Situazione Iniziale

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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
IMPERI IN CRISI

L'era dei grandi imperi coloniali sembrava non avere fine, fino ad un decennio fa: le potenze del Vecchio Continente dominavano il mondo e niente poteva resistere alle loro armate numerose e moderne, armate dalle industrie in costante crescita. Le risorse delle colonie alimentavano il nucleo industriale che a sua volta formava le forze armate che tenevano le colonie sotto controllo in un meccanismo autoalimentato. Nel frattempo, un delicato equilibrio di potere impediva grandi e rovinose guerre nel Vecchio Continente.

Tutto questo è stato spazzato via dalle Guerre Marchiste: il grande tentativo dell'Imperium di rompere l'equilibrio fra le potenze ed imporsi come potenza mondiale egemone. Anni di guerra feroce ed ininterrotta hanno inghiottito le risorse delle potenze coloniali, allentando significativamente il loro controllo sul resto del mondo. Altrove sono emerse potenze desiderose di riempire il vuoto di potere ed elevarsi al di sopra del livello di mere prede dei colonialisti; altre colonie si sono direttamente ribellate agli ex-padroni ed hanno formato nazioni indipendenti.

La guerra ha anche portato alla luce la grande insoddisfazione delle classi lavoratrici del Vecchio Continente, schiacciate da ordinamenti sociali e politici ottocenteschi inadeguati ad elevare le masse ad un livello accettabile di benessere. I movimenti popolari sono in crescita, ed innalzano le loro domande di equità nei banchi dei Parlamenti.

Le Guerre Marchiste hanno infranto gli equilibri del passato, e le Potenze devono trovare nuovi alleati e guardarsi da nuovi nemici, mentre le colonie ancora sotto controllo si preparano ad approfittare della situazione per tentare di sottrarsi al giogo coloniale. I Protettorati si guardano intorno a caccia del miglior offerente, consapevoli che in uno scenario dove ben poche Potenze sono pronte a nuovi conflitti su vasta scala sarà la diplomazia a fare la parte del leone.

Il commercio globale, per anni azzoppato dalla guerra, è pronto al grande ritorno. Chi riuscirà a piazzare le sue merci per primo accumulerà grandi fortune, mentre gli altri si accontenteranno delle briciole. Le flotte da guerra sono pronte a solcare nuovamente i mari, sostenute dall'incitamento dei partiti che portano avanti le istanze dei commercianti e degli industriali.

La Repùblica Calaquista è sull'orlo della guerra civile, con l'Imperium umiliato dalle Guerre Marchiste che potrebbe cercare una riscossa nel Nuovo Mondo. L'Impero Suyakhoda è in piena modernizzazione, ma al suo interno il popolo è in subbuglio per le condizioni anacronistiche in cui versa. Uralzavograd si guarda intorno preoccupata, mentre il Sultanato valuta le sue opzioni. Gli Zensunni e il Reich si guardano in cagnesco attraverso i mari che li separano, pronti a riprendere i loro giochi di potere coloniali. Le Lowlands, assurte al livello di nuova potenza continentale, devono ancora decidere bene cosa fare.

Sono tempi incerti, che richiedono decisioni importanti e mano ferma.
 
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