[Ea] Torneo di Ishitara

Volatile

Spam Master
Clan Pugno di Ferro
La notizia del Torneo si sparse in fretta nei territori del Clan. Sebbene ci fosse una guerra in corso, non vi era penuria di gente che sapesse maneggiare bene un ascia o un martello. In molti si presentarono alla corte di Re Ragnar I. Tutti i concorrenti erano talmente abili nel combattimento, che un sub-torneo venne organizzato per stabilire chi dovesse partire per il Torneo di Ishitara.
Alla fine, a prevalere fu Durin, della Casa Holber.

Egli giunse ad Ishitara a cavallo, scortato da due soli servitori. Quando arrivò il proprio turno nell'arena, si presentò senza riserbo alcuno. Era alto, per essere un nano. Raggiungeva quasi i sei piedi. Una cotta di maglia proteggeva il guerriero fino alle ginocchia, assicurata alla vita da un grosso cinturone. Ulteriori placche dorate conferivano una protezione ancora maggiore. Le gambe erano protette invece da schinieri, anch'essi dorati. L'equipaggiamento era completato da un elmo, stavolta finemente decorato e d'oro massiccio, che ricoprva l'intera testa: le uniche fessure erano quelle per gli occhi e una sottile all'altezza della bocca. I due alfieri, abbigliati in modo simile, reggevano entrambi due stendardi, del pugno di ferro in campo giallo, circondato da una striscia circolare di colore blu, l'emblema del Clan.
I due alfieri gli porsero due grosse asce bipenne, pesanti per un uomo normale, ma che Durin reggeva come fossero giocattoli.

Durin si fece quindi avanti, portandosi verso il centro dell'arena.
-Sono pronto-

Allora, io ho fatto il mio gdr, qui poi siete liberi di scrivere il vostro se volete. Buona fortuna!
 

Basileus

Ninja Skilled!
Antico Fuoco
Tlapaxtzin, campione dell'Antico Fuoco, osservò gli altri contendenti. Molte razze partecipavano, persino i dannati insetti. Sputò a terra alla vista vista del campione del Formicaio "sarà un piacere uccidere quell'immonda creatura" pensò. L'armatura, lavoro dei migliori artigiani di Pahuax, riluceva alla luce del sole. il fuoco smaltato sul pettorale sembrava guizzare realmente. Vedendo i campioni dei nani l'Ardente chinò il capo in segno di saluto alzando la propria spada.

facendosi avanti fece un inchino alla Regina "Ave Regina, colui che va a morire ti saluta"
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Khasar guardò dall'alto in basso gli altri contendenti con sufficienza: sembrava più una parata di pavoni che l'inizio di un combattimento marziale. La maschera lasciava scoperti solo gli occhi, che non lasciavano trasparire altro che una vaga noia. Gli Ogre al suo seguito, membri del suo Clan e suoi commilitoni, borbottavano fra loro e cercavano di provocare gli accompagnatori degli avversari per innervosire i contendenti. Il metodo preferito era posizionarsi alle loro spalle, dare ad uno dei malcapitati uno schiaffone sulla nuca e poi ridacchiare tutti insieme mentre il poveraccio si voltava e cercava di capire chi era il colpevole.


Tutt'altro stile per l'orgoglioso Ko'Morno, il campione della Cavalleria Pesante dell'Orda. Si era presentato in abiti eleganti, mentre i suoi scudieri (che cavalcavano le meno imponenti bestie della Cavalleria Leggera) portavano armi ed armature. La belva che cavalcava era tenuta sotto stretto controllo per evitare che si avventasse sulle succulente prede che la circondavano, ma Ko'Morno ostentava un'indifferenza che rasentava la ben nota arroganza elfica. Nonostante questo, anche lui aveva dato ordine agli scudieri di provocare qualche avversario, ma la loro tattica era più sottile e allo stesso tempo più insultante: semplicemente si muovevano senza chiedere il passo, lasciando che le loro cavalcature spostassero di forza chi si trovava in mezzo al loro cammino a forza di spallate e cornate.
 

