Coronavirus

camarillo

Chosen one
Fantacalciaro
è una questione politica lo sai.
a me è stato detto quel portale è un progetto in mano ad un società che sta a Piazzale dell'Agricoltura, 24, 00144 roma
Tira tu le conclusioni

edit: adesso provano ad alzare la cortina di fumo con un presunto attacco hacker quando voci di corridoio parlano di tutt'altro

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Shaka

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Fantacalciaro
a me è stato detto quel portale è un progetto in mano ad un società che sta a Piazzale
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Si? Collaboriamo molto strettamente con loro, mo mi informo.
Un altro giro di conoscenza mi aveva parlato di un sistema di cache tirato su al volo per alleggerire le richieste sul server. Peccato che facesse vedere i dati degli utenti precedenti, e dall'articolo sul televideo sembrerebbe un'ipotesi valide
 

Spam Rulez

Chosen one
Pornhub regge 400 milioni di visualizzazioni al giorno ed il sito dell'INPS crolla in pochi secondi dall'avvio di una procedura vitale per milioni di cittadini.

Che devo pensare? Che il sito è talmente sottodimensionato che le richieste della cittadinanza hanno creato un attacco DDos? (chiedo venia se ho frainteso ma me ne intendo poco di reti).
 

Spam Rulez

Chosen one
https://www.liberoquotidiano.it/new...rategia_ansia_in_casa_altro_mese_e_mezzo.html

Checchè ne dica questa signora qui ci faremo probabilmente anche tutta l'estate sigillati in casa. Spero che tutta l'estate basti e che ci sia un nuovo anno scolastico sui banchi e non in casa dietro un monitor.

Siamo su un campo in cui il governo italiano c'entra ben poco. Siamo nel mezzo di una tempesta mondiale e faremo ciò che è necessario fare. Nel mentre il pianeta rifiata e si avvicina ai vincoli del protocollo di Kyoto.
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Tutta l'estate mi sembra francamente un'iperbole figlia dell'ansia che ti butta addosso lo stupido bollettino di guerra della Protezione Civile. È improbabile per svariati motivi: a partire da quello economico (altri tre mesi così e ci ritroviamo un paese del terzo mondo sul serio) per finire a quello umano (altri tre mesi così e i morti quotidiani per violenze domestiche e suicidi supereranno quelli che saranno morti per Covid). La cosa più probabile, imho, è che sarà così più o meno fino all'inizio dell'estate. Quindi tutto aprile e parte di maggio.

Poi gradualmente cambieranno le cose fino a costruire una nuova normalità che sarà comunque per lungo tempo influenzata (badabumsh!) dal virus. Un po' come ci siamo abituati a viaggiare in aereo in modo diverso post 11 settembre o ad avere l'irrazionale paura di ogni persona con faccia araba che incontravi sul bus o in metro. Avremo paura tutti di tutti, ci scorderemo a lungo qualsiasi tipo di affettività, ma saremo vivi. A volte mi chiedo se ne vale la pena.
 

Mourinho

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Fantacalciaro
Tutta l'estate mi sembra francamente un'iperbole figlia dell'ansia che ti butta addosso lo stupido bollettino di guerra della Protezione Civile. È improbabile per svariati motivi: a partire da quello economico (altri tre mesi così e ci ritroviamo un paese del terzo mondo sul serio) per finire a quello umano (altri tre mesi così e i morti quotidiani per violenze domestiche e suicidi supereranno quelli che saranno morti per Covid). La cosa più probabile, imho, è che sarà così più o meno fino all'inizio dell'estate. Quindi tutto aprile e parte di maggio.

Poi gradualmente cambieranno le cose fino a costruire una nuova normalità che sarà comunque per lungo tempo influenzata (badabumsh!) dal virus. Un po' come ci siamo abituati a viaggiare in aereo in modo diverso post 11 settembre o ad avere l'irrazionale paura di ogni persona con faccia araba che incontravi sul bus o in metro. Avremo paura tutti di tutti, ci scorderemo a lungo qualsiasi tipo di affettività, ma saremo vivi. A volte mi chiedo se ne vale la pena.

Daii in teoria si tira avanti così al massimo fino al vaccino/cura no? (ammettendo ci possa essere)
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Sì sì, è quello che volevo dire. Ma facevo un passo oltre. Con nuova normalità intendo che sarà un mondo decisamente più attento a questo genere di cose e toccherà abituarsi a interagire e vivere in modo assai diverso.

