Opere L'Indianata II - STRANI (nostri) GIORNI

Ostrègone

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Fantacalciaro
Scosso da quella rapida sequenza di immagini nella sua mente, guardò con occhi sgranati la ragazza, che ancora non si era resa conto della situazione, troppo intenta a osservare il liquido che fuoriusciva inesorabilmente. Lui non voleva certo dare un nipote al signor Popov.
“Preparati Polina, so io dove portarti”.

@Rebaf
 

Nohant

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un quarto d'ora dopo erano sotto ad un portone con vicino una croce blu.
Mario stava discutendo animatamente con un individuo sulla trentina, indivuo che pareva scettico
"porcodue Mario lo so che siamo amici, ma cristo...sono un veterinario, lo SAI."
 

Decius

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Fantacalciaro
"Tano sei a casa?sto passando un momento" "Ok" disse solo quello Tano chiudendo egli stesso il telefono . Intanto nella borsetta di Polina si sente il ritornello della Varvara di Katyusha ,"pronto padre" il volume del telefono era alto e Mario sentì distintamente la voce fuoriuscire "Полина открытым, я должен взять что-то из дома сейчас ". Masticava del russo e riuscì a capire nitidamente Apri casa ora.

@Mersault 33
 
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Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Sul volto rubizzo della ragazza si manifestò immediatamente un terrore ancora ignoto a Mario, dal quale dedusse, istintivamente, il grado di pericolosità di Papà Popov, che nei suoi pensieri disorganizzati, fino a quel momento, era stato solo la vittima, e mai il boia.
“Qualche problema, Polina?”
“Andare casa ora”.
“Ma... E Tano?”
“Ora”.

@Taramir
 

Taramir

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Fantacalciaro
Un'intera costellazione di bestemmie si dipinse nella mente di Mario, che dopo aver accarezzato per un istante l'idea di uccidere la palla di lardo prima e sè stesso poi, si convinse che tutto sommato il vecchio russo fosse, al momento, il suo problema più urgente.
"Nino, resta qua, blocca Tano e aspettami: non fiatare, diobò. - Polina, andiamo da papà".


@Ostrègone
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Nel tragitto di ritorno per le viuzze della Kalsa, Mario osservò il volto impaurito di Polina. Si sentì allora in parte vicino a lei per quel suo timore improvviso, anche se quella minaccia aveva per lui dei vaghi contorni e non riusciva a comprenderla bene.
“Polina, devi essere sincera con me: cosa dobbiamo aspettarci da tuo papà?”

@Rebaf
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
Lo sguardo di Polina era incredibilmente preoccupato ma Mario, prima che la russa potesse rispondergli, riuscì a scorgere anche un po' di tristezza.

"Morto" riuscì solamente a dire prima di scoppiare in lacrime, gettarsi addosso a Mario spostandolo di qualche centimetro e invocare il nome di Gavrilo tra un singhiozzo e l'altro.
 

Laitorn

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Quella parola aleggiò un momento nell'aria, regalando improvvisamente ai due un abbraccio che mancava da troppo tempo nelle loro vite, qualche istante dopo - come avessero condiviso gli stessi pensieri - scattarono entrambi verso casa, Polina fece sfoggio di impreviste capacità atletiche nel risalire a due a due gli scalini del palazzo, finché la porta del suo appartamento non si spalancò sulla figura di Ivan Popov.
L'interno dell'appartamento ridotto in pezzi, una chiazza di sangue vicino l'ingresso, ma nessun segno di Gavrilo. Interruppe il silenzio una voce di donna "Non ci credo quel ritardato possa ess-", la figura di Miriam Rizzo si mostrò ai due uscendo dal bagno, "E questo dove cazzo l'ho già visto?" disse rivolta a Mario.