Basileus

Ninja Skilled!
Tlapaxtzin osservò il campione ogre con malcelata curiosità quindi fece un leggero inchino verso di lui sorridendo senza elmo
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
L'Ogre alza brevemente gli occhi al cielo alla vista della livrea sbrilluccicante del possibile avversario, poi torna a guardare verso le tribune. Intanto, uno degli accompagnatori del campione Rahonavide viene centrato da un ceffone alla nuca che lo catapulta a terra. Quando la vittima riesce a voltarsi vede un gruppo di Ogre che ridacchia e agita una mano alzata in un buffo movimento circolare, mentre l'altra è generalmente appoggiata sulla sciabola in dotazione.


@Monitor_Dundee POLLO COCOCOCOCOCCCODE'
 
Ultima modifica:

morfeo

Spam Master
Un gruppo di mercanti provenienti da justa per commerciare con Ishitara, si siedono curiosi sugli spalti per vedere il torneo più incuriositi dai soggetti partecipanti che dello spettacolo stesso.
Uno di loro commenta: "certo che son tutti buoni a combattere con sotto il solido terreno, vorrei vedere questi pavoni sopra un legno la metà probabilmente sfonderebbe il ponte dal peso nelle loro armature"
 

Silen

Get a life
Le tre arpie provnienti dall'Impero meridionale dal canto loro rimasero sdegnosamente scostate dagli altri partecipanti al torneo. Nilin, la più giovane delle tre continuava a spostare gli occhi sul ridicolo avversario che il sorteggio le aveva affidato.
"Piccolo e tutto pelle e ossa. Non ci farei nemmeno un boccone" brontolò nella sua stridente lingua nativa
"Vuoi fare a cambio con quella cosa tutta gambe che è toccata a me?" ghignò di rimando Falka accarezzando la sua spada, un ferro lungo quasi un metro dall'aria molto vissuta "Consolati, implume: le Prede non hanno l'usanza di divorare gli avversari sconfitti in questi...quale parola usano?...Tornei."
"Non sono un'implume!" stridette di rimando Nilin "Ho vinto io la gara nel Territorio di Caccia e ho già ucciso più di cinquanta prede col mio arco!"
"Come se fosse così difficile uccidere queste Prede" sbuffò Falka.
"Smettila di punzecchiare la giovane, Falka" intervenne Shiver "Ha dato buona prova di sè."
"E' troppo ansiosa di vincere, troppo nervosa" l'arpia sfregiata fissò dall'alto in basso la sua compagna più giovane "Tutta questa cosa, questo 'torneo', è soltanto un gioco, Nilin. Un concetto-Preda. L'avversario sopravvive, quindi non è una vera battaglia. Vincere o perdere, non conta nulla. Siamo qui per vedere come si comportano e come pensano le Prede di queste terre. Guarda quelle Prede laggiù" accennò col capo agli Ogre "sembrano solo delle grosse bestie arroganti vero? Eppure c'è un metodo in quello che stanno facendo: se qualche preda più piccola facesse resistenza violenta avrebbero la scusa perfetta per ucciderli senza incorrere in biasimo secondo le usanze delle Prede...e li ucciderebbero senz'altro, sono più grossi e piu forti. Ma non hanno ali" sorrise "mi chiedo come sarebbe duellare con uno di quelli"
"Hai ragione Falka" borbottò Nilin di malavoglia "deve essere questo posto che mi rende nervosa. E' la prima volta che mi trovo in mezzo a Prede selvatiche."
"Ti ci abituerai, per quanto sia spiacevole" interloqui nuovamente l'arpia dalle ali bianche e le altre due mormorarono qualche parola di comprensione per la loro sfortunata compagna, costretta così spesso a sopportare la compagnia delle Prede esterne al territorio di caccia, i cosiddetti ambasciatori, e le loro strane idee.
"Prenditi il tuo divertimento Nilin, nessuna di noi ti biasimerà per questo" disse infine Falka in tono più simpatetico "ma non scordare il vero motivo per cui siamo qui."
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
[Avevo scambiato Quintana e Duello, ho modificato il post precedente]


Mentre le gare sono ancora in preparazione, alcuni scudieri di Ko'Morno trottano nelle vicinanze della compagine di Sylvania appena arrivata. In maniera solo apparentemente casuale, uno dei rinoceronti lanosi che cavalcano urta pesantemente contro il cavallo del campione all'altezza delle zampe posteriori, spostandolo dalla strada. L'Ogre in sella chiede scusa ghignando, mentre i suoi numerosi compagni si fermano e osservano la scena.

