[Tempesta] Il nuovo mondo

Silen

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"Accordato. Venite pure avanti ammiraglio" è la risposta nella medesima lingua, in tono un pò sorpreso "non ci aspettavamo che deglis tranieri come voi consocessero la nostra lingua è davvero un piacere inaspettato. Venite, converseremo in pace e cis arà moltod a raccontare...donde venite voi che indossate abiti di foggia estranea, navigate su imbarcazioni palesemente inadatte al Grande Mare e parlate la favella elfica? Certamente dietro a tutte queste domande c'è una storia che varrà la pena di ascoltare"
 

Redual

Brontolo
Accomodatesi in cabina fù Jes-Tereth a iniziare:
"La curiosità è vicendevole ma inizierò io per rispetto verso la vostra nave e perchè... probabilmente non saremmo qui senza il vostro aiuto.

Vengo dal Regno della Tempesta, una terra a nord oltre il grande mare.
Da dove vengo le nostre navi solcano in lungo e in largo i mari e contiamo la più grande flotta conosciuta... fino ad oggi almeno. "
esclamò sorridendo.
"Negli ultimi decenni abbiamo raggiunto le isole che consideravamo alla fine del mondo e da lì ci siamo lanciati un anno fa in questa grande impresa. Nel nostro continente si sprecavano le storie e le leggende del mondo al di là del mare, ma non erano considerate niente più che storie... favole.
Ringrazio Solonielle che non fossero favole o a quest'ora non potrei parlare con voi.
La vostra lingua la conosco perchè ..."
disse dopo aver lanciato un occhiata al suo ufficiale "è la nostra stessa. Nel nostro Regno uomini ed elfi convivono ormai da secoli in pace ed accanto al comune l'elfico è la lingua che tutti impariamo fin da piccoli.

Per quanto riguarda le nostre imbarcazioni... si non si sono rivelateadatte alla traversata e alle forti correnti. Dovremmo rimediare temo...

Voi invece...?
Da dove giunge la vostra provvidenziale flotta? Da quanto dite suppongo che le vostre imbarcazioni non abbiano invece problemi ad attraversare il Grande Mare... ma perchè dunque... non lo avete mai fatto?"
 

Silen

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"Il mio nome è Furion Waverunner, comandante della Goccia di Stella (cit.). Vedete ammiraglio, in realtà, lo abbiamo già fatto, solamente in senso opposto al vostro." disse l'elfo congiugnendo le dita "Visto che nel vostro paese ospitate alcuni miei corrazziali saprete forse che dopo la caduta di Isilwen e la sua rinascita con il maledetto nome di Vashti, l'unità degli elfi si spezzò per sempre. Dopo la creazione della Barriera e la fine dell'Apocalisse il nostro popolo cominciò a rimettere insieme i cocci e venne scelto un nuovo Re Supremo che però non venne riconosciuto da tutti i rami dispersi della stirpe elfica. Il nostro popolo in particolare era nauseato dalle guerre e dalle contrade insanguinate del vecchio continente e con i non morti confinati nelle Wastelands decise di lasciare in massa il mondo conosciuto, che in Aman viene chiamato semplicemente il Dilà, e cercare una nuova patria al di là del grande mare. Questo accadeva circa quattromila anni fa."
 

Redual

Brontolo
Jes-Tereth rimase con un espressione stupefatta ed immobile per vari secondi scambiandosi occhiate sbigottite con l'ufficiale elfo che l'aveva accompagnato.
"Non avrei mai pensato... di trovare qualcuno di così... vicino ed allo stesso tempo così lontano" disse sorridendo.
"Quattromila anni fa... un era praticamente, ma ne parlate come se fosse accaduto ieri. Pur essendo molti miei conterranei degli elfi, credo che ve ne siano molti pochi che raggiungano un decimo degli anni a cui vi riferite, è stupefacente.

