A.D. 1153/1154 o A.H. 548/549
N.B. qui sono riportate solo le notizie di dominio pubblico, per i risultati di altre vostre azioni dovete aspettare la scheda
Pirateria nel Mediterraneo
E' un biennio che vede una rinascenza della pirateria nel Mediterraneo, dopo anni di tranquillità ecco che insistenti voci parlano di feroci pirati arabi dediti al rapimento e al saccheggio di gran parte delle navi, a subire queste azioni sono state soprattutto le navi dirette a Lisbona dove l'Ordine del Tempio ha organizzato un grande torneo cavalleresco. Il grosso della flotta pirata ha atteso alcune di queste navi nello stretto per poi chiuderla con il resto della flotta impedendo la fuga sia verso l'oceano che verso l'interno del Mediterraneo, tra le navi che hanno passato lo stretto di Gibilterra e di cui non si hanno più notizie ci sono: una nave battente bandiera genovese che ospitava Simone d'Oria, erede del casato che attualmente esprime il console del comune ligure; una nave battente bandiera georgiana con al suo interno l'erede al trono georgiano Giorgi della famiglia dei Bragationi; una nave battente bandiera fiorentina con al suo interno Goffredo da Casavecchia, giovane nobile della città toscana. Sono sfuggite agli attacchi una bandiera che portava l'effigie di Ruggero II, re di Sicilia, che si accompagnava ad una nave proveniente dalla Sardegna con a bordo Barisone II, conte di Logudoro. Le navi pirata hanno dimostrato una grande perizia di manovra e una tattica sopraffina, è parso pero' impossibile capire da che parte della costa africana potessero arrivare ma è sicuro si trattasse di pirati musulmani.
Impero Bizantino
Biennio tranquillo per il basileus dei romani, si segnala la costruzione di un pozzo artesiano, pare che gli ingegneri bizantini abbiano infatti imparato in fretta dopo la visita dei tecnici siciliani, e la stipula di una rotta tra la città di Costantinopoli e quella di Kiev. Teodoro Kontostephanos viene nominato nuovo mega domestikos, divenendo di fatto il nuovo consigliere dell'imperatore mentre partono i lavori per la ristrutturazione dell'Acquedotto di Valente sotto la supervisione direttisima dell'Eparco di Costantinopoli accompagnati da una generica manutenzione delle infrastruttura sanitarie della capitale. Sicuramente un'opera lungimirante di Manuele I che si può dire soddisfatto della stabilità che regna nei suoi domini.
Califfato Abbaside
Mentre il maturo Al-Mustanjid è in viaggio per effettuare il suo Hajj (pellegrinaggio), Al-Muqtafì si dedica all'amministrazione ordinaria dello stato. Nuove rotte commerciali vengono aperte, una serie di pozzi artesiani migliora visibilmente le condizioni di vita di ben cinque regioni del califfato e inizia a pieno regime l'attività della Casa delle Scienze.
Tuttavia la vera azione è a sud, dove Al-Fayyad il secondogenito del califfo è impegnato con il generale sciita Ali a combattere l'eresia kharigita. Dopo l'annessione diplomatica del sultanato buwayhide l'ex sultano e il califfo hanno deciso di comune accordo di attaccare i residui kharigiti colpevoli di destabilizzare la zona. La battaglia è stata molto dura ma alla fine le forze degli abbasidi congiunte a quelle del generale buwayhide Ali hanno sgominato il Sultanato di Al-Arabiyya costringendolo alla fuga a Dharan. Il Kuwait viene quindi occupato e aggiunto al patrimonio del califfato. Grandi efferetazze, inoltre, sono state compiute dall'esercito che ha sterminato tutta la popolazione kharigita della medesima regione, pare che l'ordine venisse dal califfo Al-Muqtafì in persona come monito verso chi non accetta l'arbitrato religioso e politico esercitato nel mondo islamico dall'alleanza di Al-Ruha.
Sultanato Selgiuchide
Sul fronte interno il sultano si dedica alle costruzioni, mulini e pozzi artesiani sono edificati un po' in tutto il territorio selgiuchide. Nuove rotte commerciali sono aperte e potenti investimenti puntano a migliorare la burocrazia del regno e l'equipaggiamento militare dell'esercito.
Sul fronte della guerra, l'espansionismo selgiuchide non si ferma di fronte a nessuno. La Seconda e Terza Armata, al comando del generale Osman, attaccano la confederazione Khazara, il grande shah Ahmed Sanjar, considerandosi come una sorta di padre di tutte le popolazioni turcofone, considera inammissibile la professione di fede ebraica della popolazione e della dinastia regnante khazara. La potente macchina bellica selgiuchide investe il ben meno numeroso esercito posto a difesa dei confini, l'attacco giunge inaspettato alla popolazione data l'esistenza di una tregua stipulata con l'iltabar dei Bulgari del Volga e in circa due mesi l'intera regione è assoggettata all'imperium selgiuchide.
Si segnala inoltre la stipula di un trattato tra il Sultanato Selgiuchide, il Califfato Abbaside, Califfato Fatimide e la Serenissima Repubblica di Venezia per regolamentare e gestire in comune il mercato delle spezie provenienti da oriente. L'accordo prevede la cessione di una porzione della regione del Libano a Venezia in modo che essa possa costruire una città terminale dei commerci tra oriente e occidente.
Regno Bulgaro del Volga
Biennio di conquiste per i Bulgari del Volga. Cuncid, un fedelissimo generale dell'Iltabar, parte per una campagna contro le popolazioni pagane del Rezh e del Pelym. In poco meno di un anno il generale bulgaro riesce ad assoggettare le popolazioni, forse anche intimorti dallo spaventoso saccheggio della regione di Pelym perpetrato dall'esercito bulgaro. Al grido di Allahu Akbar l'Iltabar può dirsi felice del successo nell'aggiungere due nuovi pezzi alla sua scacchiera.
Sul fronte interno tutto prosegue tranquillo, si segnala solo la creazione di una nuova rotta commerciale a partire dalla città di Bulgar in direzione della nuova città kievita di Mosca.
Jumuhriya del Grande Maghreb
Le armate della repubblica maghrebina hanno qualche difficoltà ma alla fine riescono a sedare una pericolosa rivolta nel sud, i ribelli alla fine sono sconfiti e l'ordine ritorna. Nel frattempo prosegue la normale attività dell'Accademia mentre investimenti aumentano l'efficacia burocratica dello stato e si costruiscono alcuni pozzi artesiani.
Provoca qualche imbarazzo, inoltre, la presenza di Muwafaq ibn Qasim al-Nasr, un filosofo proveniente da Baghdad. Dopo la querelle diplomatica-epistolare tra i due stati fari della cultura e della filosofia islamica, infatti, all'Accademia di Ibn Rushd sorgono feroci dibattiti teologici e filosofici. Al-Nasr, infatti, si fa subito abituale frequentatore dell'Accademia dove entra in conflitto con l'"intellighentia" maghrebina facendosi paladino di una dottrina contrapposta a quella averroiana, debitrice delle opere di Ibn Sina (Avicenna). La cosa crea una certa instabilità nell'Accademia, anche in vista del divieto formale che la Maijlis della Repubblica ha posto all'entrata di uomini provenienti da Baghdad.
Nel Giugno del 1153 muore Abu Bakr, ex funzionario durante il governo del califfo Abd al Mu'min, aveva progressivamente perso ogni responsabilità di governo. Voci all'Accademia lo davano depresso, fu così che Abu Bakr si tolse la vita facendosi mordere da un serpente. Il peso dei fallimenti, evidentemente, era diventato insostenibile.