@Balto CONIGLIO
 

Balto

Ninja Skilled!
gli uomini di Sylvania, avendo già osservato i comportamenti degli ogre ed abituati a tali stratagemmi, sovente usati anche nei propri tornei per innervosire ed aquisire un vantaggio sul nemico (sì, nemico... a Sylvania i tornei sono presi piùttosto sul serio) ridacchiarono sguaiatamente a loro volta mentre un giovanissimo scudiero, poco più che bambino, correva ad assincerarsi delle condizioni del cavallo da tiro pesante, dal manto scuro, che sembrava in tutto e per tutto un cavallo da guerra...

alle occhiate perplesse degli astanti, uno degli uomini di Sylvania commenta, ancora trattenendosi a stento "Quello secondo voi è un destriero degno della Guardia Nera del Duca?! Hah! siete proprio degli idioti! Lo riconoscereste se lo vedeste!"

ma in effetti, c'erano ben poche altre bestie nell'accampamento... a dirla tutta, ad un più attento esame... non c'era proprio traccia dei campioni di Sylvania...

@Mikhail Mengsk ingenuo
 
Dalla tenda bianca e nera del Dominio Arkhosiano, acclamato e circondato dai tifosi ultras corazzati e pronti ai pestaggi, esce un fierissimo ed enorme Dragonide.

DragonbornWizard.jpg


In mano regge un bastone con all'interno un Vetro di Drago, le sue vesti sfavillano al sole mattutino.

Grida nell'Antica Via della Voce scuotono ad intervalli regolari il terreno del Gran Torneo d'Ishitara.

Il cielo pare offuscarsi quando le tonanti parole, urlate nel Thu'Um, squarciano la terra, le nubi ed i timpani al passaggio del Mago.


Le parole in questione non sono i famosi Urli del Thu'Um che i Dragonidi utilizzano in battaglia, nelle violente discussioni che aprono le danze(ed a volte le concludono) nei combattimenti ed in guerra.
No.


FLOKI!
FLOKI!
RAG'NARSOHZ!
FLOKI!
FLOKI!
RAG'NARSOHZ!


Il nome del potente incantatore è ben comprensibile, anche perché nei giorni di permanenza dele delegazioni, tifoserie e campioni di ogni Regno erano state fatte delle estrazioni per abbinare gli scontri tra loro.


Quando viene il tempo di entrare nell'Arena di Sfida Magica, l'ultima delle grandi tenzoni del Torneo, dopo aver assistito passivamente o quasi a tutti gli scontri effettuati, i Dragonidi esplodono sulle tribune, creando un gran baccano.
Due di loro aggrediscono una marmaglia di Ogre e solo i Costrutti della Regina li potranno celermente (e fortunatamente) dividere prima che la rissa scaturisse in qualcosa di ben peggiore.
Altri attaccano briga con Justa, in maniera quasi inspiegabile data la pace trattata dal delegato del Dominio con quello della Repubblica sotto la giurisdizione dell'Antico Fuoco.
Un Dragonide viene ferito da un Elfo, non è chiaro se di Minnonar o Carandor, e risponde scaraventando il simpatico forse-non-troppo-maschio con la Forza Inesorabile, un urlo potente che fa finire il mal capitato dalle tribune proprio in mezzo al campo di battaglia.


Floki, mentre questo accade, pronuncia con vigore alcune parole nel Thu'Um e l'Elfo, invece di andare a spiaccicarsi sul terreno, viene afferrato da viticci morbidi e lucenti, come se l'erba ben tagliata del campo di scontro crescesse per accogliere il corpo del malcapitato.
I Costrutti della Regina scortano via l'Elfo, che verrà interrogato e punito per le proprie azioni(od almeno questo suppongono gli astanti).

La Sfida tra il Mago Elfico di Carandor e Floki Rag'Narsohz sta per avere inizio.


Preparati a soffrire, Elfo. I Draghi sono con me.

L'enunciato in Lingua Comune fa esplodere la folla, spinta a questo anche dall'abilità dell'Arkhosiano nel pronunciare queste parole letteralmente alitando un enorme ombra contornata di fiamme che s'innalza verso il cielo, rivelando il simbolo dei Due Draghi Primigeni, lo stemma del Dominio.

lascio la palla a @Falciatore :mazza:
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Gli scudieri di Ko'Morno apprezzano lo stratagemma dei Sylvaniani, e bersagliano l'Ogre "provocatore" con battutine mentre si allontanano. Ma la "vendetta" non tarda: un grosso cocomero vola da una parte all'altra della piazzetta e centra uno dei Sylvaniani, quasi rompendogli la cassa toracica. Il responsabile è ovviamente già sparito.

