Fermo restando che concordo sul fatto "in Italia si vota contro qualcuno più che per qualcuno, vorrei analizzare una cosa.
ma non è quello, è la semplice constatazione di un dato di fatto, e cioè che ha preso i voti dell'elettore di destra. Questo non significa "è di destra", ma semplicemente che ha preso quei voti, e che potrebbe essere la valvola di "sfogo" degli elettori di destra orfani di Berlusconi.
Citando Veltroni, il M5S è di destra, ma anche di sinistra. E' carne, ma è anche pesce...non trovo collocazioni ideologiche nel movimento 5 stelle, ma come dice Mik alcune scelte politiche hanno attirato un certo elettorato che ha deciso la vittoria a Torino e Roma (soprattutto Torino).
Quando in una elezione comunale, su 370.000 votanti (Torino) prendi 82.000 voti in più al ballottaggio rispetto al primo turno (da 118.273 a 202.764) cioè il 25% degli elettori, beh...non è solo "paura" di far vincere i comunisti, c'è anche qualche affinità politica.
Roma è un caso a parte. La Raggi avrebbe vinto anche senza i voti della Meloni, è matematica la cosa. Nonostante questo, comunque, ha attirato 310.000 voti in più su poco più di 1 milioni di votanti effettivi, cioè quasi 30% degli elettori. Anche qui, la paura dei comunisti centra poco imho.