Regno del Takrur
L'ex califfo almohade Abd al Mu'min, ora visir del regno del Takrur, manda il generale Khadim alla testa di 7000 truppe a conquistare le terre della regione del Gambia. La resistenza locale è bassa ma si fa valere, l'annessione riesce anche se con qualche perdita. Nel frattempo nuove rotte commerciali inaugurano un'era di collaborazione con l'Impero di Wagadou. Nel corso del 1154, inoltre, il re War Jabi riesce ad avere un figlio, nel disappunto generale pero' si tratta di una femmina. Una splendida principessa ma sicuramente non un erede valido al trono.
Emirato Ziride
Biennio tranquillo per l'emiro ziride, sotto la sua supervisione viene ampliata la città di Tunisi e viene stipulata una rotta commerciale con il regno del Takrur. Una serie di governatorati vengono inoltre assegnati dall'emiro agli uomini di più sua stretta fiducia affinchè le regioni dell'emirato vengano più efficacemente amministrate.
Le Isole Canarie, inoltre, vengono rapidamente abitate e la religione musulmana prende piede. Sicuramente sono servite anche le minacce, di fronte alla spada molti si sono convertiti mentre i pochi, folli, ad opporsi sono finiti uccisi. L'islamizzazione dell'isola è completata. Falliscono, invece, i numerosi tentativi di avere un erede da parte dell'emiro, nonostante indiscrezioni di corte dicano il sovrano ziride molto attivo su questo fronte i fatti non danno ragione ai suoi sforzi.
Califfato Fatimide
La regione della Dongola viene completamente islamizzata dai coloni e missionari islamici, sono costruite nuove moschee e madrase dove le nuove generazioni imparano l'arabo, al-Quran e tutte le basi per vivere in una società islamica. Nel frattempo l'esercito Al-Qahira attacca la regione del Kordofan sottomettendo in meno di due mesi la resistenza locale.
Nel frattempo la citta del Cairo viene ampliata sotto la supervisione dell'imam stesso, diventando la più grande città d'Africa e seconda solo a Baghdad la Splendente in tutto il mondo arabo. Una grande capitale che aumenta di sicuro il prestigio della famiglia regnante.
Regno di Gerusalemme
Il regno latino d'oriente di Gerusalemme è devastato da una lacerante guerra civile, Melisenda decide, dopo la sconfitta del suo figlio minore Amalrico (ancora detenuto nelle carceri gerosolomitane), di attaccare muovendo le sue truppe dalla Galilea. Alla testa di un esercito di 7000 uomini entra a Gerusalemme di sorpresa dove a riceverla trova Arnau de Torroja con 2000 cavalieri templari e il patriarca Fulcherio. Questi proclama immediatamente regina di Gerusalemme Melisenda con facoltà di reggenza fino alla liberazione del legittimo re Amalrico. Tuttavia la gloria di Melisenda dura poco, Baldovino III, suo figlio maggiore, non rimane a guardare e attacca con l'esercito del regno, in gran parte rimasto fedele a lui. Ne esce fuori uno scontro tiratissimo tra le vie di Gerusalemme. La situazione si mantiene in parità, mentre gli Ospitalieri presenti in città si mantengono neutrali dal porto, pero', arriva la notizia che è sbarcato un esercito di 15000 uomini dalla provenienza ignota. In città scoppia il panico non sapendo cosa avrebbero fatto nell'immediato le truppe appena giunte, l'incertezza pero' finisce quando è Melisenda in persona ad accogliere il il loro generale che decide di allearsi a Melisenda contro il re di Gerusalemme. Questi non può fare altro che soccombere di fronte alla superiorità numerica della fazione avversario mentre Baldovino stesso, con l'ultimo residuo del suo esercito, si dirige successivamente in Giordania.
Amalrico viene liberato e prima del tramonto incoronato re di Gerusalemme, gli viene concesso di toccare la Vera Croce, recentemente riportata in auge dal Patriarca con l'aiuto dell'Ordine del Tempio, e si impossessa del regno. Il primo atto ufficiale di Amalrico I è di proclamare un protettorato sul regno da parte dell'Impero Bizantino. Il basileus Manuele I è infatti proclamato Imperatore dei Romani e Protettore della città di Gerusalemme e garante della sua sopravvivenza. La situazione in città è relativamente tranquilla, gli ultimi partigiani di Baldovino sono asserragliati nelle campagne ma la regione è saldamente nelle mani di Amalrico. Dopo la vittoria si segnalano anche dei lavori, finanziati dai regni cristiani d'occidente, per l'ampliamento della città di Gerusalemme.
Regno di Makuria
Un biennio fatto di successi sia dal punto di vista amministrativo che militare. Mentre infatti l'esercito riesce a conquistare la regione di Funji senza troppi problemi, sul fronte commerciale viene stipulato un accordo con Venezia per l'usufrutto delle riserve naturalali di preziosi nel territorio makuriano. L'accordo ha inizio da subito, vengono infatti costruite varie miniere per cominciare l'estrazione. L'editto Scripta Manent viene ampliato con la creazione di una vera e propria Accademia Reale dove educare la futura elitè dirigenziale dello stato.
Non ci sono, pero', solo buone notizie. Nell'aprile del 1153, infatti, Damascio, domestikos del regno di Makuria, muore nel sonno roso da un male tanto ignoto quanto veloce. Il metropolita di Mits'iwa Michele ha avuto i primi contatti con il Regno di Banyarwanda, c'è stato un primo contatto diplomatica pacifico anche se il vescovo copto ha rischiato grosso, un gravissimo attacco di dissenteria, probabilmente provocato da una febbre, lo ha costretto ad abbandonare le trattative tornando immediatamente a Makuria. La sua vita non è in pericolo anche se di contro i contatti makuriani con il neonato regno di Banyarwanda sono stati interrotti bruscamente.
Infine si segnala la missione dei Cartografi del Regno, una delegazione infatti raggiunge i confini della popolazione con cui gli esploratori avevano avuto a che fare 2 anni prima. Uno dei cartografi è riuscito ad entrare in contatto con un uomo dal nome ancora ignoto, da quello che sono riusciti a capire, ben poco a causa delle enormi differenze linguistiche, deve essere una sorta di governatore o comunque capo di una parte di questo stato. I Cartografi hanno chiamato questa entità Regni Bantu dalla parola con cui questo primo nostro contatto pare indicare se stesso.
Impero Etiope
L'espansionismo etiope continua con l'annessione della regione di Gefira, assoggettata dal figlio del negus, Tatadim, ed erede al trono del Leone d'Africa, mentre con un'azione diplomatica gli indigeni dell'isola di Zanzibar accettano di sottomettersi al negus negesti Mara Takla. Grandi successi per l'imperatore d'etiopia che può dirsi soddisfatto della sua autorità in quella parte d'Africa. Meno confortanti i progressi con la regione del Rwanda dove gli autoctoni hanno deciso di resistere rifiutando l'annessione.