Mentre il corteo Ongari si avvia verso i quartieri loro assegnatigli, Ko'Morno fa una piccola deviazione per omaggiare il campione Rahonavide della Quintana con il saluto militare Ongari, in segno di rispetto. Mentre si allontana, tuttavia, la cavalcatura centra un attendente Rahonavide in faccia con un colpo di coda. Gli Ogre si allontanano senza mostrare di aver notato l'incidente.





Uno degli amici di Khasar sorprende alle spalle un Dragonide di Arakhosia e lo solleva in aria senza particolare difficoltà prima di lasciarlo andare pesantemente. L'infuriato Dragonide si volta pronto ad attaccare rissa, ma il tozzo Ongari appare solo pensieroso. "Alti, ma leggeri. Le vostra ossa sono forse cave? E perché non partecipate alla Singolar Tenzone?"


@LordEricStark
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Molti dei concorrenti della Tenzone e della Quintana avevano già preso posizione quando la delegazione Imperiale fece il suo ingresso nell'Arena.

Visenya, in sella ad un massiccio Urutops, sfoggiava la pesante armatura nera dei Catafratti dell'Orda, piastre di ferro e scaglie di rettile palustre, i rivetti splendentii di bronzo ben lucidato. Ella alzò l'alabarda a salutare il pubblico sugli spalti, mentre l'enorme bestia sotto di lei, accenando un'impennata, agitò la testa cornuta, schioccando il becco e lanciando barriti. Il pubblico applaudì la dimostrazione di potenza, ma Visenya ben sapeva che questa non era furia coreografata. Resosi conto della presenza del predatore cavalcato dall'Ogre, l'urutops dava segni di nervosismo.

Anche Parisathis, marciando appiedata alla destra dell'animale si trovò a studiare il drappello di Ogri. Tra di loro si trovava il suo sfidante designato. L'armatura della Legata della Guardia era simile per fattura a quella di Visenya, e nondimeno offriva uno spettacolo diametralemnte opposto: l'acciaio riluceva chiaro, il cuoio scaglioso che lo teneva in posto era color dell'avorio, ed ogni inserto e legaccio in stoffa era dello stesso rosso fiammeggiante della tunica sottostante. L'elmo portato sotto il braccio rivelava il piumaggio grigio acciaio della testa, voltata ora verso la tribuna d'Onore dove sedeva la Regina. Levò il falcione a renderle omaggio, come usualmente faceva al cospetto dell'Imperatrice Athoxa. Quel gesto per lei meccanico, così usato e naturale, stemperò in un attimo la tensione dell'attesa, lasciandola nella consapevolezza di dover svolgere al meglio il proprio ruolo.

Alla sinistra dell'Urutops, quasi nascosto al pubblico, procedeva Rakharro, avvolto come sempre nel mantello di penne di Roc, il cappuccio a becco di rapace calato sul muso, stretto in pugno il grande, fidato arco d'osso. Solo un secondo il suo sguardo torvo si levò dal cerchio di sabbia dell'arena, per cercare fugace lo zenit. Gli pare impossibile che quel cielo sia il medesimo con cui Sarvan ha coperto le Pianure, distanti un intero mondo da questo inferno di folla e di rumore. Si rivede giovane, una vita intera fa, le ali del Roc che riempono l'aria, tredici frecce già scagliate in sella, in corsa, sdraiato nell'erba. E l'ultima, che ha sigillato la sua fama di cacciatore, che ha rubato al cielo il rapace gigantesco. Che l'ha portato qui, a bordo di una celebrità non richiesta, e solo da poco compresa. Maledetta la freccia, il Roc e la gloria, portatemi in fondo a questa farsa e guiro che appendo l'arco al palo della tenda.

