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L'Arciduca d'Austria dichiata le colonie di Cayenne e Mauretania come possedimenti asburgici, dove i missionari cattolici di Vienna aiuteranno i nativi a trovare la salvezza in Cristo, Nostro Signore.
Anonime voci di palazzo raccontano di grasse risate alla notizia in questione.
Nei giorni successivi un sobrio comunicato conferma che ad alcuna nave proveniente dai porti asburgici sarà consentito il passaggio via mare dall'Impero Ottomano.
La Cancelleria Regia del Portogallo dichiara pubblicamente di riconoscere le regioni indicate come possedimenti coloniali Austriaci alla Casa d'Asburgo, avendo essa intavolato discussioni da lungo tempo con la Casa d'Aviz. Entrambi i regni hanno garantito reciproca osservanza delle aree coloniali dei Regni, assicurando sicuro transito ai missionari.