Nel Marzo del 1153, inoltre, nasce l'erede al trono etiope, nipote dell'attuale negus e figlio di Tatadim e la nobile Huwa. Giubilo per le strade, la popolazione festeggia, la notizia ha sicuramente portato stabilità nel regno grazie alla popolarità della dinastia regnante. La tattica del panem et circensem d'altronde ha quasi sempre funzionato. Sul finire del 1154, inoltre, si segnala il matrimonio del secondogenito di Mara Takla Jan Seyum con la bellissima Garè. In un'ottica di rafforzamento della fedeltà dei propri figli, infatit, Mara Takla ha anche inaugurato una vera e propria Accademia Militare dove educare i futuri generali dell'impero, il progetto è stato effettuato sotto la supervisione del secondogenito Jan Seyum che diventa così responsabile dell'Accademia. Colpisce invece la decisione dell'affrancamento degli etiopi schiavi per debiti, mandati a popolare la regione di Mogadishu. Se da una parte in questo modo il negus si crea una sorta di classe sociale a sè fedelissima alla sua autorità, dall'altra crea malumori negli strati più cittadini, dediti al commercio e all'artigianato, che si vedono così sottratta gran parte della forza lavoro. La schiavitù per debiti rappresenta un'altissima percentuale del numero totale di schiavi e la scelta del negus ha realmente cambiato gli assetti sociali dello stato. E' così che nel Luglio del 1153 un moto popolare divampa nei quartieri più centrali della capitale Harar Jugol, la ribellione dura una settimana in cui la guarnigione di miliziani della capitale fatica a far rientrare i riottosi. Alla fine, presi per fame, i rivoltosi, in gran parte mercanti musulmani e ebrei, devono cedere e la situazione torna alla normalità. La situazione, tuttavia, rimane tesa.
Infine, Mara Takla decide di patrocinare una nuova stesura del Kebra Nagast, antico testo sacro dei popoli africani risalente al periodo aksumita. Il negus affida al nobile Israele il compito di redarne una nuova versione affinchè possa essere diffuso a tutto colore che sanno leggere e scrivere e che possa, invece, essere letto a chi non ha facoltà di poterlo fare da solo. Mara Takla, invero, vuole rimarcare con questo la sua continuità con la vecchia dinastia aksumita rafforzando così la sua legittimità sul trono etiope.
Regno delle Spagne Unite
I primi due anni da regina di tutta la Spagna di Petronilla sono all'insegna del tentativo di mettere ordine nella nuova entità statale. L'editto "Fueros Extensos" ci riesce egregiamente ufficializzando il nuovo assetto più prettamente feudale dello stato. Anche l'esercito viene completamente riorganizzato da Ermengol VI mentre una serie di investimenti costruiscono un sistema di stazioni di posta in tutto il regno affinchè il pagamento dei tributi sia più efficace e veloce. Mulini vengon costruiti in alcune regioni e un trattato commerciale assieme ad una nuova rotta segna l'inizio di una proficua collaborazione con il Ducato di Sardegna.
Nel Maggio del 1153, inoltre, Petronilla partorisce un altro bambino assicurandosi così un secondo erede.
Regno di Georgia
Un trattato commerciale e un'alleanza militare difensiva siglano definitivamente l'amicizia tra il Regno di Georgia e il Gran Principato di Kipchak, il nuovo gran principe Gokturk, infatti, si è subito dimostrato fedele ai suoi nuovi alleati ortodossi premurandosi di iniziare una proficua amicizia con il regno georgiano. Per il resto si tratta di un biennio di ordinaria amministrazione per re Demetrio, si segnalano pero' le grandi opere infrastrutturali con la costruzione della città di Santatoga nella regione del Khazhakh e l'ampliamento di Tblisi che lentamente sta assurgendo a città perla del cristianesimo orientale. Continua anche la graduale abolizione della schiavitù, Demetrio si sta dimostrando un regnante lungimirante e la scelta di affrancare gli schiavi con lentezza sta decisamente pagando giacchè la cosa non pare intaccare minimamente la stabilità del regno.
Desta preoccupazione invece la scomparsa del principe Giorgi, dopo la lotta fratricida che l'ha visto scontrarsi con il fratello maggiore, l'attuale erede al trono georgiano è scomparso nel Mediterraneo non giungendo al Torneo di Lisbona dove avrebbe dovuto partecipare in qualità di rappresentante della Georgia.
Sul finire del 1153 muore il vecchio Vasilenko, una sorta di monaco-mistico asceta. Grande scoramento tra la popolazione comune tra cui l'uomo era molto popolare.
Rus' di Kiev
Biennio tranquillo per i kieviti, mentre nuovi generali vengono nominati affinchè l'esercito sia più efficiente missionari vengono mandanti nelle regioni del principato ancora pagane. Nel frattempo rotte commerciali vengono aperte tra le città di Kiev e Mosca con le capitali stranieri di Bolgar e Costantinopoli. I kieviti, inoltre, acquisiscono le conoscenze necessarie per la costruzione di pozzi artesiani, immediatamente il Gran Principe ne fa costruire ben cinque in modo da migliorare le condizioni igieniche e di salute di tutto il Rus'.
Un trattato commerciale, infine, viene siglato con la Repubblica di Novgorod affinchè le merci kievita possano essere commerciate efficacemente in tutto il Mare del Nord.
Stato Templare di Lusitania
Dopo anni di guerre e consolidamento della propria presenza nella penisola Iberica, il Gran Maestro Everard passa un biennio tutto sommato tranquillo. Viene costruito il Monastero di Alcobaça che, per volontà del Gran Maestro stesso, viene adibito a Biblioteca ufficiale dello stato. Un grande successo per Everard des Barres che migliora ulteriormente il prestigio cuturale dello stato templare.
Mentre un censimento aumenta le entrate fiscali, nella Talavera viene costruita una grandiosa cattedrale (Sant'Eugenio) dove nel corso del 1153 vengono portate le spoglie di Eugenio III, precedente Papa. Nella regione, inoltre, si fa sempre più pressante l'attività di missionari per convertire la popolazione, ai pochi che ancora si aggrappano alla loro fede musulmana è fatto capire, con tutti i metodi possibili, che i musulmani nella Talavera non sono più graditi. Case Templari sono costruite un po' ovunque in Europa permettendo all'Ordine di aumentare la loro presenza in tutta l'Europa, particolarmente fruttuoso è l'accordo con il regno scozzese tramite il quale l'Ordine potrà arruolare cavalieri in quelle lande.
Nel 1154 avviene il Torneo di Lisbona, nonostante i problemi con i pirati arabi la giostra è un grande successo e Riccardo di Clare, comandante delle Guardie Reali inglesi può giustamente trionfare e prendere la meritata gloria. Tuttavia non ci sono solo buone notizie, poco prima del Torneo, nel Gennaio del 1154, muore infatti Bernard de Tramelay stroncato da una caduta da cavallo letale.
Si segnala, infine, anche l'arrivo in Islanda di alcuni diplomatici templari nel 1154. Essi, tuttavia, si sono ritrovati, più che a parlare con i nativi, a dover discutere con una delegazione diplomatica norvegese che, già da alcuni mesi prima dell'arrivo, era giunta nella fredda isola e, in anticipo sui templari, aveva già concordato un'annessione diplomatica dell'isola alla corona scandinava.
Regno di Polonia
Re Miezsko, dopo aver "rimesso ordine" in famiglia, si occupa della stabilità statale. Un editto diminuisce le tasse per il popolo e una serie di investimenti migliora le infrastrutture in tutto il territorio statale, ottime mosse che rendono gli strati più bassi della popolazione estremamente contenti e fedeli a re Mieszko. Nel 1153, inoltre, nasce uno splendido figlio maschio a Mieszko, un erede finalmente è giunto.
