Evento Spaccatura?

Silen

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Pprrio mentre l'anno giunge alla fine i amghi del mondo conosciuto percepiscono una ondata di energia di grandi proporzioni, una quantità di energia magica liberata in un incantesimo di grande potenza. Nell'impero meridionale le maghe arpie ed ein'kethi accorrono a frotte ad avvisare la Prima dell'insolito avvenimento anche perchè il fenomenos embra del tutto analogo alla Spaccatura di pochi anni prima.
L'esercito viene messo in allarme ma...invano. Non perchè i demoni dell'Altrove si siano riversati in una provincia devastandola e sterminandone gli abitanti in realtà ma perchè in nessuna regione dell'Impero sono comparsi demoni in qualunque forma. Col passare dei giorni, analoghi resoconti provengono da tutti i regni del mondo consociuto: tutti si attendono una nuova invasione di demoni, ma nessuno stato sembra essere stato assalito.Cosa è accaduto allora di preciso? I maghi di tutta ea sono confusi. Possibile che la nuova Spaccatura sia stata aperta fuori dal mondo conosciuto? O i demoni hanno cambiato tattica e si tengono anscosti? O ancora si tratta di un fenomeno completamente diverso e ancora ignoto?

[USERGROUP=100]@L_FantasyWars[/USERGROUP]
Avete piena libertà di azione decidete voi se fare qualcosa e nel caso, che cosa ^__^
 

Monitor_Dundee

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Era da poco sorto il sole quando Kairos, reduce dall'ennesima notte insonne tra pergamene e antichi grimori, fu investito da un indistinto senso di panico.
Per un interminabile secondo le sue orecchie furono invase dal gusto del colore verde, mentre sentiva l'equivalente freddo della lava farsi strada dalla mente alla spina dorsale.
Balzò in piedi, ribaltando sedia e calamaio, la sua postura malferma mentre il suo cervello soffriva le scosse di assestamento, mentre la stanza attorno a lui scricchiolava in silenzio e virava al pervinca.
Prima di poter formulare un pensiero razionale stava già correndo verso il giardino favorito della Kitsune, un grido muto già rivolto alla creatura.

"Tamano, ti prego dimmi che sai cosa è stato e che non è opera tua"
 

Arminio

Ninja Skilled!
"Curioso, curioso."

Il Laboratorio Formian era in movimento.

"A quanto pare dobbiamo accelerare il progetto, dobbiamo e dobbiamo."

Frammenti di cristalli ovunque, assemblati con cura.
 

Last Century

Ninja Skilled!
Shandris e Vestele avevano scelto di dormire in stanze vicine, tornate ad Almarillan. Stanze abbastanza vicine e con pareti abbastanza sottili da sentire i rumori che provenivano dall'altra parte. Era capitato, nei primi giorni, che non si sentissero a loro agio, anche se il primo arcanista Talarim le aveva aiutate ad ambientarsi, eppure quella notte si svegliarono entrambe di soprassalto come mai era successo prima. Non semplice ansia, non nostalgia di casa né incubi d'orrore per la guerra; qualcosa di molto, molto peggiore era sgusciato nei loro sogni sporcandoli e imbrattandoli con la paura: demoni.
Senza nemmeno il tempo di mettersi addosso le vesti, con la vestaglia da notte e poco altro, corsero per i lunghi corridoi del palazzo, alcuni dei quali ancora divelti dalla disgraziata permanenza alata, arrivando sino alle stanze del principe. L'ingresso risultava socchiuso e le guardie all'esterno avevano l'aria visibilmente confusa nel vedere le due maghe presentarsi lì nel cuore della notte.
Dopo una breve, seppur confusa spiegazione per i non possedenti il dono della magia, ottennero il permesso di entrare nelle camere, solo per trovare il principe già sveglio e intento a parlare col primo arcanista. Quando le vide fece un cenno con la mano, come per invitarle a farsi più vicino, unendosi al discorso di Talarim.