Tutto questo è molto curioso e la vostra storia ora che ci penso mi ricorda qualcosa di già sentito... in fronte alle nostre coste vi è un isola abitata da elfi che similmente a voi in tempi antichi decisero di allontanarsi dal continente e richiudersi in isolamento stanchi di regni e guerre.

Mi chiedo come mai in un tempo così lungo nessuno di voi abbia mai voluto tornare nella vostra terra natia anche solo per osservarla, stringere contatti o quant'altro, immagino sia stata una scelta dolorosa.
Eppure di fronte a questa volontà di volervi allontanare dal Dilà, come lo chiamate voi, ci avete soccorsi tornando alla luce dopo così tanto, perchè?"
 

Silen

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Furion scosse il capo "Avete visto voi stessi quanto è difficile la traversata del Grande Mare. Inviare spedizioni a est era dispendioso e difficile da realizzare quando eravamo una nazione in costruzione e successivamente ci è parso inopportuno. Avrebbe potuto indurre altri a preparare delle spedizioni per raggiungerci. Abbiamo scelto di abbandonare il vecchio mondo e di isolarci da esso ma sarebbe stato criminale lasciarvi morire e comunque non sarebbe servito a nulla...La vostra nazione ha cominciato a inviare spedizioni a ovest e non avrebbe smesso per la perdita di pochi marinai."
 

Redual

Brontolo
"Ringrazio gli dei della vostra saggezza allora.
Ma ditemi... dove siamo? Viste le temperature, il tipo di tempeste incontrate e la rotta inizialmente tenuta direi a sud, o mi sbaglio?
Sarebbe un onore per noi avere il permesso di visitare le vostre terre."
 

Silen

Get a life
L'elfo annuì "Vi trovate nel meridione del continente di Aman e precisamente nelle vicinanze della grande isola di Tol Sarennea ove ha sede il regno elfico di Sarennor." Furion fece un gesto che voleva significare benvenuto e accettazione "E' bene che impariamo a conoscerci dunque, tanto più che avete con voi alcuni dei nostri corraziali dal Vecchio Mondo. Vi scorteremo nella nostra città di Ilthander dove potrete riparare le vostre navi e troverete cibo e ristoro. Ci vorrà qualche giorno perchè la notizia del vostro arrivo giunga alla capitale ma nelf rattempo potrete visitare la città e prendere confidenza con le nostre usanze. "
 

Redual

Brontolo
"Grazie dell'ospitalità comandante" disse Jes-Tereth "tornerò quindi alla mia nave e le prepareremo per seguirvi. Non vi nascondo di essere trepidante nel conoscere la vostra terra, il vostro popolo e le vostre città. E' come se fosse scoprire letteralmente una leggenda..."

avanti veloce fino alla città?
 

Silen

Get a life
Si si facciamo pure conto che gli elfi vi conducano nella città aiutando anche a trainare le navi troppo danneggiate per tenere la stessa velocità. Ilthander è una città portuale di medie dimensioni, in tutto e per tutto elfica, molto simile alle città elfiche del vecchio mondo.
 

Redual

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All'arrivo l'ammiraglio e l'equipaggio rimasero interdetti e piacevolmente stupidi alla vista di Ilthander.
Una volta ormeggiati Jes-Tereth attese con tutti i marinai sul ponte l'arrivo di Furion per evitare qualsiasi fraintendimento.

"Comandante" disse ancora dalla nave quando l'elfo si avvicinò sul molo "abbiamo atteso con fatica questi minuti prima del vostro arrivo.
Devo ammettere... che mi sento stranamente a casa. Non potete immaginare quanto questa città ci ricordi Porto Lontano, una delle nostre città in una regione abitata esclusivamente da elfi che negli anni ha mantenuto, e preservato, totalmente l'architettura elfica.
Sarebbe per me, e i miei ufficiali, un onore poter fare un visita sotto la vostro permesso e scorta ovviamente."
 