Preoccupa, invece, Boris Kalamanos, pretendente al trono d'Ungheria. Dopo la risoluzione dello scisma si è ritrovato con un'armata nella Slovacchia che, nel frattempo, ha deciso di tornare all'ovile vista la buona disposizione di re Gèza II a ritornare fedele alla Chiesa di Roma. Boris, sentendosi defraudato da un suo diritto e preso in giro dalle promesse polacche, ha deciso di non tornare e di non restituire le armate polacche che gli sono state prestate. [NdRebaf: parte delle truppe è rimasta a fedele a Boris, altre hanno disertato e non sono più recuperabili]
Infine si segnala una grande opera infrastrutturale che veda la città di Cracovia ingrandita enormemente rendendola forse la città più popolosa e grande dell'Europa Orientale.
Regno di Sicilia
Biennio tranquillo per re Ruggero II, una serie di pozzi viene costruita e la città di Napoli viene ingrandita grazie all'impagabile lavoro dell'architetto Giovanni, già fautore dello splendido Duomo di Caserta. L'editto "De Filiis Christi" riesce a calmare un po' la popolazione cattolica del regno, tuttavia le tensioni rimangono anche perchè si segnalano le prime immigrazioni di arabi sciiti, precedentemente residenti in Sicilia, in Calabria e Apulia. Servirà ben altro per mantenere una multiculturalità positiva e per rompere definitivamente le tensioni tra la componente musulmana e quella cristiana del regno.
E' un biennio, anche, in cui Ruggero chiude i conti con i fantasmi pisani. Cocco Griffi, ex console, viene condannato a morte e giustiziato per conto della giustizia degli Altavilla. Il resto dei prigionieri pisani viene mandato sull'isola di Malta ad espiare le proprie colpe. Grande prestigio ha dato questa esecuzione a re Ruggero che ha visto la sua popolarità aumentare soprattutto tra gli strati sociali più bassi dei comuni indipendenti del centro-nord della penisola italiana.
Una caduta da cavallo preoccupa per la saluta di Nilus Doxopatrius, lo statista, tuttavia, pare non averne risentito molto e nonostante l'età sembra ancora decisamente attaccato alla vita. Brutte notizie invece dalla Germania, dove il teologo kharigita Ismail ibn Musa al-Misri, in missione per costruire alcuni pozzi artesiani in terra teutonica, muore a causa di un'indigestione durante un banchetto.
Si segnala anche la costruzione di una Casa del Tempio in Apulia.
Stato Pontificio
Biennio tranquillo per il neo papa Vittore IV, si segnala solo l'indegna fine del riformatore religioso Arnaldo da Brescia. Questi, sul finire del 1153, viene trovato per le strade di Roma mangiato dalla lebbra e, in breve, perde tutto il suo carisma e l'appoggio del nobile romano Giovanni Pierleoni. La breve parabola ascendente di Arnaldo finisce qui, Vittore IV fa leggere un suo proclama in cui la lebbra è vista come sicura punizione divina per i peccati di Arnaldo. Il popolino pare crederci e la stabilità nei domini pontifici torna.
Confederazione Khazara
La guerra infuria, l'attacco selgiuchide coglie impreparati i khazari che si ritrovano a dover cedere immediatamente una regione agli avversari. Come se non bastasse, mentre i residui dell'armata posta a difesa dei confini si dirigono verso Itil (la capitale), nella regione del Nogai si segnala una sollevazione popolare contro David II khagan dei khazari. Berkant, un nobile khazaro di religione musulmana, pare essersi messo alla testa di un piccolo esercito che punta allo staccarsi dall'influenza khazara e che guarda ai Bulgari del Volga e ai Selgiuchidi come legittimi signori.
Gran Principato di Kipchak
Biennio tranquillo per il Principe Gokturk, da una parte consolida il suo potere interno con una serie di epurazioni degli ultimi residui musulmani nell'amministrazione e nell'esercito e dall'altra firma un trattato commerciale e un'alleanza difensiva con l'amico Regno di Georgia. Nel frattempo, a metà del 1154, è lo stesso Gokturk ad arrivare a Costantinopoli dove chiede udienza al basileus [NdRebaf Bizantino, poi ne parliamo privatamente su cosa ti deve dire. Ad ogni modo rimarrà tuo ospite per tutto il prossimo turno].
Intanto, mentre il gran principe è all'estero, i generali dell'esercito pensano a consolidare il potere del principato e, preoccupati anche dal continuo espansionismo bulgaro, conquistano militarmente le regioni di Tobolsk e Omskaya.
Repubblica di Novgorod
E' un biennio di grande attività per Novgorod la Grande. Dopo aver trattato la restituzione della sua flotta con Sigurd II, re di Norvegia, Novgorod si è molto applicata nei commerci con la stipula di due trattati con Norvegia e Kiev per nuove rotte commerciale e la creazione di compagnie mercantili in grado di trasportare merci per tutto il Mar del Nord. Sul finire del 1154 muore Vladimir detto il Matchko, consigliere kievita del gran principe Vsevolod II ormai da anni trasferitosi a Novgord, roso da un male incurabile.
Preoccupa invece la nascita dello stato careliano, l'esercito viene immediatamente richiamato per evitare scontri diplomatici con il neonato Jalato di Carelia. Messi vengono immediatamente inviati allo jalo Kauko Aleksanteri.
Repubblica di Genova
Ansaldo d'Oria passa due anni tranquilli, la compagnia mercantile viene ingrandita grazie ad investimenti nell'armamento di galee apposite mentre una rotta commerciale collega le città di Genova e Vienna. Nicola Embriaco, dopo aver passato qualche anno in Portogallo, torna a Genova dove costruisce una Casa del Tempio ponendo le basi per una presenza dell'Ordine nel territorio ligure. Si segnalano anche dei lavori infrastrutturali sugli empori commerciali, sono stati ristrutturati appositamente per accogliere le navi mercantili della nuova Compagnia Tirrenica in modo da fornire il massimo del guadagno dalle tratte commerciali interessate.
Si segnalano anche grandi lavori infrastrutturali, vengono collegate e fortificazioni delle mure di Genova a quelle della Casa del Tempio appena costruita e viene creato il quartiere di Carignano.
Tuttavia ci sono anche brutte notizie, Caffaro di Rustico ha, per la seconda volta, un infarto che lo costringe a letto. E' sopravvissuto ma non versa in condizioni eccelse.
Regno di Svezia
Con la risoluzione dello scisma la situazione in Svezia si normalizza. Se persino re Sverker, famoso per le sue lamentele data il suo poco potere decisionale, pare esseri ammansuito la situazione religiosa si fa scoppietante. Un editto impone che tutti i bambini imparino a capire e a parlare correttamente la lingua latina, vere scuole vengono costruite in ogni angolo del regno affinchè la legge possa venire eseguita efficacemente. L'atto permette ad un alto numero di bambini pagani di avvicinarsi alla lingua della Bibbia e aiuta i già imponenti investimenti fatti in materia di conversione pacifica. Numerosi missionari vengono spediti e molte delle scuole che insegnano il latino si affiancano in fretta a vere e proprie Chiese.
Dopo due anni la popolazione della regione dello Jatmland, del Vasterboten e di Vaasa è per larga parta convertita al cattolicesimo, la presenza dei missionari è capillare e continuando di questo passo il cattolicesimo potrebbe riprendere in modo molto efficace. E' ovvio, pero', che la cosa crea delle resistenze in alcune regioni più ferocemente attaccate alle loro tradizioni, moti di discontento provengono dal Lohrar-Jarvi dove uno jarl locale ha pubblicamente accusato la nuova politica di conversione appoggiata dalla corona norvegese. Alcuni si sentono traditi e nelle regioni più lontane dalla capitale gruppi di briganti inneggianti alle antiche divinità norrene minano la stabilità del regno, assaltando chiunque.
