Diplomazia [Tempesta - Nifelheim] Un nuovo incontro

Redual

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Erano passati molti mesi dalla partenza del grosso della flotta dell'Ammiraglio Killian per fare ritorno in patria.
Il piccolo accampamento lasciato come presidio, laddove sbarcati con la benedizione dei Worgen, si era finalmente stabilizzato benchè i contatti con i locali era stato minimi dopo il primo incontro.

Fù così che il capitano Kane, lasciato a capo del gruppo, con una piccola scorta disarmata si diresse verso il primo villaggio a loro noto chiedendo di poter essere accompagnato nella loro più grande città per poter avere udienza con il saggio Garivulf e se possibile con il loro Sovrano.

@Silen
 

Silen

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Il capitano Kane venne accolto amichevolmente dal notabile locale che fornì all'uomo una scorta verso Nalfein, la capitale del Kar'ver'worgen o Regno di Nifelheim come veniva chiamato dai paesi confinanti. Lungo il viaggio il capitano kane attraversò un paesaggio bucolico dall'aspetto florido: i worgen lavoravano la terra in maniera molto ordinata e coi raccolti sfamavano grandi allevamenti di mucche, epcore e maiali dai quali ricavavano latte e carne che costituivano la base della loro alimentazione. Tutti gli abitati eccetto i più poveri erano costruiti in solida pietra e con un evidente amore per l'ordine e la geometria.
Nalfein, la capitale, era una linda città di pietra, per lo più arenaria grigia ma qua e la sie rgevano anche palazzi signorili di marmo bianco, tenutoe videntemente ing ran pregio. Qui kane trovò ad attenderli il vecchio Garivulf, colui che aveva fatto da ambasciatore al primo approdo della gente del Tempesta, molti mesi prima.
 

Redual

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Il capitano Kane accenno un inchinò non sapendo esattamente come dovesse interfacciarsi con il Worgen
"Garivulf è un onore potervi incontrare. Permettetemi di presentarmi, immagino non possiate ricordarvi di me da quel giorno, il mio nome è Kane, sono stato lasciato qui dall'Ammiraglio Killian a capo dei pochi rimasti come vostri ospiti sulla costa.
Ora che finalmente il nostro accampamento è completo e sicuro era mio dovere giungere da voi per incontrarvi e parlare con voi e, se lo riteniate necessario, con il vostro Sovrano.

Da mesi ormai la flotta è ripartita e non ci vorrà molto prima che una nuova spedizione, meglio organizzata giunga nuovamente in questi luoghi, la prima di un numero sempre più crescente credo.
Molti verranno, molti dal mio Regno e temo molti anche da altre terre più... beh... non è il caso di sprecare tempo ora a ragionare di popoli ad oggi distanti migliaia di leghe da qui.

Son giunto qui per ragionare, insieme a voi, dei nostri popoli e su come continuare a costruire una sana e proficua collaborazione e amicizia."
 

Silen

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Il worgen scosse il capo "Vi chiedo scusa capitano ma mentirei se affermassi di ricordare tutti i presenti quel giorno. Credo di essermi focalizzato sul comandante Killian dato che faceva lui da portavoce. Prego, venite, vi sono sale dovremo parlare a nostro agio."
Qualche minuto dopo in una sala confortevolmente arredata e riscaldata e dopo che furono serviti alcuni rinfreschi l'anziano dignitario riprese il discorso "Da quando abbiamo visto la vostra nave giungere sulle nostre coste, nave di foggia inusuale e con una bandiera sconosciuta abbiamo compreso che il nostro mondo stava per subire un grande cambiamento. Vi confesserò che anche nella corte di Kar'ver'worgen sono in parecchi ad aver pensato che come voi siete arrivati fin qui, possono farlo anche altri. Si tratta solo di una questione di tempo" Garivulf fece una pausa per sorseggiare del vino speziato che era stato servito poco prima da un attendente "La nostra è una nazione pacifica, capitano. Di preferenza non iniziamo un conflitto se possiamo evitarlo e se voi avete intenzioni pacifiche, come finora avete sempre dimostrato, credo che potremo avere ottimi rapporti. Ma vi rpego, è evidente che siete venuto qui per fare dele proposte e non solo per ascoltare i miei vaneggiamenti" concluso con un sogghigno inevitabilmente lupesco.
 

Redual

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L'età e il fare pacato di Garivulf misero chiaramente a proprio agio Kane che ancora non totalmente abituato ai Worgen vedeva nella vecchiaia minore feralità.