Silen

Get a life
"Vi ringrazio" disse l'elfo con un sorriso "in questa terra lontana abbiamo cercato per quanto possibile di costruire la nostra casa lontano da casa. Spero di non apparire troppo superbo nell'affermare che abbiamo innestato una piccola parte dell'antica pianta che è la nostra razza sul tronco vigoroso della terra di Aman. Sarò felice di farvi da guida in una visita della città; sarà un piacere anche per me, una piccola vacanza dai doveri che mi chiamano spesso a viaggiare per mare, anche se certo non lontano quanto voi. "
 

Redual

Brontolo
"Si, vi è proprio l'aria di casa tra queste grandi e piccole vie" disse Jes-Tereth al termine della breve visita alla cittadina "anche se... ci sono tante piccole case, dall'architettura, ai vestiti di... strano, di nuovo, non per nulla siete dall'altra parte del creato" concluse sorridendo.

"Capitano Furion, credete che sarebbe possibile essere ricevuti dai rappresentanti, signori o re?
Siamo arrivati tanto lontano rischiando tutto... vorremmo che questo incontro fortuito fosse l'inizio di qualcosa piuttosto che una breve parentesi.

Come avete detto quando ci avete soccorso in mezzo al mare, credo che questo nuovo mondo a casa sia diventato d'improvviso sulla bocca di tutti, vorrei capire come poter gettare le basi per i migliori rapporti possibili tra di noi."
 

Silen

Get a life
"La nostra capitale è piuttosto lontana da qui ma a quest'ora la notizia del vostro arrivo sarà giunta anche li. Credo dobbiate pazientare ancora un poco capitano prima che un inviato giunga di persona per discutere con voi. Nel frattempo sarete mio gradito ospite."

(GdR off, possiamo fare tranquillamente un 'avanti veloce' e riprendere con l'incontro di jes-tereth con l'inviato)
 

Silen

Get a life
Qualche settimana più tardi giunse a Ilthander l'inviato proveniente dalla capitale. Si trattava di un individuo che sembrava uscito da un libro di illustrazioni tanto sembrava il tipico elfo di alto lignaggio dei racconti: alto, slanciato, di una bellezza inumana, vestito in maniera splendida, con abiti che sembravano intessuti di una qualche materia eterea piuttosto che di semplice stoffa. L'inviato si presentò con un inchino aggraziato e modi affettati "Comandante jes-tereth, è mio grande piacere l'incontravi qui , oggi. Il mio nome è Garion Brightstar, indegno servitore della Regina Aranelle per grazia di Padre Gallean sovrana del Regno di Sarennor. L'ottimo capitano Waverunner ha mandato una lettera in cui parla di voi in termini molto lusinghieri."
 

Redual

Brontolo
Jes-Tereth rimase per qualche secondo sbigottito davanti all'inviato, gli elfi erano la normalità nella vita del regno nordico e anche gli eldar erano una vista abituale, ma Garion sembrava uscito dalle fiabe che sentiva raccontare da piccolo, intriso di magia e miticismo.

"Il capitano Waverunner è stato fin troppo buono allora, non potevo sdebitarmi in altro modo che con la gentilezza dopo essere stato salvato dal navigare a vista con navi a pezzi.
E' un onore conoscervi, come sicuramente già sapete vengo dal continente che un tempo fù anche il vostro.
Ammiro come millenni fa la vostra gente sia riuscita in una simile migrazione quando noi solo oggi siamo stati in grado di riaffacciarci così lontano dalla terra ferma.

E' ormai da anni che non torno nelle mie terre natie, ma sono certo, conoscendo la mia gente, che a breve altre spedizioni giungeranno pur non avendo avuto nostre notizie... soprattutto se l'altra spedizione diretta sulle rotte nordiche ha avuto un viaggio più fortunato e tranquillo, ed è già potuta tornare, senza considerare quanti altri popoli saranno diventati frementi di tentare loro stessi questa impresa

Per questo ho richiesto la possibilità di potervi incontrare, che si voglia o no, una nuova era è alle porte per i nostri continenti e credo sia bene iniziare, fin da oggi, a gettare le basi per dare forma a quelli che vorrete siano i nostri futuri rapporti."
 

