Giostra [Quarti] Calarel Scudo di Foglia vs Rayla la Nera

Silen

Get a life
Primo incontro dei quarti di finale della Giostra la sfida tutta al femminile fra la rappresentante eldar Calarel Scudo di Foglia e la duchessa Rayla la Nera, per l'occasione chiamata a difendere i colori dell'Impero meridionale.

@Last Century
 

Last Century

Ninja Skilled!
Calarel, reduce dal durissimo scontro con lo gnoll, era certa che Rayla sarebbe risultata ancor più ostica del canide; non per mera forza fisica ma, sospettava, parte del valore della "Nera" risiedesse in una specie di pozzo infinito di rabbia e furia. Una specie di creatura mitologica fatta in parte da donna, in parte da arpia - e già qui sarebbe bastato - con delle parte di fiera mostruosa. Che poi d'aspetto sembrasse tutt'altro era un conto diverso, una di quelle classiche storie sul lupo travestito da agnello, sebbene l'armatura in Mithril nero fosse assai intimidatoria. Si preparò nella sua tenda, con una certa ritualità e precisione, controllando il cavallo e i bardamenti perché fossero in perfetto ordine; anche quello scontro, al pari di quello di Eto, si stava tenendo intra moenia del microcosmo formato dal Ducato, dalle Arpie e dal Minnonar. Si trattava di cose particolari, in un certo senso si disputavano sul campo delle piccole disfide che potevano o meno avere un qualche significato simbolico, più che pratico, dimostrando che l'uno o l'altro popolo erano ancora in grado di competere a testa alta. Ovviamente in quel trittico, dove si poteva facilmente includere anche il Britannia stesso, gli Eldar erano quelli a cui era riservato il maggiore schiacciamento, visto e considerato tutto, e i buoni risultati ottenuti sino a quel momento avrebbero un minimo risollevato le sorti - morali - del Principato.

Chiaro era come nella magia gli elfi fossero di per sé favoriti, nonostante la sfortuna leggendaria che aveva colpito Amdir, mentre nel torneo a cavallo solamente lei era riuscita a dimostrarsi un minimo degna e avrebbe davvero voluto dare dimostrazione di bravura anche in quel girone lì, nonostante l'evidente svantaggio che aveva. Salì in sella, uscendo nell'arena al trotto e salutando il pubblico che la applaudiva, forse memore della scorsa giostra tanto sofferta, appropinquandosi alla propria avversaria. Aveva l'elmo sotto al braccio e, a gran voce, salutò la donna.
«Duchessa Rayla, è un onore affrontarvi sul campo.» esordì. «Ho sentito molto parlare delle vostre gesta in battaglia, sia come mercenaria che come duchessa e, in entrambi i casi, siete da libro di storia militare per le vostre imprese.» chinò appena la testa. «Che vestiate i colori dell'Impero o quelli del Ducato poca è la differenza, siete sempre una delle migliori giostratrici, forse persino migliore di Herr Fritz, per questo vi chiedo, da aspirante generalessa, di darmi la possibilità di dimostrarvi il mio valore.»
A quel punto la indicò con la mancina, ma più che Rayla quel gesto serviva a indicare l'armatura. «Se mai riuscissi a vincere, ipotesi a dir poco improbabile viste le circostanze, sareste disposta a farmi fare una corazza di quella foggia?» sorrise. «Io sono una povera signorina nessuno, non ho né titoli né terre, né tantomeno denaro da mettere in palio, a parte il coraggio e la fedeltà... ma li avete già entrambi in quanto duchessa di Sylvania, quindi la mia è più una richiesta di dono che non uno scambio equo, non vi biasimerò se mi riderete in faccia.» concluse.
Era una richiesta un poco strana, invero, ma dato che non pensava di andare più avanti di quella giostra nel torneo Calarel ci provò. Mal che fosse andata le avrebbe semplicemente detto di no, e comunque le probabilità che vincesse lo scontro erano decisamente avverse al punto tale che, volendo, la Duchessa avrebbe potuto scommettere pure su un intero reggimento e riuscire comunque a spuntarla senza troppa fatica.

