Film Once Upon a Time in Hollywood

kyuss

Ninja Skilled!
For a film that hasn’t even begun production, Quentin Tarantino’s Once Upon a Time in Hollywood already has an immense amount of hype, and a lot of it is due to Tarantino himself.

Appearing at CinemaCon in Las Vegas on Monday night, the director likened his Charles Manson-inspired film as “the closest to Pulp Fictionthat I have done.” He also said the film’s lead actors, Leonardo DiCaprioand Brad Pitt, make for “the most exciting star dynamic since Paul Newman and Robert Redford,” according to The Hollywood Reporter.



DiCaprio, who appeared alongside Tarantino, echoed the director’s sentiments. “It’s hard to speak about a film that we haven’t done yet, but I’m incredibly excited… to work with Brad Pitt, and I think [Tarantino’s] going to transport us. I’m a huge fan of Singin’ in the Rain — movies about Hollywood. As an L.A. native, having read the script, it’s one of the most amazing screenplays he’s ever written, which is saying a lot, because he’s written some of the masterworks in cinema history. We are going to do our best job to make it fantastic.”

Despite these sweeping proclamations, Tarantino opted to keep the film’s plot close to the vest, saying only: “It’s very hush-hush and top secret. But I can tell you that Once Upon a Time in Hollywood takes place in 1969, at the height of the counterculture hippie revolution and the height of new Hollywood. Street by street, block by block, we’ll transform Los Angeles into the Hollywood of 1969.”

DiCaprio has been cast to play a former western TV star named Rick Dalton who lives next door to Sharon Tate and Roman Polanski. Pitt portrays Cliff Booth, Rick’s longtime stunt double. Tate’s murder at the hands of the Manson Family cult serves as a backdrop to the main story. Margot Robbie was previously reported to be in final negotiations to play the role of Tate.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
once-upon-a-time-in-hollywood-photo-brad-pitt-leonardo-dicaprio-1025763.jpg
 

kyuss

Ninja Skilled!
Il Maestro la tocca piano


Back in 2015, legendary Italian composer Ennio Morricone scored Quentin Tarantino’s The Hateful Eight. The project marked Morricone’s first time scoring a Western film in 40 yearsand it earned him his first-ever Academy Award. Despite this, Morricone doesn’t have particularly pleasant memories of his time working with Tarantino, nor did he enjoy attending the Oscars.

In a newly published interview with Playboy Germany (via Variety), Morricone criticized Tarantino for his “absolutely chaotic” working style. “He talks without thinking, he does everything at the last minute. He has no idea,” Morricone griped. “He calls up out of the blue and wants a complete score in just a few days. That’s not possible. It makes me so mad.” (Prior to The Hateful Eight, Tarantino asked Morricone to score Inglourious Basterds, but the composer declined, citing the film’s short production schedule.)


“There’s nothing original about that. That doesn’t make him a director,” Morricone noted. “He is nothing compared with the Hollywood greats, such as John Huston, Alfred Hitchcock or Billy Wilder. They had class. Tarantino simply recooks old dishes.” Morricone is also quoted as calling Tarantino’s movies “trash.”

Regarding the Oscars, Morricone said he “was in pain from sitting down for so long, on the plane and at the ceremony. If I looked happy it was because I knew I would soon be getting away from that boring ceremony.”

Morricone added that he has no desire to return to the U.S. with “its self-inflated pomposities and embarrassments like the Oscars.”


From there, Morricone lambasted Tarantino as “a cretin” who “only steals from others and puts stuff back together again.”

Tarantino has yet to announce the composer for his next film, Once Upon a Time in Hollywood, but we can probably count out a reunion with Morricone.


https://consequenceofsound.net/2018/11/ennio-morricone-quentin-tarantino-feud-quotes/
 

kyuss

Ninja Skilled!
Morricone smentisce quell'intervista

https://www.repubblica.it/spettacol.../ennio_morricone_quentin_tarantino-211372417/

It has come to my attention that Playboy Germany has come out with an article in which I have called Tarantino a cretin and consider his films garbage. This is totally false. I have not given an interview to Playboy Germany and even more, I have never called Tarantino a cretin and certainly do not consider his films garbage. I have given a mandate to my lawyer in Italy to take civil and penal action.