N.B. qui sono riportate solo le notizie di dominio pubblico, per i risultati di altre vostre azioni dovete aspettare la scheda
Pirateria nel Mediterraneo
E' un biennio che vede una rinascenza della pirateria nel Mediterraneo, dopo anni di tranquillità ecco che insistenti voci parlano di feroci pirati arabi dediti al rapimento e al saccheggio di gran parte delle navi, a subire queste azioni sono state soprattutto le navi dirette a Lisbona dove l'Ordine del Tempio ha organizzato un grande torneo cavalleresco. Il grosso della flotta pirata ha atteso alcune di queste navi nello stretto per poi chiuderla con il resto della flotta impedendo la fuga sia verso l'oceano che verso l'interno del Mediterraneo, tra le navi che hanno passato lo stretto di Gibilterra e di cui non si hanno più notizie ci sono: una nave battente bandiera genovese che ospitava Simone d'Oria, erede del casato che attualmente esprime il console del comune ligure; una nave battente bandiera georgiana con al suo interno l'erede al trono georgiano Giorgi della famiglia dei Bragationi; una nave battente bandiera fiorentina con al suo interno Goffredo da Casavecchia, giovane nobile della città toscana. Sono sfuggite agli attacchi una bandiera che portava l'effigie di Ruggero II, re di Sicilia, che si accompagnava ad una nave proveniente dalla Sardegna con a bordo Barisone II, conte di Logudoro. Le navi pirata hanno dimostrato una grande perizia di manovra e una tattica sopraffina, è parso pero' impossibile capire da che parte della costa africana potessero arrivare ma è sicuro si trattasse di pirati musulmani.
Impero Bizantino
Biennio tranquillo per il basileus dei romani, si segnala la costruzione di un pozzo artesiano, pare che gli ingegneri bizantini abbiano infatti imparato in fretta dopo la visita dei tecnici siciliani, e la stipula di una rotta tra la città di Costantinopoli e quella di Kiev. Teodoro Kontostephanos viene nominato nuovo mega domestikos, divenendo di fatto il nuovo consigliere dell'imperatore mentre partono i lavori per la ristrutturazione dell'Acquedotto di Valente sotto la supervisione direttisima dell'Eparco di Costantinopoli accompagnati da una generica manutenzione delle infrastruttura sanitarie della capitale. Sicuramente un'opera lungimirante di Manuele I che si può dire soddisfatto della stabilità che regna nei suoi domini.
Califfato Abbaside
Mentre il maturo Al-Mustanjid è in viaggio per effettuare il suo Hajj (pellegrinaggio), Al-Muqtafì si dedica all'amministrazione ordinaria dello stato. Nuove rotte commerciali vengono aperte, una serie di pozzi artesiani migliora visibilmente le condizioni di vita di ben cinque regioni del califfato e inizia a pieno regime l'attività della Casa delle Scienze.
Tuttavia la vera azione è a sud, dove Al-Fayyad il secondogenito del califfo è impegnato con il generale sciita Ali a combattere l'eresia kharigita. Dopo l'annessione diplomatica del sultanato buwayhide l'ex sultano e il califfo hanno deciso di comune accordo di attaccare i residui kharigiti colpevoli di destabilizzare la zona. La battaglia è stata molto dura ma alla fine le forze degli abbasidi congiunte a quelle del generale buwayhide Ali hanno sgominato il Sultanato di Al-Arabiyya costringendolo alla fuga a Dharan. Il Kuwait viene quindi occupato e aggiunto al patrimonio del califfato. Grandi efferetazze, inoltre, sono state compiute dall'esercito che ha sterminato tutta la popolazione kharigita della medesima regione, pare che l'ordine venisse dal califfo Al-Muqtafì in persona come monito verso chi non accetta l'arbitrato religioso e politico esercitato nel mondo islamico dall'alleanza di Al-Ruha.
Sultanato Selgiuchide
Sul fronte interno il sultano si dedica alle costruzioni, mulini e pozzi artesiani sono edificati un po' in tutto il territorio selgiuchide. Nuove rotte commerciali sono aperte e potenti investimenti puntano a migliorare la burocrazia del regno e l'equipaggiamento militare dell'esercito.
Sul fronte della guerra, l'espansionismo selgiuchide non si ferma di fronte a nessuno. La Seconda e Terza Armata, al comando del generale Osman, attaccano la confederazione Khazara, il grande shah Ahmed Sanjar, considerandosi come una sorta di padre di tutte le popolazioni turcofone, considera inammissibile la professione di fede ebraica della popolazione e della dinastia regnante khazara. La potente macchina bellica selgiuchide investe il ben meno numeroso esercito posto a difesa dei confini, l'attacco giunge inaspettato alla popolazione data l'esistenza di una tregua stipulata con l'iltabar dei Bulgari del Volga e in circa due mesi l'intera regione è assoggettata all'imperium selgiuchide.
Si segnala inoltre la stipula di un trattato tra il Sultanato Selgiuchide, il Califfato Abbaside, Califfato Fatimide e la Serenissima Repubblica di Venezia per regolamentare e gestire in comune il mercato delle spezie provenienti da oriente. L'accordo prevede la cessione di una porzione della regione del Libano a Venezia in modo che essa possa costruire una città terminale dei commerci tra oriente e occidente.
Regno Bulgaro del Volga
Biennio di conquiste per i Bulgari del Volga. Cuncid, un fedelissimo generale dell'Iltabar, parte per una campagna contro le popolazioni pagane del Rezh e del Pelym. In poco meno di un anno il generale bulgaro riesce ad assoggettare le popolazioni, forse anche intimorti dallo spaventoso saccheggio della regione di Pelym perpetrato dall'esercito bulgaro. Al grido di Allahu Akbar l'Iltabar può dirsi felice del successo nell'aggiungere due nuovi pezzi alla sua scacchiera.
Sul fronte interno tutto prosegue tranquillo, si segnala solo la creazione di una nuova rotta commerciale a partire dalla città di Bulgar in direzione della nuova città kievita di Mosca.
Jumuhriya del Grande Maghreb
Le armate della repubblica maghrebina hanno qualche difficoltà ma alla fine riescono a sedare una pericolosa rivolta nel sud, i ribelli alla fine sono sconfiti e l'ordine ritorna. Nel frattempo prosegue la normale attività dell'Accademia mentre investimenti aumentano l'efficacia burocratica dello stato e si costruiscono alcuni pozzi artesiani.
Provoca qualche imbarazzo, inoltre, la presenza di Muwafaq ibn Qasim al-Nasr, un filosofo proveniente da Baghdad. Dopo la querelle diplomatica-epistolare tra i due stati fari della cultura e della filosofia islamica, infatti, all'Accademia di Ibn Rushd sorgono feroci dibattiti teologici e filosofici. Al-Nasr, infatti, si fa subito abituale frequentatore dell'Accademia dove entra in conflitto con l'"intellighentia" maghrebina facendosi paladino di una dottrina contrapposta a quella averroiana, debitrice delle opere di Ibn Sina (Avicenna). La cosa crea una certa instabilità nell'Accademia, anche in vista del divieto formale che la Maijlis della Repubblica ha posto all'entrata di uomini provenienti da Baghdad.
Nel Giugno del 1153 muore Abu Bakr, ex funzionario durante il governo del califfo Abd al Mu'min, aveva progressivamente perso ogni responsabilità di governo. Voci all'Accademia lo davano depresso, fu così che Abu Bakr si tolse la vita facendosi mordere da un serpente. Il peso dei fallimenti, evidentemente, era diventato insostenibile.