Calarel trottò col suo destriero sino a recuperare una lancia dai giudici, prendendo posizione e salutando Rayla come da tradizione. «Che vinca la migliore, Vostra Altezza.»
Poi si calcò l'elmo in testa e abbassò la celata, preparandosi a caricare al segnale dei maestri di campo. All'avvio della carica cercò di sfruttare la sua agilità, ripetendo saggiamente il modo ondulatorio che le aveva fatto guadagnare tanto vantaggio nello scorso girone, in modo da essere un bersaglio più difficile da colpire. Tenne la rancia in resta da subito, tuttavia, puntando più sulla velocità che sulla forza fisica, certa che l'armatura in Mithril avrebbe reso ostico anche solo impattare sulla duchessa.

Negli spalti, invece, Fianna e Ailas assistevano allo spettacolo con fare più tranquillo del solito. La principessa, in particolare, si sporse verso il cucino per porgli un quesito che definire "idiota" non avrebbe reso giustizia alla futilità della cosa.
«Ailas, ma hai notato con cosa fa rima Rayla?»
«Rayla? Balla? Stalla? Stella?» rispose lui.
«Maiala. Fa rima con Maiala. Ho saputo che allo scorso torneo s'è tipo svestita o una cosa del genere, direi che è calzate.»
«Maiala. Maiala, detto alla moglie del Duca, sarebbe "calzante" per te. Non mi stupisco che i tuoi tutori ti odiassero.»
«Maiala la Nera. È bellissimo come nome, sembra una tizia che lavora in un bordello per uomini dalla pelle scura.»
«Fianna... hai mai pensato di cambiare lavoro? Tipo smettere di fare la principessa e lavorare come creatrice di Insulti Diplomatici. Ti fai arruolare, vieni pagata e ti basta essere te stessa per far scoppiare guerre internazionali dicendo scempiaggini.» il principe si passò una mano sul viso, a metà tra il divertito e il disperato.
«Tra te e tuo padre non so chi dei due sia più noioso, non si può mai scherzare con voi...»

Calarel in modalità "notice me Rayla-Chan"
 

Dyolance

Novice Spammer
La corte di Britannia c'era tutta per l'incontro della Nera e del Minnonar. Tutti.
Tranne il generalissimo Julian LI Aldiss. Troppo occupato a fottere mentre finiva di mangiarsi i rimasugli delle sue lance spaccate. L'aveva presa davvero, ma davvero bene.
"TI PIACE EH NERA TI PIACE EH"
"Signore, temo che la signorina non sia la Duchessa"
"STA BEVENDO IL MIO VINO, RIPAGANDO IL MIO DANARO E FINO A PROVA CONTRARIA IL MIO CAZZO È NELLA SUA FAGIANA. ERGO SECONDO LE LEGGI DI QUESTO FOTTUTO IMPERO È TUTTO CIO' CHE IO LE IMPONGA DI ESSERE."
"OH VISCONTE, POSSO ESSERE TUTTE LE DUCHESSE E LE NERE DI QUESTO MONDO PER LEI"
"BRAVA TESORO. SENTITO BORIADES? QUESTA SI CHIAMA CIECA ED ASSOLUTA OBBEDIENZA. PRENDI ESEMPIO."
"Me lo appunto, Visconte. Tuttavia, è sicuro che siano le leggi di Britannia a-"
"BODIADES SONO OCCUPATO IN UNA DISQUISIZIONE TATTICA SULLE MANOVRE A PECORINA, TI DISPIACE?"

e giù a sfogarsi nei più insulsi e bassi puttanai di Taraska.
 