I consider Tarantino a great director. I am very fond of my collaboration with him and the relationship we have developed during the time we have spent together. He is courageous and has an enormous personality. I credit Tarantino for being one of the people responsible for getting me an Oscar, which is for sure one of the greatest acknowledgments of my career, and I am forever grateful for the opportunity to compose music for his film.

In London, during a press conference in front of Tarantino, i clearly stated that I consider Quentin one of the greatest directors of this time.

Ennio Morricone
 
Ultima modifica:

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Svevo letto ieri l'articolo e pensavo che a 90 anni avesse deciso di togliersi dei sassolini dalla scarpa. Era l'unica spiegazione logica.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
in ogni caso, la critica con tarantino non è mai stata unanime, forse giusto con reservoir dogs e pulp fiction

intanto c'è questo nuovo trailer

 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Beh...come si può fare una critica oggettiva di una qualsiasi opera d'arte, soprattutto di un film o una canzone, arte più "pop" rispetto ad altre.
A me il trailer mi è parso interessante
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
l'ho visto
è un diesel, ma quando ingrana, ingrana bene, alla fine mi sentivo in pace
un tarantino elegiaco
non dico altro per non spoilerarvi niente
 

Mourinho

Get a life
Fantacalciaro
Non sono entrato nella sala con particolari aspettative, a parte un leggero ottimismo considerando che mi piace Tarantino, il cast, il riferimento ai capolavori di Sergio Leone etc., e il commento di Merso era una delle sole due opinioni che avevo sentito prima di andare.

Sono uscito lo stesso deluso, molto. 2 ore e 40 (e amo i film lunghi, non è una critica di per sé), un cast lungo e largo, alta qualità tecnica. Per cosa?

SPOILER da qua.

È stato lento per gran parte della durata, ma non mi stava stancando, perché gli davo fiducia per un cambio di ritmo, che per la personale sensibilità che ho avuto avrei gradito nel momento del 6 "mesi dopo". Invece continua lento, e va bene, ma quando finalmente succede qualcosa sembra un antipasto.
Insomma dopo aver ordinato mi ha fatto aspettare, quando avrei voluto mangiare ha tardato ancora, e poi mi ha portato appunto un antipasto. E fin lì non ero ancora deluso, perché pensavo che il piatto forte sarebbe arrivato. No, titoli di coda.

Ma attenzione, non parlo semplicemente di azione. Parlo di una trama, una sceneggiatura che sia semplicemente più interessante, più forte. Questa è poverissima e dopo the hateful eight, che già non mi era piaciuto, per me Tarantino mostra il continuo della sua involuzione creativa. Possibile non riesca a creare niente di meglio?

Ma pazienza per la trama, spesso non è il suo forte. Però se lo paragono agli altri suoi film manca di intrattenimento, di scene, dialoghi, personaggi originali che mi hanno dato qualcosa e che rivedrei volentieri. Ci sono mille riferimenti, ma sono una caratteristica di secondo piano in un'opera. C'è il twist rispetto alla storia realmente accaduta, e allora? Idea brillante che vale un film?

