[Felidi - Tempesta] Vele all'orizzonte

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Nel suo veleggiare sotto costa diretta verso il sud del continente, la flotta di Killian avvista la prima città degna di nota dall'abbandono delle terre di Nifelheim.
Una ventina di grosse navi staziona al largo davanti la baia in cui si trova la città di Requo, solo una sembra diretta verso terra mentre sugli alberi vengono issate numerose bandiere nautiche dal significato sconosciuto per le popolazioni di Aman.

@ElChupaCapra
 

ElChupaCapra

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L'attenzione delle unità sconosciute marittime era tanto attesa: da anni vociferazioni da nord diedero vita e fomentarono diverse correnti di pensiero riguardo a questo popolo di viaggiatori. Chi narrava di mostri del mare, chi di gentili entità, vi era di certo molta confusione, ma ora la vista di navi simili, come le felidi non ebbero mai visto, sottolineava che probabilmente a breve la verità sarebbe giunta a galla.

Una bella giornata, con lieve brezza apriva le porte ai nuovi arrivati. Il nuovo porto costruito solamente un anno prima, sembrava fosse stata un infrastruttura utile ad un evento così eccezionale.

Si proceda a piccoli passi: ogni truppa a guardia della fortezza venne richiamata al presidio, fatta accezione ad una dozzina di essere che, insieme alla rappresentante a capo della regione, sostarono in attesa lungo il molo più grande, spostando le piccole barche li ormeggiate: un invito passivo facilmente interpretabile.
 

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Il Galeone si avvicinò con tutte le vele ammainate tranne quella dell'albero di maestra, in modo da scivolare lento e prevedibile nel golfo.

Al giungere al molo gran parte dell'equipaggio, formato da soldati e marinai, si ammassò alle pareti di babordo e tribordo ad osservare stupiti ed incuriositi le felidi.
Terminate le manovre di attracco una passerella fu allungata verso il piccolo molo facendo scendere a terra l'Ammiraglio Killian ed un paio di umani ed elfi, tutti manifestatamente disarmati.

"I miei omaggi" disse l'ammiraglio allargando le braccia in un inchino accennato e scandendo bene le parole "il mio nome è Killian Jones, Ammiraglio del Regno della Tempesta del continente al di là del mare.
Io e la mia flotta giungiamo da nord, dalle terre di Scandia e di Nifelheim che per prima ci ha accolto anni or sono.
Io e il mio equipaggio veniamo innanzi a voi in pace per esplorare e conoscere i popoli di Aman e rendere questa nostra Ea un poco più piccola e famigliare.
Chiedo ospitalità per me e la mia delegazione."


Detto questo uno degli uomini dietro di lui pose ai piedi di Killian uno scrigno aperto contenente tessuti e gioielli di varia fattura.
"Possiate accettare questo piccolo dono giunto dal nostro mondo come segno della nostra buona volontà nella speranza che diventi il seme di una proficua conoscenza."
 

ElChupaCapra

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"Canidi, mostri e pesci assassini si prospettavano dando ascolto ad alcune voci. Ed ecco, d'innanzi a me, provenienti dall'altro capo del mondo, umani, ed alfi. Rasenta il ridicolo, ma è questa la vera sorpresa", pronunziò la felide, osservando accuratamente i viaggiatori ormai da molto vicino.

Schioccò le dita, visibili erano i lunghi artigli
"Mi perdonerete, ma la notizia del vostro arrivo non può essere assente alle orecchie della mia Sovrana", ed una figura si mosse verso la porta della città. Ella non destò particolare attenzione ai doni, ma d'altra parte, i viaggiatori certamente notarono che la sconosciuta razza prediligeva l'utile al dilettevole.

"Viaggiatori ed Ammiraglio Killian Jones, siate voi i benvenuti nel Regno Felide, agglomerato di regioni di varie razze ormai, che risponde al governo della Regina Venelika. Ospitalità vi verrà data, nella speranza che molto abbiate da narrare. Immaginerete la curiosità che vi ha preceduto per lungo tempo.."
 

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"Siamo addolorati di non essere stravaganti quanto le voci che ci hanno preceduto" disse con tono scherzoso l'ammiraglio.
"Immaginiamo il grande interesse e curiosità che portiamo con noi, ma siate certa che altrettanta ne abbiamo noi stessi. Mai nel nostro continente abbiamo veduto esseri della vostra razza, siete, ai nostri occhi, unici.
Sarà un piacere poter narrare tutto ciò che possiamo alla vostra Regina e a tutti colori che avranno possibilità di ascoltare, siamo alla vostra disponibilità, non abbiamo fretta di riprendere il mare, ed allo stesso tempo confidiamo di poter gettare le basi per un primo ponte tra i nostri popoli."

a te condurre come e dove vuoi :)
 

ElChupaCapra

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"Certamente uomini ed elfi hanno una certa familiarità: abbiamo un nutrito numero di cittadini umani nelle nostre regione, e gli elfi, abbiamo una provincia amica, con la quale scambi di ogni genere stanno felicemente avvenendo"
Camminando vicino le mura della città, ai confini della costa vi era una piccola altura con una costruzione di legno, intrecciata con degli arbusti rampicanti che la coronavano. Era ad paio di centinaia di metri da dove la comitiva passeggiava, ma si scorgeva distintamente un laborioso via vai di figure, intente alla preparazione di un vistoso banchetto: già un fuoco era acceso, e grosse ceste di carne ancora sanguinolenta era pronta per essere cotta. Le felidi preferivano la carne cruda, ma conoscendo la biologia degli umani e degli elfi, si premunirono di cuocerla a dovere.