Silen

Get a life
Rayla sorrise cordialmente all'eldar, ignara di essere considerata pericolosa come un incrocio fra donna, arpia ed altre fiere. Del resto se anche avesse saputo che questa era l'opinione della sua avversaria probabilmente la sua unica reazione sarebbe stata di mettersi a ridere fino ad avere il mal di pancia.
"Il tuo nome è Calarel, vero? Beh, Calarel, mi fa piacere la tua stima, ma da come parli sembrerebbe che io sia presente su un qualche stramaledetto manuale di tattica militare. Non sono così vecchia! E non chiamarmi 'Duchessa Rayla' come fanno i pinguini, per favore. Sei un soldato, no? Allora chiamami semplicemente Rayla. È un bel nome, e non ha bisogno di titoli o aggiunte" Rayla ammiccò con aria complice "anche se alcuni mi chiamano Rayla la Nera per via delle mie preferenze in fatto di abiti" poco mancò che la donna assestasse una cameratesca pacca sulla spalla all'eldar e probabilmente si trattenne solo perchè entrambe erano in armatura completa.
Alla successiva richiesta di Calarel, gli occhi della ex-mercenaria si accesero di una luce divertita "Che bella idea, Calarel! Una scommessa, per dare sapore a questo incontro. Un'armatura di mithril se dovessi vincere...bene, perchè no? Hai la mia parola. E ora vediamo, cosa potrei chiederti nel caso in cui fossi io a vincere....mmmh...dici di essere una signorina nessuno...che scemenza, Calarel. Ci sarà sempre qualcuno pronto a denigrarti, non cè bisogno che lo faccia tu stessa, sai?...comunque capisco cosa intendi, un soldato difficilmente può permettersi di scomemttere qualcosa di altrettanto costoso. Ho fatto la vita del soldato per più di vent'anni dopotutto sai? Ma potremmo usare un altro tipo di posta." Rayla squadrò attentamente Calarel valutandola apertamente "Sembri una tipa in gamba. Ecco cosa faremo: se vinci tu, io ti donerò una armatura in mithril; se vinco io, tu mi giurerai fedeltà. Non alle Arpie. Non a Sylvania. A me, personalmente." Rayla alzò la destra, come a prevenire una eventuale obiezione "oh, non ti chiedo di abbandonare il tuo principe, naturalmente. Nondimeno, sarai una delle mie spade e mi aspetto che se dovessi richeidere i tuoi servizi, tu mi obbedirai. Allora, che ne dici, Calarel, ci stai?"

@Last Century
 

Last Century

Ninja Skilled!
«Purché non si tratti di agire contro vostro marito o contro la mia gente, Duchessa, non vedo perché no.» rispose l'eldar. «Se è vero quel che si dice stare al vostro servizio farà di me un comandante migliore di quanto non potrebbero farlo migliaia di libri o esperienze sul campo. E sia!» concluse, annuendo con un cenno della testa.
 

Silen

Get a life
"Mi pareva di averti detto di non chiamarmi Duchessa. Sei forse una pinguina?" disse Rayla indirizzando alla cavallerizza eldar un'occhiataccia "Quanto a mio marito...chiederti di fare qualcosa contro di lui? Ah! Non devi preoccuparti, Calarel, nel caso dovessi decidere di strozzarlo, lo farei con le mie stesse mani. Certo non manderei un'altra donna e meno che mai una carina come te. Konrad è mio marito e quindi prenderlo a calci nelle parti basse quando se lo merita è mio preciso diritto." disse la donna in tono allegro "Bene, e ora basta con le parole! Vediamo che sai fare con la lancia..."
 

Silen

Get a life
Nella prima, violentissima, carica entrambe le contendenti arrivano a spezzare la lancia sullo scudo dell'avversaria. Calarel riesce a tenersi in sella solo grazie alla sua agiltià sovraumana di eldar mentre Rayla si aggrappa letteralmente alla criniera del suo cavallo: un inizio spettacolare per questo primo incontro dei quarti. La seconda carica vede le due amazzoni lanciarsi nuovamente alla carica come due furie, ma questa volta il colpo di Rayla va a vuoto mentre la lancia di Calarel colpisce magistralmente il centro dello scudo della duchessa che viene sbalzata da cavallo.
Calarel vince la manche per disarcionamento.