«Suppongo lo abbiate sentito anche voi. E suppongo sappiate cosa significa.» sentenziò il mago, rivolgendosi alle due novizie.
«Sì, Primo Arcanista... non sapevamo cosa... dove fosse.» farfugliò, preoccupata, Vestele.
«È una situazione piuttosto allarmante ma non ho ricevuto rapporti da nessuna guarnigione. Se ci fossero attacchi o aggressioni almeno un messaggio avrebbero dovuto poterlo inviare ma, nel dubbio, ho spedito diversi corrieri a sincerarsi della situazione.» si massaggiò la fronte, Carnil, visibilmente pensoso. Non aveva addosso che una veste di seta blu ma, anche in quella situazione, aveva un aspetto regale.
«Forse è il caso di avvertire i miei colleghi nel Ducato e nell'Impero.» incalzò l'arcanista. «Se fosse un nuovo tipo di magia potrebbe risultare difficile farvi fronte da soli.»
«Sì, sì è decisamente meglio informare i nostri vicini. Manda una missiva anche alla Regina Eterna, magari le sue maghe sanno qualcosa in più.»
Poi si rivolse alle due novizie.
«Voi due dovreste provare a capire la fonte di questo... disturbo. Non voglio dovermi difendere da qualcosa che non posso vedere.»
Quelle annuirono, silenziose, perse nella preoccupazione dei loro pensieri.
 

Balto

Ninja Skilled!
[...] O i demoni hanno cambiato tattica e si tengono anscosti? [...]

Ehi Pinguino, dì un po', come sarebbe a dire si tengono nascosti? Vorresti dire che potrebbero essere in mezzo a noi? Cioè che cazzo è 'sta storia? Questi vengono qui dal loro mondo di merda a rubarci i lavoro? Vuoi dire che sarebbero dei... comè la parola? Clandi... Clando....Clande... Clandestini? Sì dei clandestini? E' questo che mi stai dicendo? Questi vengono a casa nostra, senza rispettare le nostre regole, senza pagare le tasse e rubano il lavoro ai Sylvaniani! IL CAZZO! Sylvania prima! Sai cosa facciamo allora?
Io costruirò un muro, costruirò un grande muro - e credimi, nessuno costruisce muri meglio di me - e lo costruirò molto economicamente. Costruirò un grande muro al confine e faremo pagare all'Altrove quel muro, bada bene alle mie parole! Perchè l'Altrove ci manda i demoni, non ci manda mica i migliori, la gente per bene... no! Ci manda i demoni con un sacco di problemi, e portano con loro quei problemi qui da noi. Portano droga, portano crimine, portano stupri... poi sì, immagino che lì in mezzo ci sia anche qualche diavolo a modo ma sarà uno su mille! Così non va! Chiamami un mago.... che mi metta in contatto col Re dell'Altrove, lui ha un sacco di cattivi hombres laggiù, e non sta facendo abbastanza per fermarli, e infatti vengono qui.... io penso che i suoi militari abbiano paura. I nostri militari, il bravo esercito Sylvaniano non ha paura, chiaro? Non abbiamo paura di un cazzo perchè nessuno ci ha mai sconfitto. Siamo i cazzo di migliori... potrei pensare di mandarli laggiù e sistemare il problema una volta per tutte! Rendiamo Sylvania di nuovo Grande!

Voi ci avete capito qualcosa? Il povero pinguino probabilmente no. Così come tutti i presenti. Ma il Duca è il Duca, e nessuno contraddice il Duca.

Perchè io sono io... Punto.
 

