[Udunàic] L'ascesa degli Operai

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
L'estenuante guerra contro l'Egemonia prosegue da anni, con risultati tutto sommato molto limitati in confronto agli sforzi fatti. L'economia Udunàic è sotto sforzo, la politica è ingessata e totalmente assorbita dalla guerra, il commercio è stazionario e in generale l'intero paese sembra in stallo. In questo contesto le iniziative governative che prevedono ulteriori sforzi in termini di produzione, tassazione e reclutamento esasperano la popolazione dei ceti inferiori, che decide di reagire politicamente.

Già esistente ma minoritario, il Partito Operaio acquista una improvvisa mole di consensi e adesioni, che gli permette di lanciare le prime iniziative su scala planetaria prima e sistemica dopo. Progressisti e Conservatori, principali soggetti politici della Repubblica da decenni, vengono colti di sorpresa e reagiscono con duri attacchi politici contro le idee del movimento operaio, ritenute deleterie durante una guerra così dura. Il governo tenta di limitare i primi scioperi, ma ottiene solo un rafforzamento dell'immagine del Partito Operaio come difensore delle classi più deboli.

La netta presa di posizione del Partito Operaio sul tema del nuovo programma di reclutamento attira altri consensi popolari, anche se il programma viene approvato dal Parlamento grazie all'alleanza di Progressisti e Conservatori. Secondo molti osservatori la nuova, prevista, ondata di reclutamenti potrebbe portare ad una prima esplosione delle tensioni sociali e politiche.
 
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