Film The Martian

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Sul controllo che esulta dopo 30 secondi magari è perché visto il modo in cui hanno contratto i tempi era già un miracolo che non fosse esploso sulla rampa :look:

Sul piccolo McGyver non so, alla fine è un astronauta addestrato per una missione su Marte mica uno qualunque, anche il fatto di essere un botanico non era voluto? Era parte della missione o me lo sono sognato? Considera che qualcosa gliel'hanno suggerito da terra quando attiva il pathfinder, come attrezzare il rover per il viaggio finale per esempio.

Certo ora che mi ci fai pensare l'aspetto psicologico sembra più tirato via, ma l'ho attribuito al fatto che essendo un tizio addestratissimo e nel suo "ambiente di lavoro" avesse una ragionevole possibilità di provarci con qualche successo. In Cast Away c'era un uomo del 20° secolo catapultato nella preistoria, paradossalmente quasi una situazione più rischiosa.


A me comunque è piaciuto anche perché non esaspera la tensione ma favorisce il "viaggio". Mi ha incantato con le varie peripezie "normali", con la descrizione di quello che doveva fare, anche nelle piccole cose, e con ogni piccola invenzione. L'ho trattato più come un film sulla conquista dello spazio più che un film incentrato sulla sopravvivenza. Non cercavo ritmo o tensione, anzi mi piaceva gustarmi il modo in cui arrivava ad una soluzione dopo l'altra.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
L'ho trattato più come un film sulla conquista dello spazio più che un film incentrato sulla sopravvivenza. Non cercavo ritmo o tensione, anzi mi piaceva gustarmi il modo in cui arrivava ad una soluzione dopo l'altra.

perché è esattamente questo lo spirito, non è un film di sopravvivenza ma un hard sci-fi.

Oltretutto non ricordo se nel film lo fanno vedere in modo chiarissimo oppure no, ma teoricamente ha svariate tonnellate di gb di manuali su come smontare le cose, adattarle ecc...

Pensate che nella realtà sulla ISS fanno di continuo dei piani di contingenza delle volte assolutamente folli. Alcuni astronauti hanno assistito in silenzio ad ore di discussione dei loro colleghi su come gestire la loro morte.
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
E' un astronauta, cioè un fisico e botanico, non Rambo
Posso capire che in quanto fisico conosce il concetto di come utilizzare l'idrogeno per fare acqua...ma poi realizzarlo realmente è un altro paio di maniche. Non è tanto sulle conoscenze che faccio le pulci (anche se effettivamente "troppe" anche per lui, ma ci può stare), quanto sulla capacità pratica, veramente eccessiva per uno che è un astronauta, non un supereroe. Gli astronauti sono addestrati per fare gli astronauti, non gli agricoltori in un pianeta morto milioni di anni fa. Anche lui alla fine lo dice che non aveva un addestramento per sopravvivere in quelle condizioni. Cioè...addirittura riesce a riparare il pathfinder (tralasciamo il fatto che riesce addirittura a trovarlo), un oggetto del 1997 che se solo si fosse svolta la vicenda el 2015 era tecnologia vecchia di 20 anni, che lui sicuramente non conosceva bene e, ancora di più sicuramente, non conosceva niente del pathfinder stesso. E' come se io su Marte mi ricordassi della presenza di Spirit, lo vado a cercare e poi, per il solo fatto di sapere che esisteva, riesco anche a rimetterlo in funzione...

Ecco, se vogliamo metterla sul piano di film sulla conquista dello spazio, sull'ambientazione e sulle spiegazioni scientifiche, ok, ci può stare.
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Oltretutto non ricordo se nel film lo fanno vedere in modo chiarissimo oppure no, ma teoricamente ha svariate tonnellate di gb di manuali su come smontare le cose, adattarle ecc...
No, nel film non c'è.
Nel film lui sa e può, ma non parla di manuali o altro. Ecco, già questo piccolo espediente l'avrebbe fatto sembrare più vero, invece ha solo "colpi di genio" guardando le cose.
Scarica dal cesso e pensa "eureka, posso usare la merda per coltivare"
Guarda una mappa e pensa "eureka, posso cercare il pathfinder, una tecnologia vecchia di almeno 20 anni, che neanche so se funziona, per comunicare con la terra
ecc ecc
 

Asfaltatore

Ninja Skilled!
Sicuramente la parte di sopravvivenza ha le sue falle sebbene sia godibile, ma come anche ad altri ciò che mi ha colpito positivamente è l' aspetto della conquista dello spazio e in particolar modo la reazione umana per salvare uno della propria razza, una reazione che va oltre l' appartenenza ad una nazione, ad un organismo o ad una forza politica o altro, viene mostrato l' intero genere umano che si eleva e collabora a pieno regime per recuperare uno della propria specie, non un americano o un astronauta ma un uomo.