L'aereo ogni weekend per farsi il viaggetto nella capitale europea, l'appuntamento galante organizzato con le app di dating, grossi eventi di massa, l'e-commerce e il lavoro in genere, scordiamoci che sarà come prima. Se da un lato mi fa quasi felice: il mondo com'era mi ha sempre fatto schifo, dall'altro si rischia di creare una società estremamente tecnocratica e anaffettiva figlia dell'estrema paura e dell'incertezza. Poi, ovvio, che tutto questo è un pourparler. Potremmo mettere in una prospettiva storica e sociologica questa pandemia solo tra vent'anni minimo.
 

Silen

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Secondo me siete troppo pessimisti, forse perchè influenzati dal fatto che questa è la prima grande pandemia dell'era moderna. Storicamente ci sono state pestilenze ben peggiori del coronavirus e nessuna di queste ha avuto simili impatti catastrofici. Passato il peggio della epidemia (si spera un mese o due al massimo) e l'inevitabile periodo di transizione(impossibile al momento dire quanto durerà), tutto tornerà come prima o quasi.

Nessuno di noi ha vissuto quella tragedia, per fortuna, ma ricordate che si stima che l'influenza spagnola uccise da 50 a 100 milioni di persone. Il coronavirus, in tutta la sua gravità, al confronto è uno sternuto.
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Non sono d'accordo, ma capisco la tua posizione ottimistica. Probabilmente c'è più bisogno di gente come te, ora, che come me :asd:

Detto questo, per me, fare paragoni con vecchie pandemie non ha senso. Società diverse, epoche diverse, vite totalmente diverse.
 

Shaka

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Fantacalciaro
Non sono d'accordo, ma capisco la tua posizione ottimistica. Probabilmente c'è più bisogno di gente come te, ora, che come me :asd:

Detto questo, per me, fare paragoni con vecchie pandemie non ha senso. Società diverse, epoche diverse, vite totalmente diverse.
Esatto, non si può fare il paragone con la spagnola 100 anni fa, dove il 90% della popolazione mondiale magari pensava che era il castigo del suo Dio, e dove comunque non c'era questo movimento tra paesi che c'è ora e soprattutto consapevolezza di quello che sta succedendo e delle sue cause.
Sicuramente il mondo ne uscirà diverso, per tanti fattori. Speriamo in meglio...
 

Decius

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Fantacalciaro
Ma soprattutto all epoca avevano paura di morire di altro...

Adesso che l uomo è immortale e lo frega solo il tumore e l età avanzata oltre che alla casualita, questo virus mette un po' di pulci nell' orecchio.

Si arriverà che la Gucci farà le mascherine della minchia, come i manga Jappo
 

Silen

Get a life
Guardate che la spagnola non si è verificata nel medioevo gente.... è davvero divertente questa vostra visione.
Il punto è che morì il 5 per cento della popolazione mondiale e non ci furono cambiamenti apprezzabili a livello sociologico. Non sarà domani ma una volta passata la buriana le cose si assesteranno. Già adesso tutte le persone che sento non vedono l'ora di tornare a vivere 'come prima'.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
Beato te che ti diverti
Io credo che esteriormente la gente farà di tutto per tornare a vivere come prima, ma internamente qualche tipo di sequela ci sarà, anche se gli effetti, come dice Rebbo, saranno apprezzabili più avanti. E non credo sia una questione quantitativa (a livello di morti): proprio perché si tratta della prima pandemia da 100 anni, toccata a un mondo (come ricorda Shaka) globalizzato, che per di più non conosceva questo tipo di "castigo" naturale e dunque non è abituato a confrontarsi con il concetto di epidemia, le conseguenze psicologiche ci saranno necessariamente. Non saranno forse visibili a occhio nudo (non credo cioè che diventeremo Minority report), ma lavoreranno in profondità, non so ancora dire in che modo. Una specie di shock post-traumatico.
 

Silen

Get a life
Mah quindi a parer vostro la spagnola non è stata uno shock per la società di allora? Mi riesce davvero difficile crederlo dato che parliamo di una pandemia che su scala globale si stima infettò il 25 per cento della popolazione mondiale e ne uccise il 5 per cento. E dirmi che la società di allora era abituata a cose del genere...o che la prese come un castigo divino... gente non potete parlare seriamente. Non stiamo parlando di una cosa successa nell'anno mille. Fu un trauma allora come oggi ma i traumi si superano. L'unica differenza è che questa la stiamo vivendo e quindi ci sembra terribile perché siamo stati tranquilli per un bel po' e ci siamo illusi, in modo tipicamente umano, che non sarebbe più successo. Il risveglio è stato traumatico ma non è la fine del mondo. Presto o tardi verrà trovata una cura o un vaccino e vedrete che la gente sarà ben felice di tornare alle vecchie abitudini. Certo, non succederà domani, ma succederà.
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Nessuno sta dicendo che ne uscirà una società distopica iper-controllata, per carità, lascio questo genere di suggestioni ai futurologi della domenica. Dico che, come tutti gli eventi traumatici della Storia, lascerà strascichi sul nostro modo di vivere.