Regno del Takrur
L'ex califfo almohade Abd al Mu'min, ora visir del regno del Takrur, manda il generale Khadim alla testa di 7000 truppe a conquistare le terre della regione del Gambia. La resistenza locale è bassa ma si fa valere, l'annessione riesce anche se con qualche perdita. Nel frattempo nuove rotte commerciali inaugurano un'era di collaborazione con l'Impero di Wagadou. Nel corso del 1154, inoltre, il re War Jabi riesce ad avere un figlio, nel disappunto generale pero' si tratta di una femmina. Una splendida principessa ma sicuramente non un erede valido al trono.
Emirato Ziride
Biennio tranquillo per l'emiro ziride, sotto la sua supervisione viene ampliata la città di Tunisi e viene stipulata una rotta commerciale con il regno del Takrur. Una serie di governatorati vengono inoltre assegnati dall'emiro agli uomini di più sua stretta fiducia affinchè le regioni dell'emirato vengano più efficacemente amministrate.
Le Isole Canarie, inoltre, vengono rapidamente abitate e la religione musulmana prende piede. Sicuramente sono servite anche le minacce, di fronte alla spada molti si sono convertiti mentre i pochi, folli, ad opporsi sono finiti uccisi. L'islamizzazione dell'isola è completata. Falliscono, invece, i numerosi tentativi di avere un erede da parte dell'emiro, nonostante indiscrezioni di corte dicano il sovrano ziride molto attivo su questo fronte i fatti non danno ragione ai suoi sforzi.
Califfato Fatimide
La regione della Dongola viene completamente islamizzata dai coloni e missionari islamici, sono costruite nuove moschee e madrase dove le nuove generazioni imparano l'arabo, al-Quran e tutte le basi per vivere in una società islamica. Nel frattempo l'esercito Al-Qahira attacca la regione del Kordofan sottomettendo in meno di due mesi la resistenza locale.
Nel frattempo la citta del Cairo viene ampliata sotto la supervisione dell'imam stesso, diventando la più grande città d'Africa e seconda solo a Baghdad la Splendente in tutto il mondo arabo. Una grande capitale che aumenta di sicuro il prestigio della famiglia regnante.
Regno di Gerusalemme
Il regno latino d'oriente di Gerusalemme è devastato da una lacerante guerra civile, Melisenda decide, dopo la sconfitta del suo figlio minore Amalrico (ancora detenuto nelle carceri gerosolomitane), di attaccare muovendo le sue truppe dalla Galilea. Alla testa di un esercito di 7000 uomini entra a Gerusalemme di sorpresa dove a riceverla trova Arnau de Torroja con 2000 cavalieri templari e il patriarca Fulcherio. Questi proclama immediatamente regina di Gerusalemme Melisenda con facoltà di reggenza fino alla liberazione del legittimo re Amalrico. Tuttavia la gloria di Melisenda dura poco, Baldovino III, suo figlio maggiore, non rimane a guardare e attacca con l'esercito del regno, in gran parte rimasto fedele a lui. Ne esce fuori uno scontro tiratissimo tra le vie di Gerusalemme. La situazione si mantiene in parità, mentre gli Ospitalieri presenti in città si mantengono neutrali dal porto, pero', arriva la notizia che è sbarcato un esercito di 15000 uomini dalla provenienza ignota. In città scoppia il panico non sapendo cosa avrebbero fatto nell'immediato le truppe appena giunte, l'incertezza pero' finisce quando è Melisenda in persona ad accogliere il il loro generale che decide di allearsi a Melisenda contro il re di Gerusalemme. Questi non può fare altro che soccombere di fronte alla superiorità numerica della fazione avversario mentre Baldovino stesso, con l'ultimo residuo del suo esercito, si dirige successivamente in Giordania.
Amalrico viene liberato e prima del tramonto incoronato re di Gerusalemme, gli viene concesso di toccare la Vera Croce, recentemente riportata in auge dal Patriarca con l'aiuto dell'Ordine del Tempio, e si impossessa del regno. Il primo atto ufficiale di Amalrico I è di proclamare un protettorato sul regno da parte dell'Impero Bizantino. Il basileus Manuele I è infatti proclamato Imperatore dei Romani e Protettore della città di Gerusalemme e garante della sua sopravvivenza. La situazione in città è relativamente tranquilla, gli ultimi partigiani di Baldovino sono asserragliati nelle campagne ma la regione è saldamente nelle mani di Amalrico. Dopo la vittoria si segnalano anche dei lavori, finanziati dai regni cristiani d'occidente, per l'ampliamento della città di Gerusalemme.
Regno di Makuria
Un biennio fatto di successi sia dal punto di vista amministrativo che militare. Mentre infatti l'esercito riesce a conquistare la regione di Funji senza troppi problemi, sul fronte commerciale viene stipulato un accordo con Venezia per l'usufrutto delle riserve naturalali di preziosi nel territorio makuriano. L'accordo ha inizio da subito, vengono infatti costruite varie miniere per cominciare l'estrazione. L'editto Scripta Manent viene ampliato con la creazione di una vera e propria Accademia Reale dove educare la futura elitè dirigenziale dello stato.
Non ci sono, pero', solo buone notizie. Nell'aprile del 1153, infatti, Damascio, domestikos del regno di Makuria, muore nel sonno roso da un male tanto ignoto quanto veloce. Il metropolita di Mits'iwa Michele ha avuto i primi contatti con il Regno di Banyarwanda, c'è stato un primo contatto diplomatica pacifico anche se il vescovo copto ha rischiato grosso, un gravissimo attacco di dissenteria, probabilmente provocato da una febbre, lo ha costretto ad abbandonare le trattative tornando immediatamente a Makuria. La sua vita non è in pericolo anche se di contro i contatti makuriani con il neonato regno di Banyarwanda sono stati interrotti bruscamente.
Infine si segnala la missione dei Cartografi del Regno, una delegazione infatti raggiunge i confini della popolazione con cui gli esploratori avevano avuto a che fare 2 anni prima. Uno dei cartografi è riuscito ad entrare in contatto con un uomo dal nome ancora ignoto, da quello che sono riusciti a capire, ben poco a causa delle enormi differenze linguistiche, deve essere una sorta di governatore o comunque capo di una parte di questo stato. I Cartografi hanno chiamato questa entità Regni Bantu dalla parola con cui questo primo nostro contatto pare indicare se stesso.
Impero Etiope
L'espansionismo etiope continua con l'annessione della regione di Gefira, assoggettata dal figlio del negus, Tatadim, ed erede al trono del Leone d'Africa, mentre con un'azione diplomatica gli indigeni dell'isola di Zanzibar accettano di sottomettersi al negus negesti Mara Takla. Grandi successi per l'imperatore d'etiopia che può dirsi soddisfatto della sua autorità in quella parte d'Africa. Meno confortanti i progressi con la regione del Rwanda dove gli autoctoni hanno deciso di resistere rifiutando l'annessione.