Alcuni minuti di pausa vengono lasciate alle due contendenti per ristorarsi`in vista della seconda manche
@Last Century
 

senzanome.exe

Novice Spammer
« SI! DAJE CALAREL, FAJE R CULOOOOOOOOOOOO! » - Ga'Ader, che ora stava sugli spalti dopo essere stato sconfitto, faceva un gran tifo per l'avversaria che l'aveva superato e ora si scontrava contro una forza a dir poco titanica. Pian piano, per il successo ottenuto, riuscì a far alzare un altro coretto dagli spalti che si diffuse presto fra la gente soprattutto venuta dal Silvanya per assistere alle gesta del duca e del grande Ducato. Il più notevole dei versi, e più significativo, faceva pressappoco così:

Duchessa Nera, Viserhadiana
la tua bandiera sarà sol quella Sylvana!
Noi marceremo insieme a te
E sfileremo avanti al Duca e avanti al Re!
 

Last Century

Ninja Skilled!
Calarel, alzando la lancia al cielo, esultò per la vittoria appena conquistata, frenando la bestia dalla carica tra gli applausi del pubblico. Sentiva il cuore battere all'impazzata dentro al petto, il che non era una sensazione frequente per un Eldar, nemmeno in un momento di grande pericolo o paura; quell'incontro tuttavia aveva iniziato a suscitare in lei emozioni contrastanti, dividendosi da una parte nella più classica e banale - che dir si volesse - vittoria, ma dall'altro avrebbe potuto essere la prima elfa, nel Minnonar, a vestire di Mithril. E ovviamente c'era anche il fatto di non doversi legare in modo vitalizio a Rayla che, per quanto non le facesse poi troppo disturbo, risultava comunque una cosa da cui doversi guardare, per ovvi motivi.
Girò la bestia, andando a controllare che la duchessa non si fosse fatta male cadendo.
«Vi siete fatta male, Duch-... Rayla?» si corresse, almeno quella volta. «La fortuna ha sorriso a me questa volta, ma se vi può interessare il mio precedente contendente, lo gnoll, colpiva meno duramente di voi. Siete una forza della natura, non mi sorprende abbiate ottenuto tanti successi nella vostra carriera.»
Era un complimento fatto con sincera ammirazione, da parte di una generalessa che non aveva ancora affrontato nessun nemico in guerra verso una che invece, di guerre, ne aveva affrontate a bizzeffe. In verità invidiava, molto platonicamente, la carriera sfavillante di Rayla e tutti i successi riportati sul campo. Il nome della Nera era diventato famoso tanto al nord quanto al sud e assurgere a quel genere di fama era quanto più al mondo Calarel avrebbe desiderato. Per se stessa, perlomeno. Titoli e quant'altro le stavano stretti, anche se diventare baronessa o chissà che altro le sarebbe piaciuto, quello che le importava davvero era diventare la migliore combattente che il Principato avesse mai visto, eclissando persino Bel Riose ed i grandi del passato.
«Ch'io vinca o perda, comunque, mi piacerebbe imparare qualcosa da voi, a prescindere da tutto. Siete un esempio di quello che vorrei essere.» sorrise ancora una volta.
«Appena siete pronta possiamo dare altro di cui parlare a Britannia, con il nostro scontro.» felice e fiera salutò con un cenno del capo allontanandosi nuovamente.

Alzò la lancia, salutando il pubblico e la duchessa, preparandosi alla seconda carica.
Al segnale dei maestri di campo scattò, velocissima, con la lancia in resta puntando dritto all'interno dello scudo di Rayla. Cercò di coglierla in fallo cambiando di poco l'angolazione della lancia poco prima dell'impatto, in modo da renderle più difficile difendersi, e di contro fece forza sulle staffe per assorbire l'urto, sicuramente devastante, che ne sarebbe derivato. Doveva fare gioco sulle sue peculiarità eldar per restare competitiva e lo sapeva bene, non sarebbe riuscita a competere senza l'agilità e la prontezza di riflesse che l'aveva contraddistinta sino a quel momento.

Intanto dagli spalti l'ennesimo coro si levava.

«Se tu dagli altipiani guardi il mare
Sylvana che comanda i mercenari,
vedrai come in un sogno tante ali
e Kyrne Lamiya aprir le porte a te!