Dietro i tre campioni fa il suo ingresso nello stadio la delegazione diplomatica, circondata da un drappello di attendenti, scudieri dei campioni e guardie. Alla testa del nutrito gruppo spicca l'alta figura in vesti azzurre di Kairos, il Principe Stregone, fratello dell'Imperatrice, che prenderà parte alla disfida di magia. il Principe alza lo sguardo a cercare la sua sfidante, a dire del popolino una creatura carnivora e coperta di penne. Crescuito con quattro sorelle, tutte maggiori per stazza ed età, Kairos sa bene come trattare con le predatrici piumate, questo è certo…

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dalla coda del corteo giungono grida e rumori. Un gruppo di Ogri si sta facendo beffe del Sellaio di palazzo, riverso nella polvere. Basso e tarchiato per gli standard sauriani il dignitario si alza goffamente, spazzandosi la polvere dalle penne grigio piombo e dalla tunica verde bottiglia. Il pessimo umore del sauriano i questione è leggendario e scribi, scudieri e guardie si preparano allo spettacolo, chi sedendosi su una cassa di masserizie, chi avvicinando l'artiglio all'elsa della scimitarra.

"Il rinoceronte lanoso che ha violentato tua madre ti ha insegnato anche le buone maniere, scimmia della steppa?"

Non aiuta a calare la tensione il fatto che la cavalcatura di un altro Ogre abbia mandato zampe all'aria una giovane scudiera, corsa alla testa del corteo per essere la prima a prendere le armi della celebre Visenya.

Sinceratasi con uno sguardo delle condizioni della sauriana nella polvere, la guerriera alza la voce per farsi sentire dall'Ogre.


"Fa attenzione alla manovra, Ongari, hai già fatto la tua prima vittima, e il Torneo non è iniziato!"

Il tono però è amichevole, anche perchè la scudiera, tornata in piedi con un balzo, sembra non essersi accorta dell'accaduto. Le piume ambrate ancora coperte di polvere rossa, è già al fianco di Visenya, raggiante per quell'esperienza nuova, sopraffatta dalla grandezza e dallo sfarzo del Torneo, ansiosa di fare il suo dovere.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
(Silen forse conviene fare un sotto-thread per ogni sfida che qua già stiamo sovrapponendo convenevoli e gare. Aiuterebbe anche a tener conto dei risultati)
 

Arminio

Ninja Skilled!
Per ultima arriva la delegazione del Formicaio.
Un gruppo di 2 Operai e 2 Soldati accompagna il campione del Formicaio, una Guardia Reale Formian chiamata Shez'Tarkat.
Alto circa due metri dal torace in su, dotato di quattro forti zampe e due braccia, il campione Formian porta con se solo un'armatura leggera ed una lancia.

La delegazione Formian si fa strada in mezzo al caos creato dalle altre delegazioni.
Shez'Tarkat appena entrato si ritrova costretto ad evitare un cocomero lanciato da chissà diretto verso la delegazione di Sylvania.

"Perdonate il ritardo" dice uno degli Operai agli organizzatori del Torneo. "Lungo la strada abbiamo trovato dei nani che ci volevano fare a pezzi e abbiamo dovuto fare una deviazione, dannati nani".

Mentre si dirigono verso i loro quartieri Shez'Tarkat incrocia lo sguardo con il campione dell'Antico Fuoco.
"Lucertola idiota, durante la battaglia con i tuoi simili ho impalato quattro lucertole come te , un'altra non sarà difficile da uccidere".

Per ultimi i Formian incontrano il gruppo estremamente chiassoso di Ogre. Il campione si avvicina e da una forte pacca sulla spalla sul grosso cavaliere Ogre prima di allontanarsi con estrema velocità.




 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
[Consideriamo che i combattenti del primo turno siano già nell'arena? @Silen ]

Ko'Morno non dà mostra di aver sentito la campionessa Rahonavide, e degna appena di un'occhiata il Formian prima di avviarsi verso l'Arena per indossare la pesante armatura e preparare la cavalcatura. Alcuni scudieri lo seguono, altri pedinano i Sylvaniani ridacchiando e continuando occasionalmente a provocarli in qualche modo. Il metodo preferito pare adesso essere quello di colpirli con frutta e verdura senza farsi vedere nascondendosi dietro qualche banco del mercato.



Il gruppo di Ogre che maltrattava il Sellaio di palazzo dei Rahonavidi ride ancora più forte alla sfuriata del rettile pennuto, mentre l'Ogre "colpevole" si incupisce. Si avvicina a passi pesanti e all'improvviso lascia partire uno schiaffone che centra il malcapitato alla tempia, ributtandolo a terra.

"Bada a come parli. Voi pollastri non sapete stare agli scherzi? Potrei anche sfidarti a duello, per questo."
 

