Cormac sedeva nella sala da ricevimenti del castello di Rathenry, che nella piccola fortezza faceva le veci di sala del trono.
Due vecchi sedevano al tavolo di fronte a lui, discutendo animatamente.
"Uno Stato di Skaven? Ci voleva la nostra fortuna! Instabili, mercuriali, troppo attirati dalle cose che saltano in aria..."
Così sì lamentava il primo vecchione, grasso e rubicondo, vestito a festa. Gesticolava teatrale, facendo però attenzione a non rovesciare il calice che aveva in pugno.
"Mah, che ne vuoi sapere tu, che sei nato nella bambagia! L'ho conosciuto io, un rattoide. Faceva il giostraio alla fiera del porto..."
L'altro vegliardo vestiva con una logora palandrana, battendo a terra con un bastone da passeggio per zittire le repliche dell'interlocutore.
"E' questo che intendo, Mac Duff! Non è gente che sa guidare uno Stato..."
"Signori, vogliamo arrivare ad un punto per favore?"
Erano consiglieri validi e fedeli, ma certe volte si divertivano troppo a bisticciare...
"Le missive dicono che si sono ribellati già da qualche anno, e si stanno espandendo rapidamente lungo la costa. Gli Umani, dopo la dominazione Imperiale, di sicuro non gli andranno troppo a genio, quindi è meglio fargli una buona impressione."
"Avete il dono dell'eufemismo, Sire. Gli umani sono stati messi agli stessi ceppi che i topi portavano fino a ieri..."
"La rivoluzione non è un pranzo di gala, Mac Duff!"
"E allora come mai tu l'hai passata a tavola, Cairngill?"
"Insolente!"
"Zuccone"
"Signori!"
Borbottando scuse, i due tornarono silenziosi.
"Avete altro di utile da riferirimi?"
"Sembra che abbiano scelto un Orco, come diplomatico, tale Azog il Distruttore."
"Non molto diplomatico, quindi. Direi di non prendere fuori dalla credenza il servizio buono, allora."
"Quando si tratta di spendere poco sei sempre prodigo di consigli, eh Mac Duff?"
"Ha ragione, Falston. Meglio essere concreti e senza troppi convenevoli."
"Inviamo il giovane Ua Boann allora. E' un Hobbit, quindi mostrerà che chi era schiavo sotto l'Impero ora gode di tutti i privilegi, e ha fegato, che non guasta mai."
Azog sarebbe stato quindi accolto da
Seamus Ua Boann, informatore di corte, scortato da
Raghnall, capitano della guardia del palazzo.
Il messo dei Deathbleak era stato fatto accomodare nella foresteria del castello, essenzialmente una locanda. Ad una tavola imbandita, la conversazione poteva iniziare.
"Vi diamo il benvenuto nel Tir Tairngire, Azog, a nome di re Cormac e di tutta la Corte. Mi presento, sono Seamus Ua Boann, e questo è Raghnall."
"n'giorno"
"Il mio amico non è di molte parole... quanto a voi potete discorrere in Orchesco, se preferite, lo comprendiamo entrambi."
Il Mezzuomo riemì due boccali di birra scura, porgendone uno al messo straniero.
"Ma ditemi, cosa vi porta da queste parti?"