Poi se cercate qualcosa dove si analizzi in modo più approfondito l' aspetto psicologico del singolo vi conviene leggere il libro o guardare "Moon"
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
alla fine l'ho visto
dovevano chiamarlo "Gita su Marte"
l'inizio è ottimo, ma ben presto (e troppo spesso) il film assume toni da commedia, vi è un inutile uso di battute messe apposta per allentare la tensione, ed ogni situazione "pericolosa" è sciolta in un'atmosfera di bonaria avventura allegrotta, che conferisce all'opera un pathos fin troppo immediato, e leggerino, privo di qualunque grandiosità.
esagerato l'uso di canzoni disco-pop (mi pare che Starman di Bowie venga passata per intero, occupando una lunga scena di montage parallelo "umanistico" piuttosto ridondante): posso capire che la disco fosse un elemento utile a inquadrare la "volontà di vita" di Watney, ma in qualche passaggio finisce per affossare eccessivamente la fruizione del film.
se l'intento di Scott era di celebrare la vita, così come ha fatto in altro modo Gravity, rispetto a quello manca qualunque contatto con il sottotesto "filosofico" che permea a priori il nostro modo di concepire lo spazio profondo, che qui pare frustrato da quest'aria di "scampagnata su Marte" che rende il film prevedibile e (s)piacevolmente "inoffensivo".

più che Alien e Blade Runner, mi viene in mente Independence Day di Roland Emmerich, nelle scene di massa sulla Terra e nei primi piani della gente comune, dunque nei suoi aspetti migliori e meno triviali: The Martian è in fondo piacevole, allora, proprio per quest'aspetto da b-movie rinfrancante, ma manca totalmente l'appuntamento con il Pianeta Rosso e con il mistero dello spazio.
paradossalmente, se Ridley l'avesse diretto come un film "piccolo" e non come un filmone hollywoodiano, avrebbe mantenuto l'unione di intenti con la sceneggiatura: se ci fosse stato meno spettacolo e ancor più umanità, allora parleremmo di un altro film, un "kleine bildungsroman spaziale", ma così com'è è un ibrido imho mal riuscito, a metà tra l'ironia nerdie e la mastodontica serietà degli effetti speciali.

menzione d'onore, però, al montaggio di Pietro Scalia, forse la cosa migliore del film, insieme alla fighella biondella che fa l'assistente con gli occhiali (che infatti si becca diversi e forse inutili primi piani, ma si sa che la figa piace a tutti).
 

Ostrègone

GIF MASTER
Fantacalciaro
nsieme alla fighella biondella che fa l'assistente con gli occhiali (che infatti si becca diversi e forse inutili primi piani, ma si sa che la figa piace a tutti).
In questi giorni devo dire che, insieme al post su Giorgia Surina, mi trovo d'accordo con te anche su questo in tema di muliebrità. :awesome:
 

Mourinho

Get a life
Fantacalciaro
Eh anche io fuori dalla sala l'ho detto che hanno esagerato con le canzoni disco-pop. Capisco il contrasto con l'epicità a cui siamo abituati quando si tratta di spazio ma però dopo 2 3 volte l'ho capita, e annoia.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
a proposito della fighella, inoltre, ho appena letto che è nientepopodimeno che Mindy Park, personaggio che nel romanzo ha una certa valenza @Space Monkey
se così stanno le cose, è proprio un buco nell'acqua, perché nel film lei è lì che sonnecchia, vede la storia delle foto diverse, piglia e chiama Kapoor, finisce lì, e poi in effetti, se uno non sa che è "Mindy Park", non capisce perché continua a stare in primo piano tutto il tempo, come fosse chissà chi, anche perché dopo la prima intuizione non le è affidata nessun'altra particolarità o utilità.
agevoliamo imago figaellae:
tumblr_nszfqjVsPG1uwbmnzo1_500.jpg

(foto didascalica che non rende giustizia alle reali qualità della giovane attrice canadese)
 

salvor_hardin

Spam Master
In realtà anche nel libro, seppur sempre presente alle riunioni importanti, se se sta a margine e non dice praticamente nulla se non quando interpellata. Viene proprio descritta come un signor nessuno che è sempre presente perché fa "la guardona spaziale" visto che controlla i satelliti su Marte
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
capisco, ma nel film allora manca anche la caratterizzazione "signor nessuno" e "guardona spaziale"; una volta compiuta la sua funzione (in un modo, a quanto ho capito, che ne annulla l'importanza narrativa e drammatica rivestita nel romanzo) resta solo l'idea di un bel soprammobile: non ha battute o situazioni che ne costruiscano la psicologia, e appare, a chi non avesse letto il libro, un semplice orpello estetico.

