Volatile
Spam Master
Clan Pugno di Ferro
La notizia del Torneo si sparse in fretta nei territori del Clan. Sebbene ci fosse una guerra in corso, non vi era penuria di gente che sapesse maneggiare bene un ascia o un martello. In molti si presentarono alla corte di Re Ragnar I. Tutti i concorrenti erano talmente abili nel combattimento, che un sub-torneo venne organizzato per stabilire chi dovesse partire per il Torneo di Ishitara.
Alla fine, a prevalere fu Durin, della Casa Holber.
Egli giunse ad Ishitara a cavallo, scortato da due soli servitori. Quando arrivò il proprio turno nell'arena, si presentò senza riserbo alcuno. Era alto, per essere un nano. Raggiungeva quasi i sei piedi. Una cotta di maglia proteggeva il guerriero fino alle ginocchia, assicurata alla vita da un grosso cinturone. Ulteriori placche dorate conferivano una protezione ancora maggiore. Le gambe erano protette invece da schinieri, anch'essi dorati. L'equipaggiamento era completato da un elmo, stavolta finemente decorato e d'oro massiccio, che ricoprva l'intera testa: le uniche fessure erano quelle per gli occhi e una sottile all'altezza della bocca. I due alfieri, abbigliati in modo simile, reggevano entrambi due stendardi, del pugno di ferro in campo giallo, circondato da una striscia circolare di colore blu, l'emblema del Clan.
I due alfieri gli porsero due grosse asce bipenne, pesanti per un uomo normale, ma che Durin reggeva come fossero giocattoli.
Durin si fece quindi avanti, portandosi verso il centro dell'arena.
-Sono pronto-
La notizia del Torneo si sparse in fretta nei territori del Clan. Sebbene ci fosse una guerra in corso, non vi era penuria di gente che sapesse maneggiare bene un ascia o un martello. In molti si presentarono alla corte di Re Ragnar I. Tutti i concorrenti erano talmente abili nel combattimento, che un sub-torneo venne organizzato per stabilire chi dovesse partire per il Torneo di Ishitara.
Alla fine, a prevalere fu Durin, della Casa Holber.
Egli giunse ad Ishitara a cavallo, scortato da due soli servitori. Quando arrivò il proprio turno nell'arena, si presentò senza riserbo alcuno. Era alto, per essere un nano. Raggiungeva quasi i sei piedi. Una cotta di maglia proteggeva il guerriero fino alle ginocchia, assicurata alla vita da un grosso cinturone. Ulteriori placche dorate conferivano una protezione ancora maggiore. Le gambe erano protette invece da schinieri, anch'essi dorati. L'equipaggiamento era completato da un elmo, stavolta finemente decorato e d'oro massiccio, che ricoprva l'intera testa: le uniche fessure erano quelle per gli occhi e una sottile all'altezza della bocca. I due alfieri, abbigliati in modo simile, reggevano entrambi due stendardi, del pugno di ferro in campo giallo, circondato da una striscia circolare di colore blu, l'emblema del Clan.
I due alfieri gli porsero due grosse asce bipenne, pesanti per un uomo normale, ma che Durin reggeva come fossero giocattoli.
Durin si fece quindi avanti, portandosi verso il centro dell'arena.
-Sono pronto-
Allora, io ho fatto il mio gdr, qui poi siete liberi di scrivere il vostro se volete. Buona fortuna!