Diplomazia La caduta del drago

Ruiji Hinai

GTFO n00b
Un giorno alla corte di Dragonreach l'ammiraglio o Re Artorias passeggiava con un senso di inquietudine addosso, l'altro Re, o quello ufficiale, Haku
sembrava totalmente abbattuto dopo la caduta di Centaurestria per mano delle Impero dell'Arpia.
Da quando aveva visto il suo amico Gid Lucione ricevere quel trattamento continuava a ponderare su un discorso e non riusciva a darsi pace.
Artorias quindi, una volta raggiunta la stanza di Haku, bussò ed entrò.
La stanza era sempre piena di scartoffie su leggende dei Draghi, fatti storici e rapporti, Haku dava sempre importanza a tutto.
Il Re umano era seduto alla sua scrivania fissando un foglio con sguardo torvo, spalle incurvate in un silenzio talmente sordo che sembrava fosse morto.
Artorias proferì parola "Hakuowlo...io ti diedi fiducia e so che ti stai impegnando, i tuoi desideri, il tuo carisma ha donato al popolo una speranza che non potevo dare.
Penso che puoi sempre trovare una soluzione per..".
In quel momento Haku si alzò di scatto come se preso da una forte ira "Sai Artorias ? Questo regno, questa terra è un gioco, noi siamo i nemici e il giocatore è l'Impero.
Qui siamo noi che fin dall'inizio non abbiamo avuto una chance con loro, e prima o poi ci prenderanno, diranno perché no, un territorio in più, una nuova schiava razza ci fa sempre comodo."
Artorias si sentiì ancora più intristito dallo stato emotivo dell'Umano, era passato dal voler imparare, da parlare con gli altri paesi e riuscire a mantenere un equilibrio
al total odio di ciò che stava facendo.
Artorias rispose "Io penso che dovremmo fare un patto con loro e concederci".
Il tempo si fermò, Artorias guardò dritto negli occhi di Haku mostrando una serietà glaciale capace di impressionare lo stesso drago che adoravano.
Haku provò a controbattere cercando parole, ma riuscì solo a balbettare una frase che conosceva bene "Un Re sa, che per il bene di tutti è pronto a commettere sacrifici."
Artorias continuò il discorso di Haku "Esattamente, la vita per la libertà o la libertà per la vita, uno dei due prezzi deve essere pagato in ottenimento dell'altro".
Un altro silenzio incominciò ed entrarono tutti i generali e maghi che avevano collaborato fino a quel momento.
Haku rimase semplicemente in silenzio a guardarli, quasi come se stese per piangere.
Munechika parlò "Haku, oramai ci conosciamo da un po', ti trovammo nel villaggio come un amnesico senza speranza, un fragile umano tra noi Dragonidi, sembravi inutile
ma la parola, il tuo pensare ci ha dato una rinfrescata, una sensazione di piacevole leggerezza che ci ha portato ad esaudire i nostri desideri, quindi io, mi sento soddisfatta
se tu vuoi andrò a morire in battaglia, purtroppo il destino è già scritto, sta a noi darci un finale".
Nekone continuò "Noi potremmo esserci ma i draghi un giorno torneranno, come noi progettavamo di far tornare una era dei figli di Tiamat sarà destino che accada.
Dacci un ordine".
Tutti gli altri abbassarono lo sguardo, era una sorta di Requiem in rispetto di quella figura che da li a poco sarebbe potuta morire, ma Haku, in una situazione simile disse.
"Io capisco il vostro desiderio, ma se davvero il dono della parola è ciò che ho ricevuto al mio risveglio, questo sarà la mia ultima cosa, la mia ultima azione per il mio popolo.
Haku si levò la maschera cerimoniale dragonide che indossava e uscì dalla stanza con generali e maghi che si erano uniti con lui in quel viaggio a compiere l'ultimo viaggio per Kyrne Lamiya.
Artorias rimane in corte, sperando nel ritorno dell'Umano e si impegnò analizzando le carte di Haku, quasi con un ghigno osservò i suoi primi tentativi di stendere un trattato e i suoi miglioramenti.
Poi arrivò ad una carta nella forma di una lettera, dedicata proprio a lui.
"Artorias Sol'karee, tu per me sei stato come un mentore e non un esempio negativo, hai saputo chiedere aiuto quando ne hai avuto bisogno, hai saputo mettere da parte il tuo orgoglio,
spero di averti infuso parte della mia conoscenza, della mia pazienza e curiosità da umano, spero di non essere stato un peso per te e di averti reso fiero."
Una lettera triste, molto corta a cui si susseguirono molte altre per diverse altre persone come Gid Lucione, come alla Confederazione Naga, e infine uno pure per l'impero dell'Arpia.
Era una brutta copia che recitava queste parole " Le fiamme distruggono e dalle spoglie di ciò che c'era prima rinascerà una nuova forza, voi siete una fiamma, e seppur ci piegate un giorno sarete piegate anche voi."
Artorias commentò "Hai veramente ragione ragazzo mio, hai ragione..."