Duchessa Nera, Viserhadiana
aspetta e spera che il tuo Duca s'avvicina!
Quando saremo insieme a te
Noi vinceremo un'altra guerra per il Re!

La legge nostra è guerra senza amore
il nostro motto è Morte e Dovere!
vendicherai tu Duchessa Nera
gli eroi caduti in guerra a fianco a te!

Duchessa Nera, Viserhadiana
aspetta e spera che il tuo Duca s'avvicina!
Quando saremo insieme a te
Noi vinceremo un'altra guerra per il Re!

Duchessa Nera, sei Viserhadiana
ti porteremo a Drakenhof, liberata,
dal rosso inostro tu sarai baciata,
sarai in corazza nera pure tu!

Duchessa Nera, Viserhadiana
la tua bandiera sarà sol quella Sylvana!
Noi marceremo insieme a te
E sfileremo avanti al Duca e avanti al Re!
»

Grazie Senzanome per avermi dato l'imput a riscriverla tutta. <3 Gnollini nel cuore.
 
Ultima modifica:

Silen

Get a life
"No, no, non preoccuparti cara. Ci vuole qualcosa di più di questo per mettermi al tappeto." disse Rayla mentre si rialzava con l'aiuto di uno scudiero "Però ti avverto: al prossimo 'Duchessa' potrei anche offendermi."
Rayla rivolse un sogghigno a Calarel poi proseguì in tono più serio "Ascoltami Calarel, io non sono nata nobile. Sono la figlia di un mercenario spiantato e di una cameriera e sono cresciuta in un accampamento fra le bestemmie dei soldati e gli schiamazzi delle prostitute. In realtà non e stato poi così male, a modo loro erano brave persone..ma il punto è che non c'è bisogno di tutte queste formalità, ok?"
In quella la ex mercenaria udi la canzone proveniente dagli spalti dando l'idea di non credere alle proprie orecchie "Oh dei, ma che stanno cantando questi???" Poco dopo la duchessa scoppio a ridere.
 

Silen

Get a life
La seconda manche ha inizio, Rayla chiude la visiera ancora sogghignando per il coro proveniente dagli spalti e saluta con una mano il pubblico, un egsto assai poco formale ma che fa chiaramente capire quanto abbia inr ealtà apprezzato il canto improvvisato. La prima carica ha dunque inizio, ma forse distratta dalla speranza di indossare una armatura di prezioso mithril, forse per essere stata un pochino troppo sicura di sè e aver sottovalutato l'avversaria, Calarel incassa in pieno un colpo formidabile da parte della ex-mercenaria: la lancia di rayla si spezza sullo scudo e l'eldar finisce sbalzata da cavallo a rotolare per terra.
Rayla la Nera vince la seconda manche per disarcionamento.

E' la volta della duchessa ad accorrere in aiuto dell'eldar "Suvvia cara, non è nulla...dei mi avevi detto che pensavi che io fossi una forza della natura, ma non pensavo così forte...un colpo fortunato il mio! Forza che altrimenti dove va a finrie la nsotra scommessa...le vittorie per abbandono non valgono niente, lo sai?" il tono di rayla era come sempre scherzoso e leggero senza traccia alcuna di animosità.
 