Silen

Get a life
Era da poco sorto il sole quando Kairos, reduce dall'ennesima notte insonne tra pergamene e antichi grimori, fu investito da un indistinto senso di panico.
"Tamano, ti prego dimmi che sai cosa è stato e che non è opera tua"

Da quando Tamano abitava in quel palazzo succedevano cose molto strane. Una di queste, a cui Kairos si stava ormai abituando, era che quando la kitsune desiderava vederlo o quando lui la stava cercando ansiosamente, come quel giorno, i corridoi sembravano distorcersi ed ecco che la strada per andare allo studio portava nel giardino; il corridoio che finiva nella biblioteca si apriva sul giardino; persino il piccolo corridoio di servizio che finiva nelle cucine portava al giardino. Non sapeva come Tamano riuscisse a fare quelle cose, o se semplicemente si trattasse di una elaborata illusione. Quando glielo aveva chiesto, Tamano si era limtiata a sorridere e dire "Quando il mio dolce sposo mi cerca, tutte le strade portano da Tamano" e tanto doveva bastargli.
Trovò la sua sposa al centro del giardino, come al solito, circondata da piante di dalia innaturalmente grandi, con un fiore appuntato fra i capelli. Di recente la kitsune aveva sviluppato una certa passione per il ricamo, se si poteva immaginare che una creatura proveniente da una altra realtà, immensamente potente e completamente imprevedibile potesse trovare interessanti i lavori di ricamo. In quel momento stava ricamando con filo d'oro una sorta di uccello di fuoco, forse una fenice, su una delle tuniche da mago del sauriano e, a differenza di Kairos, non sembrava minimamente agitata.
Tamano alzò il capo nel vedere Kairos arrivare trafelato, lo guardò per un attimo e tornò a dedicarsi al suo lavoro.
"Ah, quanto scarsa è la fiducia che Kairos nutre per la povera Tamano. Ogni volta lei osa sperare che il suo amato abbia finalmente compreso quanto il suo animo sia tenero e morbido, in verità morbido e soffice quanto le sue code. Ogni volta lei spera che Kairos abbia compreso la profondità del suo amore; e ogni volta Tamano ne ha il cuore spezzato. Ah, maledetto cuore, che palpita solamente per il suo dolce sposo anche quando è ferito e sanguina, colpito da tanta immeritata sfiducia. E maledetta Tamano che non può fare a meno di perdonare ed amare nonostante tutto..."
Vivere con Tamano è come vivere sul set di un fottuto teatro Kabuki pensò Kairos. Per quanto bello a volte può essere terribilmente esasperante.
 

senzanome.exe

Novice Spammer
Un anno laborioso per gli studiosi di magia nelle terre di Kor'Voth, come testimoniava la folta nuova documentazione nelle librerie del palazzo reale. Miigo Foaroi, primo fra i maghi di corte, era ancora intento ad approfondire gli studi fatti, riguardare appunti e preziosi tomi ricevuti come materiale di studio e pegno di buona volontà dal mago del Minnonar, ormai ritornato al proprio paese da alcune settimane. Studiava ancora, quella sera come tutte quelle che erano venute in precedenza, ma d'improvviso la percezione di qualcosa di sbagliato sorse in lui, come un terremoto che immobile gli balzava sulla pelliccia ispida ed il sussurro di morte di voci inudibili.
Scartabellò furiosamente alla luce tenue di una candela, chi non avesse avuto quel sentore di magia l'avrebbe creduto preda di qualche folle raptus: ma quella sensazione sebbene non l'avesse vissuta in prima persona l'aveva riconosciuta per come gli era stata raccontata, per come l'aveva appena studiata: non c'era tempo da perdere. Uscì dalle biblioteche di gran carriera, imprecando le madri di tutte le guardie che incontrava urgendole a trovargli prima possibile il Condottiero e quanti più apprendisti di magia possibili.

La Corte fu in allarme e in tutto il territorio uno dopo l'altro si accesero fuochi segnalatori in un lento quanto allarmato scambio di informazioni, richieste ed avvisi. Ci volle l'alba per capire che, in tutto il territorio degli Gnoll, non si era palesata alcuna catastrofe; eppure chiunque fosse dotato della Percezione aveva sentito qualcosa che non quadrava, qualcosa di malevolo - e almeno quello bastò a evitare un paio di cinquine al mago di corte da parte del Condottiero, irritato per un allarme che non si capiva da dove provenisse e sospettoso di aver allarmato tutti per nulla.