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Intanto il reggimento di Haku uscì da Dragonreach e il popolo lo avvertì come una delle uscite solite del Re, lui non provò a nascondere chi fosse, era consapevole di chi lui fosse, di chi rappresentasse e cosa avrebbe dovuto fare.
Il gruppo di Haku, Nekone, Atuy, Munechika e Ougi arrivò al confine dell'impero dell'Arpia e aspettò di proferire ad un loro capo per discutere con Silene

@Silen a lei
 

Silen

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Non mancò molto prima che il gruppetto venisse avvistato da una delle pattuglie di confine. Dopo un breve scambio venne stabilito che i dragonidi avrebbero avuto una scorta per proseguire il loro viaggio. Se volevano conferire con l'autorità più vicina avrebbero dovuto raggiungere l'esercito di Ilias che stazionava a nord, disse loro il capod ella pattuglia, ma se invece desideravano conferire con la Prima il modo più veloce era senza dubbio ritornare a Dragonreach e da li viaggiare per mare fino a raggiungere Kyrne Lamiya.

(gdr off: visto che ti metti in viaggio verso il confine, ho supporto intendessi il confine dell'enclave, verso nord. Se decidi di viaggiare per mare, si può ripartire dal tuo arrivo in città. )
 

Ruiji Hinai

GTFO n00b
(Scusa per l'inghippo.)
Visto che come consigliato dalla Pattuglia il metodo per raggiunge Kyrne Lamiya era per mare, Haku si fece prestare una Nave da Artorias e si diresse con il gruppo alla capitale.
 

Silen

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(Tranquillo, era giusto per mantenere la coerenza con la mappa)

Il viaggio verso la città delle arpie fu calmo e privo di eventi e nel giro di poche settimane il gruppo potè sbarcare nella capitale dell'Impero dell'Arpia. La metropoli, affollata da decine di migliaia dic reature alate e da diverse centinaia di migliaia di membri delle razze soggette era sufficientemente ampia e tentacolare da confondere i viandanti, ma la meta dell'ambasciata dragonide era impossibile da perere di vista: la Grande Torre, alta più di duecento metri era ben visibile da qualsiasi punto della città; per quanto Kyrne Lamiya fosse costellata di torre, nessuna era così alta, un vero colosso che puntava verso il cielo.
Il resto fu il noioso compiersi delle formalità, il presentarsi alle guardie a base della torre, la richiesta di una udienza, il tempo trascorso in anticamera. Infine il gruppo venne ammesso ai piani più alti, li dove si trovava la sala del Trono Alato, il seggio da cui Silene regnava incontrastata sull'Impero meridionale.

Come sempre accadeva in casi come quello, molti occhi seguirono la delegazione quando i suoi membri fecero il loro ingresso nella sala, mentre un brusio di parole nella lingua delle creature alate faceva da immancabile sottofondo.
La Prima sedeva come sempre assisa sul seggio che le faceva da trono, il capo negligentemente appoggiato sulla mano destra, il gomito a sua volta appoggiato al bracciolo del trono.
"Un umano che parla per i dragonidi. Mi era stato detto di questa bizzarria, ma è comunque una scena piuttosto strana a cui assistere" commentò la Prima all'avvicinarsi della delegazione, con Haku in prima fila "Ebbene, sono curiosa di sentire per quale motivo i figli del drago hanno deciso di uscire dal loro nido per recarsi nel mio. Deve trattarsi di una questione di una certa importanza, per loro."
 

Ruiji Hinai

GTFO n00b
Haku fece un inchino e iniziò un discorso.
"Lo sa cara Silene ? Sono sempre stato curioso di incontrarla, ho sentito parlare di lei e delle sue gesta quasi ogni giorno, ma quando si parlava di fare affari per la guerra ho sempre dovuto incontrare sottoposti. Beh immagino di doverne essere felice.
Comunque volevo fare poche domande e infine proporre una cosa.
Dopo la vittoria contro Formian, Centauri e Naga ha presto intenzione di conquistare qualche nuovo stato e se lo fosse, sarebbe interessata ai Domini del Drago ?
Perché nel caso le intenzioni fossero quelle, sono qui per trattare, mi dispiacerebbe veramente iniziare un conflitto perché meno morti inutili ci sono meglio lo è per tutti non crede ?
"
Haku a questo punto si limitò semplicemente a tenere gli occhi fissi su Silene, quasi come se fosse in tono di sfida.
 

Silen

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La Prima si limitò a ridacchiare "Soddisfo le tue aspettative, preda? O ti aspettavi una Sorella diversa? Più alta magari? Più imponente?" Silene rise ancora, palesemente divertita dalla sfacciataggine del suo interlocutore "A dire il vero, non comprendo esattamente lo scopo della tua venuta. Sei venuto qui a portare la resa dei dragonidi? Le morti inutili sono certamente da deprecare, preda, ma sono inutili solamente se non adempiono ad uno scopo. Da come parli, credo che tu ritenga inutile la resistenza dei dragonidi ad una nostra eventuale invasione e di conseguenza inutili le morti dei soldati dragonidi che dovessero eventualmente dare la loro vita per difendere una causa che tu consideri fin da ora perduta. Un pensiero interessante. Saresti deluso, forse, se ti rimandassi in patria dicendo che, per il momento, non ho intenzione di invadere la vostra nazione?" l'arpia ricambiò lo sguardo dell'umano, senza battere ciglio "Mi diverti, umano. Avanti, sei qui per farmi una offerta. Ti ascolto."
 