Silen

Get a life
(Si direi di considerare che ci sia un grande spiazzo comune dal quale si accede alle diverse arene, tutte all'aperto e con spazio sufficiente perchè ci sia pubblico ad assistere. Un pò come se fosse una grande fiera se vogliamo ^__^ )
 
Per il non tanto grosso quanto grasso Ogre la resistenza alla presa è temibile.

Leggero? Sudicio panzone della steppa, tu non sai quello che dici!

Con
furore inaudito il Dragonide che doveva essere vittima di uno scherzo, alto e pesante quanto il giocherellone ricoperto di lardo, risponde con un urlo temibile che paralizza l'Ogre attonito, con la mascella a penzolini.
Il mito delle ossa cave dei Dragonidi, i quali aggirano la loro corporatura sui diversi
quintali, viene così rumorosamente sfatato.

Ma prima ancora che gli Ongari riescano a rispondere, una squadra di venti Dragonidi li aggredisce con mazze, manganelli, randelli e panche, generando un casino indescrivibile.

Dopo dieci minuti di baruffe, 10 Dragonidi sono stesi sul terreno, seguiti da 8 Ogre nerboruti, mentre altri 5 Ogre vengono trattenuti a stento dalle guardie della Regina, mentre i Dragonidi vanno a ricollocarsi in una zona ben distante da quella Ogre, sotto consiglio dell'ambasciatore del Konahrik.


Esso andrà dunque presso l'accampamento dell'Orda Ongari per discutere dell'accaduto con i dignitari stranieri.


All'arrivo dei Rahonavidi, i quali in pompa magna salutano la Regina, tutti gli altri nobili ed i dignitari, molti Dragonidi rimangono esterrefatti dalla comunanza di tratti con i Lucertoloidi e la loro razza.

Alcuni ricercatori della Via dei Popoli, assieme ad un secondo delegato, si presenteranno all'accampamento dell'Impero dei Fiumi e delle Steppe in mattinata del primo giorno.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
(Se è a noi che pensi parlando di somiglianza, siamo Sauriani, non Lucertoloidi. Non siamo creature a sangue caldo, coperte di penne, aggraziate e assieme temibili, con menti acute e sguardi svegli. I Lucertoloidi hanno le scaglie lucide, gli occhi piccoli, i denti a spillo, il sangue freddo e la mente torpida. No offense, @Basileus la verità fa male)

I Dragonidi arrivano di buon mattino all'accampamento Rahonavide, mentre i campioni ancora si preparano alle gare.
Le guardie all'entrata li accolgono con la consueta deferenza, mista a non poco stupore: essi finora hanno visto solo qualche Lucertoloide, e di certo non li lascia indifferenti l'esistenza nell'Ovest di una razza così spiccatamente predatoria.
Le creature che hanno davanti non solo sovrastano di una testa le due robuste femmine Aliurai, ma hanno molti tratti in comune con i grandi sauri predatori delle Pianure e della Terra dei Fiumi.

I visitatori vengono indirizzati verso una grande tenda azzurra al centro dell'accampamento, davanti alla quale scorgono un minuto Sauriano avvolto in vesti blu notte che allarga le braccia in segno di saluto.
Con la testa alzata quasi in verticale il diplomatico li apostrofa con voce sorprendentemente profonda

"Benvenuti, Popolo dei Draghi. Benvenuti, messi di Arkhosia. Kairos della casa Rahonavide vi da il suo benvenuto, e vi porge i saluti dell'Imperatrice Athoxa. Il Principe vi attende all'interno della tenda"
Se l'Hissho, alto appena un metro e mezzo, è intimidito dalla presenza dei torreggianti Dovakhin, certamente il suo tono e il suo comportamento non lo danno a vedere.
Non si sa come gli è comparsa nella mancina una lunga canna di bambù, e con essa alza l'ingresso della tenda fino a sopra il capo dei Dragonidi, mentre con la destra gli fa segno di accomodarsi.

All'interno della tenda, nella penombra celeste, Kairos è in piedi davanti ad un grande tavolo su cavalletti, ingombro di pergamene e cesti di frutta.
Con un breve inchino ed uno sforzo per dominare l'accento, il Principe fa loro il suo saluto.

"Nuovamente benvenuti, Dovakéneh. Per quale motivo onorate la nostra delegazione della vostra presenza?"
Seduti alle sue spalle tre anziani Sauriani chinano il capo in segno di deferenza.

@LordEricStark
 
Ultima modifica:
Alto