Il Mago Gnoll, qualche giorno dopo l'accaduto e sentendo sempre più numerose voci da ogni dove di Ea che narravano la stessa esperienza, decise di scrivere una missiva ai maghi di corte delle nazioni amiche del branco - nominalmente il Sylvania, i Rahonavidi ed il Minnonar. Era certo avessero sentito tutti la stessa cosa, non poteva essere stata una sua impressione; nella lettera accennava all'accaduto e proponeva, se non fosse venuto a galla nulla di rilevante di lì a breve, di collaborare per scoprire l'origine di quello strano fenomeno che sembrava minacciare tutta Ea indistintamente.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Vivere con Tamano è come vivere sul set di un fottuto teatro Kabuki pensò Kairos. Per quanto bello a volte può essere terribilmente esasperante.

"Tamano, mio altipiano di smeraldo, nuovamente mi prostro ai tuoi piedi, perché nella tua magnanima saggezza comprendi la debolezza di questo sposo tuo di penne e ossa formato. Mia signora, ispirazione unica della mia esistenza, la mia apprensione non deriva da mancanza di fiducia, ma dall'immensa potenza tua e dell'Altrove, e per quanto non esista per me migliore occupazione che imparare quanto posso del tuo mondo, la comprensione di una mente materiale è pur sempre limitata.
Fonte di ogni gioia, accetta le mie scuse e il mio perdono, ma nuovamente ti chiedo di illuminare con la fiamma della tua conoscenza le tenebre della mia ignoranza. Tamano, vessillo di splendore, alla tua attenzione non può essere sfuggito quanto accaduto poc'anzi, e di sicuro questo fenomeno è più chiaro a te che al tuo umile e devoto sposo."
 

Dyolance

Novice Spammer
Nel cuore più nero della notte, Britannia urlava e scalpitava più del normale: sentinelle cavalcavano a destra ed a sinistra con torce e cavalli nella speranza di non trovare qualcosa di insolito sul proprio cammino; corvi arrivavano da ogni castello ed ogni viscontado dell'Impero, portando nuove riguardo al sinistro accaduto; i Savi della Real Accademia erano in fermento in ogni angolo di Taraska, spaccandosi i crani con i rispettivi pareri durante le loro disquisizioni o ingobbendosi sul Liber Benericarum ed anche sul Liber Maleficarum, cercando una risposta che in definitiva non arrivò.

Nulla sembrava cambiato dalla notte precedente, e come ogni notte le ore si susseguivano inesorabilmente uguali, come se il mondo non fosse partecipe del cambiamento in atto; ma un cambiamento v'era stato, e nella cima più remota della torre più alta tre persone lo sapevano benissimo. Tre fratelli, due maschi ed una femmina.

« Niente nemmeno da Naelos e Doravos. Non v'è traccia di demoni in Britannia. » disse Cristopher dopo aver scartato con velocità furente le ultime due missive provenienti dalle provincie ed aver tirato un sospiro di sollievo.
« Sia lodato il Padre... » questo era Lelouch, che davanti alla prospettiva della sua gente trucidata dalle creature dell'Altro Mondo già aveva il cuore pieno di angoscia, terrore e rabbia.
Silenziosa era rimasta invece Marianne, pensosa, il mento tra l'indice ed il pollice sulla cartina di Ea assieme ai suoi occhi, che scrutavano furiosamente la superficie del mondo in ricerca di una risposta. Non trovandola, anch'ella si rilassò leggermente, ma a differenza dei suoi due fratelli rimase più concentrata e tiepida alla buona nuova.
« Eppure un disturbo v'è stato, lo avete percepito anche voi » disse dopo essersi poggiata al pesante tavolo in frassino davanti a loro. Effettivamente era stato così: per quanto non tutti dediti agli studi magici, la discendenza diretta del Profeta Clovis si era da sempre dimostrata particolarmente sensibile ad i flussi di mana ed in generale all'equilibrio magico mondiale; vuoi per dono del Padre o per semplice coincidenza, per questo motivo tutti e tre si erano svegliati sudati nel cuore di quella afosa e nera notte con la paura di star subendo lo stesso scempio ricevuto dalle alleate Arpie.
« Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Mi dirigerò a Kyrne Lamiya e... »
« Oh sì, Kyrne Lamiya, così potrai parlare a nome della nazione e farci inculare tutti come piace a te. »