Non sono un esperto di Novecento e non me la sento di dire cosa è successo post influenza spagnola, ma era di sicuro una società che si confrontava con la malattia e la morte in modo del tutto diverso. La nostra società, parlo di occidente ovviamente, non è abituata a questo genere di cose. È quello che dice decio: abituati al massimo di crepare di qualche tumore o per gli incidenti del sabato sera, una cosa del genere porta sicuramente a squilibri psicologici che, in qualche modo, porteranno a vivere la nuova normalità in modo diverso. Senza dimenticare che, vaccino o non vaccino, ci porteremo dietro gli strascichi per anni sia a livello economico che a livello di abitudini. Il mio paragone con l'11 settembre non è casuale.

Magari sarà un mondo dove per prendere un volo dovrai farti un tampone prima, perché magari nei prossimi 50 anni dovremo abituarci a cicliche pandemie o epidemie localizzate, magari sarà un mondo dove non sarà più così facile organizzare eventi di massa e dove ci saranno limitazioni più stringenti. Parlo di questo, non parlo ovviamente di improbabili complotti per i quali il mondo sarà controllato da chissà quale lobby. Piccoli cambiamenti che piano piano entreranno nel nostro quotidiano. Leggevo un articolo molto interessante sul turismo, ad esempio, dove si prevede che nei prossimi anni si tornerà a fare le vacanze come negli anni '50: più vicine e più nella propria nazione, con sortite all'estero più sparute. Questo perché mancheranno i soldi e muoversi fuori dai propri confini sarà meno immediato.

Ripeto, e Silen da appassionato di Storia dovresti capirlo, bisogna sempre stare molto attenti a giudicare eventi passati con gli occhi di oggi. Come dice Bloch: approcciarsi a epoche diverse prevede lo studio della mentalità di quei tempi, non può essere un viaggio a senso unico dal presente al passato ma deve essere un fruttuoso andirivieni continuo. Per questo sono dubbioso sull'equiparare le due cose in modo così semplicistico.
 

Silen

Get a life
Il mio vuole essere ovviamente un discorso di massima. Spero bene che il coronavirus non raggiunga mai i livelli della spagnola tanto per dire... quello che intendevo è che non vedo la ragione di temere cambiamenti strutturali nel modo di vivere, trovo assurdi gli allarmismi al grido di "niente sarà più come prima" ed è in questa ottica che vorrei che leggessi l'esempio della spagnola. I cambiamenti a cui accenni li vedo come misure temporanee. Per un po' gli eventi di massa saranno difficili da tenere? Certo. Per un po'. Ma starei molto attento prima di affermare " da adesso in poi sarà più difficile farne o che saranno fatti solo virtualmente." Così tanto per fare un esempio pratico.
 

Sacrifar

Ninja Skilled!
Guardate che la spagnola non si è verificata nel medioevo gente.... è davvero divertente questa vostra visione.
Il punto è che morì il 5 per cento della popolazione mondiale e non ci furono cambiamenti apprezzabili a livello sociologico. Non sarà domani ma una volta passata la buriana le cose si assesteranno. Già adesso tutte le persone che sento non vedono l'ora di tornare a vivere 'come prima'.

La spagnola capitò a fine prima guerra mondiale, la gente già faceva i conti con la morte tra malnutrizione e scarsa igiene oltre che la guerra da 4 anni, oltre al fatto che all'epoca non esistevano neanche gli antibiotici.
Aggiungi che l'unico mezzo di locomozione veloce era il treno (le auto le avevi giusto se eri ricco) e gli aerei erano giusto militari da ricognizione.

Rispetto al nostro modo di vivere si, è il medioevo.

Presto o tardi verrà trovata una cura o un vaccino e vedrete che la gente sarà ben felice di tornare alle vecchie abitudini. Certo, non succederà domani, ma succederà.

Il punto è proprio questo, finché non ci sarà un vaccino o una cura che possa alleggerire il carico agli ospedali la normalità la vedremo col binocolo, fino ad allora o il virus sparisce da se o avremo per forza di cose un modo di vivere diverso fino a che non avremo modo di curare questa pandemia
 
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