"Molti proveranno a venire... dite bene, molti tenteranno di giungere su Aman. Quanti ce la faranno, in quanto tempo ed in che modo è tutt'altra questione, ma è innegabile che presto o tardi vi siano numerose probabilità che questo possa accadere.
Ciò che è certo è che presto, come ho già detto, Killian o chi per lui tornerà e son certo che molte altre navi dal mio Regno faranno vela verso Ovest.
Non mi sento di dire che esistano "popoli buoni" o "popoli malvagi", ma è indubbio che esistono opportunità ed interessi differenti.

La vostra ospitalità, il vostro aiuto e la vostra accoglienza è innegabile che siano le fondamenta dei nostri rapporti e non vi nego che in cuor mio provo verso di voi, e tramite voi per il vostro sovrano e popolo, una grande riconoscenza. Solonielle ci ha benedetto volgendo la nostra rotta su queste benevole coste, e voi avete salvato la nostra vita.
E' mia volontà iniziare a costruire su queste solide fondamenta una robusta casa. Ciò che mi è sempre stato insegnato è che il miglior modo per stringere, avvicinare e conoscere i popoli è il commercio e questo è ciò che mi prefiggo prima che le nostre navi tornino, avere accordi, piani e progetti da condividere."
 

Silen

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"Il commercio invero può aiutare a formare amicizie ed interessi comuni" annuì l'anziano worgen "ma le nsotre nazioni sono molto lontane. Come vi proponete di superare il formidabile ostacolo del Grande Mare?"

Sorry mi stavo dimenticando di questo thread. Ma perchè azerbaijan? XD
 

Redual

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"Ci ho pensato a lungo... credo che le nostre navi commerciali con un pò di pratica e conoscenza delle correnti del Grande Mare e magari qualche modifica riuscirebbero a giungere fino a qui... tuttavia come ci avete già anticipato in passato la vostra conoscenza nautica non è stata finora una delle pulsioni principali del vostro popolo.

L'unica soluzione che mi sembra praticabile è stabilire qui in Aman delle piccole città, o meglio degli avamposti commerciali, così da rendere il trasporto delle merci fino alle nostre terre un nostro problema.
Credete che questo potrebbe accadere qui nel vostro Regno?"

perchè non ti piace l'azerbaijan? Potevi dirlo subito eh. Preferisci l'armenia? Va bene l'armenia dai.
 

Silen

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Garvulf riflettè per qualche istante "Si, può essere una buona idea. In tutta onestà non credo che noi si possa giungere a padroneggiare le insidie del grande Mare o quantomeno non in breve tempo. Il mio popolo non ha mai provato grande interesse nella navigazione ed in realtà convincere il Nal'harhein e i suoi Alfa a investire grandi somme nella ricerca navale. Forse è un pò presto per stabilire delle città, degli empori commerciali è certamente una strada più praticabile.
 

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"Emporio commerciale, avamposto, città, chiamiamola come preferiamo. Un luogo in cui far giungere le merci senza il bisogno di grandi imprese navali" disse Kane accennando un sorriso rilassato.

"Sarei curioso... di vedere le ricchezze della vostra terra. Ad oggi ricordo il particolare metallo nero di cui sono rivestiti i vostri guerrieri, ma immagino che Aman abbia molto da offrire per i curiosi popoli del... vecchio mondo diciamo."



eh uhm si certo. Tuttavia l'emporio commerciale che c'è nel regolamento non può funzionare così (anzi non ha mai funzionato in realtà credo di averne fatto solo uno io da 30epassa turni che non funziona appunto così ^^). Di che parliamo esattamente? Nuovo tipo di struttura o redesign dell'emporio?
 

Silen

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"Oh, immagino che siano molte le cose che si potrebbero commerciare" annuì Garivulf "ammetto di essere molto curioso a riguardo. Dato che ci siamo sviluppati a grande distanza gli uni dagli altri è inevitabile che anche i prodotti principali dei nostri paesi siano diversi. E mi intriga anche la possibilità di scambiare idee oltre che merci...ma venite, vi accompagnerò volentieri a visitare la nostra città. Forse vedrete altre cose che possano interessare i vostri mercanti."
 

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Durante il tragitto fino al mercato Kane continuò con i vari convenevoli e curiosità sulle differenze culturali tra i due mondi.

"Vedete, come vi ho già anticipato siamo estremamente dediti al commercio nel nostro continente.
Compriamo tendenzialmente di tutto: metalli grezzi, legname, pietra da costruzione, vini, liquori e cibo, di quello non ce nè mai abbastanza"
disse fermandosi davanti ad una banco di oreficeria.