molti personaggi, in generale, sono caratterizzati in modo sommario, e non mancano certe scene in stile reaganiano (vedi il comico imbarazzo occidentale nella sala di controllo cinese, quegli sguardi ammiccanti e ammericani tra Sean Bean e Jeff Daniels che fanno molto anni '80). poca serietà, in generale, una Nasa un po' in ciabatte, e c'è Chiwetel Ejiofor che è sembrato tutto il tempo indeciso, in un ruolo istituzionale ma al tempo stesso stranamente brillante.
 
capisco, ma nel film allora manca anche la caratterizzazione "signor nessuno" e "guardona spaziale"; una volta compiuta la sua funzione (in un modo, a quanto ho capito, che ne annulla l'importanza narrativa e drammatica rivestita nel romanzo) resta solo l'idea di un bel soprammobile: non ha battute o situazioni che ne costruiscano la psicologia, e appare, a chi non avesse letto il libro, un semplice orpello estetico.

molti personaggi, in generale, sono caratterizzati in modo sommario, e non mancano certe scene in stile reaganiano (vedi il comico imbarazzo occidentale nella sala di controllo cinese, quegli sguardi ammiccanti e ammericani tra Sean Bean e Jeff Daniels che fanno molto anni '80). poca serietà, in generale, una Nasa un po' in ciabatte, e c'è Chiwetel Ejiofor che è sembrato tutto il tempo indeciso, in un ruolo istituzionale ma al tempo stesso stranamente brillante.

in realtà il fatto che ti ha dato l'idea del soprammobile vedendo il film è estremamente coerente con l'essere il "signor nessuno" del libro secondo me :3
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
no, sono due cose diverse, secondo l'uso che io, autore del pensiero che tu interpreti, ho voluto dare al termine "soprammobile" (se avessi voluto dare la sfumatura "sig. nessuno", non avrei scritto "soprammobile": le parole sono importanti...).
stante il fatto che né tu né io abbiamo letto il libro, a me sembra che non ci sia alcuna "estrema coerenza" tra la pianta vista nel film e il personaggio qui descritto:
(leggi, da imdb)

Mindy Park is one of the most interesting and relatable characters in Andy Wier's book, The Martian. A young NASA engineer stuck in a relatively boring dead end job, she examines photos from Mars throughout the night after the team has left the planet, leaving a dead astronaut behind. She then writes up her analysis and files it for her bosses to read when they get in. NASA is facing a lot of hard questions and all its employees feel the heat, it seems the public isn't sure what to do with a dead astronaut left behind at a time when resources and money isn't given easily to space exploration. Where is the body and should the public see pictures if it's found? And whose fault is this catastrophic failure or is this the price of progress?

Into this somber atmosphere, Park notices possible changes in her photos, and pursues the mystery of what could have altered the landscape around the abandoned site on Mars. Beset by doubts even though she is the one who discovers photo evidence that all has not remained the same on Mars since the team left the planet, she must somehow decide on what actions to take with her mystery and her theories. Is it wind and planetary changes and how much of this is real, or a mistake, or hope?

Park's relatability is what draws the reader in and in many ways, it's Mark Watney's only hope. Park faces and overcomes the same obstacles that any of us would face working in a large bureaucratic organization like Nasa, trying to get someone with any power at all to hear us, much less take us seriously. And then once they do pay attention, how does a career minded scientist who is also a geek fan girl addicted to space hold it together in power circles she has never been a part of before and become a part of the solution? Mindy Park's character is a great mix of phenomenally competent, curious and vulnerable. She is one of us.


capisci? vorrei sapere che ne pensa @Space Monkey al riguardo, e chi altri avesse letto il libro. a me non è arrivato niente del personaggio di Mindy Park secondo quanto scritto qui sopra, e questa mancanza di caratterizzazione della versione filmica la rende non un "signor nessuno" con cui lo spettatore empatizza e si identifica, ma un bel soprammobile che riempie e colora le inquadrature sulla Terra, ma che non ha "peso" e giustificazione cinematografica.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
capisci? vorrei sapere che ne pensa @Space Monkey al riguardo, e chi altri avesse letto il libro. a me non è arrivato niente del personaggio di Mindy Park secondo quanto scritto qui sopra, e questa mancanza di caratterizzazione della versione filmica la rende non un "signor nessuno" con cui lo spettatore empatizza e si identifica, ma un bel soprammobile che riempie e colora le inquadrature sulla Terra, ma che non ha "peso" e giustificazione cinematografica.

il film è evidentemente una soluzione estremamente semplificata di tutto il libro, mancano tantissime parti e i personaggi sono un po meh. Lo spirito generale però è stato mantenuto. Vi siete lamentati che non c'era disperazione e per le canzoncine pop ma lo scrittore puntava proprio a quello e nel film hanno fatto bene a mantenerlo. E' un'opera positiva sulla tenacità della vita.
 
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