GDR [Unione di Scandia] L'esplorazione dell'Arcipelago

[Arminio]

Le attività del Porto di Skanor erano febbrili.

Nelle darsene e nei moli del fiordo, le navi della Marina Reale erano in movimento, caricando rifornimenti e uomini, armati e non.

La destinazione della spedizione era l'arcipelago senza nome ad est, ancora non esplorato. L'obiettivo era prendere contatto con gli eventuali locali, stabilire una testa di ponte e una stazione commerciale.
Una nebbiosa mattina di autunno vide la popolazione assistere alla partenza della flotta.

@Silen

 

[Silen]

Viste da vicine le isole appaiono vaghe e indistinte, avollte in una gelida nebbia. Per quanto è possibile vedere non sembra esserci attività sulle coste più vicine alla flotta esploratrice.

 

[Arminio]

La flottiglia continua a remare e a fare vela, attraversando la fitta nebbia, e entrando all'interno del fiordo più vicino.
Dopo qualche ora a bassa velocità, viene individuata una baia, protetta da scogli e rocce, in una delle parti più interne dell'arcipelago.

Le navi vengono messe al riparo, e una piccola forza di terra sbarca sulla spiaggia più vicina.

@Silen

 

[Silen]

La spiaggia appare pietrosa e desolata, nessun segno di insediamenti umani o di altre razze nelle vicinanze. Verso l'interno il terreno sembra risalire leggermente il livello del mare e più avanti si vede l'inizio di una pineta.

 

[Arminio]

Il gruppo, composta da una cinquantina di Scandiani, inclusi alcuni elfi, si fece largo verso la pineta, asce in pugno.
Iniziò quindi l'esplorazione, con l'obiettivo di trovare un punto sopraelevato.

@Silen

 

[Silen]

L'avanzata procede anche se con velocità piuttosto ridotta: il bosco seppure non troppo esteso è palesemente territorio vergine non vengono trovate strade nè sentieri, solamente qualche pista di animali che conduce a piccoli ruscelli. Dopo qualche ora finalmente viene raggiunta la cima di una piccola collina dalla quale si riesce ad avere una buona visuale. Non si scorgono tracce di civilizzazione, almeno non nei dintorni.

 

[Arminio]

Il gruppo decide di accendere un fuoco e montare le tende, alla vista del mare e delle navi ancorate nella baia del fiordo.
Durante il pomeriggio e la notte viene montata la guardia, mentre piccoli gruppi di esploratori si muovono nei dintorni.

@Silen

 

[Silen]

La notte trascorre tranquilla anche se la piccola missione di esplroatori prova l'insistente sensazione di essere sotto osservazione da parte di invisibili sconosciuti; la sensazione è particolarmente forte, a quanto sembra, per coloro che si aggirano per il boschetto, ma non si segnalano episodi strani a parte una crescente inquietudine fra gli uomini di Scandia che cominciano a parlare di "isola stregata" e della necessità di andarsene quanto prima.

 

[Arminio]

"Isola stregata? Dannazione Alberic, va bene che dalle tue parti avete granchi giganti che divorano persone sulla spiaggia, ma almeno vorrei delle prove prima di fuggire via dall'isola!"

"Va bene signori, facciamo così. Accendiamo tutti i fuochi di segnalazione che abbiamo, in vista della nostra flotta in maniera da richiamare rinforzi in caso di emergenza. E aspettiamo un'altra notte."

 

[Silen]

La notte vede gli uomini diventare sempre più nervosi, molteplici sono gli alto là lanciati a vuoto dalle sentinelle alcune delle quali si spingono fino a lanciare una freccia o due nella boscaglia, senza successo alcuno ovviamente. La mattina successiva vede gli uomini dis candia ancora più nervosi, tanto più che tre figure femminili sono comparse al limitare dell'accampamento, senza che nessuno abbia visto o notato il loro avvicinarsi. Aspetto e abbigliamento sono più che rivelatori, si tratta senza dubbio di driadi...il che spiega probabilmente la sensazione di essere sorvegliati e le stranezze che ricordavano ai soldati magie e stregonerie assortite.
Le tre driadi sembrano aspettare con pazienza, silenti, davanti all'ingresso dell'accampamento.