@Nohant
 

Nohant

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era più evidente lo scombussolamento di mario, che quello della donna.
il nostro eroe volse lo sguardo dalla macchia ancora colante a quella di Miriam.
"Io? che cazzo ci fai TU. " le braccia allargate per l'esasperazione, oramai proratatta oltre ogni limite fisico imponibile.
"non ci capisco più un cazzo."
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
L'unica cosa veramente comprensibile fu il "mannaggia cristo" che profugò da una stanza non molto distante. Era la voce di Gavrilo, il quale, a quanto pare, aveva già interiorizzato lo spirito italiano ancor prima di assumere dimestichezza con la lingua.
Comparve dal nulla la troneggiante imago di Gavrilo, a petto nudo come un Giove Tonante, che investì visivamente il veneto con una certa violenza. Ma non tanto quanto il gancio del russo, che a quanto pare non apprezzava granché l'idea di avere altri due testimoni.
@morfeo
 
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morfeo

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quando mario si riprese dal sinistro del russo si ritrovò disteso in un ambiente buio, legato come un salame e con un fazzoletto infilato in bocca che gli impediva di emettere suoni. Il tempo di riacquisire un minimo le capacità cognitive e si accorse di essere chiuso dentro un bagagliaio di una macchina in movimento. A fianco a lui sentiva di essere a contatto con un oggetto freddo, sfruttando le sue poche capacità atletiche tentò di girarsi. Gli prese un colpo, insieme a lui viaggiava il corpo senza vita di popov.

@camarillo
 

Mersault l'Apostata

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Fantacalciaro
Si disse “ok, ci siamo, il giorno è arrivato”. Come fosse successo però, non riusciva a capirlo. Ammise, in quell'istante supremo, di non essere mai stato una cima, altrimenti non si sarebbe certo ritrovato imbavagliato in un bagagliaio. Gavrilo, che aveva preso per un cane pazzo, stava invece guidando l'auto, e accanto a lui Miriam, femme fatale se ce n'era una. Si ricordò improvvisamente di Polina: adesso era lei ad essere in pericolo!

@Taramir
 

Taramir

SoHead Hero
Fantacalciaro
La balenottera si dimenò a lungo sui sedili posteriori dell'auto, mentre là davanti i due fac-simile di Mickey e Mallory Knox confabulavano concitatamente: riuscì ad aprire la portiera, e prima di rendersene conto finì violentemente sull'asfalto, quindi rotolò scompostamente, passando a malapena sotto il guard rail della A19 e andando a precipitare, lungo il fossato autostradale, verso il vicino fiume Eleuterio.
Nel momento in cui la sua faccia si stampò violentemente contro la tempia del signor Popov, Mario capì che Gavrilo aveva inchiodato.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Ancora un po’ stordito dalla brusca frenata, riuscì lo stesso a comprendere le grida di Gavrilo rivolte a Miriam.
“Merda, quella stronza…forse tu ora aprire comunque bagagliaio per metterla. Vado a vedere, tu stare pronta ” e la lasciò per cercare Polina. Intanto Miriam eseguiva l’ordine di uscire e mettersi vicino al bagagliaio.

@Rebaf
 

Nohant

Chosen one
"non doveva andare così, sai? "
Gli parlava da fuori, un pò come in quelle scene da film.
"Tu dovevi aiutarci ad entrare, ma ora, beh, ora le cose sono andate lievemente storte."
Trasse un lungo respiro "ed è tutta colpa tua."
Appoggiò la mano sul bagliaio, guardando Gavrillo che scavalcava il guard rail.
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Quando tentò di mettersi in piedi, l'ennesimo dolore lancinante gli rivelò che la scapola sinistra era fuori asse, e andava riassestata, possibilmente non dall'ennesimo colpo brutale del suo aguzzino. "Gli altri sapevano di questo, Gavrilo? Guarda che i Bucaneve sono stati informati, e probabilmente sono già sulle tue tracce".
@morfeo
 

morfeo

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il russo riapparve con la fuggiasca appena acciuffata, Miriam aprì il cofano e polina venne scaraventata con tutta la forza sopra il corpo inerme di mario.
A quel punto Gavrilo si rivolse alla siciliana: "presto andare, mancare poco a villa popov". I due rimisero in moto e si diressero a tutta velocità verso Villa Boscogrande.
 
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