"Ad ogni modo... una cosa simile per quanto semplice" disse indicando una collana con incastonato un grosso gioiello per le gli standard umani "per i nostri mercati avrebbe un valore di gran lunga maggiore rispetto alla semplice somma dei materiali e del lavoro; il solo fatto di giungere dalle terre dei Worgen nel lontano continente di Aman gli da valore, la stessa aura di avventura, storia e del tragitto che potrebbe compiere la arricchisce enormemente.
E così... probabilmente per qualsiasi cosa frutto della manualità e dell'ingegno.

Parlavate di idee prima a palazzo... credo che c'è un intero mondo da scoprire. Dal modo di governare, a quello di pensare, finanche forse a quello della strategia e della guerra.
Invero anche le biblioteche con i loro libri sarebbero una merce preziosa.

Che dire Saggio Garivulf, io sono un mero Capitano di nave, conosco giusto le basi dell'arte mercantile ma... ovunque poso il pensiero non solo vedo una ricchezza difficilmente stimabile ma anche così tante cose da conoscere e apprendere paragonabile solo a quella che deve avere un bambino quando apre le prime volte gli occhi al mondo."
 

Silen

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Garivulf esibì un sorriso alquanto lupesco ma che voleva essere amichevole "Anche io sono abbacinato dalla semplcie quantità di cose che potremmo scoprire gli uni sugli altri. Abbiamo già avuto a che far econ varie culture umane ma la vostra si deve essere sviluppata lungo sentieri diversi, paralleli probabilmente. Se fossi più giovane mi sarei offerto anche io volontario per visitare il vostro paese come hanno fatto tre miei connazionali. Penso di poter esprimere la volontà del mio sovrano quando affermo che da parte nostra c'è la volontà di dare impulso a quanti più scambi possibili, posto che possiate superare gli ostacoli logistici che si pongono innanzi a noi. Come già sapete non siamo un popolo di navigatori nè prevediamo di diventarlo a breve termine."
 

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"Saggio Garivulf, riprendendo il discorso fatto qualche giorno fa credo che potremmo essere pronti fin da oggi ad iniziare i lavori per ingrandire il nostro insediamento rendendolo a tutti gli effetti un piccolo scalo commerciale, o emporio che dir si voglia, con un piccolo quartiere di botteghe ed attracchi adatti alle nostre navi, in modo da prendere in carico noi tutta la logistica necessaria, con la benedizione vostra e del vostro sovrano ovviamente. Così potremmo concentraci solamente su qualsiasi genere di scambio tra i nostri mondi.

Credo che presto o tardi fonderemo da qualche parte un vero e proprio insediamento per gestire i commerci, che crediamo diverranno sempre più importanti, ma per iniziare credo che sarebbe un ottimo inizio."
 

Silen

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Il worgen annuì "Per ora un emporio è certamente la scelta più saggia. Avete il permesso del nostro sovrano, capitano ane e possa il commercio portare prosperità ad entrambi i nostri paesi."
 

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Dopo molti anni Killian finalmente riposò lo sguardo sull'ormai a lui famigliare panorama costiero di Nifelheim.
Tanto era cambiato in questi lunghi anni, a partire dalla flotta con cui stava affrontando il mare, ben più grande e poderosa rispetto alla sparuta spedizione del suo primo grande viaggio, ma benchè lo sapesse, vedere garrire all'orizzonte le bandiere della tempesta sui moli dell'emporio commerciale di Lyngvi, per la prima volta, gli rese chiaro quanto la "sua impresa" avesse cambiato il baricentro di tutta Ea.
I suoi pensieri furono interrotti dal boato unisono degli equipaggi delle sue navi in festa alla vista della loro meta, così simile a casa.

La quasi totalità dei galeoni furono messi alla fonda nella baia, lontano dalla costa, con le bandiere ben issate quasi come moto d'orgoglio degli equipaggi, la sola ammiraglia fù portata ai moli per uno sbarco agevole.
Killian fù il primo a scendere a terra seguito da un piccolo manipolo di armati recanti un pesante scrigno, rivolgendosi ai primi uomini alla sua vista chiese di far avvertire Garivulf per un incontro.

@Silen
 
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Silen

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Dopo qualche ora il vecchio worgen si fece strada verso il porto seguito da due guardie di scorta, sorridendo di quel suo sorriso alquanto lupesco nel vedere Killian.
"Ah comandante, sono felice di vedere che siete ritornato a farci visita. Che notizie protate dal Dilà? Confido che i nostri ambasciatori non siano stati abbacinati dalle meraviglie della vostra terra al punto di dimenticarsi della loro patria, vero?"
 

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"Garivulf!" disse Killian alzandosi in piedi da un tavolaccio di quella che pareva una locanda portuale "vedervi mi riempie di gioia come il giorno che ci avete accolto!

