Film Loro

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
nonostante la delusione per la prima parte, vedrei volentieri la seconda, ma qui esce addirittura il 31 ottobre, diocan. a quanto ho capito però, sarà un nuovo montaggio che includerà le due parti in un unico film, LORO. forse è l'unico modo per salvare il salvabile.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
ho visto la versione "compatta" di 150 minuti, che racchiude le due parti in un solo film. sono stati tagliati dunque circa 45 minuti, soprattutto da Loro 1 (le vicende di Santino-Tamara e quelle di Tamara-Sergio sono molto più sfumate, il personaggio di Cupa Carafa diventa praticamente un cameo, e sparisce completamente la figura di "Dio" - e con essa la scena della sega in sauna).

l'opera esce migliorata da questa fusione, soprattutto perché c'è molto più Silvio-Servillo e meno contorno sculettante (che era il grosso punto debole del primo film), ma resta purtroppo la messa in scena "sbagliata" della fauna di troie e papponi che circondava il caimano, resta l'impressione di un'elaborazione troppo personale - leggi "autoreferenziale" - del periodo rappresentato.
l'impressione generale, tuttavia, è che nella nuova versione la figura di Berlusconi abbia dei contorni più chiaramente tristi e depravati, e che la simpatia dell'autore per il personaggio picaresco non offuschi la critica fondamentale che il film rappresenta. Servillo è un magnete potentissimo, ma alla sua eccedente, irresistibile umanità fa da contraltare Veronica-Ricci, la moglie tradita e umiliata che incarna, facendosi portavoce ed espressione delle accuse di tutti, la patria tradita e umiliata.

la sequenza finale tra le rovine di L'Aquila è molto bella e potente, così come assai bella è la scena della telefonata alla signora veneta. nel complesso però, resta un film poco riuscito, un'occasione persa di immortalare un'epoca e una gente.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Veronica-Ricci, la moglie tradita e umiliata che incarna, facendosi portavoce ed espressione delle accuse di tutti, la patria tradita e umiliata.

In effetti Veronica Lario è un po' una metafora dell'Italia berlusconiana, che si è accasata con Silvione sognando ricchezza e gloria e si è riscoperta cornuta e messa da parte, con tanto di (finta; tanto, tanto finta) indignazione.
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Come con la grande bellezza, quindi, se facesse un'ora di film in meno a occhio e croce le ultime opere di Sorrentinoo migliorerebbero
 
Alto