Nel Marzo del 1153, inoltre, nasce l'erede al trono etiope, nipote dell'attuale negus e figlio di Tatadim e la nobile Huwa. Giubilo per le strade, la popolazione festeggia, la notizia ha sicuramente portato stabilità nel regno grazie alla popolarità della dinastia regnante. La tattica del panem et circensem d'altronde ha quasi sempre funzionato. Sul finire del 1154, inoltre, si segnala il matrimonio del secondogenito di Mara Takla Jan Seyum con la bellissima Garè. In un'ottica di rafforzamento della fedeltà dei propri figli, infatit, Mara Takla ha anche inaugurato una vera e propria Accademia Militare dove educare i futuri generali dell'impero, il progetto è stato effettuato sotto la supervisione del secondogenito Jan Seyum che diventa così responsabile dell'Accademia. Colpisce invece la decisione dell'affrancamento degli etiopi schiavi per debiti, mandati a popolare la regione di Mogadishu. Se da una parte in questo modo il negus si crea una sorta di classe sociale a sè fedelissima alla sua autorità, dall'altra crea malumori negli strati più cittadini, dediti al commercio e all'artigianato, che si vedono così sottratta gran parte della forza lavoro. La schiavitù per debiti rappresenta un'altissima percentuale del numero totale di schiavi e la scelta del negus ha realmente cambiato gli assetti sociali dello stato. E' così che nel Luglio del 1153 un moto popolare divampa nei quartieri più centrali della capitale Harar Jugol, la ribellione dura una settimana in cui la guarnigione di miliziani della capitale fatica a far rientrare i riottosi. Alla fine, presi per fame, i rivoltosi, in gran parte mercanti musulmani e ebrei, devono cedere e la situazione torna alla normalità. La situazione, tuttavia, rimane tesa.
Infine, Mara Takla decide di patrocinare una nuova stesura del Kebra Nagast, antico testo sacro dei popoli africani risalente al periodo aksumita. Il negus affida al nobile Israele il compito di redarne una nuova versione affinchè possa essere diffuso a tutto colore che sanno leggere e scrivere e che possa, invece, essere letto a chi non ha facoltà di poterlo fare da solo. Mara Takla, invero, vuole rimarcare con questo la sua continuità con la vecchia dinastia aksumita rafforzando così la sua legittimità sul trono etiope.
Regno delle Spagne Unite
I primi due anni da regina di tutta la Spagna di Petronilla sono all'insegna del tentativo di mettere ordine nella nuova entità statale. L'editto "Fueros Extensos" ci riesce egregiamente ufficializzando il nuovo assetto più prettamente feudale dello stato. Anche l'esercito viene completamente riorganizzato da Ermengol VI mentre una serie di investimenti costruiscono un sistema di stazioni di posta in tutto il regno affinchè il pagamento dei tributi sia più efficace e veloce. Mulini vengon costruiti in alcune regioni e un trattato commerciale assieme ad una nuova rotta segna l'inizio di una proficua collaborazione con il Ducato di Sardegna.
Nel Maggio del 1153, inoltre, Petronilla partorisce un altro bambino assicurandosi così un secondo erede.
Regno di Georgia
Un trattato commerciale e un'alleanza militare difensiva siglano definitivamente l'amicizia tra il Regno di Georgia e il Gran Principato di Kipchak, il nuovo gran principe Gokturk, infatti, si è subito dimostrato fedele ai suoi nuovi alleati ortodossi premurandosi di iniziare una proficua amicizia con il regno georgiano. Per il resto si tratta di un biennio di ordinaria amministrazione per re Demetrio, si segnalano pero' le grandi opere infrastrutturali con la costruzione della città di Santatoga nella regione del Khazhakh e l'ampliamento di Tblisi che lentamente sta assurgendo a città perla del cristianesimo orientale. Continua anche la graduale abolizione della schiavitù, Demetrio si sta dimostrando un regnante lungimirante e la scelta di affrancare gli schiavi con lentezza sta decisamente pagando giacchè la cosa non pare intaccare minimamente la stabilità del regno.
Desta preoccupazione invece la scomparsa del principe Giorgi, dopo la lotta fratricida che l'ha visto scontrarsi con il fratello maggiore, l'attuale erede al trono georgiano è scomparso nel Mediterraneo non giungendo al Torneo di Lisbona dove avrebbe dovuto partecipare in qualità di rappresentante della Georgia.
Sul finire del 1153 muore il vecchio Vasilenko, una sorta di monaco-mistico asceta. Grande scoramento tra la popolazione comune tra cui l'uomo era molto popolare.
Rus' di Kiev
Biennio tranquillo per i kieviti, mentre nuovi generali vengono nominati affinchè l'esercito sia più efficiente missionari vengono mandanti nelle regioni del principato ancora pagane. Nel frattempo rotte commerciali vengono aperte tra le città di Kiev e Mosca con le capitali stranieri di Bolgar e Costantinopoli. I kieviti, inoltre, acquisiscono le conoscenze necessarie per la costruzione di pozzi artesiani, immediatamente il Gran Principe ne fa costruire ben cinque in modo da migliorare le condizioni igieniche e di salute di tutto il Rus'.
Un trattato commerciale, infine, viene siglato con la Repubblica di Novgorod affinchè le merci kievita possano essere commerciate efficacemente in tutto il Mare del Nord.
Stato Templare di Lusitania
Dopo anni di guerre e consolidamento della propria presenza nella penisola Iberica, il Gran Maestro Everard passa un biennio tutto sommato tranquillo. Viene costruito il Monastero di Alcobaça che, per volontà del Gran Maestro stesso, viene adibito a Biblioteca ufficiale dello stato. Un grande successo per Everard des Barres che migliora ulteriormente il prestigio cuturale dello stato templare.
Mentre un censimento aumenta le entrate fiscali, nella Talavera viene costruita una grandiosa cattedrale (Sant'Eugenio) dove nel corso del 1153 vengono portate le spoglie di Eugenio III, precedente Papa. Nella regione, inoltre, si fa sempre più pressante l'attività di missionari per convertire la popolazione, ai pochi che ancora si aggrappano alla loro fede musulmana è fatto capire, con tutti i metodi possibili, che i musulmani nella Talavera non sono più graditi. Case Templari sono costruite un po' ovunque in Europa permettendo all'Ordine di aumentare la loro presenza in tutta l'Europa, particolarmente fruttuoso è l'accordo con il regno scozzese tramite il quale l'Ordine potrà arruolare cavalieri in quelle lande.
Nel 1154 avviene il Torneo di Lisbona, nonostante i problemi con i pirati arabi la giostra è un grande successo e Riccardo di Clare, comandante delle Guardie Reali inglesi può giustamente trionfare e prendere la meritata gloria. Tuttavia non ci sono solo buone notizie, poco prima del Torneo, nel Gennaio del 1154, muore infatti Bernard de Tramelay stroncato da una caduta da cavallo letale.
Si segnala, infine, anche l'arrivo in Islanda di alcuni diplomatici templari nel 1154. Essi, tuttavia, si sono ritrovati, più che a parlare con i nativi, a dover discutere con una delegazione diplomatica norvegese che, già da alcuni mesi prima dell'arrivo, era giunta nella fredda isola e, in anticipo sui templari, aveva già concordato un'annessione diplomatica dell'isola alla corona scandinava.
Regno di Polonia
Re Miezsko, dopo aver "rimesso ordine" in famiglia, si occupa della stabilità statale. Un editto diminuisce le tasse per il popolo e una serie di investimenti migliora le infrastrutture in tutto il territorio statale, ottime mosse che rendono gli strati più bassi della popolazione estremamente contenti e fedeli a re Mieszko. Nel 1153, inoltre, nasce uno splendido figlio maschio a Mieszko, un erede finalmente è giunto.