Sono tornato, come avevo promesso, e questa volta con le navi tutte intere"
disse sarcastico indicando le due squadre alla fonda in lontananza "non volevo far la figuraccia di naufragarvi ancora tra le braccia.

Il nostro continente è come sempre una terra in subbuglio, al momento vi è una grossa guerra contro i non morti caduti al nord, ma oserei dire che non è il grosso problema.
Tra le grandi nazioni delle nostre terre la tensione è palpabile e molti paiono prepararsi ad una tempesta in arrivo, che dire... è il periodo preferito dei politicanti e di coloro che amano gli intrighi.
Per quanto concerne i vostri ambasciatori si sono immersi nelle biblioteche della nostra terra, paiono affamati di conoscenza, gli ho proposto l'anno prima della mia partenza un passaggio fino a qui ma hanno preferito prendersi altro tempo; direi che non è un problema, con i commerci che hanno iniziato a sbocciare da questo emporio, dubito faranno fatica a trovare un nave per tornare quando più gli aggraderà, o quando vorrete richiamarli in patria.

Ah già... quasi dimenticavo la cosa più importante, sono stato messo a conoscenza della volontà dell'abdicazione del mio Re, per... diciamo... sopraggiunta età, in favore del figlio.
Entrambi mi hanno incaricato di rendere la nostra gratitudine, per ciò che avete fatto per noi anni fa, più reale rispetto alle sole parole di ringraziamento per questo..."
disse facendo un cenno a due fanti poco distanti recanti un pesante baule "ho il piacere e l'onore di portare al vostro popolo questo dono di sentita riconoscenza."

A queste parole uno dei due armati alzò il coperchio scoprendo una moltitudine di monete, monili e pietre di varie fogge e materiali.

"Per noi le vostre azioni non hanno prezzo, confidiamo che questo modesto ringraziamento non sia offensivo.

Avrei ancora molto da parlare e proporvi... non so se trattare questo con voi, il vostro Re o qualche sorta di consiglio."


sono 100 "monete" o quel che è
 

Silen

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L'anziano worgen scosse il capo "Mi rattrista sentire che anche il Dilà è piagato da discordie e conflitti ma suppongo che sia come dicono gli umani tutto il mondo è paese. Anche qui in Aman del resto abbiamo avuto la nostra parte di guerre del resto. Mi dicevate dei non morti...dunque nel Dilà sono ancora una minaccia? Beninteso anche in Aman vi sono terre dominate dai Perduti e dai loro claudicanti servitori ma non vi sono grandi conflitti con essi ormai da diverse centinaia di anni."

"È molto saggio il vostro re a lasciare il trono quando il peso degli anni si fa troppo gravoso" annuì Garivulf "il fardello del comando è un peso greve, specialmente nei periodi di incertezza quando la mano è inquieta accanto alla spada. Vi ringrazio a nome del nostro Nar'har'hein, il nostro re direste voi, per il vostro dono e confido che porterete i nostri ringraziamenti sia al vecchio che al nuovo re. Infine per quanto riguarda le vostre proposte...bene dipende dalla proposta stessa " un altro sogghigno lupesco "io sono autorizzato dal Nar'har'hein a condurre colloqui con il popolo venuto dal di là del mare ma come tutti i fedeli servi del mio sire ogni mia decisione è soggetta alla sua approvazione. Venite, troveremo un posto più confortevole dove discutere...è sconveniente parlare di politica all'aria aperta e del resto le mie vecchie ossa non me lo permetterebbero. Ahimè i miei giorni da cacciatore sono finiti da tempo ormai. "

Parlando cortesemente del più e del meno e chiedendo molte notizie del regno della Tempesta e dei suoi vicini Garivulf condusse Killian in quello che sembrava essere il palazzo del governatore o qualcosa di simile, della cittadina, un edificio in solida pietra come tutta l'architettura worgen. Qui venne servito un leggero rinfresco a base di una bevanda aromatizzata assai simile al the e qualche dolce e due delegati ebbero infine occasione di iniziare la discussione vera e propria."
 

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"Garivulf, come potete immaginare per le mie terre voi ed il vostro popolo siete tra i più importanti, e sicuramente tra quelli a cui dobbiamo di più, qui ad Aman.
Vista l'importanza commerciale che sta prendendo e sempre di più prenderà il nostro emporio pensavamo di richiedervi la possibilità di lasciare 1000 nostri armati qui a sua difesa, ed ovviamente renderli nelle vostre disponibilità, nel caso veniate aggrediti nei vostri confini.
Saremmo inoltre interessati ad intensificare ulteriormente i commerci quest'anno se potete, in caso anche acquistando eventuali surplus di vostre risorse."
@Silen
 
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