Un silenzio assoluto e imperituro avvolse la stanza. Poi sopraggiunse la risposta indignata del Sacro Imperatore, che alzandosi in piedi cominciò ad urlare verso il fratello minore.
« Tu non parlerai così a nostra sorella, è chiaro? Non finché io sarò il dannato Sacro Imperatore di Britannia. »
« Fratello, ti prego, so difendermi da sola. » disse Marianne, calmando Lelouch dalla sua furia.
« Io posso anche farmela con le arpie, ma almeno molte di loro sono considerabili anche utilizzando standard umani come delle gran fighe. Tu invece mi sembra che di recente ti stia divertendo ad intrallazarti con Visconti un po' troppo in là con gli anni... Voci girano che ti piaccia la carne più stagionata: è come il vino, più invecchia e più acquista sapore. »
Adesso fu Cristopher ad alzarti in piedi, ben oltre il furioso e l'offeso. Ogni loro riunione ed incontro finiva così, con due che continuavano a pizzicarsi in maniere più o meno forti ed il terzo che doveva far da pacere. Discuterono animosamente per almeno dieci minuti prima che Lelouch si imponesse in stazza, presenza e titolo per tagliare la questione dal collo come se fosse un'esecuzione.
« ADESSO BASTA. Per stasera non tollererò più una frase di troppo da voi due. »

Alle parole assolute del fratello maggiore nonché Sacro Imperatore entrambi si calmarono, non senza borbottare. Lelouch si sedette spossato sulla sua sediola, sbuffando per l'arduo compito che era tenere a bada le teste calde della progenie di suo padre.
« Siamo il ramo principale dei Cloveringi, siamo il volto e l'incarnazione della nazione nonché i loro protettori: dovremmo comportarci con un minimo di onore e rispetto reciproco, non insultarci come gli ultimi pescivendoli e paesani in circolazione. Specialmente di questi tempi. »

Un'altra volta cadde il silenzio. Una famiglia solo riavvicinata dai recenti eventi ma ancora fortemente divisa quella dei Cloveringi, specialmente nella punta di diamante rappresentata dai tre presenti nella stanza. Rimasero per lunghi secondi a pensare silenziosamente, stremati dalla tarda ora, dalle ore di sonno sprecate e dal trasporto emotivo impresso nell'appena terminato litigio. Fu Cristopher infine a parlare per primo.
« Non intendo perdonare le offese, né intendo scusarmi per ciò che ho detto » Inspirò profondamente prima di continuare. « Ma su una cosa Lelouch ha ragione ed è rimanere uniti in questo genere di avvenimenti: qualunque cosa sia accaduta o chiunque l'abbia causata dovrà essere estirpato come mala erba, e questo io prometto di fare fosse anche l'ultima cosa che faccio. »

Guardò poi Marianne, sperando di trovare una nota di assenso alle sue parole. La sorella ricambiò lo scambio prima di riportarlo sulla cartina e, finalmente, rispondere.
« Questo è forse il primo ed unico argomento su cui siamo d'accordo da mesi. » disse al fratello sinceramente trasportata dall'odio e la volontà di sterminare le creature dell'Altrove. Infine, dopo aver fatto un singolo movimento d'approvazione del capo fece il giro del tavolo fino ad arrivare davanti al fratello Cristopher. Davanti a lui, avrebbe offerto l'avambraccio destro in segno di tregua: non una stretta di mano, bensì il saluto dei guerrieri.
« Per Britannia. » disse, seriosa.