Ruiji Hinai

GTFO n00b
Haku rispose alla risata dell' arpia con una risatina, un po' contenuta.
"Non distinguo differenza nella immagine che mi ero fatto di lei e quello che osservo ora, e mi dispiace, ma qui non sono per trattare resa per trattare di un accordo, di qualsiasi forma, alleanza mercantile o no, affinché il mio popolo non debba combattere alcuna guerra.
E purtroppo ritengo inutile supporre che una resistenza dei Domini del Drago possa effettivamente portare a qualcosa di buono conoscendo le vostre conquiste.

"
Qui però Haku semplicemente ritornò a parlare con la serietà e dignità di un re "
Sa come funziona una catena alimentare ? I predatori consumano le prede che a loro volta sono predatori di altre prede e alla fine quando mancano pezzi nella catena alimentare tutti i ruoli si sballano,un giorno potreste essere i predatori che ci hanno mangiato, e un altro giorno potreste essere le prede dei non morti, quando potreste semplicemente nutrirci per essere predatori di Non-morti e assistervi in questo conflitto. Comunque non penso di rimanere deluso da una eventuale richiesta di mandarmi in patria, perché se non ottengo esattamente un patto che garantisca al mio popolo salvezza da una futura invasione io da qui non ho intenzione di muovermi, e sono disposto pure a sfidarla a duello mettendo la mia vita in prima linea se necessario"

Il gruppo dietro Haku si mise in attesa della risposta di Silene e si preparavano mentalmente nel caso Silene avesse dato ordine di ucciderli.


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Prima di arrivare a Kyrne Lamiya il gruppo riuscì a far parlare Haku riguardo la discussione con Silene.
Nekone disse "Mio re, cosa pensa di fare nel caso Silene rifiuti un accordo?"
Ougi seguì "Se già lo chiedi è come se perdessi fiducia in lui, ha convinto un intero popolo, convincerà anche Silene"
Haku a quel punto ruppe il silenzio e iniziò quello che sembrava un testo di un Requiem, un testo solenne, commemorativo, un qualcosa che scosse e rese determinato tutto il gruppo.
"Ougi, fin da quando ti ho conosciuto non ho mai capito cosa pensavi veramente, ho sempre apprezzato la tua compagnia, dopo ti darò il permesso di fare quello che vuoi.
Nekone, siamo studenti dello stesso insegnante, e spero che tu riesca in quello che forse non potrò continuare, risvegliare gli altri draghi e costruire una era in cui i Figli di Tiamat possano ancora volare nel cielo nella loro imponenenza.
Munechika, grazie per avermi insegnato le arti del combattimento dragonide, anche se non ho il fisico per sconfiggere il nemico opponendo la mia forza, il dover adattarmi e usare per bene la guardia mi sarà utile".
A quel punto Munechika deglutì, capendo l'utilità di cui il suo re parlava.
Haku continuò "Atuy, ti chiedo alla fine di ciò di Recarti dai Frostlings per investigare sul Drago dei Ghiacci"
Atuy "Non credo che lo farò"
Haku rimase confuso dalla risposta e provò a chiederle come mai ma Atuy lo spiazzò "Non penso che questo discorso che ci stai facendo sia giusto, pensi di lasciarci per il bene di tutti ? Pensi che un tuo eventuale sacrificio porterà a qualcosa ? Magari ti fai uccidere e pensi di aver salvato il popolo ? "
Haku rimase in silenzio, Atuy aveva detto esattamente tutto ciò che poteva fargli male, l'idea di fallire su tutte le linee lo divorava dall'interno, lo lasciava vuoto, ma osservando quel vuoto poteva capire che non si stava sbagliando.
Haku rivolse le parole al gruppo "Penso semplicemente che andando li per sottomettermi sia inutile, so che lei rifiuterà un vassallaggio o una annessione senza porre dei sacrifici dalla parte nostra, quindi l'unica maniera per ottenere quello che voglio è affrontarla a testa alta, se per lei la mia testa dovrà rotolare non la farò rotolare senza averle lasciato un mio segno addosso".
Il gruppo acconsentì e apprezzò la leadership del loro re.
 

Silen

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Silene inclinò la testa da un lato "Ed è tutto qui il tuo piano? Venire fin dal nido del drago nella mia città e pretendere un trattato che vi garantisca la sicurezza? Dovrai fare meglio di così, preda e trovare una valida contropartita da offrirmi. E ora ascoltami bene, perchè ti avvertirò una volta soltanto...è da stolti il tuo parlare con tanta leggerezza di sfide e duelli; il giorno in cui dovessi sfidarmi sarà il tuo ultimo."
 
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