 

[Arminio]

I militi di guardia si gelano di fronte alle figure apparse innanzi ai loro occhi. Una delle guardie, un elfo, alza gli occhi al cielo mormorando tra se e se una preghiera o un canto.

Poco dopo, un gruppo di soldati, capitanati dal comandante locale, arrivano di fronte alle driadi.
"Salve, driadi. Leggende dicevano che eravate ormai lontane dai territori della Terraferma, e vedo che non avevano tanto torto."

"Possiamo fare qualcosa per voi?"

 

[Silen]

"Vi rigiro la domanda, straniero" disse la driade al centro, in tono mite "Vi abbiamo osservato, vi ritenete esploratori giunti a mappare una landa selvaggia. Vero è che non abbiamo modificato la natura di queste isole...alcune nostre consorelle hanno eretto città e insediamenti a somiglianza della vostra razza ma noi abbiamo preferito mantenere intatti questi luoghi." la driade accarezzò i rami di un vicino albero, con aria distratta "ebbene, ora che avete scoperto che le isole sono abitate la vostra missione è conclusa. Potete ritornare alle vostre case sul continente, in pace."

 

[Arminio]

"Tornare nel Continente senza che niente sia cambiato? Eh, la missione è un'altra."

"L'unione sarebbe interessata a parlarvi, maestra driade. Il Re sarebbe addirittura convinto a ricevervi personalmente. Magari, avete bisogno di qualcosa. E l'unione è generosa."

 

[Arminio]

@Silen upp per favore

 

[Silen]

Armi scusa ma con sto casino la finiamo al prossimo turno altrimenti va a finire che consegni fra una settimana...già ne abbiamo persa praticamente una...

 

[Arminio]

@Silen quando vuoi partiamo

 

[Silen]

(Ripartiamo pure e grazie della pazienza )

La driade sorrise "Credevo stessimo già parlando" disse con lieve ironia mentre con una mano accennava genericamente a tutto quanto la circondava "di cosa potremmo avere bisogno? Abbiamo la pace e la bellezza della natura, lontano dalle guerre e dalle distruzioni operate dalle altre razze. Ci fu un tempo in cui una di noi lottò duramente per cercare di cambiare il mondo. Fallì e cosa ancora peggiore finì per diventare lei stessa una nemica della vita in tutte le sue forme (gdr off, fiorito accenno a Selvana). Noi non abbiamo la pretesa di cambiare il mondo, soltanto di difendere quello che abbiamo scelto come nostra dimora. La vostra Unione sarebbe generosa al punto di aiutarci a difendere queste nostre isole, o non desidererebbe piuttosto conquistarle per sè?"

 

[Arminio]

"L'Unione nella sua storia si può dir fiera di non aver mai aggredito nessuno!" fece il comandante, alzando leggermente la voce, con una nota di fierezza.
"Nessun sangue è mai stato versato inutilmente, e di certo non inizieremo ora."

Riprendendosi, continuò: " Sono sicuro che il Re sarà molto interessato ad incontrarvi direttamente. E di mettere a disposizione tutte le forze possibili per assicurare la difesa delle isole."
"Come ho detto, fate richiesta e verrete accontentate."

 

[Silen]

La driade alzò la mano in un gesto di negazione "Noi non vogliamo rimettere piede sul continente. Non intendiamo fare offese deliberate ma abbiamo scelto di rendere queste isole la nostra casa e non intendiamo abbandonarle, nemmeno per una breve visita. Ci siamo isolate dal resto del mondo ed è così che vogliamor estare. L'unica nostra richiesta è quindi quella di tenere alla larga imbarcazioni provenienti da altre delle vostre nazioni. Siete in grado di farlo?"

 

[Arminio]

"Umh, devo parlare con le persone giuste e che si occuperebbero della cosa in maniera concreta driade, ma questo credo comporti una missione militare permanente e un porto sulle isole. Senza queste cose non potremmo proteggere in nessun modo il luogo."