Silen
Get a life
A differenza di quanto era stato immaginato da generazioni di scrittori di fantascienza, l'umanità non raggiunse le stelle per soddisfare un sogno romantico, uno spirito di avventura o trovare nuovi orizzonti e la libertà sotto nuovi cieli.
L'umanità raggiunse le stelle spinta dal bisogno.
Terra, tremila anni dopo la nascita di Cristo: un pianeta devastato da catastrofi ecologiche, letteralmente consumato da secoli di sfruttamento indiscriminato delle sue risorse, dominato da un governo totalitario dove è necessario ottenere dalle autorità un apposito permesso prima di generare dei figli: questo fu lo scenario che vide l'umanità muoversi verso lo spazio.
Il primo passo fu raggiungere gli asteroidi allo scopo di ricavarne minerali e materiale da costruzione. Il passo successivo fu quello di muovere verso le lune di Giove e Saturno, più che altro come basi d'appoggio mentre il progetto più ambizioso fu la colonizzazione di Marte.
Alleggerire la pressione sulla Terra ormai esaurita era l'unica priorità del governo terrestre e i metodi utilizzati per realizzare queste basi, brutali e sbrigativi. Famigerata fu soprattutto la legge sull'Emigrazioe Coatta, alla quale il governo ricorreva per ottenere il personale per le basi e i progetti di colonizzazione. A causa della rapidità dell'espansione e della fretta con cui venne realizzata, incidenti e perdite umane furono frequenti e molto gravi, ma alla fine una rete di basi e colonie stente avvolse tutti i siti anche solo passabilmente desiderabili nel sistema solare.
L'ultimo passo, il più importante, fu la scoperta della tecnologia del balzo che permise infine il volo interstellare e, finalmente, il raggiungimento di una stella con pianeti abitabili.
Tutto questo però, non era ancora sufficiente. La vita della popolazione civile, sulla Terra e sulle colonie, era durissima e per quanto il governo terrestre reggesse l'ordine con il pugno di ferro, il rischio di un collasso era sempre più probabile. Fu a questo punto che nacque il Progetto di Colonizzazione su Lungo Raggio, soprannominato con un certo tetro umorismo Noah Project.
L'idea base era molto semplice: sfruttando le più moderne tecnologie di ibernazione era possibile costruire delle enormi navi colonia (chiamate "arche" ) dove migliaia di esseri umani erano tenuti costantemente in animazione sospesa, guidate da un equipaggio ridotto. Queste navi sarebbero state lanciate in un viaggio di sola andata verso un settore stellare dove l'analisi degli spettri di luminosità delle stelle faceva pensare la probabile presenza di sistemi solari con pianeti simili alla Terra. Tramite una campagna capillare di proaganda il governo terrestre rese noto che i coloni avrebbero avuto completa indipendenza e la possibilità di creare nuove società su nuovi pianeti: all'atto pratico in realtà, i "pionieri dello spazio" sarebbero stati completamente in balia di se stessi, lontanissimi dalla Terra e senza alcuna possibilità di assistenza o comunicazione con il pianeta madre; ma del resto al governo terrestre il successo o meno di queste spedizioni importava assai poco: l'importante era offrire uno sfogo alla oppressa popolazione terrestre e magari liberarsi degli indesiderabili col metodo dell'Emigrazioe Coatta.
Il Noah Project lanciò decine di astronavi verso "Farside" come venne presto soprannominato il settore prescelto; molte furono vittime di incidenti imprevisti, alcune raggiunsero il settore Farside solo per non trovare pianeti colonizzabili nel raggio di sistemi raggiungibili con l'energia rimasta: alcune individuarono effettivamente dei pianeti adatti e fondarono delle colonie. Le navi del Progetto vennero cannibalizzate per ottenere materiali e componenti, ed il tempo fece il resto: in breve di essere non rimase che un ricordo sbiadito mentre la Terra diventava una leggenda e poi un Mito. Abbandonate a sè stesse infatti le colonie persero la tecnologia del volo interstellare , ricadendo in molti casi nella barbarie o al massimo in una primitva società industriale.
Sarebbero passati secoli prima che i coloni superassero nuovamente i confini dei loro pianeti e quando lo fecero del loro passato rimaneva solo qualche oscura leggenda, spesso confusa con la religione, e la vaga nozione di essere giunti da un altro luogo, molte centinaia di anni prima.