Non so, scusate il rage ma ho come l'impressione di avere ragione o di essere stupido perché non ho capito la sua forza. Mersault leggerei volentieri perché ti è piaciuto.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
Onestamente a tratti ho sofferto la lentezza del film, soprattutto la lunghissima sequenza del ranch, che poi però culmina in quella che è forse la scena più bella dell'opera, ovvero il dialogo tra il vecchio George (un fantastico Bruce Dern, capace di essere potentissimo in una manciata di minuti, sdraiato su un letto) e Cliff.
E' un Tarantino crepuscolare, elegiaco, malinconico, nostalgico, sentimentale (chi l'avrebbe mai detto?), che mi piace proprio per questo tono in minore, compassato, compassionevole e appassionato.
La trama in effetti è quasi inesistente: si tratta solo di seguire i personaggi in tre giorni delle loro vite, in cui fanno quel che fanno tutti i giorni, cioè niente di particolare. ma quest'assenza di un vero intreccio è compensata dal fiorire di particolari e dettagli aneddotici intorno a Hollywood, ecosistema marino popolato da pesci grossi e pesci piccoli, tutti spinti dallo stesso istinto di sopravvivenza: resistere nell'oceano fluttuante della popolarità.
La performance di dicaprio è spettacolare (ovviamente in lingua originale), e mi sono piaciute molto le incursioni del personaggio nel cinema dell'epoca (soprattutto l'esperienza di Rick Dalton in Italia, ma anche tutta la sequenza del set della serie western in cui fa il cattivo "hippie").
La scena di Cliff con la moglie in barca, poi, è un piccolo film nel film, magistrale nell'esecuzione e nel contenuto, lunga manco due minuti.
Il massacro finale, poi, regala un saggio di quella violenza tarantiniana, liberatoria e apotropaica che ormai conosciamo e che io non riesco a non amare ogni volta. E il dialogo conclusivo tra Di Caprio e Emile Hirsch, con Margot Robbie al citofono, è amaro e dolcissimo nella sua impossibilità funerea.
Mi ha fatto anche ridere, molto, la lettura ironica dei fricchettoni odiati da Rick ("fucking hippies!"), che finiscono bruciati come i nazisti.

Insomma, è un film poco spumeggiante, ma che alberga comunque diverse perle che mi hanno fatto amare il film e, ancora una volta, l'autore.
 

Mourinho

Get a life
Fantacalciaro
Onestamente a tratti ho sofferto la lentezza del film, soprattutto la lunghissima sequenza del ranch, che poi però culmina in quella che è forse la scena più bella dell'opera, ovvero il dialogo tra il vecchio George (un fantastico Bruce Dern, capace di essere potentissimo in una manciata di minuti, sdraiato su un letto) e Cliff.
E' un Tarantino crepuscolare, elegiaco, malinconico, nostalgico, sentimentale (chi l'avrebbe mai detto?), che mi piace proprio per questo tono in minore, compassato, compassionevole e appassionato.
La trama in effetti è quasi inesistente: si tratta solo di seguire i personaggi in tre giorni delle loro vite, in cui fanno quel che fanno tutti i giorni, cioè niente di particolare. ma quest'assenza di un vero intreccio è compensata dal fiorire di particolari e dettagli aneddotici intorno a Hollywood, ecosistema marino popolato da pesci grossi e pesci piccoli, tutti spinti dallo stesso istinto di sopravvivenza: resistere nell'oceano fluttuante della popolarità.
La performance di dicaprio è spettacolare (ovviamente in lingua originale), e mi sono piaciute molto le incursioni del personaggio nel cinema dell'epoca (soprattutto l'esperienza di Rick Dalton in Italia, ma anche tutta la sequenza del set della serie western in cui fa il cattivo "hippie").
La scena di Cliff con la moglie in barca, poi, è un piccolo film nel film, magistrale nell'esecuzione e nel contenuto, lunga manco due minuti.
Il massacro finale, poi, regala un saggio di quella violenza tarantiniana, liberatoria e apotropaica che ormai conosciamo e che io non riesco a non amare ogni volta. E il dialogo conclusivo tra Di Caprio e Emile Hirsch, con Margot Robbie al citofono, è amaro e dolcissimo nella sua impossibilità funerea.
Mi ha fatto anche ridere, molto, la lettura ironica dei fricchettoni odiati da Rick ("fucking hippies!"), che finiscono bruciati come i nazisti.

Insomma, è un film poco spumeggiante, ma che alberga comunque diverse perle che mi hanno fatto amare il film e, ancora una volta, l'autore.


Sono d'accordo su tutto. Ho avuto anche io un sentimento simile su questi punti, ma probabilmente gli do un peso minore (rispetto a quanto mi aspetto da un film in generale).
 
Alto