"Ditemi quindi, da dove provenite? Dite che non vi sono felidi al di là del mare, e la cosa in vero, non mi stupisce. La nostra storia è piuttosto recente, una storia piuttosto singolare: non siamo nate da ancestrali condizioni come abbiamo capito potrebbero essere state razze come gli alfi, ma proveniamo da vili esperimenti magici, condotti da maghi che intendevano usarci per i loro scopi. Questo successe non così tante decine di anni or sono, ma ora sono morti, com'è giusto che il fato decretasse."
 

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"Giugiamo dal Nord del vecchio mondo, la mia terra è Il Regno della Tempesta, un grande golfo naturale proteso verso il mare ecco..." disse Killian estraendo dalla bisaccia una mappa del vecchio mondo e di tutto ciò che aveva scoperto "giungiamo da qui... anche se in realtà il nostro primo viaggio partì dalla nostra più grande isola a ovest, questa, Terranova" esclamò indicando la grande massa di terra in mezzo all'oceano "prima della sua scoperta e colonizzazione nessuno avrebbe mai immaginato che il continente di Aman esistesse veramente e fosse più che una semplice leggenda, e per mia fortuna non lo era... o sarei perito nell'impresa.
Impresa che tuttavia non fù priva di problematiche... la nostra prima flotta non era adatta alle traversata del grande mare, abbiamo dovuto studiare e sviluppare totalmente un nuovo tipo di imbarcazione per resistere al viaggio" concluse indicando con il braccio il galeone da cui era sbarcato.

"Ad ogni modo ormai sono passati svariati anni da quel giorno, e devo dire che le traversate e gli approdi non sono più un problema insormontabile, anche se più ci spingeremo a sud più abbisogneremo di nuovi scali oltre a quello a Nifelheim e nell'isola al largo di Scandia.

Come detto veniamo qui in pace e senza alcuna velleità aggressiva. Ciò che cerchiamo è instaurare rapporti amichevoli e commerciali fruttuosi per tutti."
 

ElChupaCapra

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La felide ascoltò con grande attenzione le parole del prode esploratore, ed a poco a poco si staccarono di qualche metro dal seguito.
Ebbe modo di mostrare la zona della città, ed alcuni incantevoli giardini che contornavano le mura. Animali che a quanto pare non esistevano nel "vecchio mondo", e parlarono per diverse mezzore.

"Il tempo è una risorsa preziosa in vostra compagnia"
"E' voltato. Ora sarei propensa ad offrirvi del cibo. Non temete, la carne è stata cotta, ed ho provveduto a far giungere della frutta fresca e dolce"

Si sedettero al tavolo.
Durante l'arrivo del banchetto, qualche domanda venne posta, come ad esempio (con sempre davanti le mappe dell'Ammiraglio), ponendo domande sulla situazione politica nel vecchio continente, delle razze e delle culture che li avevano dimora. Molte delle quelle erano totalmente sconosciute alla conoscenza limitata delle felidi.

"Se amicizia e crescita reciproca verrà garantita, non vedo motivo per non godere entrambi di simili legami. E cosa nello specifico cercate qui?"
 

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"Tutto" rispose sorridente Killian.
"Come ben potrete immaginare, malgrado le nostre capacità marittime, la nostra terra e i nostri maggiori porti sono al di là del grande oceano.
Siamo alla ricerca di approdi sicuri qui in Aman, territori in cui poter stabilire avamposti commerciali e finanche piccole enclavi per espandere sempre di più i nostri commerci.
Cerchiamo amici che siano disposti a far accordi in questo senso e siamo pronti a venire in loro aiuto come possiamo.

Ed infine ovviamente anche un più semplice e meno impegnativo commercio, siamo disposti a stabilire scambi commerciali di beni finiti come anche interessati nell'acquisto di pressochè qualsiasi risorsa abbiate in eccesso."
 

ElChupaCapra

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Dalle frasi di circostanza, alle curiosità sui popoli locali e d'oltremare, l'epicentro del discorso iniziò a definirsi.
Dopo lunghe ore di assaggi, bevande definite "esotiche" e di passeggio, qualcosa si stava muovendo all'orizzonte, tanto che diverse felidi accorsero per ragguagliare i presenti: la Regina Venelika stava sopraggiungendo sul luogo dell'incontro.


"Come potete immaginare, un incontro di simile rarità, non poteva che essere definitivamente presieduto da Venelika, ad a breve sarà qui. Prego dunque, accomodatevi" facendo cenno ad una solida ma angusta poltrona di massiccio legno. Pareva ancora vivo però, al di sopra vi erano gemme e foglie, a da li, il mare poteva essere scrutato in tutta la sua profondità, in una posizione sopraelevata, e con un unica altra poltrona della medesima fattura come corredo.
 
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