Silen

Get a life
Garion si inchinò nuovamente "La missiva del capitano Waverunner accennava al fatto che egli vi ha già parlato delle nostre origini. Siamo un frammento dell'antico regno elfico trapiantato nelle lande di Aman, genti non disposte ad accettare un Elensil come Re Supremo dopo la caduta di Isilwen, colei che ora affligge il mondo sotto il nome di Vashti. Il vostro arrivo, lo dico in tutta onestà, ci mette in grande imbarazzo poichè segna la fine di un lungo isolamento dal Mondo Conosciuto; molti di noi temono che questo segni la fine di una lunga era di pace..." l'elfo sorrise "non che la permanenza su aman sia sempre stata facile o pacifica. Come in ogni parte di Ea anche quaggiù gli imperi sorgono e cadono e vi sono state terribile guerre; ma nessuna ha mai coinvolto il regno di Sarennor. La Regina Aranel nella sua saggezza mi ha incaricato di spiegarvi che anche nei rapporti col vostro popolo il nostro regno intende mantenere la più stretta neutralità. A costo di sembrare poco amichevole, è necessario che questo sia chiaro fin da subito come presupposto ad ogni discussione che possa avere luogo fra noi."
 

Redual

Brontolo
"Gli Elensil... certo. Sapete esiste ancora la discendenza degli Elensil nel vecchio mondo, ultimamente hanno subito varie difficoltà.
Per lungo tempo i rapporti tra i nostri popoli sono stati molto amichevoli devo dire, poi, come i venti marini, anche gli umori a volte cambiano.

Capiamo la vostra posizione e la rispettiamo. Non siamo giunti qui per portare la guerra, ne immagino in ogni caso che ne possederemmo i mezzi.
I nostri interessi verso Aman sono solo... di esplorazione e commerciali, vero anche che il futuro è oscuro a chiunque, ma credo che, nel nostro piccolo, gettando rapporti onesti e chiari potremmo indirizzare gli umori del fato.

Cosa intendete esattamente con... neutralità? Capirete che è un concetto con infinite sfumature."
 

Silen

Get a life
"Nel senso più assoluto" disse il dignitario con un altro inchino "finchè vi tratterrete nei nostri porti sarete nostri graditi ospiti e potrete commerciare, se lo desiderate, semprechè vi sia nel nostro regno qualcosa che attragga il vostro interesse. Tuttavia è necessario che sia chiaro fin d'ora che lo stesso trattamento verrà garantito a qualunque altro ospite dovesse giungere nel nostro regno. Il desiderio della Regina Aranel è di non essere coinvolta in qualsivoglia controversia dovesse nascere fra voi e una parte terza, sia essa originaria del vostro lontano paese o di Aman. Anche se le vostre intenzioni sono pacifiche e supponendo che farete il possibile per lasciare al di là del mare le vostre beghe è sempre possibile che sorgano malintesi con una delle nazioni del continente. La nostra politica nei confronti vostri e di ogni altro visitatore dall'altro lato dell'ocrano sarà in sostanza di dare il benvenuto a tutti ma senza legarci a nessuno."
 

Redual

Brontolo
"Accoglienza, neutralità e commercio è tutto ciò che chiediamo e speravamo di ottenere.
Non trasciniamo i nostri alleati al di là del mare nei nostri problemi, non lo chiederemmo tanto meno a voi.

Siamo sicuramente molto interessati al commercio, ma oltre a questo vi chiedo se fosse possibile lasciare qui, prima della nostra partenza una piccola rappresentanza, un ambasciata diciamo."
 
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