Era da anni che non si vedevano delle elezioni per l'Imir ak Celebi così combattute. La magistratura suprema della democrazia diretta vayyal, infatti, era quasi sempre stata nelle mani dei militaristi che l'avevano persa, solo a brevi periodi, rispetto a rispettabili candidati progressisti. Recentemente, pero', gli equilibri politici sono stati modificati dall'avvicinamento tra i Conservatori e i Progressisti. La necessità di scalfire il tradizionale ruolo di custode della flotta (e quindi dell'essenza stessa dell'essere un vayyal) dei Militaristi, ha fatto sì che le divergenze circa lo stato di nomadismo potessero passare in secondo piano.
Se durante il 5019 la situazione era rimasta discretamente statica, con i militaristi che avevano potuto continuare ad esercitare il loro potere indisturbati, le elezioni del 5020 vedono accadere quello che gli analisti vayyal hanno già battezzato "fulà aks jaabtyas" (letteralmente: scontro delle opinioni). E' una parola utilizzata quando un qualche tipo di sconvolgimento accade all'interno della struttura politica dei vayyal, portando ad una modificazione degli equilibri politici dei nomadi. A questo segue uno scontro verbale tra le fazioni che, sebbene durante la storia dei vayyal non siano mancati momenti di vera tensione, raramente è degenerato in violenza. Durante il 5020, Josef'Ras tas Ayyub, influente Imir progressista di una delle navi più grandi e importanti atte alla raccolta di svariate risorse, annuncia un accordo in chiave anti-militarista con Khasla'Fan tas Din, gagyeros conservatore di uno dei ponti più grandi e popolati della bayu Din. Sebbene non sia chiaro se tale accordo sia avvallato anche dal resto delle due fazioni, è comunque sintomo di un cambiamento. I conservatori, tradizionali alleati dei militaristi, vogliono ritagliarsi più spazio nella gestione della cosa pubblica. Il chiaro tentativo è quello, anche se non è scontato ci possano arrivare subito, di arrivare alla carica di Imir ak Celebi. Alcuni politologi vayyal dicono che, probabilmente, si tenterà prima una scalata delle tre tradizionali cariche di Imir delle tre Bayu, in mano ai militaristi da sempre e vero fulcro del potere dell'esercito nella democrazia vayyal.
I militaristi, dal canto loro, potrebbero sorprendere tutti e appoggiare un candidato colonialista. Questi, rimasti un po' fuori dai giochi da questa alleanza conservatori-progressisti, hanno accusato di tradimento i Progressisti, per quanto riguarda l'allontanamento dai valori fondamentali condivisi dalle due fazioni: necessità del nomadismo, apertura verso l'esterno, e potrebbero approfittarne trovando un accordo con i loro vecchi aguzzini. Di tempo ne è passato da quando i colonialisti hanno rischiato una guerra civile per vedere i propri diritti all'interno del governo vayyal, avversati proprio dai militaristi che vedevano la loro autorità messa in discussione. Ora i colonialisti sono fortemente integrati all'interno della flotta e rappresentano una grande fetta dell'economia vayyal (sebbene ancora minoritaria) e hanno cominciato anche a vedersi i primi alti ufficiali di provenienza coloniale. Sui giornali vayyal si parla di "rivoluzione culturale" nel caso un candidato colonialista salga alla carica di Imir ak Celebi. Si tratterebbe del superamento di un grande pregiudizio che i vayyal hanno avuto verso i coloni, considerati come traditori del concetto di Feyyan (unità, concordia) e dello spirito più profondo vayyal. Per anni emarginati, ora uno di loro potrebbe diventare la nuova magistratura suprema della Celebi. Questa possibilità, inoltre, potrebbe trovare d'accordo anche alcune ale dei progressisti che vedrebbero in un'innalzamento intellettuale della società una soluzione del genere.
Se durante il 5019 la situazione era rimasta discretamente statica, con i militaristi che avevano potuto continuare ad esercitare il loro potere indisturbati, le elezioni del 5020 vedono accadere quello che gli analisti vayyal hanno già battezzato "fulà aks jaabtyas" (letteralmente: scontro delle opinioni). E' una parola utilizzata quando un qualche tipo di sconvolgimento accade all'interno della struttura politica dei vayyal, portando ad una modificazione degli equilibri politici dei nomadi. A questo segue uno scontro verbale tra le fazioni che, sebbene durante la storia dei vayyal non siano mancati momenti di vera tensione, raramente è degenerato in violenza. Durante il 5020, Josef'Ras tas Ayyub, influente Imir progressista di una delle navi più grandi e importanti atte alla raccolta di svariate risorse, annuncia un accordo in chiave anti-militarista con Khasla'Fan tas Din, gagyeros conservatore di uno dei ponti più grandi e popolati della bayu Din. Sebbene non sia chiaro se tale accordo sia avvallato anche dal resto delle due fazioni, è comunque sintomo di un cambiamento. I conservatori, tradizionali alleati dei militaristi, vogliono ritagliarsi più spazio nella gestione della cosa pubblica. Il chiaro tentativo è quello, anche se non è scontato ci possano arrivare subito, di arrivare alla carica di Imir ak Celebi. Alcuni politologi vayyal dicono che, probabilmente, si tenterà prima una scalata delle tre tradizionali cariche di Imir delle tre Bayu, in mano ai militaristi da sempre e vero fulcro del potere dell'esercito nella democrazia vayyal.
I militaristi, dal canto loro, potrebbero sorprendere tutti e appoggiare un candidato colonialista. Questi, rimasti un po' fuori dai giochi da questa alleanza conservatori-progressisti, hanno accusato di tradimento i Progressisti, per quanto riguarda l'allontanamento dai valori fondamentali condivisi dalle due fazioni: necessità del nomadismo, apertura verso l'esterno, e potrebbero approfittarne trovando un accordo con i loro vecchi aguzzini. Di tempo ne è passato da quando i colonialisti hanno rischiato una guerra civile per vedere i propri diritti all'interno del governo vayyal, avversati proprio dai militaristi che vedevano la loro autorità messa in discussione. Ora i colonialisti sono fortemente integrati all'interno della flotta e rappresentano una grande fetta dell'economia vayyal (sebbene ancora minoritaria) e hanno cominciato anche a vedersi i primi alti ufficiali di provenienza coloniale. Sui giornali vayyal si parla di "rivoluzione culturale" nel caso un candidato colonialista salga alla carica di Imir ak Celebi. Si tratterebbe del superamento di un grande pregiudizio che i vayyal hanno avuto verso i coloni, considerati come traditori del concetto di Feyyan (unità, concordia) e dello spirito più profondo vayyal. Per anni emarginati, ora uno di loro potrebbe diventare la nuova magistratura suprema della Celebi. Questa possibilità, inoltre, potrebbe trovare d'accordo anche alcune ale dei progressisti che vedrebbero in un'innalzamento intellettuale della società una soluzione del genere.
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