hanno drenato risorse in maniera preoccupante, costringendoci a reagire a minacce gravissime e rallentando i nostri progetti di riforma. Rallentare, tuttavia, non vuol dire fermarsi. Ripeto: stiamo lavorando per risolvere tutti i nostri problemi, alla faccia di chi si limita a puntare il dito ed a sfruttare le difficoltà del Paese per i propri scopi politici quando invece servirebbero unità d'intenti e buona volontà.
A dimostrazione di quanto dico annuncio che sarà presto varato il Decreto d'Emergenza 2023 per affrontare la crisi dei profughi bengalesi in attesa e parallelamente alla missione ONU: ben 10 miliardi verranno impiegati per creare centri di prima accoglienza in grado di alleviare la pressione contro le strutture statali. Altri 25 miliardi verranno invece stanziati per il rientro dei profughi del Kashmir nelle aree dichiarate sicure dalle forze di sicurezza; i Pandit fuggiti dalla regione saranno ovviamente in prima fila e potranno finalmente tornare alle terre che considerano giustamente come proprie.
La ribellione in Kashmir è stata sconfitta e in questo momento le forze armate stanno gradualmente riprendendo il controllo della regione. La lotta si è spostata in Afghanistan, dove le nostre truppe combattono al fianco del legittimo governo afghano, dell'Iran e della Russia contro la nuova e più importante frontiera del terrorismo internazionale. E' una lotta alla quale non possiamo sottrarci, perché la recente crisi in Kashmir ci ha dolorosamente ricordato quanto sia costoso e rischioso temporeggiare e rimandare: l'India deve adottare una strategia più attiva all'estero per evitare nuove crisi in patria. Nell'ottica di questa nuova dottrina è con orgoglio che annuncio l'inizio dei lavori per l'ampliamento della marina militare indiana, il cui potenziale verrà praticamente raddoppiato grazie anche alla nuova Portaerei costruita nei cantieri navali americani. Permettetemi di ringraziare il Presidente degli Stati Uniti per la sua collaborazione tecnologica con noi, che speriamo venga ulteriormente ampliata in futuro.
Vi auguro dunque dei felici festeggiamenti e lascio la parola ai miei colleghi."
Dopo il Premier parlano i vari ministri, che entrano nel dettaglio delle nuove disposizioni annunciate da Sengupta. Viene lasciato quindi spazio ad eventuali domande della stampa.
Naharan Sengupta prende la parola per primo.
"Buon Giorno dell'Indipendenza a tutti.
Oggi sono qui per presentare, come sempre, altri grandi risultati conseguiti dal governo e da noi tutti. Quest'anno la nostra nazione ha superato Cina e Stati Uniti come produzione manifatturiera, e si è imposta come la vera locomotiva industriale del mondo! Questo ha avuto conseguenze negative per alcune aziende estere che si sono trovate a competere alla pari con imprese indiane che in passato sono state snobbate e ritenute antiquate. Per quanto ci dispiacciano gli effetti negativi della nostra crescita economica, non posso che augurarmi che i governi occidentali non ricorrano a misure punitive e contrarie al libero mercato: la storia insegna che misure simili sono controproducenti, e negare ai consumatori occidentali merci di buona qualità e a buon mercato è una punizione ingiusta.
Le tensioni interne ci stanno preoccupando notevolmente. E' allo studio un progetto politico di portata epocale per risolvere il problema del degrado delle periferie e delle condizioni igienico-sanitarie nelle aree più povere. Questo è un impegno solenne da parte del mio governo, ed io personalmente ci metto la faccia: nel prossimo biennio destineremo gigantesche risorse a questo scopo, che trasformeranno questo grande Paese in maniera decisiva per il bene di tutti. Purtroppo le numerose crisi che si sono succedute una dopo l'altra hanno drenato risorse in maniera preoccupante, costringendoci a reagire a minacce gravissime e rallentando i nostri progetti di riforma. Rallentare, tuttavia, non vuol dire fermarsi. Ripeto: stiamo lavorando per risolvere tutti i nostri problemi, alla faccia di chi si limita a puntare il dito ed a sfruttare le difficoltà del Paese per i propri scopi politici quando invece servirebbero unità d'intenti e buona volontà.
A dimostrazione di quanto dico annuncio che sarà presto varato il Decreto d'Emergenza 2023 per affrontare la crisi dei profughi bengalesi in attesa e parallelamente alla missione ONU: ben 10 miliardi verranno impiegati per creare centri di prima accoglienza in grado di alleviare la pressione contro le strutture statali. Altri 25 miliardi verranno invece stanziati per il rientro dei profughi del Kashmir nelle aree dichiarate sicure dalle forze di sicurezza; i Pandit fuggiti dalla regione saranno ovviamente in prima fila e potranno finalmente tornare alle terre che considerano giustamente come proprie.
La ribellione in Kashmir è stata sconfitta e in questo momento le forze armate stanno gradualmente riprendendo il controllo della regione. La lotta si è spostata in Afghanistan, dove le nostre truppe combattono al fianco del legittimo governo afghano, dell'Iran e della Russia contro la nuova e più importante frontiera del terrorismo internazionale. E' una lotta alla quale non possiamo sottrarci, perché la recente crisi in Kashmir ci ha dolorosamente ricordato quanto sia costoso e rischioso temporeggiare e rimandare: l'India deve adottare una strategia più attiva all'estero per evitare nuove crisi in patria. Nell'ottica di questa nuova dottrina è con orgoglio che annuncio l'inizio dei lavori per l'ampliamento della marina militare indiana, il cui potenziale verrà praticamente raddoppiato grazie anche alla nuova Portaerei costruita nei cantieri navali americani. Permettetemi di ringraziare il Presidente degli Stati Uniti per la sua collaborazione tecnologica con noi, che speriamo venga ulteriormente ampliata in futuro.
Vi auguro dunque dei felici festeggiamenti e lascio la parola ai miei colleghi."
Dopo il Premier parlano i vari ministri, che entrano nel dettaglio delle nuove disposizioni annunciate da Sengupta. Viene lasciato quindi spazio ad eventuali domande della stampa.