Last Century

Ninja Skilled!
Calarel, rovinando a terra, impattò malamente col suolo, pur con tutta la grazia che il suo essere eldar le conferiva. La botta l'aveva parzialmente stordita, anche se non abbastanza da frastornarla completamente, e dovette togliersi l'elmo per riuscire a riprendere fiato. L'espressione sul viso della cavallerizza, sebbene non così accentuata e marcata come avrebbe dovuto a causa della sua natura, lasciava trapelare comunque una decisa amarezza per la perdita, sebbene fosse ben lungi dal dirsi sconfitta e si sforzò di sorridere alla duchessa quando quella venne a sincerarsi delle sue condizioni.
«Parrebbe che la sorte ci tenga a vedervi trionfare.» affermò sistemandosi i capelli scompigliati dalla corazza. «Mia madre mi ha sempre detto di non giocare d'azzardo!» ridacchiò, fischiando per richiamare l'equino che, lentamente, tornò al suo fianco. «Ma non è finita finché non è finita, su questo avete ragione.» rimontò in sella, muovendo le spalle per accertarsi di non aver preso danni eccessivi.
«Ultimo giro, ultima corsa, Rayla, vediamo a chi delle due la sorte vuole dare il suo benestare e poi discuteremo delle nostre... future interazioni.» con un sorriso che lasciava capire tutto e niente si riportò l'elmo alla testa, calcandolo con un movimento fluido. Sapeva di essere in leggero svantaggio, nonostante tutto, ma alla fine era anche convinta che ci avrebbe guadagnato in ogni caso, vincendo o perdendo, e questo in una certa misura la quietava e le dava modo di ragionare molto più lucidamente di quanto, invero, non avesse fatto poc'anzi.
Mentre si dirigeva a recuperare una nuova lancia, di fatti, non poté fare a meno di pensare a quello che l'avrebbe aspettata se mai fosse finita al servizio di Rayla e, sommando tutto quanto, ci vedeva più pregi che difetti, al netto di ingoiare un poco d'orgoglio. D'altronde avrebbe chiesto in qualsiasi caso di imparar qualcosa dalla duchessa, armatura di mithril o meno.

«Buona fortuna, quindi! E che vinca la migliore!» disse, fronteggiandola, prima di abbassare la celata. Alzò la lancia, salutando la platea che nel frattempo non aveva fatto altro che intensificare i propri cori e le proprie ovazioni. La maggior parte della tifoseria, dopotutto, era mista visto e considerato il legame delle due nazioni, seppur nascente.
Al segno dei giudici spronò l'equino facendogli compiere un vero e proprio balzo, mentre rapida come una scheggia correva, lancia in resta, contro Rayla. Si sarebbe giocata il tutto peer tutto nella precisione, dato che a forza fisica oramai aveva capito di non poter compere troppo, e tutto quello che fece - oltre a stringere le redini come se ne andasse della sua vita - fu mirare al centro della guardastanca dell'altra. Dritto per dritto, nella giostra forse più rettilinea e veloce che avesse mai fatto sino a quel momento. Non aveva paura di perdere e questo, assieme a tanti altri fattori, la rendeva assolutamente e perfettamente concentrata sull'obiettivo.
 

Silen

Get a life
"Giocare d'azzardo può essere divertente, ma solo quando la posta è limitata" fu d'accordo Rayla "un mercenario che gioca d'azzardo con la sua vita è uno sciocco e non dura a lungo." l'ex-mercenaria ora duchessa ed ein'keth esibiva appunto la tranquilla sicurezza di chi è conscio delle proprie forze e del fatto che anche se dovesse perdere non perderebbe nulla di vitale.
"È bello trovarsi di fronte un avversaria che non si risparmia" commentò ancora "quando ero comandante nell'esercito delle arpie era difficile trovare qualcuno disposto a duellare con me al suo meglio, ma ora che sono la duchessa di Sylvania è praticamente impossibile. Noblesse oblige, dicono. Ah, stronzate! Non c'è niente di meglio di un bel duello!"
 

Silen

Get a life
Il duello più interessante dei quarti si conclude con al terza e decisiva manche. Parte subito in maniera eccellente Rayla che cerca di ripetere l'exploit della seconda manche, ma stavolta Calarel è preparata al colpo e riesce a rimanere in sella anche se il suo attacco non è altrettanto incisivo. Risultato pressochè identico nella seconda carica: buon colpo di Rayla ma che non scuote la psotura difensiva di Calarel. L'eldar a sua volta non riesce ad affondare il colpo che scivola sullo scudo della duchessa senza metterla in difficoltà. Nella terza carica Calarel è decisa a dare del suo meglio ma la sua cavalcatura improvvisamente perde uno zoccolo, forse consumato dagli scontri intensi del torneo o forse semplicemente perchè un chiodo si è staccato. Il cavallo dell'eldar perde il ritmo e scarta e Calarel viene disarcionata.
I giudici non hanno altra scelta che proclamare Rayla la Nera vincitrice di manche e incontro.
 
Alto