L'umanità raggiunse le stelle spinta dal bisogno.
Terra, tremila anni dopo la nascita di Cristo: un pianeta devastato da catastrofi ecologiche, letteralmente consumato da secoli di sfruttamento indiscriminato delle sue risorse, dominato da un governo totalitario dove è necessario ottenere dalle autorità un apposito permesso prima di generare dei figli: questo fu lo scenario che vide l'umanità muoversi verso lo spazio.
Il primo passo fu raggiungere gli asteroidi allo scopo di ricavarne minerali e materiale da costruzione. Il passo successivo fu quello di muovere verso le lune di Giove e Saturno, più che altro come basi d'appoggio mentre il progetto più ambizioso fu la colonizzazione di Marte.
Alleggerire la pressione sulla Terra ormai esaurita era l'unica priorità del governo terrestre e i metodi utilizzati per realizzare queste basi, brutali e sbrigativi. Famigerata fu soprattutto la legge sull'Emigrazioe Coatta, alla quale il governo ricorreva per ottenere il personale per le basi e i progetti di colonizzazione. A causa della rapidità dell'espansione e della fretta con cui venne realizzata, incidenti e perdite umane furono frequenti e molto gravi, ma alla fine una rete di basi e colonie stente avvolse tutti i siti anche solo passabilmente desiderabili nel sistema solare.
L'ultimo passo, il più importante, fu la scoperta della tecnologia del balzo che permise infine il volo interstellare e, finalmente, il raggiungimento di una stella con pianeti abitabili.
Tutto questo però, non era ancora sufficiente. La vita della popolazione civile, sulla Terra e sulle colonie, era durissima e per quanto il governo terrestre reggesse l'ordine con il pugno di ferro, il rischio di un collasso era sempre più probabile. Fu a questo punto che nacque il Progetto di Colonizzazione su Lungo Raggio, soprannominato con un certo tetro umorismo Noah Project.
L'idea base era molto semplice: sfruttando le più moderne tecnologie di ibernazione era possibile costruire delle enormi navi colonia (chiamate "arche" ) dove migliaia di esseri umani erano tenuti costantemente in animazione sospesa, guidate da un equipaggio ridotto. Queste navi sarebbero state lanciate in un viaggio di sola andata verso un settore stellare dove l'analisi degli spettri di luminosità delle stelle faceva pensare la probabile presenza di sistemi solari con pianeti simili alla Terra. Tramite una campagna capillare di proaganda il governo terrestre rese noto che i coloni avrebbero avuto completa indipendenza e la possibilità di creare nuove società su nuovi pianeti: all'atto pratico in realtà, i "pionieri dello spazio" sarebbero stati completamente in balia di se stessi, lontanissimi dalla Terra e senza alcuna possibilità di assistenza o comunicazione con il pianeta madre; ma del resto al governo terrestre il successo o meno di queste spedizioni importava assai poco: l'importante era offrire uno sfogo alla oppressa popolazione terrestre e magari liberarsi degli indesiderabili col metodo dell'Emigrazioe Coatta.
Il Noah Project lanciò decine di astronavi verso "Farside" come venne presto soprannominato il settore prescelto; molte furono vittime di incidenti imprevisti, alcune raggiunsero il settore Farside solo per non trovare pianeti colonizzabili nel raggio di sistemi raggiungibili con l'energia rimasta: alcune individuarono effettivamente dei pianeti adatti e fondarono delle colonie. Le navi del Progetto vennero cannibalizzate per ottenere materiali e componenti, ed il tempo fece il resto: in breve di essere non rimase che un ricordo sbiadito mentre la Terra diventava una leggenda e poi un Mito. Abbandonate a sè stesse infatti le colonie persero la tecnologia del volo interstellare , ricadendo in molti casi nella barbarie o al massimo in una primitva società industriale.
Sarebbero passati secoli prima che i coloni superassero nuovamente i confini dei loro pianeti e quando lo fecero del loro passato rimaneva solo qualche oscura leggenda, spesso confusa con la religione, e la vaga nozione di essere giunti da un altro luogo, molte centinaia di anni prima.