Preoccupa, invece, Boris Kalamanos, pretendente al trono d'Ungheria. Dopo la risoluzione dello scisma si è ritrovato con un'armata nella Slovacchia che, nel frattempo, ha deciso di tornare all'ovile vista la buona disposizione di re Gèza II a ritornare fedele alla Chiesa di Roma. Boris, sentendosi defraudato da un suo diritto e preso in giro dalle promesse polacche, ha deciso di non tornare e di non restituire le armate polacche che gli sono state prestate. [NdRebaf: parte delle truppe è rimasta a fedele a Boris, altre hanno disertato e non sono più recuperabili]
Infine si segnala una grande opera infrastrutturale che veda la città di Cracovia ingrandita enormemente rendendola forse la città più popolosa e grande dell'Europa Orientale.
Regno di Sicilia
Biennio tranquillo per re Ruggero II, una serie di pozzi viene costruita e la città di Napoli viene ingrandita grazie all'impagabile lavoro dell'architetto Giovanni, già fautore dello splendido Duomo di Caserta. L'editto "De Filiis Christi" riesce a calmare un po' la popolazione cattolica del regno, tuttavia le tensioni rimangono anche perchè si segnalano le prime immigrazioni di arabi sciiti, precedentemente residenti in Sicilia, in Calabria e Apulia. Servirà ben altro per mantenere una multiculturalità positiva e per rompere definitivamente le tensioni tra la componente musulmana e quella cristiana del regno.
E' un biennio, anche, in cui Ruggero chiude i conti con i fantasmi pisani. Cocco Griffi, ex console, viene condannato a morte e giustiziato per conto della giustizia degli Altavilla. Il resto dei prigionieri pisani viene mandato sull'isola di Malta ad espiare le proprie colpe. Grande prestigio ha dato questa esecuzione a re Ruggero che ha visto la sua popolarità aumentare soprattutto tra gli strati sociali più bassi dei comuni indipendenti del centro-nord della penisola italiana.
Una caduta da cavallo preoccupa per la saluta di Nilus Doxopatrius, lo statista, tuttavia, pare non averne risentito molto e nonostante l'età sembra ancora decisamente attaccato alla vita. Brutte notizie invece dalla Germania, dove il teologo kharigita Ismail ibn Musa al-Misri, in missione per costruire alcuni pozzi artesiani in terra teutonica, muore a causa di un'indigestione durante un banchetto.
Si segnala anche la costruzione di una Casa del Tempio in Apulia.
Stato Pontificio
Biennio tranquillo per il neo papa Vittore IV, si segnala solo l'indegna fine del riformatore religioso Arnaldo da Brescia. Questi, sul finire del 1153, viene trovato per le strade di Roma mangiato dalla lebbra e, in breve, perde tutto il suo carisma e l'appoggio del nobile romano Giovanni Pierleoni. La breve parabola ascendente di Arnaldo finisce qui, Vittore IV fa leggere un suo proclama in cui la lebbra è vista come sicura punizione divina per i peccati di Arnaldo. Il popolino pare crederci e la stabilità nei domini pontifici torna.
Confederazione Khazara
La guerra infuria, l'attacco selgiuchide coglie impreparati i khazari che si ritrovano a dover cedere immediatamente una regione agli avversari. Come se non bastasse, mentre i residui dell'armata posta a difesa dei confini si dirigono verso Itil (la capitale), nella regione del Nogai si segnala una sollevazione popolare contro David II khagan dei khazari. Berkant, un nobile khazaro di religione musulmana, pare essersi messo alla testa di un piccolo esercito che punta allo staccarsi dall'influenza khazara e che guarda ai Bulgari del Volga e ai Selgiuchidi come legittimi signori.
Gran Principato di Kipchak
Biennio tranquillo per il Principe Gokturk, da una parte consolida il suo potere interno con una serie di epurazioni degli ultimi residui musulmani nell'amministrazione e nell'esercito e dall'altra firma un trattato commerciale e un'alleanza difensiva con l'amico Regno di Georgia. Nel frattempo, a metà del 1154, è lo stesso Gokturk ad arrivare a Costantinopoli dove chiede udienza al basileus [NdRebaf Bizantino, poi ne parliamo privatamente su cosa ti deve dire. Ad ogni modo rimarrà tuo ospite per tutto il prossimo turno].
Intanto, mentre il gran principe è all'estero, i generali dell'esercito pensano a consolidare il potere del principato e, preoccupati anche dal continuo espansionismo bulgaro, conquistano militarmente le regioni di Tobolsk e Omskaya.
Repubblica di Novgorod
E' un biennio di grande attività per Novgorod la Grande. Dopo aver trattato la restituzione della sua flotta con Sigurd II, re di Norvegia, Novgorod si è molto applicata nei commerci con la stipula di due trattati con Norvegia e Kiev per nuove rotte commerciale e la creazione di compagnie mercantili in grado di trasportare merci per tutto il Mar del Nord. Sul finire del 1154 muore Vladimir detto il Matchko, consigliere kievita del gran principe Vsevolod II ormai da anni trasferitosi a Novgord, roso da un male incurabile.
Preoccupa invece la nascita dello stato careliano, l'esercito viene immediatamente richiamato per evitare scontri diplomatici con il neonato Jalato di Carelia. Messi vengono immediatamente inviati allo jalo Kauko Aleksanteri.
Repubblica di Genova
Ansaldo d'Oria passa due anni tranquilli, la compagnia mercantile viene ingrandita grazie ad investimenti nell'armamento di galee apposite mentre una rotta commerciale collega le città di Genova e Vienna. Nicola Embriaco, dopo aver passato qualche anno in Portogallo, torna a Genova dove costruisce una Casa del Tempio ponendo le basi per una presenza dell'Ordine nel territorio ligure. Si segnalano anche dei lavori infrastrutturali sugli empori commerciali, sono stati ristrutturati appositamente per accogliere le navi mercantili della nuova Compagnia Tirrenica in modo da fornire il massimo del guadagno dalle tratte commerciali interessate.
Si segnalano anche grandi lavori infrastrutturali, vengono collegate e fortificazioni delle mure di Genova a quelle della Casa del Tempio appena costruita e viene creato il quartiere di Carignano.
Tuttavia ci sono anche brutte notizie, Caffaro di Rustico ha, per la seconda volta, un infarto che lo costringe a letto. E' sopravvissuto ma non versa in condizioni eccelse.
Regno di Svezia
Con la risoluzione dello scisma la situazione in Svezia si normalizza. Se persino re Sverker, famoso per le sue lamentele data il suo poco potere decisionale, pare esseri ammansuito la situazione religiosa si fa scoppietante. Un editto impone che tutti i bambini imparino a capire e a parlare correttamente la lingua latina, vere scuole vengono costruite in ogni angolo del regno affinchè la legge possa venire eseguita efficacemente. L'atto permette ad un alto numero di bambini pagani di avvicinarsi alla lingua della Bibbia e aiuta i già imponenti investimenti fatti in materia di conversione pacifica. Numerosi missionari vengono spediti e molte delle scuole che insegnano il latino si affiancano in fretta a vere e proprie Chiese.
Dopo due anni la popolazione della regione dello Jatmland, del Vasterboten e di Vaasa è per larga parta convertita al cattolicesimo, la presenza dei missionari è capillare e continuando di questo passo il cattolicesimo potrebbe riprendere in modo molto efficace. E' ovvio, pero', che la cosa crea delle resistenze in alcune regioni più ferocemente attaccate alle loro tradizioni, moti di discontento provengono dal Lohrar-Jarvi dove uno jarl locale ha pubblicamente accusato la nuova politica di conversione appoggiata dalla corona norvegese. Alcuni si sentono traditi e nelle regioni più lontane dalla capitale gruppi di briganti inneggianti alle antiche divinità norrene minano la stabilità del regno, assaltando chiunque.