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Califfato di Apsar
Il nuovo anno vede un rallentamento nelle conquiste dei "guerrieri sacri" ma a quanto sembra non tanto per motivi militari quanto per ragioni politiche. Il Profeta infatti oltre ad assumere ufficialmente e pubblicamente il titolo di Califfo, ordina la costruzione di una città nell'oasi ove alcuni anni fa iniziò la propria predicazione e nella quale vennero convertiti i primi fedeli. Nella regione propriamente detta Apsar sorge così la città santa di Samar, capitale e centro religioso del nuovo califfato. Prosegue intento instancabile l'opera di divulgazione del verbo e di conversione dei nomadi del deserto, di gran lunga i più sensibili alla propaganda religiosa untiarista. Sul finire dell'anno due nuove regioni sono state unite al Califfato.
Il nuovo anno vede un rallentamento nelle conquiste dei "guerrieri sacri" ma a quanto sembra non tanto per motivi militari quanto per ragioni politiche. Il Profeta infatti oltre ad assumere ufficialmente e pubblicamente il titolo di Califfo, ordina la costruzione di una città nell'oasi ove alcuni anni fa iniziò la propria predicazione e nella quale vennero convertiti i primi fedeli. Nella regione propriamente detta Apsar sorge così la città santa di Samar, capitale e centro religioso del nuovo califfato. Prosegue intento instancabile l'opera di divulgazione del verbo e di conversione dei nomadi del deserto, di gran lunga i più sensibili alla propaganda religiosa untiarista. Sul finire dell'anno due nuove regioni sono state unite al Califfato.