Cristopher guardò l'avambraccio e poi la forza trasmessa nell'espressione della sorella; e trasportato anche dall'amore che provava dentro di sé per quella parte della propria famiglia fece schioccare il proprio avambraccio su quello della sorella, in un modo in cui si salutano solo i compagni d'arme.
Ancora una volta, la Nazione si trovava unita dall'istinto di sopravvivenza e dalla guerra.
« Per Britannia. »
 
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Silen

Get a life
"Tamano, mio altipiano di smeraldo, nuovamente mi prostro ai tuoi piedi, perché nella tua magnanima saggezza comprendi la debolezza di questo sposo tuo di penne e ossa formato. Mia signora, ispirazione unica della mia esistenza, la mia apprensione non deriva da mancanza di fiducia, ma dall'immensa potenza tua e dell'Altrove, e per quanto non esista per me migliore occupazione che imparare quanto posso del tuo mondo, la comprensione di una mente materiale è pur sempre limitata.
Fonte di ogni gioia, accetta le mie scuse e il mio perdono, ma nuovamente ti chiedo di illuminare con la fiamma della tua conoscenza le tenebre della mia ignoranza. Tamano, vessillo di splendore, alla tua attenzione non può essere sfuggito quanto accaduto poc'anzi, e di sicuro questo fenomeno è più chiaro a te che al tuo umile e devoto sposo."

La kitsune smise di cucire e un ventaglio rosso comparve come dal nulla nelle sue mani; subito Tamano lo usò per coprirsi la parte inferiore del viso, mentre le guance arrossivano leggermente. Se fosse una messinscena o una espressione sincera, impossibile dirlo: Tamano sembrava averlo inventato lei il teatro Kabuki.
"Oh mio dolce principe, come può Tamano non perdonarti? Mio adorato, Tamano non potrebbe vivere privata della tua compagnia. Cuore del mio cuore, Tamano non potrebbe mai voler mettere in pericolo Kairos o la sua gente. Siedi accanto a me, mio dolce sposo, Tamano allevierà i tuoi affanni e fugherà ogni tuo dubbio."
Da qualche tempo le conversazioni fra Kairos e Tmano andavano sempre così....e se Kairos non assecondava la kitsune era anche peggio.

"Tamano ha sentito l'onda di energia, come se un altro strappo si fosse formato. Tamano però non capisce dove è avvenuto lo strappo; ."
(Gdr off: io stò rispondendo solo a Monitor perchè stà interpellando un mio png mentre per il momento non mi sembra di dover intervenire negli altri, se volete un mio intervento fatemelo sapere che ne parlaimo assieme ^_^ )
 

Last Century

Ninja Skilled!
(@Silen io vorrei inviare le mie due maghette a cercare di capire la fonte della spaccatura eventuale, devo fare qualcosa di specifico? In privato?)
 
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senzanome.exe

Novice Spammer
(@Silen anche io dovrei indagare la cosa con il mio mago, pensavo fosse ovvio dal post ma mi dicono che devo taggarti lo stesso per capire che dovemo fa' )
 

Silen

Get a life
(Scusate se vi ho trascurato un pò ma sono un pò indietro con el schede.
@senzanome.exe io avevo capito che volevi rivolgerti a Sylvania e Rahonavidi per indagare congiuntamente...no?
@Last Century se vuoi fare una missione per indagare parliamone in privato)
 

senzanome.exe

Novice Spammer
( @Silen
sylvania rahonavidi e minnonar, ma sarebbe tipo: se indagando da soli non esce niente o esce poco, possiamo confrontare quel che abbiamo trovato per capire qualcosa di più)
 

Silen

Get a life
(Sicuramente se indagate in maniera congiutna avete più possibilità che indagando da soli)
 
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