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Il Profeta del Deserto

Anche quest'anno la nuova fede guadagna terreno fra la popolazione nomade del deserto; si accresce il numero dei "guerrieri sacri" che si uniscono al nuovo califfato. Una nuova campagna, questa volta diretta verso nord rispetto ad Apsar porta alla conquista di tre nuove regioni. Anche questa volta i combattimenti sono in effetti molto ridotti poichè la propaganda religiosa ha già aperto la strada al nuovo califfo.
 

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Predatrici del Picco Rosso

Nuove spedizioni punitive si registrano nelle regioni settentrionali che si trovano nel raggio di azione delle arpie del Picco e che mal sopportano, sostenuti in questo dal diffondersi della nuova religione, il dominio delle creature alate. I governi locali, inclini a un compromesso col Picco Rosso vengono rovesciati dai fedeli unitaristi e solo l'intervento miltiare e lo spietato saccheggio mantengono buone quelle regioni ma comincia a diventare evidente che senza un presidio fisso presto o tardi la situazione riprenderà a degenerare e le arpie del Picco per parte loro oltre a non essere interessate al dominio territoriale non sono nemmeno abbastanza numerose da sprecare anno dopo anno le proprie energie in spedizioni punitive nel mezzo del deserto. In effetti già sul finire dell'anno si vocifera che Sylanna abbia intenzione di ridurre parzialmente il proprio raggio di azione abbandonando al proprio destino queste regioni così litigiose.
 

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Legione dei Senzavolto

Dopo il massacro di formian nella regione di Ardesia il reggente della Legione ha un abboccamento diplomatico con un rappresentante della Regina dell'Alveare. Dopo alcune discussioni viene stabilito che, in cambio del versamento di una certa quantità dic ristalli di mana, la Legione abbandonerà le terre del Formicaio impegnandosi inoltre a una tregua, rinnovabile, per la durata di cinque anni. L'accordo ha il vantaggio di evitare all'orda demoniaca di logorarsi nella altrimenti inevitabile battaglia con le forze formian e questi ultimi tutto sommato sono ben contenti di scaricare su qualcun altro la grana costituita dalla Legione stessa. In ottemperanza dell'accordo la Legione riprende a muoversi verso est e dopo aver attraversato brevemente il territorio di Sylvnia si stabilisce momentaneamente nella regione di Kirak Zigil nelle terre della Banda di Kor'voth. La marcia viene compiuta in perfetto rodine e non viene torto un capello alle popolazioni delle regioni attraversate; rimane il dubbio di quali siano le intenzioni dell'enigmatico reggente.
Rappresentanti dei Manichini si recano inoltre alle corti di Minnonar e Kor'voth in missione diplomatica allo scopo di capitalizzare ilc redito ottenuto tramite la recente partecipazione alla caccia al demone di Ostsgil e magari di stabilire delle relazioni diplomatiche permanenti. Sis egnala anche l'aumento dell'entourage del reggente con alcuni nuovi membri, per lo più maghi.
 

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Domini del Drago

Nel territorio sottomesso a Shooting Star regna un atmosfera da catastrofe imminente. Falliti gli ultimi tentativi di ricostruzione e riforma interna dello stato, privi di risorse fondamentali per creare un forte esercito i dragonidi si limitanoa d attendere gli eventi, fidando nella potenza dell'Antico Drago per continuare a difendere i propri confini.
 

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Regno della Tempesta

Annata moltot ranquilla per il regno della Tempesta. Dopo gli sconvolgimenti della guerra dei quattro mesi il regno si occupa di creare nuove rotte commerciali con Carandor e i Frostlings per sostituire quelle andate perse col crollo del Formicaio e degli stati del meridione. L'industria marittima inoltre riceve alcuni investimenti che vengono spesi nell'ampliamento del porto di Pentos e nella costruzione di nuovi pescherecci mentre vengono costruite due nuove torri di magia nelle città di Yerzu e Finisterra. Quest'ultima città è anche il centro di partenza per nuove esplorazioni marittime verso ovest: secondo informazioni raccolte negli anni passati infatti ic artografi di Re Stannis sono convinti della presenza di nuove terre al di là delle immense distese d'acqua: si vocifera persino di un intero continente che non attende altro che di essere scoperto.
 

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Dominio dei Frostlings

Le maggiori preoccupazioni per le creature della neve in questi anni arrivano dalla presenza di Kimdissi, l'Antico Drago del gelo che ha fatto di recente la sua comparsa a nord, forse attirata dalle voci di grandi tesori che i Frostlings possiederebbero. Voci che sembrano confermate dall'erezione nella capitale del Dominio di una grandiosa statua d'oro decorata con perle e preparata dai migliori cesellatori, scultori e metallurghi del regno. Il costo della statua è nell'ordine delle 300 monete, il suo valore fra la materia prima e l'opera degli artisti, enorme. Non c'è da stupirsi quindi se Kimdissi attraversa il mare puntando su Aesiria con l'evidente intenzione di saccheggiare Gelobianco e puntare da qui sulla capitale: sfortunatamente per la dragonessa, questo era esattamente quello che i frostlings si erano prefissati di ottenere. Così mentre il volo di Kimdissi viene turbato da una violenta tempesta, l'interoe sercito del Dominio si presenta a Gelobianco pronto ad affrotnare il drago: anche le balestre antidrago, recentemente montate, sono pronte e tirano più volte contro l'antico Drago.
Di fronte a questo spiegamento di forze, Kimdissi rimane sgomenta. Dopo un iniziale tentativo di sfondare le difese nemiche, che costa alla dragoenssa una ferita all'ala oltre a una serie di altre meno gravi, la dragonessa fugge attraversando il amre bianco e calando nelle regioni sotto il controllo dei non morti. Si tratta certamente di un grande successo per il Dominio e per re Draksmarg.
Non tutte le energie sono comunque destinate a combattere il drago: le città di Gelobianco, Neve Perenne e Porto Sabbioso vengono ampliate con la costruzione di numerosi nuovi edifici e l'allargamento della cinta muraria mentre una nuova città sorge sull'Isola della Foca a nome Winterland. Sis egnalano inoltre la costituzione di alcune rotte, fra cui anche di compravendita risorse, col regno della Tempesta, il reclutamento di numerosi nuovi reggimenti e alcuni investimenti nel campo della ricerca scientifica.
 

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Il Consiglio del Giudizio

Dopo le ripetute sconfitte miltiari degli scorsi anni Ceyandev e i suoi alleati accettano, sia pure di malavoglia, una tregua con Sylvanie e Carandor accettando la perdita della città di Adunakhur e ricevendo in cambio una certa quantità dic ristalli dai due stati nordici. Allo stesso tempo finisce anche l'inconcludente conflitto con Vashti e il suo Covenant con un nulla di fatto e il ritiro di Vashti nei suoi confini. La pace e il silenzio sembrano nuovamente fare da padrone nelle desolate wastelands.
 

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Il Covenant

Si conclude la guerra personale fra Vashti e il Consiglio del Giudizio, si mormora anche per pressione di Diksha e Selvana che coi recenti trionfi dei viventi vedono di assai malocchio il perdurare della rivalità fra Vashti e Ceyandev e dicono chiaramente alla prima che lasceranno l'alleanza se il conflitto non vedrà la sua fine. Vere o no che siano queste voci, il conflitto fra Consiglio del Giudizio e Covenant incontra la sua fine in questo stesso anno.
 

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Warlord of the Wastelands

La fine del conflitto riporta la quiete anche nel mare nero delle Wastelands dove i Caduti che ancora la percorrono assistono senza intervenire alla rovina del dominio di Astartes. I fallimenti nelle guerre contro i viventi, causati soprattutto dalle eprduranti rivalità fra le varie fazioni dei Caduti, sembra però aver instillato in quei cervelli millenari che continuare le proprie campagne da soli e senza coordinazione guidi invariabilmente al disastro. La conseguenza è che si vocifera che diversi caduti stiano iniziando colloqui e che potrebbero sorgere nuove alleanze sulla falsariga del Consiglio e del Covenant.
 

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Regno di Nagrond

Il nuovo anno vede il regno nanico affondare nei problemi interni. L'Alto Re entra infatti in conflitto con buona parte dei suoi nobili per problemi riguardanti le tasse e la gestione dei profitti delle miniere. Iniziata come una difesa dei tradizionali privilegi dei clan nanici la diatriba degenera fino a diventare una vera e propria fronda: 7 regioni su 9 rifiutano di inviare alla capitale le tasse come protesta per la violazione reale dei diritti dei nobili e persino alcuni reggimenti inviati a ristabilire l'ordine vengono tenuti in scacco. La criusi paralizza compeltamente Nagrond che normalmente avrebbe protestato per le azioni dei dragonidi nella confinante regione di Zulgeteb, non fosse altro perchè Ambir sembra voler cingere lo stato nanico in un cerchio di propri possedimenti.
 
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